La soluzione divisionale
Soluzione divisionale = Complesso di entità quasi-autonome (divisioni) riunite da una struttura direzionale centrale (direzione), il cui flusso di potere è top-down Divisioni: unità organizzative della linea intermedia (raggruppate in base al mercato) Direzione: amministrazione centrale
La soluzione divisionale si sviluppa in aziende di grandi dimensioni che operano in mercati diversi, e che per questo sono stimolate a creare unità distinte Sistema diffusosi dopo la Seconda Guerra Mondiale nella maggior parte delle più grandi imprese americane, e successivamente in Inghilterra, Germania, Francia e Italia
La soluzione divisionale implica per l’organizzazione: Decentramento verticale limitato Minima interdipendenza tra le divisioni Elevata ampiezza di controllo della direzione centrale Sistema di controllo della performance (a posteriori) e standardizzazione degli output
Burocratizzazione delle singole divisioni Paradosso della soluzione divisionale: garantire allo stesso tempo il controllo della direzione centrale e l’autonomia delle divisioni Il paradosso viene risolto attraverso la verifica a posteriori della performance divisionale: Vengono fissati degli standard di performance, basati su 2 ipotesi: Ogni divisione deve essere trattata come un sistema integrato con un insieme coerente di obiettivi Gli obiettivi delle divisioni devono essere di tipo operativo (performance valutabile sulla base di indicatori quantitativi: es. profitto, crescita fatturato, redditività investimenti) Burocratizzazione delle singole divisioni
Direzione centrale – divisioni Rigida divisione del lavoro e comunicazione formale Divisioni: potere di gestire le combinazioni prodotto-mercato per i mercati di competenza, controllo delle attività operative, definizione delle strategie Direzione: sei tipi di potere (1.gestione del portafoglio strategico; 2.allocazione risorse finanziarie complessive; 3.controllo della performance delle divisioni; 4.nomina e sostituzione dei responsabili divisionali; 5.supervisione diretta sulle divisioni; 6.fornitura di servizi di supporto alle divisioni )
Stadi di transizione verso la soluzione divisionale Fase 0 – impresa integrata: l’impresa opera in modo integrato attraverso un unico ciclo produttivo. Organizzazione funzionale pura Fase 1 – impresa integrata con sotto-prodotti: l’impresa integrata diversifica le linee di prodotti finiti, cercando mercati più ampi. Primo livello di divisionalizzazione Fase 2 – impresa con prodotti correlati: i mercati dei sottoprodotti diventano più importanti del mercato dei prodotti finiti. Si accentua la divisionalizzazione Fase 3 – impresa conglomerata: frantumazione del ciclo produttivo, fra i diversi prodotti non vi è più correlazione. Organizzazione divisionale pura
Fig. 1 – Gli stadi della transizione verso la soluzione divisionale
Vantaggi della soluzione divisionale Efficiente allocazione delle risorse finanziarie Gestione autonoma di business da parte di general managers Ripartizione dei rischi fra i diversi mercati Elasticità strategica (capacità di risposta al mercato)
Svantaggi della soluzione divisionale Controllo della performance, basato su indicatori di tipo quantitativo, spinge l’organizzazione a ignorare gli obiettivi non quantificabili, ovvero gli obiettivi sociali (qualità del prodotto, servizi alla clientela, protezione dell’ambiente) Eccessiva spinta verso l’accentramento a livello divisionale e di direzione centrale, concentrando un grande potere nelle mani di poche persone Soluzione divisionale pura è scarsamente applicabile nel settore pubblico (impedirebbe il rinnovamento organizzativo e il perseguimento di obiettivi sociali)