CADUTA DEL MURO DI BERLINO Ti ricordi quando è caduto il muro? Quali parti divideva? Perché venne creato il muro di Berlino? Quali nazioni erano coinvolte? Trova alcuni dati numerici sulle dimensioni del muro, sui morti nel tentativo di fuggire, sulle persone che sono riuscite a scappare. Quali metodi sono stati usati per fuggire?
Il 9 novembre 1989, durante una conferenza stampa convocata per le 18, gli fu recapitata la notizia che tutti i berlinesi dell’Est avrebbero potuto attraversare il confine con un appropriato permesso, ma non gli furono date informazioni su come trasmettere la notizia. Dato che il provvedimento era stato preso poche ore prima della conferenza, esso avrebbe dovuto entrare in vigore nei giorni successivi, dando così il tempo di dare la notizia alle guardie di confine. Alle 18,53 il corrispondente Ansa da Berlino Est, Riccardo Ehrman, chiese da quando le nuove misure sarebbero entrate in vigore. Schabowski cercò inutilmente una risposta nella velina del Politburo, ma non avendo un'idea precisa, azzardò:Decine di migliaia di berlinesi dell’Est avendo visto l’annuncio di Schabowski in diretta alla televisione, si precipitarono, inondando i checkpoint e chiedendo di entrare in Berlino Ovest. Le guardie di confine, sorprese, iniziarono a tempestare di telefonate i loro superiori, ma era ormai chiaro che - laddove non vi era stato adempimento spontaneo all'annuncio pervenuto via etere non era più possibile rimandare indietro tale enorme folla vista la mancanza di equipaggiamenti atti a sedare un movimento di tali proporzioni.Furono allora costrette ad aprire i checkpoin. e, visto il gran numero di berlinesi, nessun controllo sull’identità fu eseguito. Gli estasiati berlinesi dell’Est furono accolti in maniera festosa dai loro fratelli dell’Ovest, spontaneamente i bar vicini al muro iniziarono a offrire birra gratis per tutti. Il 9 novembre è quindi considerata la data della caduta del Muro festeggiata con il mega concerto di Roger Waters (ex bassista dei Pink Floyd) con l'esecuzione di The Wall dal vivo.
Il muro ufficialmente chiamato barriere di protezione antifascita divideva Berlino Est, capitale della Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est), da Berlino Ovest, exclave della Repubblica Federale di Germania (Germania Ovest) circondata dal territorio della Repubblica Democratica Tedesca. È considerato il simbolo della Cortina di ferro, linea di confine europea tra la zona d'influenza statunitense e quella sovietica durante la guerra fredda.
Il muro venne creato per dividere le due aree di influenza americana e russa durante la guerra fredda. L’obiettivo del muro: evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo normale. Il muro fu costantemente perfezionato e rinforzato, trasformato da un normale muro in un sistema insormontabile di ostacoli, trappole, segnali elaborati, bunker, torri di guardia, tetraedri anti carro e armi a sparo automatico che uccidevano i fuggitivi senza bisogno di intervento da parte delle guardie di confine. Ma più lavoro, ingegnosità, denaro e acciaio i comunisti mettevano per migliorare il muro, più chiaro diventava un concetto: gli esseri umani possono essere mantenuti in una società comunista solo con costruzioni impenetrabili, filo spinato, cani e sparandogli alle spalle. Il muro significava che il sistema che i comunisti avevano costruito non attraeva ma repelleva. » Victor Suvorov Il muro era lungo più di 155 km e alto 3 km. Dopo la costruzione iniziale, venne regolarmente migliorato, il confine era anche protetto nella "striscia della morte" da recinzioni, trincee anticarro, oltre 300 torri di Erano coinvolte la Russia, la Francia, l’ Inghilterra e l’ America. guardia con cecchini armati, trenta bunker e una strada illuminata per il pattugliamento lunga 177 km. Durante il periodo di esistenza del muro vi furono circa 5000 tentativi di fuga coronati da successo verso Berlino Ovest. Nello stesso periodo varie fonti indicano in un numero compreso tra 192 e 239 i cittadini della Germania Est uccisi dalle guardie mentre tentavano di raggiungere l'ovest e molti altri feriti.
Finché il muro non fu completamente edificato e fortificato, i tentativi di fuga furono messi in atto da principio con tecniche casalinghe, come passare con una macchina sportiva molto bassa sotto alle barricate o gettandosi dalla finestra di un appartamento prospiciente il confine sperando di "atterrare" dalla parte giusta. Con il tempo le tecniche di fuga si evolverono fino a costruire lunghe gallerie, scivolare lungo i cavi elettrici tra pilone e pilone o utilizzando aerei ultraleggeri. La prima persona a pagare con la vita il suo tentativo di fuggire fu Ida Siekmann, che il 22 agosto del 1961 aveva tentato di salvarsi, saltando dal suo appartamento nella Bernauer Straße. L'ultimo morto era Winfried Freudenberg, morto l'8 marzo del 1989; aveva intrapreso una fuga spettacolare con una mongolfiera autocostruita, caduta poi sopra il territorio di Berlino Ovest. Sovente vengono nominati Günter Litfin come prima vittima del Muro e Chris Gueffroy come ultima; in realtà erano il primo e l'ultimo ucciso a colpi di armi da fuoco dai soldati di confine. Chris Gueffroy venne ucciso il 5 febbraio 1989 mentre cercava di scavalcare il muro presso Nobelstrasse. Aveva poco più di vent'anni, era nato il 21 giugno 1968, una croce lo ricorda, insieme a tante altre, in piazza 14 marzo alle spalle della porta di Brandeburgo.
Prevalgono, tra i morti del Muro, gli uomini, in particolare quelli piuttosto giovani. Ma tra i casi noti sono ricordati anche Olga Segler, morta all'età di 80 anni, la diciottenne Marinetta Jirkowski (25 agosto 1962 – 22 novembre 1980), uccisa con 27 colpi, altre donne di diverse età, nonché i bambini Lothar Schleusener (di 13 anni) e Jörg Hartmann, di dieci anni - uccisi entrambi, a colpi di arma da fuoco dai soldati di confine, nel tentativo di fuga intrapreso insieme - Cengaver Katranci, di nove anni, Giuseppe Savoca, di sei anni, Siegfried Krobot, di cinque anni, Cetin Mert, morto il giorno del suo quinto compleanno, e Holger H. che aveva 18 mesi. Uno dei più noti tentativi falliti fu quello del diciottenne Peter Fechter, prima ferito da proiettili sparati dalle guardie di confine della DDR il 17 agosto 1962 e poi lasciato morire dissanguato nella cosiddetta striscia della morte, il tutto davanti all'occhio dei media occidentali. Tra i fuggitivi si contano anche molti soldati addetti allo stesso Muro di Berlino - nota in tutto il mondo è la foto del giovane Conrad Schumann che salta sopra il filo spinato alla Bernauer Straße. Anche tra le vittime del Muro risultano soldati e poliziotti della DDR, come il giovane Burkhard Niering, ucciso nel 1974 in un tentativo di giungere a Berlino Ovest. Conrad Schumann, riparatosi in Baviera dove trovò impiego come operaio metalmeccanico presso l'industria automobilistica Audi di Ingolstadt, tornò dopo la Caduta nella ex DDR per rivedere familiari ed ex colleghi ma ebbe accoglienza gelida. Caduto in depressione si uccise impiccandosi nel 1998. Valentino Bergamaschi