DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009 Una premessa doverosa…… Il Documento annuale di programmazione 2010 conclude la VIII legislatura regionale.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Innovazione e competenze al centro delle reti territoriali scuola-impresa Costantino Formica NAPOLI OPEN INNOVATION SMART.
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
ACQUA – LEGNO - FORESTE – TERRITORIO ELEMENTI DI UN NUOVO PATTO DI SISTEMA PER LE COMUNITA’ LOCALI UN APPROCCIO INTEGRATO AL GOVERNO DEL TERRITORIO PER.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Settimana Strategica Sessione plenaria 30 novembre 2007 Ore
Ministero della salute Direzione generale per i rapporti con lUnione europea e per i rapporti internazionali La salute nella strategia di Lisbona Roma,
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
Progetto Sostegno alle Politiche di Ricerca e Innovazione delle Regioni 12 luglio 2011 Roma Ministero dello Sviluppo Economico SESSIONE B Politiche di.
Le strategie per lo sviluppo locale della provincia di Firenze A cura di: Mirko Dormentoni 14 dicembre 2007 Provincia di Firenze Direzione Generale Sviluppo.
La sorveglianza PASSI: alcuni messaggi chiave Convegno Regionale La sorveglianza PASSI nel Lazio: risultati e prospettive ad un anno dallavvio Roma, 20.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Dott. Mauro Scattolini – Confcooperative Marche - Fedagri
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 1 - PROGRAMMAZIONE REGIONALE a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Lazio 2020 Piano integrato di politiche, strumenti e metodologie di intervento.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES
Gli elementi innovativi della politica di sviluppo rurale La politica di sviluppo rurale nella PAC Palermo 17 e 18 Dicembre 2007 A cura di Serena Tarangioli.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
Sintesi della seduta di lavoro del tavolo «ambiti tecnologici» 14 novembre 2012.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
Volterra 16 dicembre 2008 “La SISL del GAL Etruria” Riflessioni sulla passata programmazione : punti di forza e criticità a cura di M.Cristina Galli.
1 Tavolo Politico Istituzionale: sintesi delle funzioni essenziali Ambiti Territoriali di Ivrea e Caluso 13 APRILE 2010 a cura di Franco Vernò e Gianluigi.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Raffaello Cervigni - I servizi per la fruizione delle risorse ambientali I servizi per la fruizione delle risorse ambientali Raffaello Cervigni Servizi.
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
FONDI EUROPEI E INFRASTRUTTURE, DARE FORMA ALLA BULGARIA DEL FUTURO Venerdì 12 dicembre, Roma.
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
Il Nuovo ruolo dell’Ente locale nello sviluppo territoriale Dott.ssa Nicoletta Amodio Nucleo Ricerca & Innovazione Confindustria 14 maggio 2004.
1 Governare la città con il bilancio Macerata, 5 dicembre 2011 Dott. Andrea Biekar.
1 LE FONTI FINANZIARIE La fonte comunitaria La fonte nazionale La fonte regionale.
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
M ANOVRA FINANZIARIA 2012 – 2014 APPROVATA IN G IUNTA – 09 NOVEMBRE 2011 TRASFERIMENTI AGLI ENTI LOCALI M ANOVRA FINANZIARIA 2012 – 2014 APPROVATA IN G.
Testo Unico per l’Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all’artigianato tradizionale 1.
Il POR FESR Liguria Settori chiave La nuova Politica di Coesione richiede alle regioni e agli Stati membri di incanalare gli investimenti comunitari.
INTERREG III B - Medocc Napoli, 27/28 novembre 2002.
Lo scenario della formazione nel sistema delle autonomie locali 7 ° Rapporto Nazionale sulla Formazione nella P.A.
Lo scenario La caduta delle barriere Spazio Temporali La competizione a tutto mondo Il Processo di Omologazione Il Processo di Sviluppo Il Processo di.
1 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI LA SFIDA DELLA SEMPLIFICAZIONE La formazione della dirigenza locale per la semplificazione SSPAL Scuola Superiore Pubblica.
In un contesto di difficoltà e crisi come quello attuale, il PSR diventa uno strumento importante per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
Piano Strategico di Reggio Calabria PARTECIPAZIONE ALL’ANALISI SWOT DIAGNOSI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO/OCCUPAZIONALE 49 DIAGNOSI DELLA SITUAZIONE AMBIENTALE42.
Documento di Economia e Finanza Regionale DEFR 2015 A GGIORNAMENTO PRS PER IL TRIENNIO
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
Le cooperative per lo sviluppo in Toscana Presentazione documento Strategico Biblioteca delle Oblate Firenze, 13 Maggio 2014.
Toscana & Turismo Competitività e Sostenibilità 28 novembre 2013 – Terrefiorenti.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
Il Programma Regionale di Sviluppo : Identità competitiva e sviluppo responsabile Regione Toscana - Area Programmazione.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
I^ Seminario nazionale Verso un Sistema integrato di Progetti di Eccellenza Per una nuova offerta turistica italiana Sostenibile & Competitiva Firenze.
Il POR FESR dell’Emilia-Romagna ASSE 5 Paola Castellini.
INTESA PER LA COMPETITIVITA’ E L’INCLUSIONE SOCIALE.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Claudio Brédy Capo Servizio Politiche comunitarie Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali Gli scenari condivisi delle evoluzioni attese del contesto.
Umbria, “Eccellenze Nascoste” Progetto di Cooperazione Endoregionale Iniziativa Leader + Dott. Agr. Andrea Sisti Coordinamento Regionale dei Gal Dell’Umbria.
Transcript della presentazione:

DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009 Una premessa doverosa…… Il Documento annuale di programmazione 2010 conclude la VIII legislatura regionale e, in quanto documento di fine legislatura, si caratterizza per una formulazione più sintetica, limitata allindividuazione delle azioni di fine legislatura e alla descrizione delle attività che per mero effetto di trascinamento attuativo sconfinino oltre la scadenza elettorale. In tal modo, pur tenendo conto del passaggio elettorale e quindi lasciando impregiudicate le scelte ancora da compiere allattenzione della IX legislatura, vengono forniti – in coerenza con la missione assegnatagli dalla LR 13/ gli elementi necessari per lo sviluppo programmatico e per la verifica di realizzazione delle attività.

DAP 2010 – Approvato con DCR 359 del 15/12/2009 Capitolo 1– Capitolo 1– – La situazione economica e sociale e le prospettive di medio periodo La situazione economica e sociale e le prospettive di medio periodo La situazione economica e sociale e le prospettive di medio periodo Capitolo 2– Capitolo 2– – Le questioni di fondo nello scenario di fine legislatura Le questioni di fondo nello scenario di fine legislatura Le questioni di fondo nello scenario di fine legislatura Capitolo 3 – Capitolo 3 – – Gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura della programmazione regionale Gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura della programmazione regionale Gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura della programmazione regionale Capitolo 4 – Capitolo 4 – – Gli indirizzi di programmazione finanziaria Gli indirizzi di programmazione finanziaria Gli indirizzi di programmazione finanziaria

Capitolo 1– La situazione economica e sociale e le prospettive di medio periodo Il Dap 2010 si colloca in un contesto di forte impatto della crisi sulleconomia reale - soprattutto in termini di occupazione - e di incertezza su tempi e intensità dellannunciata ripresa. Essa colpisce lUmbria determinando, per il 2009, un deterioramento congiunturale sostanzialmente in linea o lievemente peggiore rispetto a quello italiano, mentre le previsioni dei livelli di crescita che - anche se di poco - dovrebbero tornare positivi già dal 2010, sono lievemente superiori rispetto alla media nazionale… E però vero che, per agganciare la ripresa serve proseguire ed intensificare le azioni volte a superare i nodi di debolezza strutturali dellUmbria. Leggi tutto il capitolo

Capitolo 2– Le questioni di fondo nello scenario di fine legislatura Tra le questioni che risultano più di rilievo nel contesto attuale e quelle che restano da consegnare alla prossima legislatura emergono: o LE AZIONI REGIONALI PER CONTRASTARE LA CRISI – Accesso al credito e consolidamento finanziario delle imprese (soprattutto PMI) – Sostegno al reddito e Ammortizzatori sociali in deroga o IL PATTO PER LO SVILUPPO DELLUMBRIA La necessità di ripensare il modello di sviluppo economico e sociale della regione, connessa anche al terremoto causato dalla crisi, richiede lapertura di una nuova fase di consapevolezza ed assunzione di responsabilità degli attori pubblici e privati locali e, la riconferma della scelta della concertazione come metodo di governo. La necessità di ripensare il modello di sviluppo economico e sociale della regione, connessa anche al terremoto causato dalla crisi, richiede lapertura di una nuova fase di consapevolezza ed assunzione di responsabilità degli attori pubblici e privati locali e, come conseguenza, la riconferma della scelta della concertazione come metodo di governo. o FEDERALISMO FISCALE: PROSPETTIVE DI ATTUAZIONE LUmbria si presenta allappuntamento con il Federalismo Fiscale con i conti in ordine, restano comunque aperte questioni di grande rilievo come: – Definizione dei costi standard per sanità, istruzione, servizi sociali – Definizione dei meccanismi per la perequazione fiscale – Definizione delle funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane Leggi tutto il capitolo

Capitolo 3 – Gli indirizzi e gli obiettivi di fine legislatura della programmazione regionale (clicca sulle singole voci per una sommaria descrizione delle attività previste per il 2010) o Infrastrutture e trasporti Infrastrutture e trasporti Infrastrutture e trasporti o Sviluppo, innovazione e competitività del sistema produttivo regionale Sviluppo, innovazione e competitività del sistema produttivo regionale Sviluppo, innovazione e competitività del sistema produttivo regionale o Agricoltura e sviluppo rurale Agricoltura e sviluppo rurale Agricoltura e sviluppo rurale o Ambiente, governo del territorio e protezione civile Ambiente, governo del territorio e protezione civile Ambiente, governo del territorio e protezione civile o Politiche per il turismo Politiche per il turismo Politiche per il turismo o Beni ed attività culturali, spettacolo, sport, attività venatoria ed ittica Beni ed attività culturali, spettacolo, sport, attività venatoria ed ittica Beni ed attività culturali, spettacolo, sport, attività venatoria ed ittica o Promozione della salute Promozione della salute Promozione della salute o Politiche sociali, immigrazione e politica della casa Politiche sociali, immigrazione e politica della casa Politiche sociali, immigrazione e politica della casa o Politiche integrate per listruzione, la formazione e il lavoro Politiche integrate per listruzione, la formazione e il lavoro Politiche integrate per listruzione, la formazione e il lavoro o Riforme istituzionali e modernizzazione della Regione Riforme istituzionali e modernizzazione della Regione Riforme istituzionali e modernizzazione della Regione Leggi tutto il capitolo

Le politiche regionali/1: Infrastrutture e trasporti Il superamento del deficit infrastrutturale dellUmbria richiede una pluralità di interventi sui sistemi ferroviari, stradali, della logistica, aeroportuali e delle infrastrutture tecnologiche. Tra questi si avrà nel 2010: o lavvio dei lavori delle piastre logistiche di Terni e Foligno o lapprovazione (Cipe) del progetto del Nodo di Perugia o la prosecuzione dei lavori per il completamento degli itinerari Ancona-Perugia (tratto Pianello-Valfabbrica) e Foligno-Civitanova Marche (tratto Foligno-Valmenotre) o la prosecuzione dei lavori per la diffusione della banda larga La razionalizzazione dei servizi di trasporto passerà principalmente attraverso: o il potenziamento e riorganizzazione dei servizi ferroviari svolti da Trenitalia e FCU o la costituzione della holding del TPL

Le politiche regionali/2: Sviluppo innovazione e competitività del sistema produttivo regionale La strategia di rafforzamento delle azioni per aumentare la competitività del sistema delle imprese umbre, nel 2010 si concentrerà su: o Misure anti-crisi, con particolare riferimento al sostegno per laccesso al credito e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese o Sostegno alla ricerca, allinnovazione e al rafforzamento delle reti di imprese, soprattutto PMI (Poli di innovazione, Pacchetti integrati di agevolazioni,…) o Sostegno agli investimenti innovativi o Attivazione del Centro per la promozione e la internazionalizzazione delle imprese umbre o Promozione delle produzioni artigiane, soprattutto dellartigianato artistico o Approvazione della nuova legge regionale sul commercio

Le politiche regionali/3: Agricoltura e sviluppo rurale Con la riprogrammazione del Piano di Sviluppo Rurale si vuole rispondere alle nuove sfide che il settore agricolo è chiamato ad affrontare, sfide principalmente connesse a tematiche ambientali che inevitabilmente si intersecano con quelle di carattere economico connesse alla crisi economica e al progressivo venir meno delle tradizionali reti di protezione comunitaria. Sono previsti: o Finanziamento di progetti integrati di filiera (cerealicola, zootecnica, vitivinicola) per il miglioramento della competitività e dellinnovazione o Incentivi ai giovani agricoltori o Attuazione del programma sulla qualità delle strutture ricettive agrituristiche o Approvazione ed attuazione del nuovo Piano forestale regionale o Iniziative pilota per il sostegno alle filiere corte

Le politiche regionali/4: Ambiente e governo del territorio La sfida è coniugare la crescita economica della nostra regione con la tutela dellambiente e del territorio, la cui qualità rappresenta da sempre la principale caratterizzazione dellUmbria. Tra le principali questioni che verranno affrontate nel 2010 vi sono: o RISORSE IDRICHE: approvazione del nuovo Piano regionale ed attuazione delle prime misure, con particolare riferimento alle azioni di contenimento dei fenomeni di inquinamento delle falde connesse alla zootecnia o RIFIUTI: avvio dellattuazione del Piano regionale, con lavvio delloperatività degli ATI ed il progressivo cambiamento delle modalità di raccolta dei rifiuti (passaggio al porta a porta) o GOVERNO DEL TERRITORIO: Approvazione del Piano Paesaggistico regionale, il documento che definirà le azioni di tutela delle peculiarietà del paesaggio umbro e della sua funzione sociale e gli interventi di promozione e valorizzazione

Le politiche regionali/5: Turismo La strategia regionale per il turismo tiene conto degli inevitabili riflessi sul settore della crisi economica e punta su prodotti turistici innovativi e sul lancio di una nuova immagine dellUmbria, luogo in cui qualità ambientale, culturale e peculiari stili di vita convivono in maniera originale e tutta da scoprire. Si punterà su: o Coordinamento dei programmi di comunicazione dei diversi operatori attraverso uno specifico Piano-Media o Promozione della qualità ricettiva (strutture agrituristiche) o Creazione e rafforzamento di offerte tematiche specialistiche: turismo religioso attraverso i Cammini della fede (via Francigena e Via di Roma), escursionistica puntando su specifici attrattori (lago Trasimeno e Tevere), turismo congressuale, del benessere e delle eccellenze

Le politiche regionali/6: Beni ed attività culturali Lobiettivo continua ad essere quello di promuovere e consolidare le iniziative in grado valorizzare il rapporto tra territorio e spettacolo, e tra grandi eventi e patrimonio culturale diffuso che se opportunamente coordinati costituiscono una grande opportunità di crescita culturale e di sviluppo del turismo. Nel corso del 2010 ci si concentrerà su: o BENI CULTURALI MINORI: Nella logica della filiera TAC (Turismo- Ambiente-Cultura) verranno emanati due nuovi bandi per il completamento degli attrattori dei Progetti Integrati Territoriali e delle reti e dei sistemi di attrattori specifici o RETE MUSEALE: Definizione di un Logo del circuito museale e sperimentazione del biglietto unico in 13 strutture già individuate o GRANDI EVENTI: Accanto al consolidamento di manifestazioni più significative (Umbria Jazz e Festival di Spoleto) verrà realizzata una mostra su Piermatteo dAmelia e ulteriormente qualificata, in campo editoriale, Umbrialibri ed il progetto Spettacolo Umbria per favorire la circuitazione dello spettacolo nelle aree marginali dellUmbria

Le politiche regionali/7: Promozione della salute La Regione è impegnata a mantenere, in un contesto di forti tagli operati dal governo nazionale, la natura universalistica del sistema sanitario umbro, coniugando la sostenibilità in termini economici con lappropriatezza che è sinonimo di qualità ed efficacia assistenziale. Le linee strategiche sono delineate nel Piano sanitario regionale approvato nel 2010 che punta su: o Ampliamento dei programmi di prevenzione o Potenziamento della rete dei servizi territoriali o Sviluppo delle strutture delle cure intermedie (per le fasi post acute e le cronicizzazioni) o Completamento del sistema ospedaliero e della sua messa in rete, con innalzamento del livello di specializzazione I PRINCIPALI INTERVENTI PER IL 2010 I PRINCIPALI INTERVENTI PER IL 2010

Promozione della salute/1 o Ampliamento dei programmi di prevenzione a) Miglioramento screening oncologici ed aumento copertura per le vaccinazioni contro il papilloma virus b) Avvio del Piano Guadagnare Salute per la promozione di stili di vita salubri o Potenziamento della rete dei servizi territoriali a) Potenziamento della rete di assistenza domiciliare (trattare casi pari al 65 dei soggetti in età >65 anni) o Sviluppo delle strutture delle cure intermedie (per le fasi post acute e le cronicizzazioni) a) Realizzazione di nuove RSA a degenza breve b) Attivazione di posti letto in strutture che rappresentino presidi territoriali di comunità (ospedali di comunità) c) Realizzazione di nuove strutture semiresidenziali per malati di Alzheimer, disabili adulti e minori o Completamento del sistema ospedaliero e della sua messa in rete, con innalzamento del livello di specializzazione a) Organizzazione di nuove reti cliniche (emergenza/urgenza, diabetologia, cardiologia, …) b) Entrata in funzione dellOspedale unico territoriale di Todi-Marsciano c) Progettazione esecutiva degli ospedali di territorio di Narni-Amelia e del Lago Trasimeno

Le politiche regionali/8: Politiche sociali, immigrazione, politica della casa Il tessuto sociale dellUmbria, ancora molto coeso, comincia a risentire di processi di individualizzazione sociale e indebolimento delle reti familiari e comunitarie. A questa situazione, nel pur a fronte dei forti tagli operati dal governo centrale - si risponderà con diversi strumenti: o PIANO SOCIALE: Approvazione del nuovo Piano e della nuova legge sul Sistema integrato di interventi e servizi sociali o PRINA: Prima attuazione degli interventi previsiti o AZIONE DI SISTEMA PER LE FAMIGLIE UMBRE A RISCHIO DI IMPOVERIMENTO: integrando le azioni anti-crisi verranno sostenute con 2 milioni di euro le famiglie fragili a rischio o POLITICHE ABITATIVE: oCompletamento del Piano triennale per lEdilizia residenziale 2008/2010 e approvazione del Piano annuale 2010 oMessa a regime del Fondo regionale per laffitto (4,5 mln di euro) oAvvio della costruzione di nuovi alloggi ERP (per raggiungere una dotazione regionale pari a 3200/3400 alloggi) oRealizzazione di 110 alloggi con soluzioni sperimentali nel campo della bioarchitettura e risparmio energetico

Le politiche regionali/9: Politiche integrate per listruzione, la formazione e il lavoro La crisi economica e i tagli operati a livello nazionale, soprattutto in materia di scuola, caratterizzano lo scenario in cui muoversi nel corso del 2010: o ISTRUZIONE e FORMAZIONE: oAttuazione della legge regionale sul Sistema Formativo Integrato Regionale e implementazione del sistema regionale degli standard professionali, formativi e di certificazione oRealizzazione di interventi per la qualificazione degli strumenti di orientamento informativo (Buone pratiche, profilo competenze orientatori,…) oAmpliamento e potenziamento della formazione permanente o MERCATO DEL LAVORO: Riprogrammazione del Fondo sociale europeo per la realizzazione di interventi di: oSostegno al reddito attraverso gli ammortizzatori in deroga e la definizione di percorsi di formazione che favoriscano il reinserimento nel mondo del lavoro (43,7 milioni di euro) oPotenziamento e rafforzamento degli interventi di formazione rivolti alle fasce deboli finalizzati ad innalzare le competenze del capitale umano (16,3 milioni di euro)

Le politiche regionali/10: Riforme istituzionali e modernizzazione della Regione Quello della riforma endoregionale è un tema strettamente connesso con quello più ampio delle riforme istituzionali e con il riordino dei livelli istituzionali incide sul riassetto e la allocazione delle funzioni amministrative ma, soprattutto, al miglioramento dei servizi per il cittadino e le imprese. Nel corso del 2010 si procederà a: o AGENZIE REGIONALI: Completamento del processo di riordino dellADISU e dellAUS, e di riorganizzazione di Sviluppumbria, di Gepafin o ENTE REGIONE: Per massimizzare lefficacia dellattività di riassetto organizzativo di questi anni si punterà alla messa a regime del nuovo sistema di valutazione, alla valorizzazione del personale attraverso percorsi di formazione e alla semplificazione delle comunicazioni e dei flussi informativi interni (dematerializzazioni, semplificazione e automazione di attività che possono essere gestite attraverso la intranet regionale) o SVILUPPO DELLICT: Attuazione delle iniziative definite dal PEI e dal Piano Umbria 2013 (posta elettronica certificata, attivazione del sistema unitario di gestione e monitoraggio dei bandi comunitari, accesso ai dati contabili regionali attraverso il portale e-Step,…)

Capitolo 4 – Gli indirizzi di programmazione finanziaria La manovra finanziaria della Regione si colloca in un contesto caratterizzato dal perdurare della crisi economica e dalla necessità di intervenire con risorse proprie laddove più forti sono stati i tagli operati dal governo nazionale. In particolare, per il 2010, essi riguarderanno: o SOCIALE (accesso alle abitazioni in locazione, Fondo nazionale per linfanzia e ladolescenza, Fondo per le politiche sociali) o SANITÀ (fondo sanitario nazionale) o SCUOLA (prestiti donore e borse di studio e gratuità libri di testo) In sintesi la MANOVRA FINANZIARIA DELLA REGIONE UMBRIA prevede….. MANOVRA FINANZIARIA DELLA REGIONE UMBRIAMANOVRA FINANZIARIA DELLA REGIONE UMBRIA Leggi tutto il capitolo

Capitolo 4/1 – Gli indirizzi per la manovra finanziaria della Regione Umbria o ENTRATE – Invarianza delle aliquote dei tributi propri regionali – Ulteriore impulso ai processi di accertamento e recupero delle entrate tributarie di competenza regionale – Ottimizzazione della gestione delle entrate di natura patrimoniale (canoni demaniali) – Accelerazione delle procedure di valorizzazione del patrimonio o SPESE – Ulteriore contenimento e razionalizzazione delle spese di funzionamento e delle spese del personale – Razionalizzazione dellutilizzo delle risorse regionali, privilegiando interventi diversi da quelli già finanziati con risorse comunitarie o statali – Ulteriore razionalizzazione del ricorso al mercato finanziario per il finanziamento dellente – Interventi sulla spesa sanitaria a fronte di un finanziamento del Fondo sanitario nazionale assolutamente insufficiente (+0,01%)

FINE PRESENTAZIONE Grazie per lattenzione Area della Programmazione regionale Servizio Programmazione strategica generale