Le aree marine protette nel Mar Tirreno

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Le aree marine protette nel Mar Tirreno Osservatorio della pesca Le aree marine protette nel Mar Tirreno Cecile di Bernardo Ottobre 2005

Le aree marine protette nel Mar Tirreno Nel mar Mediterraneo, una forte pressione di origine antropica che agisce sulla coste unita ai cambiamenti climatici globali stà determinando una progressiva alterazione della biodiversità con effetti disastrosi per l’ecosistema marino. Sempre più spesso si verifica la presenza di specie caratteristiche di altri habitat e l’estinzione di quelle autoctone. I fattori che influenzano tale perdita si possono ricondurre a diversi elementi tra i quali il: turismo trasporto mercantile inquinamento chimico; reflui; scarichi edificazione e cementificazione delle coste, dei fiumi, ecc; assumono un ruolo fondamentale nel processo in corso. L’approccio precauzionalista, nella pianificazione e programmazione del territorio consentirebbe a monte di risolvere le problematiche legate all’inquinamento e a contenere i fattori di cui sopra, ma la conservazione del mare non può prescindere dalla creazione di aree protette, quali siti, costieri e d’alto mare, per la conservazione di specie d’interesse. Direttiva comunitaria habitat – ratificata dall’Italia nel 1997 Protocollo RCSPA - nel 1999 Protocollo sulle aree speciali protette e la diversità biologica del Mediterraneo, stilato durante Convenzione di Barcellona

Le aree marine protette nel Mar Tirreno La ricerca, partendo da aspetti storico e funzionali del sistema delle aree protette lungo il litorale italiano, evidenzia quegli elementi che rendono un’area protetta, sin dalla sua istituzione, un momento di contrasto o confronto costruttivo a seconda di come si pongono le parti in causa:pesca o conservazione delle risorse?. E’ evidente che l’approccio propositivo e cautelativo proposto dal Codice di condotta della pesca responsabile, in questo contesto gioca un ruolo non indifferente. D’altronde i pescatori sono legati doppiamente alle risorse del mare, la cui attività economica è fortemente influenzata dalle condizioni dell’ecosistema marino. Ma l’esperienza dell’istituzione delle aree protette in Italia, passate da 7 a sedici e destinate ad implementarsi conferma l’esigenza di aprire un confronto con i pescatori, facendoli prendere parte, come del resto auspicato da Codice di Condotta Responsabile della pesca, in maniera attiva e costruttiva in primis all’istituzione, in seguito ove possibile alla gestione o alla raccolta di dati utili alla conoscenza dell’efficacia delle azioni di protezione messe in atto. Lo strumento giuridico, “può diventare un punto d’incontro o di scontro tra pesca e conservazione a seconda del tempismo con cui cade su uno scenario ovvero quanto le categorie coinvolte sono state preparate od hanno contribuito alla maturazione di una regolamentazione”.

Le aree marine protette nel Mar Tirreno Portofino Cinque Terre Parco Nazionale dell’arcipelago toscano Secche di Tor Paterno Isola di Ventotene e Santo Stefano Parco sommerso di Baia Parco sommerso di Gaiola Punta Campanella Isola di Ustica Capo Gallo – Isola delle Femmine Isole Egadi Capo Carbonara Tavolara – Punta Coda Cavallo Santuario per i mammiferi marini

Le aree marine protette nel Mar Tirreno Delle singole – AMP – Aree Marine Protette del Tirreno mediante semplici schede vengono evidenziate alcune delle informazioni di seguito indicate: Normativa istitutiva Ente gestore Dimensione dell’AMP La Riserva Marina Le ragioni della tutela I fondali Disposizioni per la pesca sportiva nell’area marina La fauna marina La vegetazione Caratteristiche climatiche Aspetti paesaggistici Ambiente terrestre