IL TRASPORTO Il trasporto nella storia Lo sviluppo dei trasporti Mezzo e modo di trasporto
Il trasporto nella storia I Romani furono i primi a costruire una rete organica di vie di comunicazioni terrestri che aveva come scopo principale il controllo di territori conquistati e, come effetto secondario, quello di allargare i mercati. Le strade lastricate romane, rispetto alle precedenti permettevano una maggiore velocità di spostamento, funzione importante per il mantenimento della sicurezza e dell’unità dell’Impero. Esse segnarono inoltre la fortuna economica, politica e commerciale di nuove città sorte lungo il loro percorso. L’epoca delle scoperte e delle conquiste coloniali è segnata dal forte miglioramento dei trasporti marittimi. Con la prima rivoluzione industriale la nuova fase economica fu sospinta dalla macchina a vapore che sancì la nascita di un nuovo tipo di trasporto ,la ferrovia, la quale segnò la colonizzazione di grandi paesi come gli USA e la Russia. Molto importanti sono anche i canali e i fiumi navigabili che consentono di trasportare le merci a prezzi più bassi.
Lo sviluppo dei trasporti nel xx secolo All’inizio del 900, con la seconda rivoluzione industriale, si verifica un rallentamento dello sviluppo delle ferrovie che lasciano spazio agli autoveicoli, all’aereo e ai condotti. L’automobile si diffonde con un incremento formidabile diventando il simbolo della società industriale; la crescita di questi nuovi mezzi è accompagnata dal miglioramento tecnico dei collegamenti marittimi, fluviali e ferroviari determinando una forte riduzione dei costi e un notevole incremento della velocità dei traffici. Inoltre si è favorita la crescita e il miglioramento delle infrastrutture e l’incremento delle portate e dei mezzi specializzati per le merci. Dopo la Seconda guerra mondiale è proseguita l’azione volta al superamento dei condizionamenti naturali negativi che permangono attualmente nei paesi sottosviluppati.
La scelta del mezzo e del modo di trasporto Nel 1948 Hoover presentò un’analisi sulla struttura dei costi di trasporto, nella quale distingueva la componente fissa, come i costi fissi, dalla componente variabile, come i costi sostenuti per i carburanti. Per quanto riguarda il mezzo impiegato la convenienza varia in relazione alla distanza da percorrere. Il trasporto stradale ha costi fissi molto bassi ma costi variabili elevati; le ferrovie e le vie d’acqua comportano invece costi fissi più elevati e costi variabili inferiori. Il modello di Hoover non tiene però conto di una serie di variabili che possono condizionare la scelta del mezzo: vanno dalla velocità alla sicurezza e alla maggiore o minore concorrenza tra i trasportatori. Negli ultimi trent’anni sono state introdotte innovazioni sui modi di trasporto. La più importante è stata l’unitizzazione dei carichi, vale a dire l’utilizzo di imballaggi come il container. Questo modulo di carico può essere trasferito su treno, nave, autocarro, aereo, con costi e tempi di carico e scarico molto ridotti rispetto al passato.