PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE Direzione Distretto 3 RESPONSABILE DEL PROGETTO: Dott.ssa Elettra Lazzaroni Anziani: stare bene, perché dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
Anziani: stare bene, perché TARGET: Popolazione anziana residente nel territorio distrettuale METODOLOGIA DI LAVORO Il progetto si articola in due aree progettuali : I. LA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE CON DEMENZA E DEL CAREGIVER- L’IMPORTANZA DEL RECIPROCO AIUTO II. AREA “ STILI DI VITA IN ETA’ GERIATRICA” dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
LA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE CON DEMENZA E DEL CAREGIVER- L’IMPORTANZA DEL RECIPROCO AIUTO coordinatori dell'area progettuale: Paolo Salotti (U.O.C. Psicologia) Mariella Pizzetti (Servizio Sociale Distr. 3) Daniela Gangi (A.D.I Distretto 3) dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
LA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE CON DEMENZA E DEL CAREGIVER- L’IMPORTANZA DEL RECIPROCO AIUTO ESPERIENZA DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA tra COMUNE di VITERBO ed ASL VITERBO dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
LA RETE DEI SERVIZI PER LA DEMENZA ASL OSPEDALE Centro U.V.A. (UU.OO. Neurologia, Psicologia, ADI) DISTRETTO ADI SERVIZIO SOCIALE CD - PERSONA CON DEMENZA FAMIGLIA - OPERATORI SETTORE SERVIZI SOCIALI COOPERATIVA “Universo 2000” COMUNE dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
Familiari utenti selezionati dall’Unità Valutativa Alzheimer, LA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE CON DEMENZA E DEL CAREGIVER- L’IMPORTANZA DEL RECIPROCO AIUTO TARGET: Familiari utenti selezionati dall’Unità Valutativa Alzheimer, residenti nel territorio distrettuale N°150 circa. N° ore totali professionisti ASL VT dedicate alla progettazione: 30 N° ore totali professionisti ASL VT dedicate all’intervento: 100 dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
IL PROBLEMA DA AFFRONTARE LA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE CON DEMENZA E DEL CAREGIVER- L’IMPORTANZA DEL RECIPROCO AIUTO IL PROBLEMA DA AFFRONTARE La Demenza è una malattia in cui è necessaria la presa in carico globale del paziente e del caregiver. È una malattia considerata del nucleo familiare, tale è l’impatto che ha sulla salute fisica e psichica della famiglia impegnata in un’assisitenza continuativa svolta, nella maggior parte dei casi, a domicilio. dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
Migliorare la relazione tra il familiare caregiver e il malato OBIETTIVO DI SALUTE INDIVIDUATO: Migliorare la relazione tra il familiare caregiver e il malato Obiettivo Teorico: Modificare gli atteggiamenti dei familiari verso la malattia Obiettivo di apprendimento / educativo: Informare sugli aspetti della malattia, sulle modalità e le possibilità riabilitative e dell’assistenza Obiettivo Relazionale: Promuovere la costituzione di forme associative e di volontariato che favoriscano il mantenimento di una qualità comunicativa tra il paziente con D.A. e la sua famiglia dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ E DELLE AZIONI Presso i locali del Centro Diurno Alzheimer N° 3 incontri di tipo informativo con i familiari degli utenti in carico all’U.V.A. (Distretto 3) condotti dall’equipe di lavoro del Centro Diurno Un preliminare contatto telefonico con tutti i familiari. Cronogramma: 1° incontro: metà aprile 2005 2° incontro: fine maggio 2005 3° incontro: fine settembre 2005 dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia
PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ E DELLE AZIONI Argomenti trattati: la malattia ; la relazione con il malato; la riabilitazione; la rete dei servizi socio-sanitari; il volontariato e l’associazionismo STRUMENTI: Opuscolo informativo realizzato dall’equipe U.V.A. e Centro Diurno, in collaborazione con il Comune di Viterbo dott. Paolo Salotti - U.O.C. Psicologia