IL GAMBLING NEL CONTESTO GIOVANILE TOSCANO: I RISULTATI DI UNO SCREENING E LE SUE IMPLICAZIONI CON ALTRI FATTORI Agenzia Regionale di Sanità della Toscana.

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Transcript della presentazione:

IL GAMBLING NEL CONTESTO GIOVANILE TOSCANO: I RISULTATI DI UNO SCREENING E LE SUE IMPLICAZIONI CON ALTRI FATTORI Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Autori Berti A, Innocenti F, Silvestri C, Orsini C, Olimpi N, Aversa L, Brenzini S, Voller F, Cipriani F Osservatorio di Epidemiologia – Settore Epidemiologia dei Servizi Sociali Integrati Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità Toscana RISULTATI: … BACKGROUND … OBIETTIVI CAMPIONE STRUMENTI Le associazioni più significative emerse in questo lavoro riguardano soprattutto luso eccessivo di droghe ed alcol. Come più volte riportato dalla letteratura, un aspetto che caratterizza fortemente il GAP è la comorbilità con il consumo di alcol, droghe e con disordini psichiatrici/comportamentali (depressione, ansia, ecc..) [7],[8]. Alla luce di questo, i risultati appena presentati assumono un significato ancor più preoccupante. [7][8] Lidentificazione dei fattori di rischio per il GAP può essere utile per direzionare le azioni preventive verso ambiti comportamentali che comprendano più elementi in grado di limitare levolversi del gioco dazzardo in dipendenza. Le analisi presentate di seguito riguardano i dati ottenuti dalla ultima rilevazione EDIT (2008) Il 50,8% del campione riferisce di aver giocato dazzardo almeno una volta nella vita. Il 19% di questi (il 9,7% sullintero campione) risulta essere un giocatore a rischio (Lie/Bet). Allinterno di questo gruppo si osservano apprezzabili differenze di genere. I maschi risultati a rischio di GAP infatti rappresentano il 16,4% del campione, mentre le femmine il 4%. Per la rilevazione dei dati è stato somministrato un questionario self report. Tra gli ambiti indagati ritroviamo luso di bevande alcoliche, di tabacco, di droghe, il bullismo, i comportamenti sessuali, quelli alimentari, lattività fisica ecc. è stata anche dedicata una sezione alla pratica del gioco dazzardo. A tal proposito è stato anche somministrato il Lie/Bet[4] un test di screening costituito da due domande e tipicamente utilizzato nelle fasce giovanili della popolazione. Questo test permette lindividuazione di soggetti a rischio di sviluppare una dipendenza da gioco dazzardo.[4] Per lidentificazione di eventuali associazioni tra GAP e altri comportamenti a rischio sono stati calcolati gli OR (odds ratio) attraverso la costruzione di due modelli di regressione logistica multivariata corretti per sesso ed età. Le modalità comportamentali inserite nei modelli sono state: il binge drinking (più di 5 bevande alcoliche nella stessa occasione), il consumo regolare di sigarette, un elevato grado di distress [5] (con distress si intende un concetto aspecifico che include tristezza, frustrazione, ansietà, nonché stati negativi dellumore e risposte emotive alle avversità, in forme variabili per gravità e durata [6] ) ed il poliuso di sostanze psicotrope illegali riferito agli ultimi 30 giorni. [5] [6] La prevalenza dei giocatori dazzardo patologici (GAP) nella popolazione generale adulta varia dall1% al 3% [1], [2]. Inoltre, come riportato nella maggioranza degli studi condotti, la prevalenza di soggetti in età giovanile con gambling problematico risulta essere quasi il doppio rispetto alla popolazione adulta (5-6%) [3]. [1][2] [3] Come per altri comportamenti dabuso, quali droghe, alcol, tabacco ecc.. gli adolescenti, proprio per una maggiore vulnerabilità legata alla giovane età, rappresentano un segmento della popolazione più a rischio di sviluppare dipendenze. Tuttavia lidentificazione di giovani con problematicità rispetto al gioco dazzardo o a rischio di svilupparla, risulta piuttosto complessa, sia per la maggiore diffusione del remote gambling (che si realizza per mezzo di internet, telefonia fissa e mobile, TV digitale e/o interattiva), che per le ovvie difficoltà di misurare forme sempre nuove di gioco dazzardo illegale (dunque sommerso). [7] [7] H J Shaffer, D A Korn, Gambling and related mental disorders: A public health analysis – [8][8] D Capitanucci, M Capelli, D Lavagna, Dipendenze, poli-dipendenze e nuove dipendenze. Inediti stimoli per la comprensione delladdiction, [4] [4] Johnson E, et al., The Lie/Bet questionnaire for screening pathological gamblers, Psycological Report, New Jersey, 1997; 80, [5][5] Carrà G, et al., Comorbilità per disturbi neurologici e distress psicologico in pazienti ricoverato per depressione, Rivista di psichiatria, 200: 43:1. [6] [6] Carney RM, Freedland KE, Psycological distress as a risk factor forstroke-related mortality, Stroke, 2002; 15: [1] [1] N. Raylu, T.P.S. Oei, Patological gambling. A comprehensive review, Clinical psycology review 22 (2002) , Australia [2] [2] A. Biganzoli, M. Capelli, D. Capitanucci, R. Smaniotto et al, Il gioco dazzardo nel territorio, Prospettive sociali e sanitarie n° 1/ , Pavia [3] [3] EURISPES, Rapporto Italia 2007, Percorsi di ricerca nella società italiana L ARS ha realizzato nel 2005 e nel 2008 lo studio EDIT– Epidemiologia dei Determinanti degli Incidenti stradali in Toscana, una ricerca che nasce dalla necessità di migliorare le conoscenze sui possibili determinanti dell´infortunistica stradale e che ha coinvolto un campione di studenti delle scuole medie superiori della regione Toscana rappresentativo per Asl e per tipologia di istituto. Nellultima edizione dello studio sono stati coinvolti circa giovani (54,7% femmine) in età compresa tra i 14 e i 19 anni iscritti a 60 istituti scolastici. CONCLUSIONI Indagare gli eventuali fattori di rischio associati al gambling su un campione selezionato dei giovani studenti risultati a rischio di sviluppare un dipendenza da gioco dazzardo.