Nicola Pegoraro-Banca Carige Spa Università di Genova, 18 marzo 2002

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I depositi I depositi rappresentano le principali operazioni di raccolta di mezzi finanziari operati dalle banche, con cui percepiscono i mezzi monetari.
Advertisements

Concetto di patrimonio
La valutazione di affidabilità creditizia
La banca Funzioni e gestione Prof. Pagano.
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
La riclassificazione del bilancio di esercizio
Società di gestione del risparmio (SGR)
Il sistema finanziario
RISPARMIO.
LA COPERTURA DEI RISCHI BANCARI MEDIANTE STRUMENTI DERIVATI
1 PRINCIPI DI GESTIONE DELLA BANCA UNA RASSEGNA DELLE POLITICHE DELLATTIVO DEL PASSIVO.
La cessione di attivita’
Esercizi Gestione degli intermediari finanziari 25 novembre 2010.
La Finanza Garantisce il reperimento delle risorse finanziarie necessarie a coprire gli investimenti FINANZA SUBORDINATA Reperimento dei mezzi necessari.
L’analisi dei flussi finanziari
La gestione collettiva del risparmio
Corso di Economia degli intermediari finanziari
Corso di Economia e Gestione delle Imprese IIUniversità Carlo Cattaneo - LIUCCopyright LIUC 1 Lezione 7-8 LE EMISSIONI. LA FINANZA STRUTTURATA E DI PROGETTO.
SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITA INVESTIMENTI MATERIALI Beni materiali dalla vita relativamente lunga INVESTIMENTI IMMATERIALI Beni che non hanno consistenza.
La raccolta bancaria mediante emissione di obbligazioni
FUNDING E ALM PER LA BANCA
Capitolo XXIX Il sistema monetario.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Organizzazione dell’azienda farmacia La finanza
LA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME
IL RENDICONTO FINANZIARIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Economia Aziendale IV A
IL BILANCIO La pianificazione di business nella nuova economia
Il rischio di liquidità Modelli di gestione e controllo
AZIONI (ARTT – 2361) Le azioni sono emesse con valore nominale o senza valore nominale Ciò comporta che nel caso di azioni senza valore nominale.
Le imprese che aiutano le imprese 2 Obiettivo del Salerno Bond è quello di collocare obbligazioni fra i cittadini salernitani per raccogliere somme utili.
La gestione è il complesso delle molteplici operazioni, tra loro coordinate, svolte in funzione del raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Operazioni di impiego fonti
Tecnica Amministrativa
S TRUMENTI DI PROVVISTA FINANZIARIA. S TRUMENTI DI PROVVISTA DI RISORSE FINANZIARIE Lazienda, sia nella fase di costituzione che in quella di gestione,
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTÀ DI ECONOMIA
Strumenti Derivati Utilizzi e loRo ruolo nel sistema finanziario
Emissioni obbligazionarie
Risparmio, investimento e sistema finanziario
I servizi bancari alle famiglie: una “nuova” categoria di clienti
Il ciclo finanziario dell’impresa
IMPIEGO DEI FONDI L'importanza degli intermediari finanziari nel sistema economico la si rileva in particolar modo quando analizziamo le operazioni di.
Le operazioni di raccolta
Il regolamento degli scambi Lattività di scambio è onerosa, i costi possono essere contenuti attraverso lo sviluppo di cinque condizioni: Organizzazione.
Analisi e Gestione del Rischio Lezione 3 Ricognizione delle posizioni e marking to market.
Laboratorio di Alfabetizzazione Finanziaria
PATRIMONIO/REDDITO 17 slide per capire gli elementi fondamentali del Bilancio aziendale.
Il sistema bancario durante la crisi lezione del 4 aprile 2014.
Esame preliminare delle decisioni di finanziamento
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 7 II SEMESTRE A.A
I processi di finanziamento
IL COMMERCIALISTA COME FATTORE CHIAVE NELL’OTTENERE, MANTENERE E RIDURRE I COSTI DEI FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE L’EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE: NUOVE OPPORTUNITÀ.
Matematica Finanziaria Metodi Matematici per la Valutazione del Rischio Metodi Quantitativi per il Management INTEREST RATE SWAP.
Copyright © 2013 – McGraw-Hill Education (Italy) srl Principi di economia 4/ed Robert H. Frank, Ben S. Bernanke, Moore McDowell, Rodney Thom, Ivan Pastine.
Corso di Economia e Gestione delle Imprese IIUniversità Carlo Cattaneo - LIUCLezione 9 1 LA FINANZA STRUTTURATA E DI PROGETTO.
FORME DI FINANZIAMENTO TRADIZIONALI E INNOVATIVE - Il quadro normativo di riferimento Avv. Romeo Battigaglia Roma 23 Settembre 2005 SVILUPPO LAZIO SVILUPPO.
Corso di Economia degli intermediari finanziari prof. Danilo Drago.
Moneta e sistema bancario
IL SISTEMA FINANZIARIO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA Dipartimento di Economia
Lezione 17 Tipologie di fondi comuni di investimento
Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo è il primo di due argomenti che riguardano moneta e prezzi nel lungo periodo. Il primo descrive cosa è la moneta.
Le operazioni di raccolta Classe V ITC Albez edutainment production.
1 Il sovraindebitamento delle famiglie italiane: tra “l’incudine” finanziaria e il “martello” economico a cura di Carlo Milani Workshop “La gestione del.
Obbligazioni (artt ss.) Raccolta di capitale di debito Presso un pubblico ampio Tecnica diversa da altre fonti di indebitamento (ad es. bancario)
Finanziarizzazione di asset immobiliari Per finanziarizzazione di asset immobiliari si intendono particolari operazioni poste in essere dai proprietari.
STRUMENTI DI FINANZIAMENTO FINANZA AZIENDALE A.A
1 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CLASSIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI AZIENDALI SCOPODESTINAZIONE NATURA MATERIALIIMMATERIALI PRIMO IMPIANTO.
Università di Pisa il rendiconto finanziario. 2 Il modello concettuale stato patrimoniale “N-1” stato patrimoniale “N” valore stock al 1/1 valore stock.
1 PRESTITO OBBLIGAZIONARIO – Esercitazione. 2 ES. 1 Stato Patrimoniale Attrezzature8.000Capitale sociale8.500 Crediti v/clienti6.500Riserva legale500.
Transcript della presentazione:

Nicola Pegoraro-Banca Carige Spa Università di Genova, 18 marzo 2002 IL FUNDING PER LA BANCA Nicola Pegoraro-Banca Carige Spa Università di Genova, 18 marzo 2002

1-l’asset/liability management 2-gli strumenti per il funding LA PRESENTAZIONE SI DIVIDE IN DUE PARTI 1-l’asset/liability management 2-gli strumenti per il funding

GLI STRUMENTI PER RACCOGLIERE FONDI AZIONI Mezzi propri Obbligazioni a m/t C/D + depositi a termine Conti correnti OBBLIGAZIONI SUBORDINATE RIVOLTE ALLA CLIENTELA PRIVATA RIVOLTE AGLI INVESTITORI INTERNAZIONALI ALTRE TECNICHE DI GESTIONE INTEGRATA ATTIVO/PASSIVO (SECURITIZZAZIONI E PRONTI/TERMINE)

LE AZIONI azioni ordinarie azioni di risparmio o privilegiate (meno controllo ma più dividendi) warrant obbligazioni convertibili in azioni

LE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE (IUNIOR) Sono legalmente delle obbligazioni, ma hanno caratteristiche peculiari, che le rendono dei titoli ibridi tra capitale e debito: -il rimborso del capitale, in caso di insolvenza, avviene solo se gli altri creditori sono stati soddisfatti; -in caso di difficoltà operative della banca, le cedole e lo stesso capitale nominale possono essere decurtati o cancellati Sottostanno a regole specifiche e, in Italia, possono essere emesse solo da banche. La Banca d’Italia le assimila ad azioni secondo regole e parametri specifici Costano più delle obbligazioni “senior” (non subordinate), ma evitano di emettere azioni e diluire il capitale degli azionisti Hanno cedole a tasso fisso o variabile (raro il caso di titoli “strutturati” nella cedola) Vedi articolo per un breve e semplificato esame dei titoli.

LE OBBLIGAZIONI SENIOR Sono il fulcro della raccolta a medio termine per una banca Hanno tipologie di remunerazione molto diverse, anche se sono prevalentemente a tasso fisso o indicizzate ai tassi a breve termine (euribor per l’euro, libor per il dollaro) Sono emesse dalle banche italiane secondo due sistemi legali: quello inglese (le euro-obbligazioni, non c’entra con la nostra divisa!) e il regime domestico italiano Sono rivolte a due tipologie di investitori: - i clienti delle agenzie - il mercato internazionale dei capitali (fondi comuni, banche, asicurazioni, etc.)-in questo caso, grande è l’importanza del rating vedi articolo sul rating per un breve e semplificato approfondimento

LE SECURITIZZAZIONI DELL’ATTIVO Un modo per diminuire la quantità di attivo da finanziare e per trattenere, delle attività in bilancio, solo una piccola quota caratterizzata da un alto rendimento, abbinato ad un alto rischio Permettono di cedere attività che, usualmente, non hanno un mercato, come i prestiti ipotecari o alle imprese. Permettono di creare liquidità per grandi importi. Banca Carige ha appena concluso una securitizzazione di prestiti ipotecari vendendo titoli sul mercato per oltre 500 milioni di euro, per oltre il 90% con rating AAA/Aaa. vedi articolo per un breve e semplificato approfondimento

I PRONTI/TERMINE ED IL PRESTITO TITOLI In inglese le varianti di questi strumenti si chiamano Repo, Reverse Repo, Securities lending, Sell and Buy-back agreements. Cedo oggi la disponibilità di un titolo e lo ricompro con una valuta futura, la controparte mi lascia invece la disponibilità di liquidità fino alla scadenza del contratto, a titolo di corrispettivo del titolo o come collaterale (economicamente non è molto diverso). Se riesco a sistematizzare questo business, potrò finanziare quasi indefinitamente le mie posizioni in titoli. Non funziona con tutto: benissimo con titoli di stato, meno con titoli obbligazionari non statali e azioni (ma quando funziona, guadagno molti soldi!)

UNA BANCA E’ UN INSIEME DI BUSINESS DIVERSI In parte si possono evidenziare molto bene attraverso un prospetto fonti/impieghi: i prestiti, la raccolta diretta del risparmio, il portafoglio titoli, etc. In parte non sono così visibili: gestione del risparmio, servizi di pagamento, attività in derivati, etc.

IL PROSPETTO FONTI/IMPIEGHI SEMPLIFICATO PER UNA BANCA “TRADIZIONALE” liquidità Immobili + Investimenti strutturali Prestiti a m/l Prestiti a b/t Portafoglio titoli Mezzi propri Obbligazioni a m/t C/D + depositi a termine Conti correnti 10

L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA BANCARIA ITALIANA La rigida divisione tra banche commerciali e istituti a medio termine è scomparsa , con il varo del regime della Banca Universale (che fa tutto). In passato, le banche commerciali avevano attività di bilancio a breve termine e si finanziavano a breve termine. Gli sconfinamenti nel medio termine erano rigidamente regolamentati e sorvegliati dalla Banca d’Italia. Gli istituti a medio termine facevano i prestiti a lungo termine e si finanziavano con obbligazioni, certificati di deposito e cartelle/obbligazioni fondiarie. Il costo del finanziamento era legato ai ricavi dell’attivo. Se il prestito ipotecario prevedeva come tasso di interesse il tasso medio dei titoli di stato a tasso fisso (rendistato) maggiorato del 2%, la raccolta era fatta con obbligazioni con cedola pari al rendistato.

IL REGIME DELLA BANCA UNIVERSALE La liberazione dai vincoli della legge bancaria del 1936 ha permesso grandi modificazioni del settore bancario: 1-l’incorporazione degli istituti a m/t nelle banche che li controllavano (ICFL in Carige) 2-la commistione nello stesso soggetto di breve e medio termine La banca universale deve badare bene al rischio di trasformazione e al miss-matching delle scadenze (sotto il controllo della Banca d’Italia) Università di Genova, 18 marzo 2002 Nicola Pegoraro-Responsabile dei Mercati Finanziari

LA BANCA E’ UN SOGGETTO COSTANTEMENTE A RISCHIO Nessuna banca è in grado di resistere al ritiro in blocco dei fondi da parte dei risparmiatori (rischio panico), come sta succedendo in Argentina, dal momento che le sue attività a medio termine sono superiori alla somma dei mezzi propri + passività a medio termine. Tuttavia, può attenuare questo rischio, cercando di aumentare il margine di sicurezza.

RISCHIO ANCHE SOTTO IL PROFILO REDDITUALE Al di là del rischio panico, la banca è soggetta a perdite se il costo delle passività cresce più dei ricavi generati dalle attività. ESEMPIO: l’attivo della banca genera ricavi stabili (ad es. perché si fanno molti mutui a tasso fisso di durata ventennale), mentre viene finanziato in prevalenza con emissioni di obbligazioni che pagano cedole pari all’Euribor a sei mesi (tasso variabile). Se i tassi a breve si impennano e raddoppiano a causa di un aumento dell’inflazione o di qualche evento imprevisto, i ricavi rimarranno gli stessi ma i costi raddoppieranno. A questo punto è già troppo tardi per porre rimedio.

LA VENDITA SUL MERCATO DEI PRODOTTI NECESSARI AL FUNDING La banca , come abbiamo detto, è soggetta a regole a cui non può derogare, pena il dissesto. L’insieme delle tecniche e delle strategie di gestione del rapporto tra attivo e passivo sono chiamate “asset/liability management” e, vista la loro rilevanza, sono sotto la responsabilità della direzione generale e di appositi comitati. Però c’e’ un altro tiranno da onorare: il mercato. Cosa succede se crescono i mutui a tasso fisso che erogo, ma non riesco a vendere sufficienti obbligazioni a tasso fisso ai miei clienti, perché questi ultimi vogliono solo obbligazioni a tasso variabile?

CHIUDO BOTTEGA O USO I DERIVATI Ho due modi per risolvere il problema: 1-smetto di vendere obbligazioni a tasso variabile ai miei clienti (non me ne faccio niente) e magari anche di fare mutui a tasso fisso. 2-vendo quante più obbligazioni mi è possibile, per raccogliere fondi e trasformo questo costo variabile in un costo fisso (in linea con la mia struttura dell’attivo). Per questo uso i derivati (irs, interest & currency swaps, fra, etc.).

ONORO IL MERCATO E RISPETTO LE REGOLE DI SANA GESTIONE DELLA BANCA Se il mercato vuole acquistare prodotti a capitale garantito ma con una remunerazione legata all’andamento degli indici azionari e la banca non potesse disporre di derivati per trasformare questa esposizione in qualcosa che le serve, dovrebbe rinunciare a soddisfare questo bisogno e ai profitti relativi.