Scopriamo la forza che è in noi I GRUPPI DI AUTO-AIUTO Scopriamo la forza che è in noi
AUTO-AIUTO significa AIUTARSI DA SE’ Si scoprono in se stessi capacità e strumenti che possono permettere di migliorare la propria condizione se adeguatamente sfruttati. Per aiutarsi per quanto possibile da sé ad affrontare un problema, è utile unirsi ad altre persone con lo stesso problema.
IL GRUPPO DI AUTO-AIUTO Un gruppo di auto-aiuto è costituito da persone che hanno problemi od obiettivi simili e che cercano di affrontare la realtà da se stessi, mettendo in comune le forze per superare ostacoli o situazioni che sarebbero difficili da gestire individualmente. ARETE ONLUS – Associazione REgionale per la Tutela e l’Emancipazione delle persone con depressione ed ansia - Lombardia
Il GRUPPO DI AUTO-AIUTO Di solito è costituito da un numero limitato di persone E’ organizzato in relazione ad un problema specifico condiviso da tutti i membri Tutti i membri sono pari E’ autogovernato L’azione è di gruppo, la meta è comune
IL GRUPPO DI AUTO-AIUTO I membri cooperano tra di loro Ogni membro si coinvolge personalmente al meglio delle sue capacità per il benessere di tutti Ogni membro assume personalmente la responsabilità delle proprie azioni e decisioni La comunicazione nel gruppo è scambio reciproco tra tutti i membri di esperienze, informazioni ed emozioni. Non esiste dialogo a due.
IL GRUPPO DI AUTO-AIUTO PROCESSI CHE AVVENGONO NEL GRUPPO Si sviluppa il senso di appartenenza al gruppo e di identificazione con gli altri. La comunicazione diventa facile perché i membri sono tutti uguali ed hanno tutti lo stesso problema. Cadono le difese psicologiche. Nascono momenti ed opportunità di socializzazione. Nasce una “identità” del gruppo e ci si sente più forti nei confronti dello stigma sociale. Aumenta l’autostima per la consapevolezza di avere un ruolo attivo per la conquista del proprio benessere.
IL GRUPPO DI AUTO-AIUTO PROCESSI CHE AVVENGONO NEL GRUPPO Di particolare importanza è quanto avviene aiutando gli altri: nel dare aiuto agli altri aiutiamo noi stessi Facendo coraggio agli altri lo facciamo anche a noi stessi, contribuendo a modificare il comportamento degli altri modifichiamo anche noi stessi, aiutando gli altri apprendiamo nuove cose su di noi ed aumenta la nostra competenza. L’approvazione del gruppo ci dà la consapevolezza di essere utili e capaci.
IL GRUPPO DI AUTO-AIUTO ARETE Il problema comune è la malattia, propria o di un familiare. L’obiettivo è vincerla. Tutti i membri hanno il problema. Le risorse le trovano in loro stessi con l’aiuto degli altri e assumono un ruolo attivo, mettendosi in gioco e diventando veri “esperti” del problema.
IL FACILITATORE dei gruppi ARETE Ha esperienza diretta della malattia ma ha imparato a gestirla e sta sufficientemente bene per affrontare con serenità ed equilibrio qualsiasi situazione si venga a creare nel gruppo (GRUPPO PAZIENTI). Ha esperienza indiretta della malattia (GRUPPO FAMILIARI). Ha seguito il corso di formazione ARETE ed ha fatto un periodo di tirocinio in un gruppo.
IL FACILITATORE dei gruppi ARETE Si occupa dell’organizzazione iniziale del gruppo e di tutti gli aspetti pratici della sua vita. E’ una persona di buon senso, comunicativa e propositiva, che si pone con modestia al servizio del gruppo e assume il ruolo di catalizzatore e moderatore su un piano di assoluta parità.
IL FACILITATORE dei gruppi ARETE Esprime con chiarezza gli OBIETTIVI del gruppo. Provvede a far rispettare le REGOLE fondamentali dell’auto-aiuto, in primo luogo uguaglianza, rispetto e riservatezza. Stabilisce insieme agli altri partecipanti le regole particolari del proprio gruppo.
IL FACILITATORE dei gruppi ARETE Ha una buona conoscenza delle malattie, delle terapie e dei Servizi Psichiatrici del proprio territorio per poter dare informazioni pratiche. Evita di addentrarsi in un ambito clinico che non è di sua competenza. Non assume atteggiamenti da psicologo o da psicoterapeuta. Non si ritiene più abile degli altri, ma favorisce la crescita di ognuno.
IL FACILITATORE dei gruppi ARETE Dà a tutti l’opportunità di parlare equilibrando i tempi di intervento. Ascolta con empatia e sintetizza i concetti espressi. Individua argomenti di interesse comune, attinenti al problema, da discutere. Percepisce e fa percepire la crescita del gruppo.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE