OPPIACEI L’oppio è conosciuto dall’epoca faraonica

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Transcript della presentazione:

OPPIACEI L’oppio è conosciuto dall’epoca faraonica Sostanza medicamentosa occidentale portata in Oriente all’inizio del medioevo; è ottenuto incidendo le capsule immature del Papaver somniferum e raccogliendone la linfa che trasuda, che poi viene lasciata rapprendere all'aria in una resina scura che viene impastata in pani di colore bruno, che emanano un odore dolciastro e hanno un sapore amaro. L’oppio contiene almeno 20 principi attivi, alcuni privi di attività narcotica (papaverina) Prima purificazione dei derivati fenantrenici nel 1806: morfina, codeina e tebaina In seguito derivati semisintetici

Ligandi endogeni di recettori per gli oppiacei Sono neuropeptidi: enchefaline beta-endorfine dinorfine  

Sintetizzati da precursori POMC Proenchefalina Prodinorfina

Neuropeptidi oppiodi Sintetizzati nel corpo cellulare, trasportati in periferia ai terminali dove sono rilasciati

Neuropeptidi oppiodi I neuropeptidi oppiodi rilasciati attivano specifici recettori posti su cellule bersaglio Esistono diversi recettori per gli oppiodi distribuiti in varie e specifiche parti del SNC e in numerosi organi periferici (intestino, ghiandole endocrine, adipociti, ecc) Tipi di recettori m: morfina, analgesia d: enchefaline k: dinorfina, in musc liscia s: dinorfina, disforia

Neuropeptidi oppiodi Distribuzione dei recettori per gli oppioidi nel SNS – Volume transmission

Neuropeptidi oppiodi I farmaci oppiacei attivano (agonisti) o inibiscono (antagonisti) i recettori per gli oppiodi Gli effetti dei farmaci oppiacei riflettono le funzioni del sistema oppioide nel nostro corpo

Effetti farmacologici degli oppiacei Effetti sul SNC   Stimolazione e depressione: Analgesia, ottundimento, disforia Depressione respiratoria Inibizione della tosse Miosi (diagnostica, no tolleranza) Stimolazione → depressione CTZ Riduzione secrezione LH/FSH e aumento secrezione PRL (rimozione del tono inibitorio)

Effetti farmacologici degli oppiacei Effetto narcotico 1 med. Pratica anestetica che si esegue su pazienti sottoposti a interventi chirurgici mediante la somministrazione di farmaci; è detta anche anestesia generale; 2 fig. Stato di sonnolenza, di insensibilità SIN torpore

Effetti farmacologici degli oppiacei Il dolore

Effetti farmacologici degli oppiacei Effetto analgesico Senza perdita di coscienza Aumenta la soglia al dolore Cambia la sensazione del dolore Efficacia massima per dolori profondi, continui

Effetti farmacologici degli oppiacei Depressione respiratoria: Diminuisce la frequenza del respiro e il volume respiratorio Azione sui centri pontini e midollari Riduzione risposte a CO2   Tosse: Effetti inibitori a dosi più basse di quelle che causano inibizione respiratoria

Effetti farmacologici degli oppiacei Tratto gastrointestinale: Antidiarroico Aumenta il tono e causa spasmo (non usare per il controllo di coliche biliari)   Muscolature lisce Pochi effetti in generale a dosi terapeutiche Però: Precipita attacco asmatico Prolungamento travaglio Anuresi Sistema Cardiovascolare Calore e prurito facciale Ipotensione da depressione respiratoria a cui segue aumento della produzione di liquor (non usare per traumi cranici)

Effetti farmacologici degli oppiacei Adattamenti alla somministrazione ripetuta dei farmaci (oppiacei ma non solo) La stimolazione prolungata di un recettore (farmaci agonisti) spesso provoca riduzione della capacità di rispondere al farmaco (tolleranza) Spesso è possibile superare la tolleranza aumentando la dose somministrata L’inibizione prolungata di un recettore (farmaci antagonisti) spesso provoca un’innalzamento della capacità di rispondere (ipersensibilità)

Effetti farmacologici degli oppiacei Non confondere i termini “TOLLERANZA” e “DIPENDENZA” La tolleranza è un evento biologico che avviene a livello di singola cellula (anche se può poi avere manifestazioni generali) La dipendenza è un evento biologico che coinvolge una parte delle funzioni psichiche del SNC

I farmaci oppiacei I farmaci agonisti Prototipo è morfina/eroina: biodisponibilità orale morfina 0,1   Codeina Differisce solo perchè biodisponibilità orale è 1,0 Antitosse Analgesico Oxicodeina Come codeina ma effetti analgesici molto modesti Meperidina Analgesia, sedazione, depressione respiratoria Ha gli stessi effetti su muscolatura liscia (una volta era spacciato per atropino-simile e venduto senza prescrizione speciale) Dà la stessa dipendenza (lavoratori sanità)

I farmaci oppiacei Alfaprodina Somministrato per via sottocutanea o in mucosa buccale Cinetica molto rapida: sedazione preoperatoria   Metadone Equipotente a morfina Somministrabile per os Propossifene Sintetico Controversia sulle proprietà analgesiche Attivo come aspirina Fentalyn 80 volte più potente di morfina Cinetica rapida Uso in neuroleptoanalgesia

Antagonisti degli oppiacei I farmaci oppiacei Antagonisti degli oppiacei   Solo il naloxone è antagonista puro, tutti gli altri sono agonisti parziali (da soli fungono da agonisti, in presenza di oppiacei fungono da antagonisti. Attività potenzialmente utile per la prevenzione sintomatologia sindrome da astinenza) Alta frequenza di effetti disforici Tutti causano dipendenza Utili nel trattamento acuto della depressione respiratoria da oppiacei Nalorfina Equipotente ad morfina per effetti analgesici Meno potente per gli effetti respiratori e gastrointestinali Naloxone Antagonista puro Pentazocina Gli effetti si SNC e tratto gastrointestinale sono simili a quelli della morfina Abuso Non induce crisi da astinenza da morfina nè antagonizza la depressione respiratoria

Uso dei farmaci oppiacei Controllo del dolore (in funzione del tipo di dolore) Anestesia Abuso - tossicodipendenza

La tossicodipendenza Non e’ solo un problema medico ma anche sociale e legale E’ un male che colpisce l’ individuo ma anche la famiglia e la societa’ E’ una malattia cronica, indotta da motivi psicologici di origine sociale ed economica, ma anche dagli effetti biologici della droga Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

INDIVIDUO AMBIENTE DROGA fattori genetici personalita’ societa’ famiglia effetti acuti effetti cronici Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

tossicodipendenza: ieri Anni ‘60 - 70: la droga induce dipendenza fisica, per es. eroina “quando si smette il ‘corpo’ sta male, la droga fa stare meglio” Anni ‘80: la droga induce dipendenza psicologica, per es. cocaina “forte desiderio ‘mentale’ degli effetti della droga” Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

tossicodipendenza: oggi dipendenza fisica dipendenza psicologica modifica persistente delle funzioni cerebrali Pensieri e comportamenti incontrollabili Ricaduta Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

“CICLO” DELLA DIPENDENZA II III I USO ABUSO ASTINENZA RIASSUNZIONE “CICLO” DELLA DROGA ACQUISIZIONE MANTENIMENTO DISASSUEFAZIONE RICADUTA “CICLO” DELLA DIPENDENZA Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

L’uso moderato e controllabile… è un rischio! Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

La ricerca biologica Perche’ le droghe inducono dipendenza Come agiscono sul cervello Gli effetti tossici permanenti I possibili trattamenti Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Slide 2: Brain regions and neuronal pathways Certain parts of the brain govern specific functions. Point to sensory, motor, association and visual cortex to highlight specific functions. Point to the cerebellum for coordination and to the hippocampus for memory. Indicate that nerve cells or neurons travel from one area to another via pathways to send and integrate information. Show, for example, the reward pathway. Start at the ventral tegmental area (VTA) (in magenta), follow the neuron to the nucleus accumbens, and then on to prefrontal cortex. Explain that this pathway gets activated when a person receives positive reinforcement for certain behaviors ("reward"). Indicate that you will explain how this happens when a person takes an addictive drug. Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

La via del “piacere” Le droghe sono diverse dagli altri psicofarmaci perche’ alterano le aree cerebrali che mediano le sensazioni di piacere e di ricompensa Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Eroina Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Marijuana Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

La ricerca biologica Perche’ le droghe inducono dipendenza Come agiscono sul cervello Gli effetti tossici permanenti I possibili trattamenti Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

I neurotrasmettitori I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche rilasciate dalle cellule nervose per “comunicare” tra loro Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

La dopamina Cocaina, eroina,marijuana e nicotina aumentano in modo anormale i livelli di dopamina Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

La ricerca biologica Perche’ le droghe inducono dipendenza Come agiscono sul cervello Gli effetti tossici permanenti I possibili trattamenti Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Alterazione dei neuroni dopo ecstasy Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Tecniche d’immagine Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

ecstasy Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Cervello normale Cervello alcolista Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

La ricerca biologica Perche’ le droghe inducono dipendenza Come agiscono sul cervello Gli effetti tossici permanenti I possibili trattamenti Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Le terapie attuali eroina & oppiacei: alcolismo: comunita’, metadone, buprenorfina alcolismo: terapia di gruppo, antabuse, naltrexone cocaina, stimolanti, ecstasy: psicoterapia nicotina/fumo: gomme e cerotti di nicotina, bupropione Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002

Sviluppi futuri nella ricerca Studio della genetica (diagnosi e prevenzione) Identificazione delle aree del cervello che subiscono gli effetti permanenti della droga (cura) Scoprire nuovi farmaci specifici e sicuri come coadiuvanti delle terapie psicosociali (cura) Integrazione di prevenzione, diagnosi e cura - Informazione e Conoscenza - Dr. C. Chiamulera, Presentazione Istituto "Marco Polo", 18 Gennaio 2002