Information literacy in ambito universitario Laura Ballestra, 21 giugno 2004
L’information literacy: un fattore di crescita culturale 2003: UNESCO LITERACY DECADE 2003-2012 “Per sopravvivere nel mondo globalizzato di oggi è diventato necessario per tutti imparare nuove forme di alfabetizzazione e sviluppare l’abilità di localizzare, valutare e usare l’informazione efficacemente e in molteplici modi” UNESCO, Literacy for All: the vision: UNESCO Education, 2003 (3.01b)
L’information literacy: un fattore di crescita culturale American Library Association Presidential Commettee on information Literacy Final Report – 1989 “Per essere information literate un individuo deve saper riconoscere il proprio bisogno informativo e avere la capacità di localizzare, valutare e utilizzare efficacemente l’informazione di cui ha bisogno” La definizione di INFORMATION LITERACY: è ambigua: si fa riferimento all’attività di BIBLIOGRAPHIC INSTRUCTION e di COMPUTER LITERACY. (Peterson, 2001). Intrernet training è considerato base per l’information literacy (Brandt, 2001) TILT: What is information literacy Information is available from many sources and in many formats, such as printed text, television, videos, library databases, web sites, and more. To be "information literate" you need to know why, when, and how to use all of these tools and think critically about the information they provide.You won't become information literate overnight. Just as with speaking skills and writing skills, your abilities will improve over time as you gain expertise in the topics you choose to investigate and as you practice searching for, selecting, and evaluating the information and ideas you encounter. Since the Internet is a common information and communication tool, we have chosen it as the main research topic in TILT. Before you go on to the modules, let's clear up some common misconceptions about the Internet in the Introduction.
L’information literacy: un fattore di crescita culturale Dal 1989 al 2003 che cosa è cambiato? si moltiplicano le forme dell’informazione (carta, online, siti web, media…) ma il problema rimane lo stesso: Imparare a conoscere l’informazione e le sue caratteristiche è necessario e per tutti
la vera sfida sarà l’information divide L’information literacy: un fattore di crescita culturale Il digital divide si supererà facilmente la vera sfida sarà l’information divide Il problema non è la tecnologia ma la conoscenza
Dove si impara l’informazione Con l’esperienza Con l’educazione formale Leggendo Guardando la televisione Lavorando Navigando in rete
Dove si dovrebbe insegnare l’informazione Nelle scuole Nelle università Nelle biblioteche civiche Con la formazione continua
L’information literacy L’Università Le esperienze internazionali Course-integrated instruction Nonintegrated instruction Association of College & Research Libraries Information Literacy Standards for higher education
L’information literacy L’Università Le esperienze internazionali Specializzazione delle funzioni
L’information literacy L’Università Le esperienze internazionali Una tradizione consolidata
L’information literacy L’Università Il contesto internazionale Che cosa possiamo “imparare” da chi insegna l’informazione da anni? 1. Apprendere l’informazione non è un procedimento banale 2. L’informazione è disciplinare 3. Bisogna imparare a utilizzare indifferentemente i diversi formati
Un esempio consolidato: TILT Information is available from many sources and in many formats, such as printed text, television, videos, library databases, web sites, and more. You won't become information literate overnight. Just as with speaking skills and writing skills, your abilities will improve over time as you gain expertise in the topics you choose to investigate 3. L’informazione è accessibile in diversi formati 1. Apprendere l’informazionenon è banale 2. L’informazione è disciplinare
L’information literacy nelle Università La realtà italiana I corsi: user instruction/education vs. information literacy
I corsi Tante soluzioni organizzative Corsi liberi esterni Corsi liberi interni Corsi liberi con riconoscimenti non accademici Corsi riconosciuti senza crediti Corsi con crediti (1,2,3,4) Corsi obbligatori con 5 o più crediti istituzionali (compresi nel piano di studio) I crediti sono un importante riconoscimento ma non possono essere il fine
Chi insegna l’informazione Le competenze sono specifiche, disciplinari/settoriali Competenze informative disciplinari/settoriali Competenze disciplinari/settoriali
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali I produttori dell’informazione: Editoria commerciale, enti pubblici, organizzazioni internazionali, aziende
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali La catena distributiva: Distribuzione commerciale, distribuzione diretta, pubblicazione gratuita in rete
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali I costi: Documenti pubblici, documenti e dati per la ricerca, documenti e dati per operatori, documenti “promozionali”
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali Tipologie dei documenti: informazione economica e aziendale Notizie economiche Informazioni aziendali Informazioni sulle aziende Informazioni sui mercati finanziari Analisi di mercato Studi di settore Rapporti sui paesi Teorie economiche e manageriali Repertori bibliografici "business oriented" Repertori bibliografici "accademici" Dati statistici Norme e leggi
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali I media e le forme: informazione economica e aziendale I periodici quotidiani e riviste divulgative e per operatori journals annuari I libri saggi scientifici manuali per operatori libri di divulgazione Letteratura grigia Rapporti e dossier Newsletter, comunicazioni Radio e televisione Cd-Rom e Banche dati I siti web
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali Tipologie dei documenti: informazione giuridica Dottrina Giurisprudenza Legislazione
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali I media e le forme: informazione giuridica I periodici quotidiani e riviste divulgative e per operatori Riviste accademiche annali I libri Commentari saggi dottrinali manuali per operatori libri di divulgazione formulari Codici Codici commentati Cd-Rom e Banche dati di legislazione e giurisprudenza I siti web Banche dati legislative e giurisprudenziali gratuite in Internet
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze informative disciplinari/settoriali Tipologie dei contenuti Esempi: dati statistici, testi, formule chimiche, immagini
Chi insegna l’informazione: le competenze Competenze disciplinari/settoriali Conoscenze dei concetti generali e del linguaggio delle specifiche discipline
Chi insegna l’informazione: le competenze Un esempio Cerco dati previsionali sul tasso di crescita del PIL italiano nel 2004
Chi insegna l’informazione: le competenze Un esempio COMPETENZE INFORMATIVE DISCIPLINARI/SETTORIALI Quali istituzioni pubblicano questi dati Dove e in che modo questi dati sono pubblicati Quali risorse informative sono disponibili in una specifica realtà Quali sono i tempi di aggiornamento delle varie fonti Quali formati sono disponibili PREVISIONI ISAE SULL'ECONOMIA ITALIANA Previsione ISAE, aprile 2004: principali voci del quadro macroeconomico. 200320042005*PIL (variazione percentuale sull’anno precedente) +0,3 +1,2 +2,0 Inflazione (variazione percentuale sull’anno precedente) +2,7 +2,2 +2,1 Indebitamento netto delle A.P. (in % del PIL) -2,4 -2,9 -3,6 Avanzo primario (in % del PIL) +2,9 +2,1 +1,4 Debito (in % del PIL) 106,2 105,7 105,7 * Quadro tendenziale. Il prossimo aggiornamento della previsione ISAE, verrà pubblicato nel rapporto trimestrale di luglio 2004. PREVISIONI SULL'ECONOMIA ITALIANA A CONFRONTOTasso di crescita del PIL20042005Governo maggio 2004 (*)1,2OCSE maggio 20040,91,9Ref.Irs maggio 20040,81,4 °ISAE aprile 20041,22,0 °FMI aprile 20041,22,0Commissione Europea aprile 20041,22,1 °Prometeia marzo 20041,02,3Centro Studi Confindustria dicembre 20031,62,0Cer novembre 20031,72,1
COMPETENZE DISCIPLINARI/SETTORIALI Un esempio COMPETENZE DISCIPLINARI/SETTORIALI Di quale dei tanti concetti legati al termine PIL si sta parlando? Come deve esser aggregato, calcolato, stimato il dato Istat Conti economici nazionali PIL NOMINALE (prezzi di mercato), PIL REALE (prezzi di un anno base)
Chi insegna l’informazione: le competenze Quale curriculum per queste competenze? Specialista con formazione bibliotecario/documentalista vs. Bibliotecario/documentalista specializzato con il learning by doing
Chi insegna l’informazione: le competenze Le tradizioni nazionali non si possono ignorare USA Master in LIS Curator ….. Italia: ? Il bibliotecario si specializza ma non nell’Università
Chi insegna l’informazione nelle Università Bibliotecari specialisti Ottima competenza nella ricerca di documenti Conoscenza del complesso delle fonti informative Visione d’insieme dell’evoluzione dell’intero ambito disciplinare Aggiornamento delle conoscenze sulla produzione editoriale Imparzialità di giudizio di fronte alle fonti informative o docenti? Ottima competenza disciplinare Conoscenza delle risorse informative di nicchia Capacità di giudizio sul valore scientifico delle fonti Rapporto con gli studenti chiaramente definito Maggiori capacità didattiche
la biblioteca come ambiente formativo Solo corsi? La learning library: la biblioteca come ambiente formativo Il bibliotecario specialista è parte di una biblioteca specializzata Il bibliotecario che “fa” information literacy deve essere parte di una learning library
La biblioteca come ambiente formativo Le biblioteche universitarie devono essere parte del processo formativo L’information literacy non sono i corsi è l’intera attività formativa della biblioteca L’apprendimento in biblioteca avviene per percorsi differenti
La biblioteca come ambiente formativo La nostra esperienza
La biblioteca come ambiente formativo Insegnare con gli spazi Porre e disporre i documenti creare i luoghi del web per insegnare l’informazione
La biblioteca come ambiente formativo Insegnare con i servizi Il contatto con gli utenti deve essere occasione di trasmissione di conoscenze, non solo di documenti QUotazizone in borsa di BORSA ITALIANA Aprile 2004 Domanda: cerco un articolo di Finanza e mercati società di gestione, Borsa italiana spa <http://www.borsaitalia.it>, si occupa della regolamentazione interna, della gestione del mercato e della definizione della disciplina dei requisiti e delle procedure di ammissione e permanenza sul mercato delle società emittenti e degli intermediari.
La biblioteca come ambiente formativo Insegnare con i corsi Proporre corsi e momenti formativi non è un qualcosa di facoltativo è un obbligo. Il sapere della biblioteca deve essere messo a disposizione degli studenti
L’information literacy nelle Università I nostri numeri Periodo: 2001-2004 Numero corsi: 18 Partecipanti: 500 (20% degli studenti) Consulenze: 300 l’anno (70% dei laureati) Bibliografie per la didattica: 15
In sintesi: L’information literacy Non è: user education/training assistenza nell’impiego delle banche dati o recupero dell’informazione addestramento alla ricerca bibliografica
In sintesi: L’information literacy Fare information literacy significa: insegnare l’informazione a tutti insegnare tutti gli aspetti, i formati, i ruoli dell’informazione pensare alle necessità informative senza vincolarsi alle disponibilità di un luogo Esitono i trial Presentare anche banche dati che non abbiamo
In sintesi: L’information literacy Chi impara ad usare l’informazione potrebbe non essere mai entrato in biblioteca Dopo che avrà imparato speriamo che diventi un utente abituale
L’information literacy nelle Università Le ricadute Utenti information literate (fine del “ho cercato in Internet”) Aumento dei feedback Cambia la percezione del ruolo del bibliotecario
una necessità in un contesto ibrido I corsi L’e-learning: una necessità in un contesto ibrido
E-learning al di fuori delle mode I corsi E-learning al di fuori delle mode
I corsi L’evoluzione più probabile: Blended learning Non: e-distribuzione Non solo: tutorial web
Ipertestualità I corsi Gli e-book Livelli di approfondimento differenti Una necessità per il web
I corsi Gli e-book Interattività Tanti esercizi
I corsi Gli e-book Multimedialità Animazioni, sonoro…
Produrre testi innovativi per l’attività didattica I corsi Produrre testi innovativi per l’attività didattica
Uscire dal linguaggio della biblioteca I corsi Uscire dal linguaggio della biblioteca
Esempi, esempi, esempi …… “Cased based instruction” per il web I corsi Esempi, esempi, esempi …… “Cased based instruction” per il web
Definire obiettivi e contenuti Strutturare percorsi a più livelli I corsi Cosa abbiamo imparato Definire obiettivi e contenuti Strutturare percorsi a più livelli Individuare le competenze interne
I corsi Trasformare in know how interno quanto proviene dall’esterno Cosa abbiamo imparato Trasformare in know how interno quanto proviene dall’esterno Trasformare in know how esterno quanto proviene dall’interno Essere proattivi (chiedere trial…)
I corsi Organizzare corsi non basta: bisogna promuoverli Cosa abbiamo imparato Organizzare corsi non basta: bisogna promuoverli Non c’è consapevolezza negli studenti del bisogno di IL Chi ha fatto un corso ha capito Anche con la remunerazione (crediti) serve la motivazione