Oratorio di Ghedi Formazione catechisti Gennaio 2012 IL GRUPPO DEI BAMBINI SECONDO INCONTRO.

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Oratorio di Ghedi Formazione catechisti Gennaio 2012 IL GRUPPO DEI BAMBINI SECONDO INCONTRO

La maggior parte delle conquiste della scienza a un certo livello sono dovute agli sforzi di un gruppo. Per costruire un gruppo compatto servono bravi giocatori e persone serie. Poi bisogna saperli condurre. "La forza è nelle differenze, non nelle similitudini" "Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo "Se vuoi che singoli giocatori diventino dei campioni, premia i campioni. Se, invece, vuoi che un'intera squadra vinca, allora premia chi sa giocare in squadra"

COSE UN GRUPPO….. insieme di individui che stanno assieme per un obiettivo comune: unattività, uno status, uno scopo,.... costituisce qualcosa di diverso dalla somma delle caratteristiche dei singoli membri. Il successo delle loro azioni non dipende solamente dalle loro capacità individuali ma dal grado di integrazione che essi possono raggiungere mettendosi insieme per l'obiettivo. L'esperienza più rilevante della vita quotidiana di relazione Lo specchio attraverso il quale ci conosciamo Una lente per conoscere la realtà Una pluralità di persone che interagiscono, che si influenzano che vivono sentimenti di appartenenza che li legano, che stanno in relazione per raggiungere mete, desideri e bisogni di cui ciascuno è portatore IL GRUPPO E RELAZIONE

Come si forma un gruppo……

A cui si aggiunge: Interdipendenza: Lappartenere a un gruppo determina una interdipendenza fra elementi soggettivi ed elementi intersoggettivi, elementi cioè che appartengono alla intimità di ogni individuo ed altri appresi invece a contatto con il gruppo. Coesione: grado di solidarietà che è presente fra gli appartenenti al gruppo. Occorre infatti condividere le regole per poter far parte di una entità gruppale. Definizione di una leadership: leader di un gruppo deve possedere alcuni requisiti riconosciuti dagli appartenenti al gruppo a) leader autoritario: è colui che organizza la sua leadership basandosi esclusivamente sullaggressività e la competitività del gruppo; b) leader democratico: coordina il lavoro degli affiliati al gruppo senza imporre un regime di controllo, ma accettando le divergenze e utilizzandole come risorse a disposizione; c) leader permissivo: accetta volentieri e stimola la creatività altrui, consentendo livelli di collaborazione molto aperti.

QUANTI TIPI DI GRUPPI??? GRUPPI INFORMALI GRUPPI FORMALI GRUPPI DI LAVORO GRUPPI DI AUTO-MUTUO AIUTO ECC……………….

*SIAMO SOGGETTI SOCIALI PER ISTINTO: OGNI SOGGETTO CERCA UN GRUPPO, ED ALLINTERNO DEL GRUPPO OGNUNO CERCA UN RUOLO. *IL RUOLO SERVE PER APPARTENERE SAPPIAMO I RUOLI DIVERSI DEI NOSTRI BAMBINI NEL NOSTRO GRUPPO?* SAPPIAMO IL NOSTRO RUOLO NEL NOSTRO GRUPPO?*

QUALI I RUOLI POSSIBILI CHE I BAMBINI GIOCANO NEL GRUPPO COME CI METTE IN DIFFICOLTA?COME PUO ESSERE STRUMENTO DI LAVORO PER GESTIRE IL GRUPPO? ADULTIZZATONon riconosce ladulto perché ladulto è luiLavorare sul suo bisogno di essere INTELLETTUALE SACCENTELadulto esiste solo se sa di piùUsare le sue competenze reali, valorizzare LEADER NEGATIVOTrascina il gruppo dove vuole luiCostruire alleanza positiva SENZA REGOLENon riconosce le normeDare responsabilità da gestire APATICO DEMOTIVATONon si riesce a coinvolgerloAffidare un ruolo da portare avanti IPERPROTETTOHa paura di tutto/i suoi genitoriStuzzicare il desiderio di sperimentare ASOCIALENon fa parte del gruppo, sta ai marginiSollecitare le sue capacità osservative LEADER POSITIVOVuole condurre luiSollecitare alla collaborazione IL BAMBINO EQUILIBRATOSi sente a disagio in un gruppo in difficoltà: lo perdiamo Ha strumenti da valorizzare

Quali le dinamiche di gruppo ( dal punto di vista dei soggetti coinvolti) Gruppo e conduttore in sintonia: ci si capisce, ci si riconosce, ci si valorizza, si riesce a costruire insieme verso lobiettivo comune che tiene insieme il gruppo Gruppo e conduttore in due direzioni diverse – il fine giustifica i mezzi: il conduttore non vede il gruppo ed i suoi bisogni, è solo concentrato sul compito/obiettivo Gruppo e conduttore in due direzioni diverse - Il gruppo emotivo: ll conduttore non vede il compito e perde il gruppo, perché crea legame solo sulle emozioni forti, spaccando il gruppo fra coloro che aderiscono alla sua visione e coloro che ne sono fuori Il gruppo senza conduttore: nel gruppo non viene riconosciuto e nemmeno visto il conduttore, che viene squalificato dal gruppo, eliminato. Il gruppo va dove vuole perdendo di vista il suo obiettivo, spaccandosi

RICONOSCERE LE DINAMICHE DEL GRUPPO Creare appartenenza ( mi appartiene, è cosa mia) Riconoscere i diversi ruoli Valorizzare le competenze, che sono uniche per ogni soggetto Riconoscere il bisogno, il messaggio che sta dietro al comportamento ogni individuo contribuisce con capacità differenti alla riuscita del compito di gruppo nessuno di noi ha tutte queste capacità, ma ognuno di noi ne ha alcune di cui abbiamo bisogno tutti ciascuno si sente così responsabile del risultato del lavoro di gruppo e prezioso per il suo singolare contributo NON CI SI ASPETTA DA TUTTI LE STESSE COSE. CI SI ASPETTA DA CIASCUNO IL MASSIMO DELLE COSE CHE SA FARE E DARE

E IL CONDUTTORE????? Non esiste gruppo senza un conduttore, che ha compiti diversi a seconda di come è il gruppo Il conduttore, per essere visto dal gruppo, deve esercitare AUTOREVOLEZZA AUTOREVOLEZZA: *sufficiente grado di conoscenza realistica di sé ( luci ed ombre) *coerenza rispetto allobiettivo assunto *buon grado di conoscenza del gruppo e dei soggetti che lo compongono *competenze strategiche per lavorare con un gruppo ( no improvvisazione) *preparazione ( è sintomo di interesse verso il gruppo) *capacità dialogiche e relazionali *ci metto me stesso (I CARE), e tu?

"Ci sono tre tipologie di leader. Quelli che ti dicono cosa fare. Quelli che ti lasciano fare ciò che vuoi. E i leader "lean" che vengono da te e ti aiutano a scoprire cosa fare" "E' molto facile essere buoni, difficile è essere giusti Grazie a tutti!!!!