Esperienze di autovalutazione: organizzazione ed attività della rete STRESA, in provincia di Bergamo Un'abile moderazione offre vantaggi pratici e immediati. Il ruolo del moderatore consiste nel definire il programma della riunione, guidare gli interventi e determinarne il ritmo. Utilizzare questi modelli della Dale Carnegie Training® per impostare riunioni di sicuro effetto. Si consiglia di preparare degli stampanti in modo da focalizzare gli argomenti della discussione e fornire ai partecipanti un mezzo per annotare le proprie idee. Se si stampano stampati con tre diapositive per pagina, verranno automaticamente aggiunte tre righe vuote per le annotazioni dei partecipanti. Bergamo, 23 ottobre 2002 a cura di Lino Ruggeri
progetto STRESA PROGRAMMA CENTRATO SUL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA SCUOLA RETE DI SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO ANNO DI COSTITUZIONE: 1998
IL CONTESTO ESPERIENZE DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO A PARTIRE DAGLI ANNI ’80 FORMAZIONE DEI CAPI DI ISTITUTO SUI SISTEMI DI VALUTAZIONE INTERNAZIONALI RIFLESSIONI SULLE ESPERIENZE DI VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DELLE SCUOLE CONDIVISIONE DEL CONCETTO DI VALUTAZIONE
LA FORMAZIONE DELL’IDEA GRUPPO DI DIRIGENTI DELLE SCUOLE DELL’OBBLIGO COORDINAMENTO ISPETTRICE GIOVANNA BARZANO’ DISCUSSIONE INIZIALE – CONDIVISIONE STESURA DEL PROGETTO (bozza): obiettivi, itinerari di lavoro, offerte e richieste alle scuole DESTINATARI: SCUOLE DELL’OBBLIGO BASE GIURIDICA art. 7 DPR 275 / 99
LE CONDIZIONI QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO ELABORAZIONE DEL CONCETTO DI QUALITA’ COMPETENZE NON SEMPRE PRESENTI NELLA SCUOLA CONSULENTI SCIENTIFICI, METODOLOGICI CONTROLLO DEI PROCESSI IN ATTO ORGANIZZAZIONE INTERNA ED ESTERNA ALLA SCUOLA COORDINAMENTO A DIVERSI LIVELLI RICERCA DI RISORSE DOCUMENTAZIONE
CARATTERISTICHE DEL progetto LA CREAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE L’ELEMENTO DELLA RICERCA: risultati alunni, indicatori di processo, funzionamento della scuola LA BASE CONCETTUALE E TEORICA: autovalutazione, management, programmazione retroattiva, uso dei dati, analisi degli errori,analisi dei processi di autovalutazione UNA PROCEDURA DI METAVALUTAZIONE: supporti per facilitare e per riflettere sul processo autovalutativo PADRONANZA DEGLI STRUMENTI, anche internazionali DISSEMINAZIONE : confronto con altre esperienze italiane e internazionali
progetto STRESA Esamina criticamente i risultati scolastici Fornisce un feedback a capi d'Istituto, docenti e studenti Favorisce la collaborazione fra scuole, insegnanti e genitori Stimola il dibattito sulla base di informazioni oggettive Costituisce uno strumento pratico per il miglioramento della scuola Promuove l'autoriflessione E' costruito su un mutuo rapporto di fiducia fra capo d'istituto e docenti Fornisce alle scuole padronanza sulle procedure di valutazione Utilizza esperienze derivanti da un contesto internazionale E' un'opportunità di formazione in servizio sulla metodologia della valutazione esui diversi problemi che esso implica
Le scuole partecipanti al progetto STRESA 1999 2000 2001 2002 Scuole 14 20 39 37 Docenti 952 1.209 3.392 3.219 Alunni 10.246 13.107 28.844 27.343 Costituzione della RETE STRESA: dicembre 1998
ACCORDO DI PROGRAMMA: premessa OBIETTIVI DEL PROGETTO IDENTIFICAZIONE DELLE SCUOLE LABORATORIO IDENTIFICAZIONE DELLE SCUOLE PARTECIPANTI E RELATIVO CONTRIBUTO RISORSE FINAZIARIE Costituzione della RETE STRESA: dicembre 1998
ACCORDO DI PROGRAMMA: costituzione della rete Ai fini della realizzazione del progetto le scuole laboratorio si costituiscono in rete ai sensi dell’art 7 del DPR n° 275 dell’8 marzo 1999 “Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche”
ACCORDO DI PROGRAMMA: comitato di gestione COMPITO: PERSEGUIRE LE FINALITA’ DELLA RETE E GESTIRNE LE ATTIVITA’ 5 COMPONENTI IL PRESIDENTE ASSUME LA RAPPRESENTANZA LEGALE DELLA RETE
ACCORDO DI PROGRAMMA: organi individuali RESPONSABILE DELLE RISORSE MATERIALI (stipula contratti,liquidazione spese…) RESPONSABILE DEL RISULTATO SUPERVISORE DEL PROGETTO
ACCORDO DI PROGRAMMA: altri organi collegiali RESPONSABILE DEL RISULTATO E IL SUPERVISORE DEL PROGETTO CURANO IL MONITORAGGIO COLLEGIO DI VIGILANZA E DI ARBITRATO COMPOSTO DA 3 DIRIGENTI
ACCORDO DI PROGRAMMA: altri elementi PIANO FINANZIARIO DURATA DELL’ACCORDO SOTTOSCRIZIONE DA PARTE DEI DIRIGENTI DELLE SCUOLE LABORATORIO ESTREMI DELLE DELIBERE DEI COLLEGI DOCENTI E DEI CONSIGLI DI ISTITUTO
Organizzazione LA RETE Scuole della rete Scuole laboratorio Coordinamento Scuole laboratorio e coordinamento Scuole della rete Giovanna Barzanò – Centro Servizi Amministrativi di BERGAMO
Organizzazione Consiglio d’Istituto Collegio Docenti LE SCUOLE Delibera del consiglio Delibera del collegio Consiglio d’Istituto Collegio Docenti Task force Dirigente Doc Doc Doc Doc Giovanna Barzanò – Centro Servizi Amministrativi di BERGAMO
Organizzazione abcdef… A E C B F D GLI ATTORI La rete Consulenza Gli esperti Le scuole Giovanna Barzanò – Centro Servizi Amministrativi di BERGAMO
Organizzazione Scientifico Tecnico Organizzativo Educativo Consulenti IL SUPPORTO Scientifico Consulenti Esperti interni/esterni Tecnico Coordinamento interno Organizzativo Educativo Gruppi di ricerca/formazione Giovanna Barzanò – Centro Servizi Amministrativi di BERGAMO
Le Azioni MONITORAGGIO INDAGINI FORMAZIONE E RICERCA Giovanna Barzanò – Centro Servizi Amministrativi di BERGAMO
Monitoraggio (per le scuole laboratorio) RACCOLTA DEI DATI SOCIO-CULTURALI ALUNNI ( dati di status) RACCOLTA DEI DATI DI PROFITTO: VALUTAZIONE ALUNNI (giudizi quadrimestrali degli insegnanti) ATTIVITA’ DI CONTROLLO DEI PROCESSI DI SVILUPPO DEL PROGETTO
Indagini:somministrazione, elaborazione dati e Indagini:somministrazione, elaborazione dati e restituzione ( su richiesta delle singole scuole ) QUESTIONARI Percezione dei genitori Percezione dei docenti Percezione degli alunni TEST DI PROFITTO Italiano, matematica (classi 4 elementare e 3 media) Storia ( classi 5 elementare e 3 media)
Dati raccolti a. s. 2001 - 2002 Attività Contenuti Scuole Livello Totale casi MONITORAGGIO VALUTAZIONE FORMALE DEGLI ALUNNI 12 Scuole LABORATORIO Elementare Media 2.200 700 STATUS SOCIO – CULTURALE ITALIANO (CENSIS) 16 1.449 MATEMATICA ( CENSIS) PERFORMANCE DEGLI ALUNNI STORIA ( ALICE 11 ) 17 1.643 ITALIANO ( L2 IRRSAE ) 7 890 MATEMATICA ( M2 IRRSAE ) STORIA ( ALICE 14) 5 690 QUESTIONARIO GENITORI 12 Materna Elementare Media 6.820 RICERCA SULLE PERCEZIONI QUESTIONARIO ALUNNI 25 Elementare Media 4.130 QUESTIONARIO DOCENTI 18 Materna Elementare Media 3.440
Per ogni indagine la rete offre: il testo dei questionari/test; · la presentazione dell’indagine; · le istruzioni per la somministrazione e per la raccolta dei questionari/test; · il materiale per la somministrazione; · l’immissione dei dati; · l’elaborazione dei dati e la loro restituzione, curate da un esperto statistico; · la check-list di guida all’uso dei dati; · le possibili piste di lettura e di lavoro per il miglioramento; · la consulenza dei esperti per la migliore utilizzazione dei dati.
Test di profitto: PROVA DI ITALIANO Scuola elementare Test di profitto: PROVA DI ITALIANO Ente produttore Censis - MPI . Adattamento a cura delle reti STRESA e AVIMES - Torino Destinatari Classe 4 Struttura 9 esercizi distribuiti in 2 quaderni per accertamento di lettura, comprensione e produzione scritta Abilità e competenze considerate Conoscenza codici linguistici Capacità di rivolgersi a destinatari diversi Competenza lessicale Abilità di lettura Competenza nell’uso della lingua ( grammatica- ortografia) Capacità di riflettere sulla lingua
Test di profitto: PROVA DI MATEMATICA Scuola elementare Test di profitto: PROVA DI MATEMATICA Ente produttore Censis - MPI. Adattamento a cura delle reti STRESA e AVIMES - Torino Destinatari Classe 4 Struttura 24 esercizi distribuiti in 2 quaderni per accertamento di aritmetica, geometria,probabilità e statistica Abilità e competenze considerate Calcolo Intuizione aritmetica Logica e ragionamento Matematizzazione di una situazione Rappresentazione di figure geometriche e di insiemi Calcolo delle probabilità e lettura di grafici
Test di profitto: ALICE 11 Scuola elementare Test di profitto: ALICE 11 Ente produttore Provveditorato agli Studi di Bergamo Destinatari Classe 5 Struttura 40 item a risposta multipla per accertamento dell’apprendimento in storia Abilità e competenze considerate Leggere grafici temporali e tabelle Usare operatori temporali ( durata, successione, contemporaneità, periodizzazione…) Riconoscere, classificare e contestualizzare le fonti Comprendere il testo storico Cogliere le relazioni testuali Tematizzare
Test di profitto: TEST DI LETTURA L2 Scuola media Test di profitto: TEST DI LETTURA L2 Ente produttore IRRSAE Lombardia 1986 Destinatari 3 media - 1 superiore Struttura 65 item per la comprensione del testo. La prova si compone di 3 parti: - Testo narrativo con 25 item a scelta multipla - Testo descrittivo con 25 item a scelta multipla - Tre brevi brani con 15 risposte a completamento Abilità e competenze considerate Competenza pragmatica: saper cogliere informazioni, operare inferenze. Competenza sintattica: saper cogliere i rapporti tra gli elementi di una frase e riconoscerne le funzioni. Competenza lessicale: capire il significato di termini e di sequenze verbali.
Test di profitto: TEST DI MATEMATICA M 2 Scuola media Test di profitto: TEST DI MATEMATICA M 2 Ente produttore IRRSAE Lombardia 1986 Destinatari 3 media - 1 superiore Struttura La prova si compone di 3 parti: - Geometria: 19 item a scelta multipla - Aritmetica: 20 item a scelta multipla o completamento - Probabilità, statistica, logica e strutture algebriche: 11 item a risposta multipla o a completamento Abilità e competenze considerate Calcolo Intuizione aritmetica Matematizzazione di una situazione Interpretazione della rappresentazione piana di un solido Corrispondenza tra frazione e percentuale
Test di profitto: ALICE 14 Scuola media Test di profitto: ALICE 14 Ente produttore Provveditorato agli Studi di Bergamo e IPRASE Trentino Destinatari Classe 3 Struttura 34 item a risposta multipla per accertamento dell’apprendimento in storia Abilità e competenze considerate Conoscenze semplici e complesse di fatti Conoscenze di concetti temporale Conoscenze di concetti storici Capacità di leggere grafici temporali Capacità di mettere in relazione fatti Capacità di tematizzare, problematizzare e spiegazione storiografica
questionario: GENITORI Ente produttore Stresa (sulla base di strumento scozzese) Destinatari Tutti i genitori dell’Istituto. Popolazione di riferimento 40.000 genitori negli anni 1999, 2000 e 2001 Struttura e obiettivi 26 affermazioni, verso cui i genitori possono esprimere due gradi di accordo e due di disaccordo. Due modalità di analisi dei dati secondo i temi : didattica, formazione, gestione, comunicazione; clima di relazioni, valutazione, il figlio a scuola, immagine dell’Istituto. Modalità di somministrazi one Invio di una prima lettera ai genitori per comunicare l’indagine e spiegarne gli scopi. Invio del questionario con lettera di accompagnamento. Restituzione del foglio compilato in busta chiusa. Raccolta delle buste per classe. Digitazione dei dati centralizzata a cura della rete..
questionario: ALUNNI “ Io la penso così…” Ente produttore Stresa (sulla base di strumento olandese). Destinatari Gli alunni di quarta elementare e di seconda media. Popolazione di riferimento 7.000 alunni negli anni 2000 e 2001. Struttura e obiettivi 59 domande riguardanti : la scuola, i compagni, gli insegnanti, le lezioni, il proprio lavoro, come si lavora in classe. Ad ogni domanda corrispondono quattro risposte chiuse. Modalità di somministraz ione Comunicazione orale agli alunni della classe sullo scopo del questionario a cura del Dirigente o di un docente conosciuto ma non di classe. Somministrazione del questionario a cura dello stesso Dirigente o docente. Immissione dei dati centralizzata a cura della rete
questionario: DOCENTI Ente produttore Stresa (sulla base di strumento olandese). Destinatari Tutti i docenti dell’Istituto. Popolazione di riferimento 309 docenti nel test di prova del 2001. Struttura e obiettivi 87 domande, ed è articolato nelle seguenti parti: leadership educativa, professionalizzazione, collaborazione, clima sul posto di lavoro, percezione della dirigenza scolastica, condizioni lavorative. Modalità di somministraz ione Spiegazione dello scopo del questionario a tutti i docenti in una riunione formalizzata o con una circolare. Distribuzione del questionario, facendo molta attenzione a rispettare l’anonimità della risposta. Raccolta delle buste in un’urna. Immissione dei dati centralizzata a cura della rete.
Formazione e ricerca Conferenze Gruppi di lavoro Seminari Esperienze di autovalutazione in Europa Approfondimento di temi specifici Gruppi di lavoro Preparazione di strumenti Sperimentazione di modelli e procedure Seminari Fondamenti teorici del progetto Analisi dati Metavalutazione Giovanna Barzanò – Centro Servizi Amministrativi di BERGAMO
Piano di formazione/ricerca 2001/2002 PER LE NUOVE SCUOLE L’ AUTOVALUTAZIONE NELLA SCUOLA: i concetti chiave (12 ore) Il contesto dell’autovalutazione I presupposti teorici Autovalutazione: definizioni e tipologia Il progetto di autovalutazione
Piano di formazione/ricerca 2001/2002 GRUPPI DI RICERCA ( 20 ore ) Documentare l’autovalutazione d’Istituto: il rapporto di scuola Gestire i risultati dell’autovalutazione Osservarsi nell’attività didattica ( con particolare attenzione all’ utilizzo degli strumenti di osservazione) La programmazione retroattiva: il miglioramento della scuola I test
Piano di formazione/ricerca 2001/2002 Adesione al Progetto NAPOA ( Nuovi Apprendimenti Per l’Organizzazione che Apprende): progetto integrato di sistema partenrschip ampia ( rete di scuole, associazioni appartenenti a settori produttivi, istituzioni) complesso piano di azione ( ricerce teoriche ed empiriche, laboratorio dimostrativo, centro risorse, attività di formazione) finanziato con FSE obiettivo 3 Misura C1
Piano di formazione/ricerca 2001/2002 progetto NAPOA Titolo Temi Destinatari 1 IL PROGETTO DI RETE Come si organizza, come si sviluppa, come si valuta Coordinatori di rete 2 LE RISORSE DI RETE Come si acquisiscono, gestiscono, valorizzano e rendicontano Direttori Amministrativi e Dirigenti 3 LA RETE COME ORGANIZZAZIONE CHE APPRENDE I temi chiave per creare l’organizzazione che apprende Task force di scuola 4 LA SCUOLA COME ORGANIZZAZIONE CHE APPRENDE Moduli su progetto di istituto sulla realizzazione dell’organizzazione che apprende nella scuola Dirigenti e docenti delle scuole della rete Complessivamente sono stati organizzati 47 corsi per complessive 1.148 ore e con la partecipazione di 615 persone.
Punti forti: La natura partecipativa La creazione di sinergie su obiettivi comuni La qualità della consulenza ( affinamento della domanda) La qualità degli strumenti L’affinamento del processo nel tempo L’organizzazione (divisione –integrazione dei compiti ) La ricerca azione Il confronto tra la singola scuola e la rete Il confronto internazionale
I PROSSIMI IMPEGNI: Valutazione del miglioramento Osservazione del docente in aula Valutazione del miglioramento Miglioramento dell’uso delle informazioni Architettura della riservatezza delle informazioni Documentazione e creazione degli archivi storici Definizione delle competenze trasversali ( individuazione – strategie didattiche – criteri di valutazione) Individuazione di nuove competenze per i docenti
LE PROSPETTIVE: Ampliamento della rete Codice deontologico Relazione con altre reti Dialogo tra Scuola e mondo del lavoro Promozione di un sistema formativo allargato e integrato
WWW. provveditorato.bergamo.it INFORMAZIONI SUL PROGETTO: WWW. provveditorato.bergamo.it Indirizzo di posta elettronica: uff.innovazione@uninetcom.it PUBBLICAZIONI Le esperienze di autovalutazione realizzate dal progetto STRESA sono pubblicate nel testo: G. Barzanò, S. Mosca, J. Scheerens ( a cura di), L’AUTOVALUTAZIONE NELLA SCUOLA Bruno Mondadori Un'abile moderazione offre vantaggi pratici e immediati. Il ruolo del moderatore consiste nel definire il programma della riunione, guidare gli interventi e determinarne il ritmo. Utilizzare questi modelli della Dale Carnegie Training® per impostare riunioni di sicuro effetto. Si consiglia di preparare degli stampanti in modo da focalizzare gli argomenti della discussione e fornire ai partecipanti un mezzo per annotare le proprie idee. Se si stampano stampati con tre diapositive per pagina, verranno automaticamente aggiunte tre righe vuote per le annotazioni dei partecipanti.