Indice NIC a confronto A livello nazionale la dinamica dellinflazione nel mese di marzo 2004 si è stabilizzata sul 2,3%. A livello regionale, limitatamente al comune capoluogo, il tendenziale nello stesso periodo è stato pari a 1,9%. Gli aumenti più marcati hanno interessato in entrambe le aree gli stessi settori.
Struttura dei pesi
Tendenziale e contributo
Voci di spesa più dinamiche Bevande alcoliche e tabacchi. Beni alimentari e bevande analcoliche. Servizi ospedalieri. Servizi finanziari. Alberghi e pubblici esercizi. Affitti reali.
Responsabilità per settore Non ci sono differenze nellidentità dei settori più dinamici. In Italia come in Lombardia il contributo allinflazione del sistema dei servizi è superiore a quello dei beni rispetto allo specifico peso relativo. Ciò che differenzia la nostra regione dallItalia nel suo complesso è che in quasi tutti i comparti la dinamica dei prezzi è più attenuata.
Contributo per capitolo di spesa Non si può dire che linflazione sia attribuibile a pochi settori (3-4) rispetto a un insieme di attività virtuoso. Le variazioni superiori alla media interessano diversi comparti: alcune sono di portata così ampia da incidere significativamente sul totale, nonostante il modesto peso nel paniere complessivo (es. tabacchi, servizi ospedalieri). La maggior dinamica dei prezzi in Italia è anche dovuta alle differenze nella struttura dei pesi.
Contributo nella filiera Nella rilevazione dei prezzi alla produzione il peso dei beni di consumo è pari al 32,3%. Nella rilevazione dei prezzi al consumo il peso dei beni di consumo è pari al 49,1%. La comparazione tra i due indici è impropria a causa di questa sostanziale disomogeneità. continua
Contributo nella filiera Lindice dei prezzi alla produzione non è stato concepito e progettato per seguire landamento dei prezzi nella filiera. Lo stesso sistema di rilevazione dei prezzi allingrosso (a cura delle Camere di Commercio) viene attuato in maniera meno rigorosa rispetto ai beni di consumo.