Corso di aggiornamento Area e Sviluppo Rurale e la Politica dei Leader: Strategie e strumenti per realizzare un piano di comunicazione efficace Catania 7-8 giugno 2005 I Gruppi Leader sono sempre più impegnati nella realizzazione di attività di comunicazione che contribuiscono al conseguimento di diversi obiettivi: favorire la partecipazione degli attori locali nei processi decisionali; rafforzare l’identità locale; diffondere informazioni-conoscenze-knowHow fra gli operatori locali; promuovere il territorio; specifici settori di attività, progetti; iniziative anche di carattere commerciale, ecc. E’ proprio dall’attività di comunicazione che spesso dipende il successo delle iniziative messe in campo. Costruire un piano di comunicazione efficace non è una operazione semplice. Vi sono una molteplicità di aspetti da considerare: gli obiettivi che si intendono conseguire; cosa si vuole comunicare; a chi ci si rivolge; in quale contesto avviene la comunicazione; quali strumenti e azioni utilizzare, quale stile adottare. Un primo aspetto su cui è necessario riflettere è che il GAL, nella realizzazione di attività di comunicazione, che possono riguardare diversi temi o settori di attività ed essere rivolte all’interno o all’esterno dell’area di intervento del Leader, non testimonia se stesso ma il territorio in cui agisce. In particolare, le realtà rurali sono contesti socioeconomici con specificità del tutto proprie ma che si riferiscono alle caratteristiche interne di questi territori connotati da livelli di sviluppo, benessere, accessibilità e risorse (ambientali, economiche, sociali, culturali) fortemente differenziate. Partendo da queste considerazioni, l’Amministrazione Regionale, di concerto con l’Unità di Animazione della Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale ed il CIFDA Sicilia - Sardegna, ha organizzato un corso di formazione con un taglio estremamente operativo. L’obiettivo è di fornire ai referenti dei distretti dei Servizio allo Sviluppo della Regione Siciliana ed ai Gruppi Leader una “cassetta degli attrezzi” per realizzare un piano di comunicazione efficace, utilizzare al meglio le risorse dei propri piani di sviluppo locale e moltiplicare gli effetti positivi delle attività che si intendono realizzare, adottando il linguaggio comune proprio dei Leader. Le giornate di lavoro prevedono lo svolgimento di diverse esercitazioni pratiche su casi concreti e la presentazione di azioni di comunicazione realizzate da Gruppi di Azione Locale che possono costituire un esempio di buona pratica. Per informazioni: D.ssa Raffaella Di Napoli Tel. 0647856410 D.ssa Donatella Schembri Tel: 0917076331 D.ssa M.O. Giunta Tel: 0917076257 Segreteria C.I.F.D.A Sicilia – Sardegna, Struttura Siciliana Via Beato Bernardo, 5 - CATANIA Dott.ssa Sara Rovira Mainè Tel. 095-2500034 INEA Laura Guidarelli Tel. 06-47856455 e-mail: c.pappalardo@unict.it e-mail: eventi@reteleader.it
Programma Martedì 7 giugno - Comunicare Cosa Mattino (9.30 – 13.30) Chi siamo. Il sistema dei Gal e l’analisi del territorio. Il ruolo della P.A. e dei Gruppi d’azione sul territorio. I valori di base, ovvero l’identità del GAL Rappresentare il territorio. I GAL come fornitore di contenuti. La scelta degli obiettivi e dei temi generali della comunicazione. Cosa comunica il GAL Analisi della comunicazione tradizionale e delle principali problematiche. Pomeriggio (14.30 – 17.30) La visibilità dei GAL L’azione dei Gruppi nel sistema mediatico nazionale e verso il pubblico interno. Ruolo dei distretti nell’animazione territoriale Gli obiettivi della comunicazione L’azione di comunicazione del GAL non testimonia se stesso, ma l’intero territorio in cui agisce. Gli oggetti della comunicazione Tipologie di “prodotti” da comunicare: territorio in generale, attività turistiche, eccellenze agroalimentari, emergenze culturali e ambientali, feste ed eventi, servizi alla popolazione, ecc. Mercoledì 8 giugno - Comunicare Come Mattino (9.30 – 13.30) Analisi dei pubblici di riferimento. Definizione del pubblico interno (amministratori, operatori, fornitori, istituzioni, popolazione residente, ecc.) . Definizione del pubblico esterno (clienti potenziali, organi di stampa, sistema radiotelevisivo, decision maker, ecc.). Analisi del contenuto. La segmentazione delle notizie in base ai pubblici di riferimento. La notiziabilità di un’azione. Analisi dei media. La stampa nazionale e locale (specializzata e generalista). Il sistema radio-televisivo. Le agenzie di stampa. House organ, cataloghi, dépliant e altri prodotti editoriali. Internet e new media Pomeriggio (14.30 – 17.30) Azioni della comunicazione Creazione e comunicazione di eventi. Costituzione di una mailing e azioni di marketing diretto (piani di fidelizzazione della clientela e monitoraggio del gradimento). Organizzazione di incontri con la stampa. Educational tour (per agenti, stampa e inviti ad hoc). Produzioni video. Pubblicità tradizionale. Gli stili della comunicazione. Analisi del gergo tecnico e dei suoi limiti. Analisi del linguaggio parlato e scritto (televisione, radio, Internet, stampa, ecc.). Comunicare nei diversi contesti Interviste, convegni, conferenze stampa. Declinazione della comunicazione a seconda dei pubblici e degli strumenti a disposizione. Esercitazione pratica Il piano strategico. Ideazione e redazione di un piano di comunicazione coordinato Ai partecipanti, divisi in 4 o 5 gruppi di lavoro, verrà proposta una o più case history da interpretare e sviluppare, utilizzando gli strumenti messi a disposizione durante le tre giornate. Ogni gruppo, con l’ausilio degli esperti, realizzerà un proprio piano strategico di comunicazione, che verrà confrontato, analizzato e commentato.