UN QUADRO DELLE COMPETENZE DI VITA
La prospettiva “apprendere per tutta la vita: questo è il centro vitale della società; questa è la chiave di ingresso nel XXI secolo” (Delors). “Bisogna ripensare e ampliare il concetto di formazione permanente. Essa non solo deve adattarsi a cambiamenti nel tipo di lavoro, ma deve anche costituire un processo continuo di formazione dell’intero essere umano: delle sue conoscenze e attitudini, come anche delle sue facoltà e abilità critiche di agire. E dovrebbe consentire all’individuo umano di sviluppare la coscienza di se stesso e del suo ambiente, e incoraggiarlo a svolgere il proprio ruolo sociale nel lavoro e nella comunità” (Delors p. 17). •
1. COMPETENZE DI BASE = Apprendere ad Apprendere … per tutta la vita 1) Sentire …. “Ascoltare” (sé, il proprio mondo interno… le voci e le persone 2) Osservare…. per “Leggere” 3) Inquadrare… per “Scrivere” - Analizzare - Comprendere - Interpretare - Diagnosticare 4)Prospettare… - Immaginare - Ipotizzare 5) Operazionalizzare… “Facendo conto” delle «variabili» in gioco” 6) Esprimere (come dirlo, comunicarlo a sé e agli atri e Realizzare (capacità di attuazione, di costruttività concreta, … 7) “Verificando” e caso mai riprogettare
2. COMPETENZE CRITICHE-ORIENTATIVE = Apprendere a Riconoscere e Orientarsi ♦ Riconoscere ● Risorse ● Possibilità in sé / attorno a sé/nel contesto a tutti i livelli ● Riferimenti ♦“Far Mondo”, cioè collocare in un quadro di riferimento, comprensivo, contestualizzato, relazionato ♦ Darsi (e essere capace di dire a sé e agli altri almeno un po’) le proprie “Coordinate”
3. COMPETENZE DECISIONALI E DI AFFRONTAMENTO dei problemi = Apprendere ad Agire • passare dal vissuto/esperitoal problema • cogliere le articolazioni, le priorità, le urgenze problematiche • Selezionare punti di forza e punti di debolezza • Scegliere • Decidere • Avere spirito di iniziativa e imprenditorialità • Assumere Responsabilità • Sopportare il peso delle decisioni • Pazientare dando tempo al tempo • Saper distribuire le energie proprie, altrui, nel tempo e nei diversi ambiti e ai diversi livelli
4. COMPETENZE RELAZIONALI E COMUNICATIVE = Apprendere a vivere “Insieme” con gli altri nella differenza ♦Saper Ascoltare, Codificare / Decodificare ♦ Dia-Logare, De-Centrarsi e Con-Centrarsi Essere capace di dialogo, di tolleranza e di pluralismo ♦ Saper Lavorare con Professionalità/e deontologia ♦ Saper Operare insieme, Col-Laborare ♦ Saper Utilizzare le Nuove Tecnologie dell’Informazione (capirne le applicazioni, le incidenze, i limiti e possibilità comunicative …) ♦ e Saper Riposare/rilassarsi, Celebrare, Far Festa insieme •“Prendersi Cura” •“Dedicarsi” • «donare un poco di sé»
5. APPRENDERE LA TRASCENDENZA (e l’autonomia personale): = coltivare l’eccedenza nella rete relazionale personale ♦ la trascendenza personale (= bisogno di spiritualità), ♦ la trasc. sociale (= bisogno di personalità, rispetto all’ appartenenza civile e eccl., ♦ la trasc. valoriale (= bisogno di essere di più ed oltre l'esistente e il fattuale), ♦ la trasc.storica (= bisogno di immortalità e di assolutezza), ♦ la trasc. religiosa (= aspirazione ad un rapporto con un entità superiore, magari con l'Infinito, con un Dio personale ed Assoluto), nell’aiutare al formar(si) di una globale e significativa visione dell’essere e dell’agire personale e sociale (= bisogno di senso)
educazione dell’intelligenza, della volontà, del carattere il senso della formazione di un “ sistema” strutturato personale di virtù: - virtù dianoetiche = della mente (curiosità, ricerca, intelligenza, riflessività, sapienza), - virtù etiche = del comportamento(saggezza, fortezza, misura, giustizia) - virtù “laiche” e “teologali” = della relazione ( fiducia – apertura - solidarietà - cristianamente: fede, speranza,carità), la vita adulta chiede, oggi più che mai, (come “fulcro” dell’educazione adulta) un cuore grande capace di perdono e di gratuità = capace di elaborare il lutto per ciò che si perde; = che sappia canalizzare e sublimare l’impulso di aggressività e di vendetta verso idee e valori più alti; = o all’opposto sappia accettare l’errore, la colpa e ricominciare a camminare nel bene; = o comunque sappia accettare di aprirsi ad altre idee e all’aiuto degli altri, collaborando per un bene migliore.
Deontologia FRDE (laica o religiosa) MORALE (la coscienza interiore e personale) ETICA (il bene, il male, il giusto, l’ingiusto) Deontologia = le norme di condotta da tenere nell’esercizio pubblico delle professioni DIRITTO ( il quadro delle leggi / la legalità sociale) STATUS SOCIO-ECONOMICO adeguato L’Albo ? La vita sociale e la pubblica opinione sulla professione
Le speranze la società della conoscenza e della comunicazione = accesso di tutti alle informazioni, alle conoscenze, alle reti, alle banche dati, alle tecnologie per leggere i processi, la realtà, trovare strade per risolvere problemi,ricercare soluzioni differenziate e articolate, sostenere la formazione e una cittadinanza partecipata, attiva, responsabile • la diffusa coscienza dei diritti umani e l’umano (la DIGNITÀ DELLA PERSONA E IL SUO VALORE): nelle sue declinazioni di sempre e delle “res novae” del XXI secolo • La “personalizzazione” della vita e degli stili di vita (= coscienza, libertà, responsabilità, solidarietà)
strategie usare tutti i materiali che la vita ha messo a disposizione (tutte le esperienze vissute), ripensarle, raccontarle, riscoprirne il senso, il valore, e aprirle a nuove modalità di realizzazione e di integrazione nell’identità personale, imparare l’arte del confronto delle esperienze; imparare a progettare e riprogettare i percorsi di vita, a definire e ridefinire i processi di realizzazione; non disdegnare la cooperazione per riscoprire il protagonismo condiviso delle realizzazioni. La solidarietà “educativa” = aiuto personale e sociale per la strutturazione, maturazione e consolidamento delle capacità personali, affinché tutti e ciascuno possano vivere una vita umanamente degna Significato delle “associazioni” e dei gruppi, reti di “mutuo aiuto” e di “comunità di pratica dell’apprendimento”
Indicazioni di percorso oltre aggiornamento di conoscenze e competenze => Pensare e vivere “a vita” (per tutta la vita = non solo “tempo continuato”, ma “moto per luogo”, moto a luogo verso l’ “orizzonte finalistico” = dignità umana cristianamente = perché tutti e ciascuno “abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”) Cogliere degli “et-et” là dove a prima evidenza ci sarebbe solo degli “aut-aut”.
saper vedere e vivere “alla lunga e alla grande”: non sperdersi nel momento, senza memoria e senza futuro; non fissarsi e non restare abbacinato dalle piccole cose, dagli orizzonti presenti, senza prospettive di alterità, di differenza, di ulteriorità, di “essere di più” (Mounier) “riscoprire, i fili invisibili della vita, per cui nulla si perde nella storia e ogni cosa può essere riscattata e acquisire un senso” (Comunicare il Vangelo…,n. 2) (= interdipendenza, relazionalità, co-esistenza e con-libertà del vivere umano individuale e collettivo che apre all’alterità, all’altro e all’Altro: generosità e generatività un po’ di gioia e un po’ di senso di umorismo fa bene anche alla salute (Tommaso Moro) = senso della misura, del limite, dell’aiuto e del dono