Ins. ref. Febbo Maria Insegnanti appartenenti alla Commissione: De Luca Giuseppina Della Rovere A. Rita Rosanna Di Paolo Emilio Franca Maria Giancristofaro.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
AIPD a scuola D.ssa Tintinaglia Emmy Dott. Gatti Sebastiano.
Advertisements

PIANO ATTIVITA’ Funzioni Srumentali a.s.2005/2006
… Oltre lostacolo …. Lintegrazione e lo star bene a scuola sono finalità generali che gli insegnanti si propongono per tutti gli alunni. Per i bambini.
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE POLO QUALITÀ DI NAPOLI a.s. 2007/2008 Istituto 1° CIRCOLO.
Il decreto di legge per i DSA
MARTIRI DELLA LIBERTA’ CASALE MONFERRATO
Abilità Sport Strada chiesa Famiglia Capacità Conoscenze Competenze Scuola Società cittadino uomo.
ABILITA CONOSCENZE CAPACITACOMPETENZE Relazione daiuto.
L'INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER LE ATTIVITA' DI SOSTEGNO
COMPETENZE DISCIPLINARI
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
PROGETTO DISLESSIA Anno scolastico 2011/2012
Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli alunni stranieri Manerbio Formazione al personale di segreteria
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
STORIE, RACCONTI, FILASTROCCHE, NINNENANNE… USI E TRADIZIONI DA   TUTTO   IL   MONDO PERCORSI INTERCULTURALI PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE DEL.
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Tappe dello sviluppo nel bambino con Sindrome di Down
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PEDAGOGICO-DIDATTICI
SERVIZIO CIVILE ANNO PROGETTO A.S.I.A 4 (Assistenza, Solidarieta, Autonomia, Integrazione) A cura delle volontarie: Esposito Francesca Luciani.
Disturbi Specifici Di Apprendimento.
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
Piano dell'Offerta Formativa CIRCOLO DIDATTICO “G.B.PERASSO”
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: Gruppo di Sperimentazione
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Riconosce e definisce la dislessia, la.
CALCAGNO FRANCO DS DSA corso di formazione presentazione del corso e cenni normativi 13 gennaio 2011 Villanova ASTI.
PROGETTO GENERALE.
PROGETTO DI RICERCA/AZIONE E DI FORMAZIONE/INTERVENTO PER LA PREVENZIONE ED IL RECUPERO DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Verifica Giugno 2008 O.Dulcini,N.
L’articolazione del POF
Bisogni educativi speciali dell’Istituto Comprensivo del Mare
• Tutti gli alunni dell’IstitutoComprensivo “Mameli”
Obiettivi per gli insegnanti:
Educare e insegnare nellintegrazione: quali opportunità ci offrono le flessibilità di sistema in una scuola ormai intesa come comunità di sostegno Rita.
LEGGE 104 del 1992 LEGGE QUADRO PER ASSISTENZA, INTEGRAZIONE SOCIALE E DIRITTI DELLA PERSONA CON HANDICAP “l’integrazione scolastica ha come obiettivo.
CON I GENITORI DEGLI ALUNNI
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
1. IL 2° CIRCOLO DIDATTICO promuove il “BEN – ESSERE” delle alunne e degli alunni dei due ordini di scuola, inteso come:  Accoglienza.  Autorealizzazione.
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
Come rispondere ai bisogni educativi speciali
BES: ASPETTI NORMATIVI
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s ’13
Corso di aggiornamento BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
CRITERI PER L'INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES 1. gli alunni certificati in base alla Legge 104/92; 2. gli alunni certificati in base alla Legge 170/2010;
PROTOCOLLO “Buone prassi di integrazione scolastica”
Direttiva del CM 8 del B E S
Il progetto di vita: la funzione del docente
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO A.A. 2010/11 - I SEMESTRE Dott.ssa.
LA NORMATIVA La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla.
ALUNNI CON B. E. S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione specializzazione per le attivita’ di sostegno Laboratorio sui DISTURBI DELL’ APpRENDIMENTO.
ALUNNI BES PROTOCOLLO SEGNALAZIONE
RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI BES
DALL’INSERIMENTO ALL’INCLUSIONE
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
Mappa dei Bisogni Educativi Speciali
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Fornisce indicazioni organizzative sull'inclusione degli alunni con difficoltà di apprendimento “dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici.
INCLUSIONE E BES.
BES – DSA – DISABILITA’ Chiariamoci le idee … Scuola Secondaria di 1°Grado «G.Bianco – G.Pascoli» Collegio dei Docenti del 07/05/14.
Istituto Comprensivo “Roccagorga-Maenza” Per una scuola attenta ai….. Bisogni Educativi Speciali Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Scolastica.
I.C. Mediglia - Funzione Strumentale Elena Colombo.
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E LA SCUOLA: LA PROSPETTIVA PSICOPEDAGOGICA.
ALUNNI CON B.E.S. CHI SONO? Alunni . D.V.A(diversamente abili ) presentano disabilità derivanti da deficit o patologie che danno luogo a situazioni.
Transcript della presentazione:

Ins. ref. Febbo Maria Insegnanti appartenenti alla Commissione: De Luca Giuseppina Della Rovere A. Rita Rosanna Di Paolo Emilio Franca Maria Giancristofaro Ivano Marramiero Patrizia Miglio Mariarosa Santalucia Maria Antonietta Scurti Silvana Documento finale prodotto dalla Commissione F.S. Area 5: Integrazione bambini stranieri, disabilità, coordinamento progettuale scuola dell'infanzia. INSIEME PER... Anno Scolastico 2011/2012

INTRODUZIONE Lindagine sulla Rilevazione delle modalità di intervento e la collaborazione del team-docenti nelle classi-sezioni, per favorire lintegrazione e lapprendimento degli alunni in difficoltà, attraverso la somministrazione di un Questionario ai docenti del Circolo, ha confermato la presenza, nelle suddette classi e sezioni, di alunni con diagnosi e alunni con difficoltà di apprendimento che in alcuni casi si associano a uno svantaggio socio-culturale, a scarse sollecitazioni ambientali. Gli alunni con difficoltà di apprendimento presentano una eterogeneità di situazioni che vanno, per la scuola dellinfanzia, dalle difficoltà nell'AREA LINGUISTICA (difficoltà di pronuncia di molti fonemi, consonanti, di strutturazione di frasi, balbuzie), nell'AREA MOTORIA (scarso coordinamento a livello della motricità fine della mano) e nell'AREA SOCIO- RELAZIONALE (eccessiva esuberanza, scarso rispetto delle regole, atteggiamenti conflittuali verso i coetanei e le insegnanti) a carenze nell'AREA COGNITIVA, COMPORTAMENTALE, LINGUISTICA E COMUNICATIVO RELAZIONALE (il riferimento, quest'ultimo, è per un alunno proveniente da una realtà familiare con un forte disagio e, successivamente, affidato a una Comunità Educante.

Nella scuola primaria i docenti hanno rilevato problematiche che vanno dalle difficoltà di attenzione e concentrazione che in alcuni casi si associano a difficoltà nelle capacità logiche e fonematiche, difficoltà nella lettura e nella comprensione dei testi disciplinari, nell'applicare in modo opportuno le convenzioni ortografiche, nell'utilizzo di abilità logico-organizzative, nelle capacità logico-matematiche a ritardo cognitivo, dalle difficoltà nella letto- scrittura a sospetta disgrafia, dislessia, discalculia, limitata autonomia personale.La Commissione F.S. AREA 5 Integrazione bambini stranieri, disabilità, coordinamento progettuale scuola dell'infanzia, in seguito all'indagine svolta con la collaborazione di tutti i docenti di scuola dell'infanzia e primaria, intende focalizzare l'attenzione sulle problematiche degli alunni con difficoltà che richiedono una didattica differenziata, ma anche integrata e articolata con quella della classe.

Alla scuola, infatti, spetta il compito di rappresentare unopportunità di sviluppo, crescita e maturazione personale, sociale e culturale per tutti, e di continuare a essere ambiente di accoglienza e apprendimento. La scuola, tuttavia, dopo oltre un trentennio di esperienza nellintegrazione di alunni con disabilità, che costituisce unindiscussa e stabile conquista normativa, forse è chiamata oggi ad imprimere una svolta a tale processo che vede impegnati insegnanti ARS, insegnanti curriculari, Assistenti per lAutonomia e la Comunicazione, personale ATA, specialisti ASL e famiglie. Tale processo, infatti, oggi si innesca in contesti scolastici in cui la complessità delle situazioni è sempre più articolata e coinvolge non solo gli alunni con disabilità formalmente certificati, ma anche quelli per i quali non sussistono ragioni per pervenire a una certificazione.

L'INSEGNANTE ARS OGGI: QUALE RUOLO NELLA CLASSE?NELLA CLASSE? LA DIDATTICA PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO. SPECIFICI DI APPRENDIMENTO. RUOLO E TIPOLOGIA DELLA FAMIGLIA DI OGGI. DISTURBO DELL'ATTENZIONE E IPERATTIVITA' L'INSERIMENTO DELL'ALUNNO CON DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN UNA CLASSE: QUALI ATTEGGIAMENTI E QUALI TECNICHE DI INTERVENTO