La rilevanza della psicoanalisi ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo Si tratta ora di mettersi all'opera, leggendo le fonti e stendendo i vari capitoli della relazione. Per aiutarti, ecco una traccia per ogni capitolo della scaletta che nel corso del lavoro potrà essere progressivamente perfezionata sulla base degli elementi che a mano a mano emergeranno, per arrivare gradualmente a trasformarsi nell'indice finale del tuo elaborato. Ogni capitolo potrebbe arrivare a costituire una diapositiva o più diapositive della tua presentazione. Per la realizzazione di una presentazione multimediale con PowerPoint consulta la "Guida al Multimediale".
1) Le novità più significative introdotte dalla psicoanalisi freudiana L’oggetto di questo paragrafo è rappresentato dalle principali acquisizioni teoriche e operative freudiane nel campo della psicoanalisi e dalla loro possibile utilizzazione in chiave letteraria. Ti conviene subito porre l’accento sul carattere innovativo dell’assunto secondo cui l’inconscio si rende accessibile alla nostra conoscenza mediante procedure metodologiche di esplorazione, e quindi sottolineare come la teoria dell’inconscio produca un’inversione di rotta rispetto alla tradizionale tesi dell’equivalenza tra consapevolezza e razionalità. Per questo primo paragrafo potrai usare i tuoi manuali scolastici, far riferimento ai §§ 1.8 e 2.3 del saggio introduttivo e a Barilli, Freud e l’arte.
2) Trieste come area culturale in stretto rapporto con il mondo intellettuale mitteleuropeo In questo secondo paragrafo devi segnalare come, nei primi decenni del Novecento, Trieste rappresentasse il punto di contatto con la cultura tedesca e austriaca e come non fosse un caso che in essa vivessero alcuni dei più importanti esponenti della cultura italiana, quali il poeta U. Saba, il filosofo C. Michelstaedter, lo scrittore S. Slataper. Merita anche di essere rammentata l’attività di diffusione delle idee freudiane dovuta allo psicoanalista triestino E. Weiss. Anche per questo paragrafo saranno utili i tuoi manuali e i §§ 3.3 e 3.4 del saggio introduttivo. Un’altra fonte importante di informazione che merita di essere consultata è Musatti, in Accerboni, La cultura psicoanalitica.
3) La coscienza di Zeno come romanzo in forma di autoanalisi In questo paragrafo si pone l’accento sul fatto che tale romanzo si presenta nella forma di un’autoanalisi che Zeno, a un tempo narratore e protagonista, svolge su richiesta del suo psicoanalista. Va segnalato come questa particolare caratteristica del romanzo si presti agevolmente all’introduzione nel romanzo delle problematiche freudiane. Ti sarà qui utile il tuo manuale di letteratura.