Progetto Leonardo VOCATIONAL EDUCATION OF TEACHERS WORKING WITH HANDICAPPED CHILDREN 1 marzo 2012 Primo incontro di formazione per docenti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
M A C E D O N I O M E L L O N I I S T I T U T O T E C N I C O C O M M E R C I A L E RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Art. 8,
Advertisements

LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
PORTFOLIO Grumo Nevano C.D. "Pascoli" Profilo
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Progetto Regionale Tabagismo
1 PROGETTO Innovazione nei bienni delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Torino - A.S. 2006/07 – 2007/08 Piano di Valutazione della.
Il Servizio Civile Nazionale
Gruppo 1 Valutazione della relazione insegnamento apprendimento
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
Università della Calabria
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
PROGETTO di Formazione-Intervento®
INCONTRO PRELIMINARE COMPETENZE TRASVERSALI 9 Settembre –
L'INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER LE ATTIVITA' DI SOSTEGNO
PROGETTO FINANZIATO DAL BANDO INNOVAZIONE DIDATTICA 2010
DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE
COSTRUIRE E VALUTARE UN PROGETTO DI ORIENTAMENTO
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
C.T.I. Provincia di Treviso
La continuità tra i diversi ordini e gradi scolastici Presentazione di una proposta elaborata dal CTI di Asolo e Castelfranco 15 dicembre 2004.
A cura di Fabrizio M. Pellegrini NON SCHOLAE SED VITAE DISCIMUS SPHAERACALATHUM SPHAERACALATHUM(C.Tacito)
“L’assertività è la capacità del soggetto
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
Progettare l’integrazione: forme e strumenti
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
PROGETTARE L'AUTONOMIA L'esperienza dell'Associazione Italiana Persone Down Dott.ssa Angela Barattelli.
La rete dei LES del Lazio: Accordo, strategie e prospettive Incontro per la firma dellAccordo di Rete 27 marzo 2013.
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
OSSERVARE … PER VALUTARE
A cura del Gruppo per la Collaborazione tra scuola e famiglie ACCOGLIERE per PROGETTARE presentazione del progetto autunno 2012.
LE BUONE PRASSI disabilità ed integrazione scolastica
Piano Nazionale di formazione e ricerca
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
P.A.I PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Dott. Roberto Costanzo SIAN ASL 21
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: Gruppo di Sperimentazione
Educare e insegnare nellintegrazione: quali opportunità ci offrono le flessibilità di sistema in una scuola ormai intesa come comunità di sostegno Rita.
LEGGE 104 del 1992 LEGGE QUADRO PER ASSISTENZA, INTEGRAZIONE SOCIALE E DIRITTI DELLA PERSONA CON HANDICAP “l’integrazione scolastica ha come obiettivo.
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
SSIS Rovereto, a cura di Ernesto Passante, 24 gennaio Temi sullAutonomia scolastica 3 lautonomia scolastica, cosa e come Lautonomia per linsegnanteLautonomia.
Aumentativa Alternativa
DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi 31 marzo.
Index per l’Inclusione
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
I.C. “SOCRATE-MALLARDO”
“ La comunicazione è ormai saldamente riconosciuta tra i doveri dello Stato. E' un mezzo strategico e non sussidiario, per conseguire un bene pubblico.
CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
Il progetto di vita: la funzione del docente
Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.
“E’ una persona integrata quella che conserva una propria identità diversa dalle altre e con il suo posto nel gruppo”
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Istituto Comprensivo Statale “ Piazza Marconi” - Vetralla A.S. 2012/2013 Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta formativa FUNZIONE STRUMENTALE PER.
48° C. D. “Madre Claudia Russo”di Napoli “A piccoli passi verso… la qualità “ DS Prof.ssa Rosa SecciaRQ Teresa Pedone.
CTRH di CHIARI. RILEVAZIONE BISOGNI FORMATIVI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO.
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
VENGONO CONFERMATI I POLI DELLO SCORSO ANNO «Le istituzioni scolastiche già individuate a livello regionale e destinatarie dei fondi per l'anno di formazione.
PAI Piano Annule di Inclusione
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
La normativa Miur per l’inclusione dei BES
ANIMATORE DIGITALE e PNSD nel PTOF dell’IC Galilei di Raffadali
La formazione in ingresso per i docenti neoassunti
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013.
Piano Lauree Scientifiche I laboratori di autovalutazione per gli studenti per le aree di Chimica, Fisica e Matematica Stefania De Stefano Dipartimento.
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO PROMOZIONE DI FIGURE DI COORDINAMENTO svolgere funzioni di coordinamento pedagogico ed organizzativo.
Transcript della presentazione:

Progetto Leonardo VOCATIONAL EDUCATION OF TEACHERS WORKING WITH HANDICAPPED CHILDREN 1 marzo 2012 Primo incontro di formazione per docenti

Argomento: Class Management Pro-memoria per prossima mobilità in Bulgaria dal 18 al 22 marzo 2012: a) Raccogliere le firme di presenza; b) Produrre alcune foto per documentare le fasi della formazione; c) Compilare il questionario di gradimento.

Class Management Breve sintesi delle ultime fasi del Progetto Leonardo (ultima mobilità in Polonia): a) Risultati del PRIMO QUESTIONARIO; b) SWOT ANALISIS. a cura di Simona Vaccaro e Francesco Todeschini

Definizione di Class Management Cosa è il management. Questo termine si traduce, letteralmente, con la parola italiana gestione. Il concetto ègestione generalmente legato alla gestione di organizzazioni o funzioni complesse; Processo o forma di lavoro che implica la guida e la direzione di un gruppo di persone verso gli scopi o gli obiettivi dellorganizzazione" (Terry e Rue); Processo di pianificazione, organizzazione, guida e controllo degli sforzi dei membri di unorganizzazione e limpiego di tutte le altre risorse dellorganizzazione per il raggiungimento degli scopi definiti dallorganizzazione (Stoner); Processo di lavorare con e tramite altre persone per raggiungere gli scopi dellorganizzazione (Johnson e Stinson); Processo attraverso il quale un manager di unorganizzazione impiega efficientemente le risorse per raggiungere gli obiettivi generali al minimo costo e con il massimo profitto (Ernest Dale)

Definizione di Class Management «Cosa significa classe?» Fascia di popolazione con una particolare connotazione economica e sociale e con interessi e cultura comuni. Sinonimo: strato, ceto;stratoceto Nel pensiero di Marx, categoria sociale che si differenzia dalle altre a seconda dei mezzi di produzione e di lavoro utilizzati: lotta di classe; Figurativo: ottima qualità, eccellenza. Sinonimo: distinzione;distinzione Nel linguaggio scientifico, raggruppamento stabilito in base a comuni caratteristiche: classe degli insetti;scientifico Corso d'insegnamento. Sinonimo: anno - prima classe elementare, ultima classe del liceo;anno Insieme dei coscritti nati nello stesso anno; es: classe 1970; Sui mezzi di trasporto, ogni categoria distinta in base alla qualità delle attrezzature e dei servizi ; es: seconda classe; Suddivisione di auto, motoveicoli e imbarcazioni in base ad alcune caratteristiche (potenza, lunghezza e classe); Economia: ciascuno dei raggruppamenti in cui può essere suddivisa una grandezza economica: classe di reddito; classe di stipendio… Quale la definizione più adatta alla scuola?

Cosa intendiamo per Class Management 1. Conduzione della classe; 2. Gestione del gruppo; 3. Presa in carico del sistema; 4. Organizzazione efficace e responsabile; 5. Programmazione sinergica; 6. Fare equipaggio prevedendo tutti i ruoli; 7. Fare regia per rendere tutti protagonisti; 8. Condivisione del processo.

1. Un esempio di Class Management GLHO: Consigli di Classe potenziati Azione 2 del CTI di Verona-Est

CTI VERONA EST CENTRO TERRITORIALE PER LINTEGRAZIONE AZIONE 2 I CONSIGLI DI CLASSE LAVORANO PER LINTEGRAZIONE ATTIVITA DI RICERCA - AZIONE PROGETTO DI POTENZIAMENTO DI GLHO GRUPPO DI LAVORO PER LE DIVERSE ABILITA PER LA CLASSE 2 C Scuola Giovanni XXIII

«I CONSIGLI DI CLASSE LAVORANO PER LINTEGRAZIONE» Referente di Progetto: Prof.ssa Silvia De Meis. Docenti coinvolti: Proff. Adami, Brazzarola, Cambareri, Cona, Corradi, Mazzon, Psalidi, Scarpi, Vesentini, Di Paolo. Alunni della classe: 20 alunni

Analisi della situazione Il Progetto intende potenziare lattività del GLHO già presente nella nostra scuola ed operativo nei riguardi di ogni classe nella quale è inserito un alunno diversamente abile. La classe per la quale si presenta il progetto è la 2 C di scuola secondaria di I grado, dove è inserita unalunna con Sindrome di Down. La progettualità annuale e periodica per lalunna è ampiamente illustrata nel PEI condiviso dallintero Consiglio di Classe. Lesigenza di potenziamento di GLHO nasce dallattenzione che il Consiglio di Classe ha da sempre manifestato nei confronti delle tematiche della disabilità, dellintegrazione e dellaspetto relazionale. La programmazione annuale delle attività del Consiglio di Classe non risponde pienamente come tempi e frequenza di incontro alle esigenze sia dellinsegnante di sostegno che dei docenti di classe. Con il potenziamento delle ore dei Consigli di Classe, tutti i docenti potranno partecipare attivamente al percorso educativo e didattico dellalunna. Saranno coinvolti gli specialisti, i genitori e tutto il personale che opera a favore del progetto di vita della bambina per trovare strategie di apprendimento più idonee e per verificare in itinere i progressi sul piano personale e scolastico ed eventualmente riprogettare.

Individuazione delle aree di intervento Le aree di criticità che necessitano di ulteriore sviluppo nellalunna sono quelle relazionale e comunicativo. Pertanto il Consiglio di Classe si confronterà sulla scelta metodologica più efficace e sulla condivisione delle azioni stabilite allinterno del Gruppo di lavoro. A tal fine il Consiglio di Classe, su suggerimento dellinsegnante di sostegno, ha deciso di seguire le linee operative indicate dalla metodologia di intervento in caso di mutismo selettivo in quanto lalunna presenta questa sindrome secondaria.(vedi bibliografia).

Obiettivi 1. Conoscere le caratteristiche del mutismo selettivo; 2. Definire la storia personale e scolastica dellalunna; 3. Valutare le capacità e gli ambiti di comunicazione; 4. Abituare la classe alla bambina con mutismo selettivo; 5. Individuare le condizioni che favoriscono la comunicazione; 6. Consolidare ed estendere ambiti e spazi di comunicazione allinterno della classe e nella scuola.

Contenuti 1. Gestione della sfera emotiva-relazionale; 2. Creazione degli spazi di comunicazione; 3. Individuazione di eventi-stimolo per accrescere fiducia e spontaneità comunicativa in situazioni di carattere sociale.

La Metodologia e i Tempi Metodologia La metodologia di ricerca-azione e lavoro di gruppo è ampiamente esposta nel testo in bibliografia. Tempi Gli incontri di GLHO avranno periodicità bimestrale a partire dal mese di dicembre 2012 per un totale di 4 incontri annuali di 2 ore per ciascun insegnante presente.

Verifica e costi Verifica Il Consiglio di classe 2 C valuterà, insieme agli specialisti e ai soggetti convocati in GLHO i traguardi intermedi e finali previsti dal presente Progetto di potenziamento del Consiglio di classe. COSTI 88 ore di impegno di GLHO per gli 11 docenti del Consiglio di Classe per complessivi 1.540,00 Bibliografia COMPRENDERE IL MUTISMO SELETTIVO di Elisa Shipon-Blum, Ed. La Meridiana, Torino 2010.

2. La recente normativa per la Class management Accordo di programma per lintegrazione scolastica e sociale degli allievi con disabilità UST VR febbraio 2012 Si configura come Accordo Quadro sulla base del quale si articolano, in forma migliorativa, le esperienze, i protocolli di lavoro e le convenzioni che si realizzano in ogni singola realtà territoriale. Indica i principi, regolamenta, integra e coordina gli strumenti, i progetti e le politiche di intervento fra i soggetti coinvolti nelle azioni educative e formative rivolte agli allievi con disabilità: Provincia di VR, UST 12, ULSS 20, ULSS 21, ULSS 22, Centro Don Calabria, Conferenza dei Sindaci, Comune di Verona, Università degli Studi di VR, Scuole statali e Scuole paritarie di ogni ordine e grado. L Accordo di Programma è pubblicato sul sito

3. Una metodologia per il Class management La Comunicazione assertiva come grande risorsa La comunicazione assertiva è un metodo di interazione con gli altri fondato su alcuni elementi quali: Un comportamento partecipe attivo e non «reattivo»; Un atteggiamento responsabile, caratterizzato da piena fiducia in sé e negli altri; Una piena e completa manifestazione di sé stessi, funzionale all'affermazione dei propri diritti senza la negazione di quelli altrui e senza ansie o sensi di colpa; Un atteggiamento non censorio avulso dall'uso di etichette, stereotipi e pregiudizi; La capacità di comunicare i propri sentimenti in maniera chiara e diretta ma non minacciosa o aggressiva;

Lo stile assertivo Lo stile assertivo si basa sul diritto di essere trattati con rispetto, di essere sé stessi e di essere liberi di credere nei propri valori. Ciascuno di noi ha uno spazio personale che gli altri debbono rispettare, ma quando ne usciamo per muoverci in pubblico, allora dobbiamo rispettare i diritti degli altri; Un altro importante elemento dello stile assertivo è il senso della responsabilità delle proprie azioni, da intendersi come affermazione e difesa dei nostri diritti accettando le conseguenze delle nostre azioni.

Caratteristiche dello stile assertivo Il comportamento assertivo si riconosce da alcune espressioni corporali particolarmente aperte, cordiali e coerenti nei vari livelli della comunicazione. Presupposto fondamentale dell'assertività è il saper ascoltare ovvero prestare attenzione non solo al contenuto razionale ma anche a quello emotivo della comunicazione, riassumere e dare feed-back e chiedere chiarimenti. La riduzione dell'ansia e l'emergere delle convinzioni positive conseguenti al comportamento assertivo permettono lo sviluppo e la crescita della fiducia in sé stessi

La componente verbale E' bene usare parole che esprimono fiducia in sé stessi e negli altri. A questo scopo è opportuno descrivere il comportamento altrui in maniera non censoria, vale a dire senza imporsi ed evitando giudizi ed ordini categorici. È importante anche evitare di ferire la sensibilità altrui con espressione o giudizio offensivo.

La componente cognitiva La componente cognitiva comprende tutti i pensieri che condizionano il nostro comportamento. Esistono persone talmente esigenti nei propri confronti da negarsi una possibilità di essere assertivi o che rinunciano a farsi valere per mancanza di fiducia in se stessi sconfinando in atteggiamenti rinunciatari. Sarebbe invece utile l'atteggiamento opposto: credere nella propria capacità di affermarsi e di immaginarsi nell'atto di riuscire.

La componente emotiva La componente emotiva comprende il livello di emotività e il tono e il volume della voce. È importante trasmettere il proprio messaggio al livello emotivo più adatto alla situazione, perché il tono di voce ha un ruolo decisivo nell'opera di persuasione.

La componente non verbale La componente non verbale è estremamente importante. Gran parte della comunicazione avviene infatti non verbalmente, e la comunicazione non verbale ha un forte impatto sull'interlocutore. Un'analisi dei vari comportamenti non verbali può essere basata sul contatto visivo, sulle espressioni del volto, sul silenzio, sul tono, volume e inflessione della voce, sui gesti e sul linguaggio del corpo.

Cominciamo dallassertività… «L'assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell'ambiente e annullino o riducano la possibilità di reazioni negative» Libet e Lewinsohn

Perché è importante il Class management? 1. Per condividere la progettualità; 2. Per chiarire gli obiettivi; 3. Per verificare il piano di lavoro; 4. Per esaltare le potenzialità e sostenere i limiti del sistema; 5. Per valorizzare lesistente e progettare sul potenziale; 6. Per condividere e programmare il progetto di vita relativo ad ogni alunno.

Quali i limiti attuali del Class management? 1. Delega allinsegnante di sostegno; 2. Mancanza di comunicazione efficace; 3. Mancanza di tempo dedicato; 4. Mancanza di formazione/informazione.

Avviare il Class Management… 1. Collocare GLHO nel percorso annuale; 2. Coinvolgere tutti i docenti della classe nel partecipare agli incontri dedicati; 3. Sostenere la comunicazione assertiva; 4. Creare un protocollo condiviso attraverso una efficace informazione interna.

Valutare la formazione Class management Questionario di autovalutazione sul primo incontro di formazione.

fine Arrivederci a giovedì 8 marzo per il secondo incontro di formazione dedicato alla valutazione.