Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

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Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Ruolo dei mercati e degli intermediari nel sistema finanziario

Perché vi sono gli intermediari I fattori che condizionano, limitano o impediscono lo scambio diretto sono riconducibili a : Asimmetria informativa e comportamento opportunistico; Divergenza nella preferenze; Razionalità limitata; Costi di transazione.

1. Asimmetria informativa In generale: Gli scambi finanziari si caratterizzano per due prestazioni monetarie distanti nel tempo; L’estensione temporale dello scambio genera incertezza; Questa incertezza non è la medesima per datore di fondi e prenditore di fondi. L’incertezza può essere esterna, dipendente dal “comportamento” del prenditore; L’incertezza può anche essere interna al contratto, ad esempio per alcune clausole. Un ruolo fondamentale è quindi svolto dalla disponibilità di informazioni.

1. Asimmetria informativa Datore e prenditore di fondi (scambisti potenziali) dispongono di informazione limitata o incompleta; In particolare, ne è colpito il datore di risorse: difficile e costoso ottenere informazioni; la principale fonte delle informazioni è il prenditore; gli interessi sono contrapposti. Il prenditore ha maggiori e migliori informazioni del datore.

1. Asimmetria informativa Il prenditore può inoltre utilizzare a proprio favore le migliori informazioni (moral hazard); Il rapporto è quindi caratterizzato da una situazione di asimmetria informativa ex ante. In certe situazioni è quindi preferibile per il datore di risorse astersi dallo scambio.

1. Asimmetria informativa Vi è inoltre un problema ex post, dopo la stipulazione del contratto; Il prenditore mantiene infatti una condizione di superiorità informativa sull’evoluzione della situazione; Il creditore possiede strumenti per “agire”, ma sono condizionati alla conoscenza di ciò che accade; Anche questa si presenta come un rischio in grado di ridurre il ricorso allo scambio.

1. Asimmetria informativa Per le medesime ragioni, e come conseguenza della mancanza di condizioni economiche adeguate, anche il prenditore di risorse può ritirarsi dallo scambio; Si può giungere per selezione avversa alla scomparsa del mercato.

2. La divergenza nelle preferenze Lo scambio è certamente condizionato dalle preferenze degli attori che intervengono; Le preferenze di questi possono essere sintetizzate secondo due parametri: Propensione al rischio; Propensione alla liquidità. Solo in presenza di coincidenza fra le preferenze dei datori e prenditori può avvenire lo scambio.

2. La divergenza nelle preferenze Si deve inoltre tenere presente che: I datori di fondo hanno generalmente una propensione al rischio MINORE e una propensione alla liquidità MAGGIORE di quella dei prenditori di fondi E’ quindi facile immaginare che ci siano agenti insoddisfatti.

3. La razionalità limitata Perché i mercati siano perfettamente efficienti occorre che vi agiscano operatori perfettamente razionali; Siamo sicuri che i loro comportamenti lo siano ? La completa razionalità può essere ottenuta solo in presenza di: Modelli decisionali complessi e completi; Condizioni personali di un certo tipo. E’ poi evidente che nessun approccio può essere completamente razionale in assenza (anche parziale) di informazione.

4. I costi di transazione Si tratta dell’insieme dei costi da sostenere per portare a termine lo scambio; L’assenza di costi di transazione è coerente solo in ipotesi di mercati perfetti, con attori completamente razionali e pienamente informati; Negli altri casi due fattori riducono l’incidenza dei costi: Il volume delle risorse scambiate; La ripetitività dello scambio. La loro esistenza riduce la convenienza dello scambio e di conseguenza il volume di scambi effettuati sul mercato

Relazione tra mercati e intermediari (asimmetria informativa) Perché l’esistenza di questi “problemi” giustifica la presenza di intermediari ? Con riguardo all’Asimmetria Informativa: L’intermediario produce informazione sia come input (per sé) che come output (verso terzi). L’intermediario infatti identifica, raccoglie, elabora e “giudica” le informazioni disponibili. Intermediario creditizio

Relazione tra mercati e intermediari (asimmetria informativa) L’intermediario creditizio: acquisisce in proprietà e gestisce le attività finanziarie; ne assume i rischi; produce passività con un livello di rischio inferiore. In tal modo l’intermediario “facendosi” garante, riduce l’esigenza informativa del datore di fondi.

Relazione tra mercati e intermediari (divergenza nelle preferenze) Per quanto riguarda la durata: Gli intermediari negoziano nello stesso tempo con i prenditori ed i datori di fondi su scadenze differenti: La durata media dei primi è in genere superiore a quella dei secondi. Viene quindi svolta una f. di trasformazione delle scadenze; Da cosa deriva questa capacità ? Dal fatto che negoziando continuamente crediti e debiti riesce a stabilizzare le dinamiche di incasso e pagamento.

Relazione tra mercati e intermediari (divergenza nelle preferenze) Per quanto riguarda il rischio: Gli intermediari riescono a ridurre il rischio: Grazie alla raccolta ed elaborazione dell’informazione da parte di personale specializzato; Grazie all’applicazione di tecniche di risk pooling che riducono il rischio a parità di rendimento. Viene quindi svolta una f. di trasformazione dei rischi; La trasformazione dei rischi e delle scadenze consente di proporre passività (per l’intermediario) con rischio ridotto o nullo e liquidabilità molto alta.

Relazione tra mercati e intermediari (costi di transazione) Gli intermediari: Operano su elevati volumi; Con tecnologie avanzate; In condizioni di mercato competitivo Il livello dei costi di transazione (differenza tra ricavi e costi finanziari dell’intermediario) è generalmente (a livello unitario): Basso; Decrescente;

E i mercati…come “reagiscono”… (1) I circuiti diretti sono quindi condannati ad essere soggetti ai problemi denunciati e ad andare incontro al fallimento ed alla selezione avversa ? L’esperienza dimostra invece un’evoluzione / miglioramento dei mercati sotto i diversi profili analizzati.

E i mercati…come “reagiscono”… (2) (asimmetria informativa) Attraverso l’organizzazione del mercato si aumenta l’informazione disponibile, sia in termini qualitativi che quantitativi; Operano istituzioni dedicate alla produzione di informazione; Si introducono norme tese a ridurre comportamenti opportunistici; La necessità di ricorrere continuamente al mercato tende inoltra a ridurre autonomamente la presenza di comportamenti opportunistici.

E i mercati…come “reagiscono”… (3) (divergenza delle preferenze) I progressi del mercato hanno portato alla progressiva diversificazione / specializzazione degli strumenti finanziari; L’efficienza risulta aumentata dalla progressiva: Standardizzazione; Trasferibilità; Divisibilità; Scomponibilità. La varietà degli strumenti disponibili consente di adattarsi alle esigenze dei prenditori in termini di: Rischio; Scadenza. Degli strumenti finanziari

E i mercati…come “reagiscono”… (4) (razionalità limitata) La crescente efficienza dei mercati si traduce in prezzi molto attendibili ed indicati del “vero” valore dei titoli sottostanti; Aumenta il contenuto informativo ed il valore segnaletico dei prezzi;

E i mercati…come “reagiscono”… (5) (costi di transazione) Al miglioramento dell’efficienza Abbassamento dei costi dei transazione. Motivi: Accentramento delle negoziazioni; Perfezionamento tecnologico e normativo dei meccanismi di formazione dei prezzi e di scambio; Sviluppo delle f. di market making; Aumento della quantità e della qualità delle informazioni; La produzione di informazione.

I mercati imperfetti e gli intermediari finanziari Diverse cause quindi riducono i fattori di imperfezione del mercato; I miglioramenti non sono però generalizzati; Una certa “quota” di asimmetria informativa risulta inoltre fisiologica.

I mercati imperfetti e gli intermediari finanziari Negli ultimi anni l’orientamento al mercato è aumentato; Trova quindi conferma la teoria che con il perfezionamento del mercato tenderanno a sparire gli spazi a disposizione degli intermediari ? In realtà è maggiormente prevedibile una evoluzione degli intermediari. Tra mercati ed intermediari le relazioni sono competitive, ma anche collaborative.