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Le teorie degli intermediari finanziari

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Presentazione sul tema: "Le teorie degli intermediari finanziari"— Transcript della presentazione:

1 Le teorie degli intermediari finanziari
30 dicembre 2018 Antonella Notte

2 GLI SCAMBI EFFETTUATI NEL SISTEMA FINANZIARIO
Scambio diretto e autonomo Scambio diretto e assistito Scambio indiretto o intermediato Intermediazione mobiliare Intermediazione creditizia Le teorie dell’intermediazione finanziaria si propongono di identificare le ragioni economiche dell’esistenza degli intermediari 30 dicembre 2018 Antonella Notte

3 AGENDA L’organizzazione degli scambi finanziari
Le teorie degli intermediari finanziari (il perché dell’esistenza) La teoria dell’incertezza La natura dell’informazione La teoria delle asimmetrie informative La teoria della razionalità limitata La teoria dei costi di transazione La riduzione dei fattori di imperfezione e incompletezza dei mercati 30 dicembre 2018 Antonella Notte

4 LA TEORIA DELL’INCERTEZZA
Lo scambio finanziario è costituito da prestazioni monetarie di segno opposto e distanziate nel tempo L’estensione temporale dello scambio finanziario produce necessariamente la conseguenza che le due prestazioni hanno intrinsecamente diverso grado di incertezza 30 dicembre 2018 Antonella Notte

5 LA TEORIA DELL’INCERTEZZA
L’incertezza coinvolge particolarmente il datore di risorse finanziarie Per una decisione di investimento appropriata occorre disporre ex-ante dell’informazione maggiore (completezza) e migliore (affidabilità) possibile => rischio 30 dicembre 2018 Antonella Notte

6 PERCHÈ L’INTERMEDIARIO?
L’intermediario è capace di conciliare le preferenze per ciò che concerne i rischi associati a ciascuna operazione Diversificazione settoriale e geografica degli impieghi => gli andamenti economici e i fabbisogni finanziari dei singoli settori produttivi e delle singole aree geografiche sono abbastanza omogenei Frazionamento => accurata frammentazione dei rischi mediante una minuziosa distribuzione dei mezzi tra un ampio numero di impieghi 30 dicembre 2018 Antonella Notte

7 LA NATURA DELL’INFORMAZIONE
L’informazione è ogni dato riferito alla singola attività finanziaria e al suo emittente (informazione specifica) oppure all’economia nel suo complesso (informazione generale) Informazione pubblica Informazione privata CUSTOMER RELATIONSHIP 30 dicembre 2018 Antonella Notte

8 IL COSTO DELL’INFORMAZIONE
Il costo necessario per acquisire -in modo tempestivo- i dati pubblicamente disponibili sull’economia in generale e sui singoli debitori in particolare Il costo necessario per ottenere direttamente informazioni sui singoli debitori, sul valore delle singole attività finanziarie, etc. Il costo necessario per ottenere informazioni sul futuro 30 dicembre 2018 Antonella Notte

9 LA PRODUZIONE DELL’INFORMAZIONE
L’informazione economica è prodotta da: enti pubblici (Banche centrali, istituti di statistica) reti di informazione specializzata coloro che professionalmente elaborano le informazioni su specifici soggetti e pubblicano valutazioni sintetiche INFORMAZIONE ECONOMICA INCORPORATA IN RAPPORTI DI FINANZIAMENTO 30 dicembre 2018 Antonella Notte

10 LA TEORIA DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE
…quando gli agenti economici dispongono di frammenti informativi diversi => dal lato dell’unità in deficit l’informazione è completa, mentre dal lato dell’unità in surplus è incompleta Modello di Akerlof Il sistema finanziario non trasmette tutta l’informazione e dunque conduce a una situazione inefficiente => la fissazione di un prezzo medio rende disponibili allo scambio le unità in deficit peggiori e indisponibili allo scambio quelle migliori, riducendo nel contempo le unità in surplus disponibili allo scambio 30 dicembre 2018 Antonella Notte

11 LE IMPLICAZIONI La selezione avversa (adverse selection) => possibilità di selezionare le unità in deficit peggiori Il rischio morale (moral hazard) => possibilità che l’unità in deficit, dopo l’instaurarsi del rapporto, assuma una condotta che aumenta il rischio 30 dicembre 2018 Antonella Notte

12 PERCHÉ L’INTERMEDIARIO?
L’intermediario offre una soluzione ideale al problema delle asimmetrie informative perché si pone come creditore dell’operatore in deficit debitore dell’operatore in surplus L’intermediario si trova in una condizione migliore proprio per la natura del rapporto che pone in essere con le imprese e che consente di avere accesso a informazioni riservate sia nella fase di screening, sia in quella di monitoring 30 dicembre 2018 Antonella Notte

13 PERCHÉ L’INTERMEDIARIO?
Le imprese desiderano mantenere un elevato livello di confidenzialità sui progetti di investimento e di sviluppo aziendale …. e quindi trovano conveniente fornire tutte le informazioni a un intermediario piuttosto che al datore di fondi Risoluzione del problema dell’asimmetrie informative tra i due soggetti (datore e prenditore) Si rende permanente l’asimmetria per tutti gli altri soggetti (possibili concorrenti) 30 dicembre 2018 Antonella Notte


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