L’organizzazione del programma:

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Transcript della presentazione:

L’organizzazione del programma: Parte prima: metodologia, concetti fondamentali, i temi sostanziali della ricerca sociale (testi di riferimento: Corbetta; Giddens). In questa parte, dove prevale il “ragionamento” di tipo analitico, tratteremo i seguenti argomenti:

I paradigmi della ricerca scientifica e di quella sociale; 1) Introduzione: Che cos’è la sociologia. 2) Parte Metodologica (come si fa ricerca sociale e come viene prodotto il sapere sociologico) – Testo: Corbetta: I paradigmi della ricerca scientifica e di quella sociale; Il positivismo e il neo-positivismo; I metodi quantitativi; L’interpretativismo; I metodi qualitativi.

3) Concetti principali e temi sostanziali della ricerca (Testo: Giddens): Le strutture e le principali sfere della vita sociale Cultura e società Mass media e comunicazione Politica e potere Lavoro e attività economiche Stratificazione, classi e disuguaglianze

l’articolazione della vita sociale: Le organizzazioni moderne genere e sessualità famiglie razze, etnie e migrazioni religione.

Parte seconda: la teoria sociologica contemporanea (Testo= Collins) In questa parte, dove prevale il “ragionamento” sintetico, tratteremo i seguenti macro- argomenti: Il ragionamento sociologico e la produzione delle teorie Le teorie macro-sociologiche Le teorie micro-sociologiche Le teorie meso-sociologiche

Parte terza: di tipo monografico (dedicata cioè all’analisi di un tema specifico) – Testo: Bagnasco. - In questa parte tratteremo della stratificazione sociale e delle trasformazioni del ceto medio nella società italiana contemporanea

CHE COS’È LA SOCIOLOGIA?

Contenuti della lezione: Tre domande sulla sociologia (“cos’è”, “a cosa serve”, “quando nasce”) Modernità e Società

Parte I: tre domande sulla sociologia

Che cos’è la sociologia? La SOCIOLOGIA è quella disciplina che studia con metodo scientifico le diverse forme di vita umana associata, allo scopo di costruire un sapere teorico, razionale e sistematico sulla “società”. L’ambito di interessi della sociologia è molto vasto: dagli incontri casuali per strada ai processi sociali globali. Quanto consideriamo naturale, inevitabile, buono o vero può anche non essere tale e le caratteristiche “date” della nostra esistenza sono fortemente influenzate da fattori storici e sociali. Questo è l’insegnamento fondamentale della sociologia.

Il lavoro di sociologo dipende dall’immaginazione sociologica [Charles Wright Mills 1959], ossia: la capacità di riflettere su se stessi liberi dalle abitudini familiari della vita quotidiana, al fine di guardare la realtà con occhi diversi. Pertanto il sociologo è colui che riesce a liberarsi dai condizionamenti della situazione personale collocando le cose in un contesto più vasto, rivelando anche il senso contro-intuitivo (R.K. Merton) dei fenomeni collettivi.

sono i “mattoni” fondamentali dell’analisi sociologica contemporanea; I concetti di: a) struttura, b) sistema sociale, c) relazioni e rapporti sociali, d) interazioni sociali, sono i “mattoni” fondamentali dell’analisi sociologica contemporanea;

La strutturazione è un processo biunivoco: Il concetto di struttura sociale si riferisce al fatto che le attività umane non sono casuali, ma strutturate storicamente e che vi sono regolarità nei nostri comportamenti e nelle relazioni che intratteniamo. La struttura sociale non è una struttura fisica (es. un edificio), poiché le società umane sono continuamente ricostruite dai “mattoni” che le compongono: gli esseri umani. La strutturazione è un processo biunivoco: le nostre attività strutturano il mondo sociale il mondo sociale struttura le nostre attività

Il SISTEMA SOCIALE è un insieme di attori sociali legati da INTERAZIONI, RELAZIONI E RAPPORTI STRUTTURATI e le cui azioni sono INTERDIPENDENTI.

1) Relazioni sociali: sono i legami che ci uniscono agli altri e ai gruppi. Possono essere: Primari Secondari Terziari

I rapporti primari fondano l’idea di Comunità Relazioni primarie: fondate sulla reciprocità, il primato dell’affettività\emozionalità e sulla solidarietà; il legame primario comporta un investimento emozionale, cognitivo e temporale sulle persone in quanto singoli e sull’esistenza del gruppo (ad esempio la famiglia moderna è fondata, in primo luogo, su relazioni primarie). I rapporti primari fondano l’idea di Comunità

Relazioni secondarie: relazioni sociali fondate sull’interesse, sulla razionalità, sulla volontà associativa. Il legame secondario comporta un investimento emotivo, cognitivo e di tempo sul raggiungimento dello scopo esterno che ci si è prefissati (ad esempio, i legami all’interno di un’azienda).

NB=Mentre nelle relazioni primarie domina Relazioni terziarie: sono relazioni centrate sull’individuo, i suoi desideri, le sue emozioni, il suo vissuto. Egli è al centro di una rete di relazioni che lui stesso costruisce, sceglie, attiva. NB=Mentre nelle relazioni primarie domina la stabilità, il primato del collettivo sui singoli e la reciprocità, nelle relazioni terziarie domina la precarietà, il primato degli individui sul collettivo e la complessità

2) Rapporti sociali: sono i legami di interdipendenza tra i “grandi” gruppi sociali (partiti, forze sindacali, classi sociali ecc.). Si fondano su un “confronto” di forze, capacità di influenza, risorse disponibili. Per questo sono detti anche Rapporti di forza.

3) Interazioni sociali: il processo attraverso il quale agiamo e reagiamo nel rapporto con altri soggetti sociali concreti. Può essere strutturata sulla base di un codice culturale (interazione sociale) oppure tecnico (ad esempio, il codice della strada che “organizza” la circolazione stradale)

Le interazioni (sociali e tecniche) si svolgono e sono rese possibili in quanto radicate in un contesto di relazioni e rapporti sociali. Quest’ultimi sono influenzati a loro volta dalle “vicende” delle interazioni.

A che cosa serve la sociologia? La sociologia ha numerose implicazioni pratiche per la nostra vita: consapevolezza delle differenze culturali; ricadute sul nostro modo di pensare\agire; programmazione e valutazione delle politiche; sviluppo del welfare state; autocomprensione (di Sé e della propria collettività); “grammatica” fondamentale delle altre scienze sociali

Quando nasce la sociologia? Lo studio sistematico del comportamento umano e della società prende avvio solo alla fine del XVIII secolo ed è favorito da tre rivoluzioni: rivoluzione scientifica: si ricorre alla scienza per comprendere il mondo; rivoluzione industriale: grandi trasformazioni socio-economiche accompagnano lo sviluppo di innovazioni tecnologiche; rivoluzione francese (1789): segna il trionfo dei valori di libertà e uguaglianza.

Questi tre processi segnano l’affermazione della MODERNITÀ (semanticamente la parola nasce nel medioevo ma culturalmente e socialmente, cioè come progetto di civilità essa si sviluppa in Europa a partire dal XVI secolo), definita da: dinamismo (elevato tasso di cambiamento); dominio della razionalità in ogni ambito; la centralità dell’idea di progresso; individualismo.

L’idea di Modernità si contrappone all’idea di Tradizione Come L’idea di Società (= dominio relazioni secondarie) si contrappone all’idea di Comunità (= dominio relazioni primarie).

La SOCIETÀ NELLA SUA FORMA STATUAL- NAZIONALE è definita dalle seguenti 4 caratteristice: l’insieme delle forme e dei processi socioculturali significativi sono situati all’intero dei confini dello Stato-nazione (che definisce anche l’identità collettiva condivisa degli appartenenti alla Nazione); Divisione razionale del lavoro, sia dal punto di vista tecnico che sociale e primato della funzionalità;

primato dell’INDUSTRIALIZZAZIONE (Capitalismo versus Socialismo\statalismo e dell’URBANIZZAZIONE. dominio dei grandi apparati burocratici, del centralismo, del legalismo.

Nel corso del XIX e del XX secolo, l’insieme di processi attraverso cui un sistema sociale si trasforma in direzione della costruzione di una società statual-nazionale, è stato definito MODERNIZZAZIONE. Questa, è: Segnata da profondi conflitti e cambiamenti a tutti i livelli; Attivata dallo Stato e dalle forze sociali (in primo luogo di produzione); Si fonda su un incontro\scontro tra l’idea occidentale di modernità (in particolare quella dei paesi egemoni) e le culture locali.

Dalla fine degli anni ’70 del XX secolo, si determinano una serie di cambiamenti strutturali tali da mettere in crisi l’idea di sviluppo centrato sulla società nazional-statuale e sull’industrializzazione. Dalla fine degli anni ’80 si parla di globalizzazione con riferimento a quei processi di sviluppo delle reti sociali, culturali, economiche e politiche transnazionali, che travalicano i confini ed il potere di controllo degli Stati. Viene ridefinita l’idea stessa di modernizzazione e l’ordine delle problematiche che individui e sistemi sociali devono affrontare