CULTURA E SOCIETÀ
Contenuti della lezione: Il concetto di cultura e le sue articolazioni Il processo di socializzazione e di istituzionalizzazione Il “problema” dell’identità
Parte I: il concetto di cultura e le sue articolazioni
La CULTURA (intesa in senso antropologico – Tylor, 1871) è l’insieme dei SEGNI, MODI DI VITA e ARTEFATTI dei membri di una collettività o di gruppi al suo interno, in un dato tempo e luogo. (Essa include, ad esempio, l’abbigliamento, le consuetudini matrimoniali, la vita familiare, le forme di produzione, le convinzioni religiose, l’uso del tempo libero). Tendiamo a considerare la nostra cultura come l’unica, come un dato naturale, ma dobbiamo renderci conto che ogni cultura è sempre relativa. Una cultura non è mai un insieme omogeneo e coerente di tratti culturali ma un insieme molto articolato di segni, modi di vita e artefatti tra loro eterogenei, stratificati, e che mutano a velocità diverse. Questo insieme complesso e i suoi elementi, possono essere descritti facendo riferimento ai seguenti sistemi di classificazione:
IN BASE AL TIPO: - aspetti materiali (cultura materiale): artefatti prodotti da una società (ad esempio, la penna, il computer, il libro ecc. cioè tutti gli oggetti tangibili); aspetti immateriali (cultura adattiva): linguaggio, simboli, credenze, conoscenze, saperi, valori e norme. Esiste una stretta interdipendenza tra i due insiemi. I modi di produzione all’interno di una società o l’uso delle tecnologie ne sono un esempio. In generale, non può esistere la cultura materiale senza la cultura immateriale. La prima è sempre portatrice della seconda
GLI ASPETTI IMMATERIALI PIÚ RILEVANTI PER L’ANALISI SOCIOLOGICA SONO: 1) I valori: le idee e le sensibilità che definiscono ciò che è considerato importante, degno e desiderabili in una cultura, e che guidano gli esseri umani nella loro interazione con l’ambiente sociale. 2) Le norme: regole di comportamento (scritte, cioè formali, e non ascritte, cioè informali) che riflettono o incarnano i valori di una cultura. 3) I simboli: segni che rimandano a sistemi complessi di significato, e che li rappresentano (ad esempio, una bandiera rappresenta una nazione)
GLI ASPETTI MATERIALI PIÚ RILEVANTI PER L’ANALISI SOCIOLOGICA SONO: 1) La tecnologia: artefatti creati sulla base di un sapere scientifico, volti a svolgere un determinato compito. 2) I beni di consumo: tutti quegli artefatti utilizzati in una società per soddisfare bisogni e desideri delle persone.
William F. Ogburn, rielaborando la teoria marxiana, è stato tra i primi a scoprire che: La cultura immateriale cambia molto più lentamente di quella materiale e contiene al suo interno dei tratti (ad esempio, le mentalità) che hanno una durata secolare, nonostante apparenti cambiamenti. Nelle società, dall’industrializzazione in poi, si verifica un constante ritardo culturale (cultural lag) poiché la cultura materiale cambia a velocità crescente mentre quella immateriale ha un cambiamento più lento e, dunque, i tratti nuovi o più adatti ad un certo tipo di cultura materiale, si diffondo più lentamente e con molti contrasti.
b) IN BASE ALLA DIFFUSIONE\INFLUENZA: Cultura dominante O EGEMONE: è la cultura prevalente in una determinata società, quella che struttura il c.d. “senso comune” e ricomprende il tessuto istituzionale “ufficiale”. Subculture: segmenti di popolazione appartenenti a una società più ampia e distinguibili sulla base di parametri culturali (es. hacker, naturisti, hippy, partiti politici ecc.). Controculture: gruppi che, respingendo i valori e le norme prevalenti in una data società, elaborano e diffondono valori alternativi a quelli della cultura dominante.
C) IN BASE AL SOGGETTO PRODUTTORE: Alta cultura: è la cultura prodotta intenzionalmente dagli intellettuali (minoranza colta della popolazione) secondo codici contenutistici e canoni estetici complessi e formalmente stabiliti (i saperi formali, cui si accede soprattutto con l’istruzione) Cultura popolare: è la cultura prodotta inintenzionalmente dai non intellettuali nel corso delle loro attività sociali. Si sedimenta nella cucina, nel folklore, nei costumi, nei proverbi, nel sapere informale e nelle superstizioni, cioè nella c.d. tradizione Cultura di massa (o Pop): è la cultura prodotta intenzionalmente dai mass media, dall’industria e dall’industria culturale in genere, a scopi commerciali. Per cultura pop si intende quella parte della cultura di massa che va a sostituire la tradizionale cultura popolare, egemonizzando la vita quotidiana degli individui e dei gruppi
La cultura è dunque quella produzione umana che, in ultima istanza, serve agli uomini per far fronte al problema della loro insicurezza ontologica (nei confronti degli “Altri” e della Natura). Il sistema sociale è un insieme di individui legati da INTERAZIONI, RELAZIONI E RAPPORTI STRUTTURATI sulla base di una cultura comune. La cultura comune, o CARATTERI CULTURALI CONDIVISI IN QUANTO EGEMONI, dai membri di un sistema, sono alla base della cooperazione e della comunicazione quanto terreno di scontro tra gruppi diversi. All’interno di un sistema è possibile individuare diverse linee di articolazione culturale che sono tanto maggiori quanto la collettività considerata è complessa ed economicamente avanzata: LA DIFFERENZIAZIONE CULTURALE SI ACCOMPAGNA SEMPRE AD UNA GERARCHIZZAZIONE IN TERMINI DI POTERE DELLE CULTURE E DEI GRUPPI CHE NE SONO PORTATORI.
Parte II: il processo di socializzazione e di istituzionalizzazione; il “problema” dell’identità
Alcune caratteristiche della socializzazione: La SOCIALIZZAZIONE è il processo attraverso cui il bambino, o un qualunque nuovo membro (es. immigrato), apprende valori, norme e stili di vita della società di cui entra a far parte. Alcune caratteristiche della socializzazione: è un processo attraverso cui il bambino inerme diventa gradualmente una persona consapevole di se stessa; non è una sorta di “programmazione culturale”; collega l’una all’altra le diverse generazioni; è un processo che dura quanto la vita stessa.
I sociologici distinguono fra: socializzazione primaria socializzazione secondaria avviene durante l’infanzia ed è il periodo di più intenso apprendimento culturale comincia dopo l’infanzia per continuare fino alla maturità e oltre I principali agenti della socializzazione sono: - la famiglia; - la scuola; - il gruppo dei pari; - le organizzazioni; - i media; - il lavoro.
Attraverso il processo di socializzazione gli individui imparano a conoscere i RUOLI SOCIALI Un RUOLO SOCIALE è l’insieme dei comportamenti socialmente definiti che ci aspettiamo da chi ricopre un determinato status o posizione sociale. Lo STATUS può essere: ascritto: assegnato sulla base di fattori biologici; acquisito: ottenuto attraverso una prestazione. In ogni società ci sono master status, cioè status che hanno priorità su tutti gli altri e determinano la posizione sociale complessiva di una persona.
NASCE QUELLA PARTICOLARE STRUTTURA CHIAMATA ISTITUZIONE IL PROCESSO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE QUANDO, ALL’INTERO DI UNA “SOCIETÀ”, UN INSIEME DETERMINATO DI VALORI, NORME, RUOLI E SIMBOLI SI STRUTTURA E SI CONSOLIDA NEL CORSO DEL TEMPO, ASSUMENDO, COME GIÀ ANALIZZATO DA DURKHEIM NEL XIX SEC., LA TRIPLICE CARATTERISTICA DELLA: Esteriorità Coercitività Generalità NASCE QUELLA PARTICOLARE STRUTTURA CHIAMATA ISTITUZIONE
Le istituzioni sono gli elementi che rendono possibile l’esistenza stessa della “società” (le danno forma, organizzazione, stabilità e riconoscibilità) Le istituzioni rappresentano i rapporti sociali reali ed hanno un alto valore simbolico. Gli attori sociali considerano le istituzioni come “oggettive”, quasi fossero elementi “naturali”, “a-problematici”, “dati per scontato”, comportamenti complessi che DEVONO ESSERE SEGUITI Le istituzioni sono spesso formalizzate dal diritto positivo e la loro osservanza è garantita da sanzioni formali o informali Le istituzioni sono presenti in ogni ambito della vita sociale (sono perciò politiche, culturali, economiche, ecc.) e possono essere divise in: Istituzioni “organizzate” (come lo Stato, che possiede un apparato organizzativo, risorse, corpi di funzionari ecc.). Istituzioni “diffusive” (il linguaggio, il denaro ecc.).
In sociologia l’identità è sempre un punto di incontro tra processo di istituzionalizzazione e di socializzazione. L’identità può essere: sociale individuale Si riferisce alle caratteristiche attribuite dagli altri a un individuo in base alla sua appartenenza ad un determinato gruppo. É plurima e cumulativa. Si riferisce al processo di sviluppo personale attraverso il quale elaboriamo il senso della nostra unicità. L’identità individuale ha a che fare con il processo di individuazione (analizzato per la prima volta da Freud e, soprattutto, Jung)
L’identità sociale “ci dice” di quale gruppo, di quale collettività, noi siamo parte (quindi come ci definiamo e veniamo definiti, come ci accomuniamo e distinguiamo dagli “altri”, formando un senso del “noi” e del “loro”) L’identità individuale ci distingue dagli altri ed è la prima fonte di tutti i processi di affermazione, emancipazione e soggettivazione all’interno di un gruppo
Fattori ambientali: condizioni climatiche/facilità dei trasporti Mutamento sociale Fattori ambientali: condizioni climatiche/facilità dei trasporti Fattori Politici: Istituzioni politiche/potenza militare/guerre moderne Fattori culturali: religione/media/leadership Fattori economici: espansione della produzione/tecnologie/ capitalismo