Sondrio, 14 - 15 Settembre 2007 La Medicina Estetica per lOncologia Dipartimento di Oncologia - Ospedale S. Giovanni Calibita – F.B.F. Isola Tiberina,

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Sondrio, Settembre 2007 La Medicina Estetica per lOncologia Dipartimento di Oncologia - Ospedale S. Giovanni Calibita – F.B.F. Isola Tiberina, Roma F. Tomaselli, G. Assalti, D. Corsi, M.T. Iannone, V. Zagonel

Sondrio Settembre 2007 Spunti operativi Anno dinizio: 2004 Costo annuo: euro Target di finanziamento: Amministrazione dellOspedale Aziende Sponsor Operatori coinvolti: Medico espertoin medicina estetica,Tecnico di cosmetologia Campo di intervento:Danni estetici da Chemio e Radioterapia

Sondrio Settembre 2007 Analisi del bisogno Laspetto fisico riveste una considerevole importanza nei rapporti interpersonali. Nel malato oncologico il rapporto intrapersonale può vacillare facilitando un decremento della forza interiore. Compito di un Servizio di medicina estetica potrebbe essere la cura del futile volendo intendere ciò che esula dalla terapia psico-fisica, ma che valorizza ciò che è immagine. Tendere allessere attraverso lapparire La particolare qualità del BISOGNO deve essere posta come denominatore comune della presa in carico, articolando i processi prestazionali in virtù di un visibile riscontro e di una piena condivisione e partecipazione del malato, tale da spostare la sua attenzione dalla malattia alla vita intorno alla malattia. La presa in carico dovrà essere la più precoce possibile e posta in essere senza limiti di tempo, legata al bisogno della Persona e non al limite prognostico.

Sondrio Settembre 2007 Sintesi del progetto Nellottobre 2004 abbiamo iniziato lo studio di fattibilità, teso a individuare i bisogni spesso malcelati al medico oncologo. Il passaggio alla fase operativa si è realizzato nellottobre Abbiamo incontrato circa 350 malati per oltre 850 incontri. La principale difficoltà organizzativa è stata intervenire in forma precoce, sia nella HFS che nei malati sottoposti a radioterapia, dove la iatrogenicità appare spesso fortemente invalidante. Abbiamo seguito malati sottoposti a target therapy su EGFR per rendere accettabili le note manifestazioni cutanee- papulo- eritemato- pustolose non ancora ben configurate. Lintervento di Medicina estetica è stato prevelentemente cosmetologico, per assicurare la minima invasività e evitare ogni contrasto con le terapie in atto Le preparazioni sono state selezionate nella vasta produzione industriale, il che consente il facile reperimento in tutte le farmacie del territorio nazionale.

Sondrio Settembre 2007 Valutazione risultati Riteniamo di poter fare solo un bilancio iniziale a l termine dei due anni di studio e applicazione. Indubbio è il riscontro positivo da parte dei malati, che vedendo allargata la presa in carico terapeutica, anche a ciò che potrebbe essere considerato futile, acquisiscono un rapporto con la malattia meno soffocante e destabilizzante. Abbiamo avuto modo di riscontrare questo dato anche nei malati in fase terminale. Lobiettivo distrazione è stato frequentemente raggiunto. In radioterapia abbiamo ottenuto una netta riduzione dei danni cutanei, a condizione di un precoce intervento, addirittura preventivo. Altrettanto vale per le forme stomatologiche e disfagiche, presenti nelle localizzazioni testa-collo. In chemioterapia, buona riduzione della HFS, spesso limitata alle forme più lievi; scarso risultato sulle disonichie, quando presenti. Nel supporto delle Target Therapy, difficile gestione dellidonea cosmesi capace di rendere sopportabile linevitabile e auspicato effetto iatrogeno.

Sondrio Settembre 2007 Commenti Allorigine del nostro progetto sta la preesistenza, nellambito del nostro Dipartimento, di un Gruppo di lavoro, coordinato dal Direttore, che unisce Oncologi, Radioterapisti, Psicologi, Assistenti sociali, Fisioterapisti, Bioeticisti, Religiosi, nel perseguimento del concetto Juandediano della presa in carico globale della Persona malata. Linserimento della Medicina estetica, è stato possibile grazie alla presenza, intramoenia, dellomonimo Servizio dal 1994., suggerito dalla tradizione Bioetica del nostro Ospedale, delineata da padre Marchesi. Non si possono enunciare protocolli rigidi e ripetitivi, ma possiamo affermare che regola irrinunciabile sia il costante, empatico, monitoraggio del malato nel suo percorso, supportato da una profonda conoscenza dei principi attivi consigliati, in una sinergia culturale e umana malato-medico-tecnico cosmetologo da costruire ad arte. Alla luce dei risultati ottenuti, ma soprattutto per la soddisfazione mostrata dai malati e dai loro parenti, riteniamo opportuno diffondere questa iniziativa.