1 Gruppo Editoriale lEspresso LEDITORIA DINFORMAZIONE E IL SUO RUOLO NELLUNIVERSO DIGITALE Claudio Giua, direttore dello Sviluppo e dellInnovazione Gruppo Editoriale lEspresso Milano, 26 febbraio 2013
2 Gruppo Editoriale lEspresso Nel 2010 si pensava che nel 2015… …una buona media company dovrebbe avere il 30% dei ricavi dal digitale, se non il 35%. Il contributo del digitale al profitto lordo – esclusi i costi dei beni venduti e di stampa – dovrebbe essere dell80%, quello della stampa del 20% Moritz Wuttke, fondatore di NextMedia Initiative Obiettivo raggiunto per New York Times e Axel Springer …nel mondo ci saranno presto centinaia di milioni di iPad o strumenti simili alliPad. E un colossale nuovo mercato Rupert Murdoch, proprietario di NewsCo E così già adesso. Nel solo terzo trimestre 2012 sono stati venduti 26,9 milioni di iPhone nel mondo. Tra due anni i tablet saranno più diffusi dei laptop
3 Gruppo Editoriale lEspresso Media lettori giornalieri di quotidiani Italia (2002=100) anni o più Il fenomeno è reso evidente dalla crescita delletà dei lettori. I giovani entrano in minima parte nel mercato dei quotidiani cartacei (Audipress) I giornali sopravviveranno, ma come nicchie La digitalizzazione ha rotto equilibri secolari nel mondo dellinformazione I giornali di carta saranno niche products a prezzo elevato, limitata diffusione, forte caratterizzazione
4 Gruppo Editoriale lEspresso In tutto il mondo si vendono meno giornali Dal 2011 gli acquirenti dei giornali di carta diminuiscono ovunque, compresi i paesi fino ad allora in controtendenza, come lIndia e il Giappone Il calo percentuale di copie vendute è dell1,6 per cento a livello globale (Ifabc) Dal 2007 al 2011 la diffusione dei giornali è scesa del 3,1 per cento ogni sei mesi in UK, dove nel 2017 si venderà il 45 per cento in meno rispetto al 2007 (TheMediaBriefing) Dopo cali dell11,9% nel 2009 e del 2,6% nel 2011, nel 2012 in Italia si stimano 4,5 milioni scarsi di quotidiani venduti al giorno, un milione in meno rispetto al 2006 (Fieg)
5 Gruppo Editoriale lEspresso Diminuiscono ricavi e occupazione… In Italia nel 2011 i ricavi del settore sono diminuiti del 2,2%, principalmente a causa della flessione degli introiti pubblicitari, pari al 5,7% Sul piano dei costi, dal 2009 si susseguono azioni di contenimento dei costi, con un picco nel 2010: materie prime 18,7%, servizi 5,5%, lavoro 7,5% (Fieg) Se l'occupazione nell'industria dei quotidiani USA è calata del 40% tra il 2001 e il 2011 (MediaPost), in Italia nel 2010 e nel 2011 i poligrafici sono rispettivamente diminuiti dell8,2 e del 3,7%, i giornalisti del 4,4 e del 6,1%. Nel 2011, i giornalisti occupati dei quotidiani sono diminuiti del 7,2%, quelli occupati nei periodici del 4,3% (Fieg) Ora non ci sono più soldi per attivare procedure di riduzioni di personale (Inpgi)
6 Gruppo Editoriale lEspresso …ma cresce la somma lettori+utenti digitali Nel 2012 gli italiani in rete sono cresciuti al ritmo medio del 6 per cento al mese (Audiweb) Nelle settimane pre-elettorali Corriere.it e Repubblica.it hanno contato ciascuno tra i 2,5 e i 3 milioni di browser unici al giorno: sommati ai lettori della carta, si ottiene un totale superiore a quello del record dinizio millennio (Audiweb e Audipress) Mai come adesso i contenuti editoriali dinformazione hanno raggiunto così tanti cittadini. Come dice un influente editore: Siamo più influenti ma squattrinati. Fin quando può durare? Anche perché alla crisi endogena del modello di business editoriale si aggiunge quella esogena dovuta alla concorrenza scorretta di operatori globali che sottraggono risorse
7 Gruppo Editoriale lEspresso La pubblicità emigra dai giornali verso Google Repubblica.it e Corriere.it raccolgono oltre 80 milioni di euro di pubblicità lanno, contro i 700/900 milioni di Google solo in Italia. E Google impiega una frazione del personale e ha costi molto inferiori rispetto ai due giornali La pubblicità digitale che usa il sistema del real-time bidding (quella di Google) crescerà al ritmo del 59 per cento l'anno almeno fino al 2016 (IDC/Pubmatic) YouTube è il sito web più usato da chi ha meno di 24 anni (Ofcom). In Italia è leader nel segmento 35/49 anni. Ogni minuto YouTube carica 72 ore di video Entro il 2016 sei milioni di anni di video saranno fruiti ogni mese via Internet. (Cisco). Al video è collegata oggi la forma più remunerativa di pubblicità online
8 Gruppo Editoriale lEspresso Dove e come vengono penalizzati gli editori Scrive il presidente di Fedoweb Elserino Piol: Per i siti di notizie la raccolta pubblicitaria rappresenta la maggior risorsa finanziaria sulla rete. Un suo calo ha rilevanti effetti sul pluralismo dellinformazione. Il mercato della pubblicità online assume dunque rilevanza strategica per la disponibilità/accessibilità di informazioni e notizie: in sintesi per la democrazia Cè poi la persistenza di un sistema di regole che favorisce gli operatori extra UE, quindi Google, Facebook etc. I contesti interessati sono soprattutto quattro: 1.Diritti dautore e correlati 2.Privacy e dati personali 3.Regimi fiscali 4.Posizione dominante
9 Gruppo Editoriale lEspresso Google come paradigma dellasimmetria 1.Google non retribuisce luso dei contenuti giornalistici pur coperti da diritti, contrariamente a quanto fa con le major musicali e con gli operatori televisivi (caso legge anti-Google in Germania) 2.Google usa i dati degli utenti ma non li condivide con chi li ha prodotti (casi search, YouTube, accordo francese, accordo belga) 3.Google non paga le stesse tasse delle aziende editoriali che hanno sede nei paesi dove genera profitti (caso Double Dutch Sandwich) 1.Google sfrutta la propria posizione dominante per indirizzare i mercati (caso indagine UE voluta da Alminia)
10 Gruppo Editoriale lEspresso Buona parte dellecosistema digitale e lintero comparto dellinformazione hanno oggi tre principali modelli economici: 1. Free/adfunded. La pubblicità finanzia il prodotto informativo, del tutto gratuito per lutente finale 2. Freemium. Il prodotto è gratis e/o a pagamento per lutente finale a seconda dellesclusività dellinformazione distribuita, dellaffezione e del consumo 3. Premium. Lutente finale paga il prodotto. Per leditore è marginale lapporto pubblicitario al fatturato I modelli di business editoriale digitale
11 Gruppo Editoriale lEspresso Repubblica MOBILE Tutte le notizie in tempo reale e i migliori contenuti del quotidiano, di Repubblica Sera e dei suoi allegati Affari&Finanza, D, il Venerdì (FREEMIUM) Repubblica+ Opinioni e approfondimento con due edizioni giornaliere, di cui Repubblica Sera in esclusiva per digitale. Nel weekend R7 (PREMIUM) Repubblica.it Breaking news (ADFUNDED ) Repubblica TV Breaking news, VOD, live streaming ed eventi live (ADFUNDED) Il mix dei modelli di business: Repubblica.it
12 Gruppo Editoriale lEspresso I paywall per un freemium a largo spettro E ormai consolidato il trend di adozione del paywall da parte dei siti dei giornali, soprattutto in modalità metered: dopo una predeterminata quantità d contenuti gratis, viene chiesto il pagamento. In Usa sono oltre 400 i giornali dotati di paywall, tra cui New York Times e Wall Street Journal In UK il Daily Telegraph fa pagare dopo il ventesimo articolo gratis in un mese. Anche il Financial Times ha un metered paywall Die Welt, il quotidiano di qualità del primo editore europeo, Axel Springer, sta per lanciare il proprio paywall
13 Gruppo Editoriale lEspresso I marchi il tesoro degli editori. Più di prima I consumatori si fidano delle fonti informative più autorevoli I giornali, i loro siti e le nuove piattaforme (smartphone, tablet) sono considerati una fonte unica con un unico brand FONTE DINFORMAZIONE PIU ATTENDIBILE DI QUALE FONTE TI FIDI DI PIU? Giornali Web Source: Passata è la tempesta…, McKinsey and Company, 2010 Le imprese editoriali stanno imparando che le sfide e le soluzioni non sono più le stesse per ogni brand Linformazione è sempre più spesso veicolata dai tablet e dagli smartphone. Tanto che cambia anche il linguaggio: si parla ormai di mobile journalism. E di brand journalism
14 Gruppo Editoriale lEspresso Gli editori fanno sistema: Edicola Italiana Per valorizzare i brand e consapevoli della necessità di fare sistema, in questa difficile stagione gli editori stanno spingendo la sinergia tra carta e digitale. Dallaccordo tra Caltagirone, Espresso, Mondadori, RCS, Sole 24Ore, Stampa sta per nascere nasce Edicola Italiana L'obiettivo principale dell'iniziativa è proprio realizzare un'operazione di sistema: 1.affiancarsi ai sistemi distributivi dei player globali 2.diventare punto di riferimento degli editori di prodotti editoriali digitali a pagamento in lingua italiana 3.offrire al pubblico un'esperienza semplice ed uniforme nella scelta, nell'acquisto e nella fruizione dei contenuti informativi