OMEOSTASI.

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Transcript della presentazione:

OMEOSTASI

Gli animali hanno potuto crescere in dimensioni e complessità grazie alla comparsa di un ambiente interno, liquido, la cui composizione può essere diversa da quella dell’ambiente esterno I liquidi dell’ ambiente interno bagnano tutte le cellule e consentono gli scambi fra i diversi tessuti e con l’ambiente esterno

Le caratteristiche dell’ambiente interno sono soggette a continue variazioni, determinate sia dall’attività delle cellule (metabolismo) sia dalle variazioni ambientali esterne. Il complesso delle funzioni che consentono all’ambiente interno di mantenere costante la propria composizione viene definito OMEOSTASI.

L’omeostasi è un processo dinamico, si realizza cioè grazie a continui cambiamenti che ripristinano attivamente i parametri ottimali (come il camminare su un nastro mobile in senso contrario consente di restare nello stesso punto). L’O2 consumato viene continuamente rimpiazzato, la CO2 prodotta viene continuamente rimossa e così i cataboliti tossici, l’acqua o i sali in eccesso, etc.

Mantengono l'omeostasi i circuiti a retroazione o a feedback, che in risposta alla variazione iniziale producono eventi biologici generalmente opposti (feedback negativo) atti a mantenere l'equilibrio interno. La regolazione omeostatica coinvolge tre componenti: recettore centro di controllo e integrazione effettore

Il recettore riceve informazioni sui possibili cambiamenti del corpo Il recettore riceve informazioni sui possibili cambiamenti del corpo. Il centro di controllo e integrazione riceve e processa le informazioni del recettore. L' effettore risponde ai comandi del centro di controllo. I sistemi che svolgono la funzione informativa sulle variazioni dell’ambiente interno sono quello nervoso e quello endocrino; le funzioni di regolazione vengono poi esplicate da molti apparati (cutaneo, respiratorio, escretore, circolatorio).

Un esempio di omeostasi: la termoregolazione. Perché un animale possa vivere, la temperatura delle sue cellule non può variare oltre certi limiti ( 0° - 45°C); le reazioni metaboliche sono più veloci a temperature più elevate e risentono delle variazioni termiche. Gli animali hanno messo a punto meccanismi fisiologici e comportamentali per mantenere la temperatura corporea su valori ottimali.

In moltissimi animali la temperatura corporea varia in dipendenza di quella esterna. Essi sono detti ectotermi. Fig. 37.13 Gli animali, come Uccelli e Mammiferi, che mantengono costante ed elevata la loro temperatura anche in ambiente variabile sono detti endotermi perché hanno dei meccanismi di regolazione interna.

Gli ectotermi utilizzano adattamenti comportamentali per regolare la temperatura corporea Fig. 37.14

Gli endotermi utilizzano adattamenti fisiologici, oltre ai comportamentali, per regolare la temperatura corporea, quali: produzione (perdita) attiva di calore isolamento termico regolazione del flusso sanguigno evaporazione