Anno accademico 2010-2011. Le città sono il luogo in cui la quotidiana frequentazione tra gi uomini è stata più intensa e dove si sono necessariamente.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Introduzione alla statistica
Advertisements

LA COSTRUZIONE DELLA RETE Collaborare= Considerare laltro come soggetto che: presenta delle potenzialità presenta delle potenzialità è in grado di autodeterminarsi.
Il modello organizzativo della scuola: aspetti essenziali
Classi quarta sez. A - F Anno Scolastico
MERCANTILISMO L’Economia come scienza sociale trova i suoi primi riferimenti organici solo intorno al XV e XVII secolo con la prima vera corrente di pensiero.
Prof. Bertolami Salvatore
SOCIETA’ URBANA (modernità) Versus SOCIETA’ RURALE (tradizione)
Organizzazione e programmazione
Presenza di gruppi di persone culturalmente eterogenei Presenza di ruppi di persone appartenenti a classi/ceti diverse/i Area non agricola dove le materie.
Che cos’è la modernizzazione Cambiamenti demografici
organizzazione AMBIENTE SOCIALE: Variabili politiche
Politica e amministrazione Spesso si parla di politica come lesercizio del potere Tre tipi di potere: - economico, chi possiede certi beni materiali o.
Corso di SOCIOLOGIA POLITICA A.A Clementina Casula docente:
UNIVERSITÀ CATTANEO – LIUC A.A CORSO GESTIONE SISTEMI COMPLESSI LEZIONE 5 LINDIVIDUALISMO METODOLOGICO: PREGI E LIMITI (documentazione complementare.
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
NASCITA PRATICA TURISTICA COMPARSA DELLA DOMANDA FORMAZIONE DELLOFFERTA (processo di creazione dellimprenditorialità e sua strutturazione in termini di.
Studio della politica turistica
Il passaggio alla modernità
LE CARATTERISTICHE DELLO STATO MODERNO
Città e reti di città in Europa
LE CARATTERISTICHE DELLO STATO MODERNO. I)ESERCITI PERMANENTI (ma non necessariamente nazionali) sviluppo della fanteria e dellartiglieria (armi da fuoco)
Urbano, inconcentrato sulla città, Rurale: incentrato sulla campagna;
Lezione 2 Lo sviluppo locale prima della Rivoluzione Industriale
La teoria sociologica.
L’organizzazione del programma:
I paradigmi della ricerca sociale. Contenuti della lezione Definizioni di base. Definizioni di base. I paradigmi delle scienze e la sociologia. I paradigmi.
GEOGRAFIA Obiettivi Strumenti.
LA LETTERATURA Metodo di studio.
Composizione grafica dott. Andrea Dezi CORSO DI SOCIOLOGIA Docente Prof. Bugarini Unità 22 I SEMESTRE A.A
Il curricolo di storia e la didattica dei processi di trasformazione
Storia Urbana docente: V. Chilese a.a
La città protoindustriale
COMUNICAZIONE PUBBLICA Pubblica Amministrazione e Comunicazione Interculturale 18° lezione 28 novembre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
PROSPETTIVA ECOLOGICA
Fabrizio Bottini La dispersione urbana: costi collettivi e risposte della pianificazione (parte prima: descrizione del fenomeno)
(o anche mappe cognitive)
La popolazione non cresce: la superficie urbanizzata si
Lezione 17 Europa: un popolo di migranti.
Lavoro e stratificazione sociale
Il campo della Psicologia Sociale
Spazio, Territorio, Città
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
LA TITOLARITÁ DEL POTERE
Mutazioni morfologiche: la città
Analisi dell’opinione pubblica
La crescita demografica
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA
Determina il processo di avanzamento e di sviluppo delle discipline e delle condizioni umane.
CHE COS’È LA SOCIOLOGIA?
Lezione 15 La politica locale.
Età moderna” o “Antico regime”?
Tipologia della città’
ContraCCo agrari Rapporto molto stretto fra contratti agrari, rapporti di produzione ed evoluzione economica, sociale e politica delle città. Contratti.
Lezione 9 Globalizzazione e economia industriale Corso Analisi dei settori produttivi Dott.ssa Sandrine Labory.
Il lavoro di Giuseppe Campos Venuti. Da “Amministrare l’urbanistica” di Campos Venuti, 1967 Problemi legati alla mancata riforma urbanistica e all’incompiuta.
DIVARIO NORD-SUD.
2. La nascita della società di massa
La localizzazione delle imprese
Le parole della geostoria
Territorio e Urbanistica
Geografia dell’UE Simone Bozzato. Secondo la cultura illuminista un sapere diviene scienza quando acquisisce “un proprio statuto epistemologico” (Vallega)
Che cos'è il potere.
IL SETTECENTO SECOLO DI RIVOLUZIONI
1 Storia economica (M-Z) Roberto Giulianelli Lezione 2. La domanda (la popolazione) Università Politecnica delle Marche - Facoltà di Economia “G.
La didattica della Storia con i Quadri di Civiltà 15 aprile 2015.
Diritto e globalizzazione: il diritto latinoamericano Dott. Lorenzo Bairati Torino, Novembre 2011 Scuola di Studi Superiori dell'Università di.
Rifotografia Trasformazioni territoriali e mutamento sociale: un percorso metodologico di Chiara Francesconi e Marina Innorta “Rifotografia: tecnica processuale”
Unità 3 Sociologia economica. La città delle reti Mutamento nelle forme della percezione spaziale nel XXI secolo Interpretazione di tali mutamenti Questioni.
La città QUADRO ATTUALE - Oltre la metà dell’umanità vive in città (più di 3 miliardi di persone) - Dai 20 ai 30 milioni di persone ogni anno si spostano.
L’ANALISI DEI BISOGNI DI FORMAZIONE Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Transcript della presentazione:

Anno accademico

Le città sono il luogo in cui la quotidiana frequentazione tra gi uomini è stata più intensa e dove si sono necessariamente costituite le forme organizzative di una vita collettiva [M. Berengo] Non a caso dal latino civitas derivano due termini italiani: città e civiltà

Lorenzetti, Effetti del buon governo in città e in campagna

È difficile concepire uno sviluppo economico sociale e politico nella storia senza città Non ci sono staati veri progressi di civiltà senza città Viceversa non esistono neppure città senza civiltà

È difficile dare una definizione di città: Una città è un centro abitato di più o meno notevole dimensione, fornito di servizi pubblici e di quantaltro sia necessario per offrire condizioni favorevoli alla vita sociale (enciclopedia Treccani)

Non esiste un modo universalmente valido per definire le città nel mondo, ma il concetto di città è connesso ad una molteplicità di funzioni di varia origine ed indole (economiche, sociali, culturali, religiose, amministrative, sanitarie, ecc.…) riunite in un solo luogo e per tale ragione non è condizionato dal numero degli abitanti. (enciclopedia Treccani)

Per lo storico Roberto Sabatino Lopez è lautocoscienza dei suoi abitanti a rendere tale una città [M. Berengo]

La storia delle città non è separabile da quella dei sistemi economici, demografici, sociali e politici di cui esse sono parte. Lo sviluppo urbano non è la semplice somma di singoli addendi urbani, ma piuttosto una rete di interconnessioni. Per studiare effettivamente le città è necessario studiare lurbanizzazione.

Approccio politico: lo sviluppo delle principali città viene analizzato nelle sue implicazioni politiche, regionali, amministrative (Berengo) Approccio sociologico: analisi dei comportamenti sociali (Max Weber, L Mumford) Approccio multidisciplinare della scuola francese delle Annales e soprattutto di Braudel e Duby

La metropoli come luogo di produzione -> passaggio dalla città precapitalistica a quella capitalistica industriale (Marx, Engels, Weber) Analisi del processo di formazione e di trasformazione delle città e delle metropoli La metropoli come fatto sociale globale i primi a cogliere le caratteristiche fondamentali di tale realtà allinizio del Novecento furono Simmel e Bengiamin, seguiti poi dagli americani con la scuola di approccio sociologico di Chicago

Demografico Economico Spaziale (città come parte di una rete organizzata per lo scambio di persone, merci e informazioni)

Come e perché sono nate le città? I processi economici e demografici che caratterizzano la vita delle città. Conseguenze sociali della vita urbana, in particolare: rapporto città-campagna.

Città vista come luogo del progresso, dellartificio, della concentrazioni di industria e dei servizi Campagna vista come luogo della tradizione, dedito solo allagricoltura e tendenzialmente arretrato

Oggi la questione è meno definita Sono più labili i confini tra città e campagna Lo stesso rapporto tra città e civiltà nelle megalopoli dei paesi in via di sviluppo non è così scontato. Paul Bairoch parlava di urbanizzazione senza sviluppo

Si basa sul ruolo della città come centro che fornisce allarea circostante particolari servizi – economici, amministrativi, culturali – che richiedono la concentrazione in un punto dello spazio. Attorno alla città lo spazio si articola in una regione, una struttura gerarchica con centri di livello superiore e inferiore.

Attraverso le città, le singole regioni si collegano al mondo esterno. Le città, dunque, appartengono anche a una rete di rapporti commerciali, di scambi di informazioni e di influenze che vanno ben al di là delle frontiere di un paese.

Nel primo caso: dalla base rurale verso lalto. Lo stato nazionale è costituito dallunione di un gruppo di regioni le cui popolazioni condividono un territorio e uneredità etnica. Nel secondo: dal centro urbano verso lesterno. La centralizzazione produce un impero costituito da più elementi eterogenei.

Come definiscono la città i pensatori di età moderna? Chambers (1730): «luogo popolato e cinto di mura». Encyclopédie: «insieme di più case disposte lungo le strade e circondate da un elemento comune che ordinariamente sono mura o fossati ».

Diversa la visione della città da parte degli economisti, che già tra XVII e XVIII secolo evidenziano alcuni aspetti peculiari della vita urbana. R. Cantillon sottolinea la stretta connessione tra città e mondo rurale, evidenziando il legame esistente tra il sistema dei borghi e dei centri urbani e lestensione e la capacità produttiva delle terre circostanti.

I mercantilisti concentrano la propria attenzione sulla città come centro di consumo, in grado di attivare e valorizzare la produzione industriale interna. I fisiocratici hanno invece una visione negativa della città e del processo di urbanizzazione che sta interessando lintera Europa (p. es. Mirabeau).

Lo svilupparsi di queste teorie e di diverse posizioni in relazione a città e sviluppo urbano porta, agli inizi del XIX secolo, a studiare la città come soggetto autonomo, descritto in sé come entità conclusa. In questo contesto entrano in gioco diversi misuratori, in grado di concorrere alla definizione del carattere urbano: attività economiche distribuzione della popolazione diffusione di malattie…

Ildefonso Cerdà (1860 ca.): per analizzare la città sono necessari diversi linguaggi: Il linguaggio dei numeri indagine statistica Il disegno planimetrico rappresentazione topografica La parola scritta descrizione più o meno dettagliata

Èmile Zola e i naturalisti: rappresentazione urbana attraverso la parola scritta, ma sulla base dei dati statistici e con lausilio della fotografia. Verso la metà del secolo anche la descrizione di natura storica viene ad essere considerata essenziale per la descrizione e la conoscenza delle città e delle loro caratteristiche peculiari (p. es. Carlo Cattaneo)

A tale sforzo intellettuale si uniscono esigenze di pratiche, legate alla necessità di razionalizzare la gestione burocratica dei singoli stati. A partire dal XVIII secolo i beni immobili sono descritti anche in forma topografica: attraverso il mappale o un altro numero di riferimento, le particelle fondiarie sono collocate in una pianta urbana e possono così essere identificate nello spazio.

A partire dalletà napoleonica la statistica inizia ad essere considerata come una branca dellarte del governo. Conoscere le variazioni demografiche, il volume degli scambi e della produzione agricola e manifatturiera… divengono elementi di fondamentale importanza per lapparato burocratico statale.

Nel 1800 nasce in Francia lUfficio centrale di Statistica alle dipendenze del ministero degli Interni. 1807: un ufficio analogo viene aperto a Milano A partire dal 1838 le singole autorità locali sono obbligate a tenere un registro anagrafico secondo criteri comuni.