1.Il discernimento vocazionale atteggiamento costante dell’intero processo formativo 2.Condizioni 3.Responsabili 4.Mezzi di discernimento Premesse.

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 La dolcezza del tuo sguardo ci accompagni in questo incontro, perché tutte possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio.  Guidaci nella conoscenza.
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1.Il discernimento vocazionale atteggiamento costante dell’intero processo formativo 2.Condizioni 3.Responsabili 4.Mezzi di discernimento Premesse

Il discernimento vocazionale atteggiamento costante dell’intero processo formativo Premesse È una dimensione fondamentale che accompagna tutta l’esperienza religiosa vista come risposta rinnovata al Signore che continuamente chiama ed interpella. 1. Ha una particolare importanza nelle fasi della formazione iniziale, quando è necessario raggiungere la certezza morale della volontà di Dio in merito alla vocazione personale. 2. È fondamentalmente un aiuto al giovane perché possa conoscere la sua vocazione. 3. Fa parte di un itinerario formativo segnato da un succedersi pedagogicamente predisposto di valutazioni ed impegni atteggiamento costante dell’itinerario formativo 4.

La persona dovrà presentare sufficienti garanzie di poter vivere lo spirito e la missione della Congregazione; questa dovrà avere la certezza morale, fondata su ragioni positive, che il candidato possiede le qualità richieste per percorrere la via intrapresa. Per discernimento vocazionale si intende Il discernimento vocazionale atteggiamento costante dell’intero processo formativo Premesse il processo di conoscenza (lettura e comprensione) e valutazione di quegli aspetti della realtà personale (segni) attraverso i quali lo Spirito Santo indica che una persona è chiamata alla vita consacrata. Discernimento graduale e progressivo Discernimento attento alla specificità delle fasi e dei momenti. Nella prospettiva dell’unità della persona e della sua esperienza e della continuità dell’itinerario formativo. Le ammissioni

Condizioni Premesse Prospettiva di fede È Dio che chiama. Noi siamo i mediatori attenti e rispettosi Libertà da imposizioni e pressioni di qualsiasi genere. Conoscenza personale e profonda della persona Sensibilità pedagogica (culture locali, i tempi e i processi di maturazione della persona ) Fiducia nel Signore e nei giovani/nelle giovani Prospettiva vocazionale La vita d’ogni uomo è vocazione e come tale deve essere capita, accolta, assunta e realizzata. La vocazione va riconosciuta attraverso i segni quotidiani nella persona La vocazione specifica si riconosce per mezzo di quei segni che manifestano la convergenza esistente tra vocazione personale e specifica esperienza carismatica.

Condizioni Premesse Sensibilità pedagogica un clima di libertà. Stimola una conoscenza concreta e profonda della persona ed esige l’impegno per giungervi attraverso il contatto personale attenti al senso del processo formativo, che porta a tener conto dei ritmi di maturazione della persona, oggi più lunghi e complessi, e della difficoltà a pronunciarsi per decisioni definitive

Condizioni Premesse Competenze particolari Il discernimento vocazionale è una grazia che ordinariamente si attualizza con la mediazione di facoltà umane di giudizio, che agiscono in sinergia con la grazia. L’interpretazione dei fatti vocazionali è strettamente legata all’esperienza e alla formazione delle persone che in essa intervengono. Per il discernimento è necessaria la conoscenza degli orientamenti della Chiesa e della Congregazione, dei principi della teologia della vocazione, del contributo che possono dare le scienze psicologiche e formative. una illuminata prudenza, che rende capaci di riscontrare i segni della vocazione nel fluire concreto della vicenda di ogni persona.

Le facoltà umane di giudizio si acquisiscono con l’esperienza; ma non si può prescindere da una preparazione specifica che abiliti a comprendere i processi psichici, consci e inconsci, normali e patologici, relativi alla vita intellettiva, affettiva, personale e interpersonale. Nel processo di discernimento si suppongono due disposizioni: che il formatore sia in grado di capire e aiutare il candidato nelle dimensioni psichiche e spirituali, che l’ambiente favorisca la fiducia reciproca, in tal modo che il candidato possa conoscersi e aprirsi e renda possibile ai formatori di capirlo e di aiutarlo. Competenze particolari Condizioni Premesse

Intima collaborazione tra il candidato alla vita consacrata e la comunità Il consiglio locale e provinciale Il superiore locale e provinciale Il direttore spirituale e il confessore Responsabili Premesse Il candidato alla vita consacrata o il confratello in formazione è il primo interessato a comprendere la volontà di Dio nei suoi riguardi ed è responsabile di dare una risposta autentica; perciò assume un atteggiamento permanente di discernimento, coltiva un’apertura costante alla voce di Dio e all’azione dei formatori, orienta la sua vita secondo una prospettiva di fede, si confronta con i criteri vocazionali dell’istituto. Cerca di conoscersi in verità, di farsi conoscere e di accettarsi; si avvale di tutte le mediazioni e dei mezzi che l’esperienza formativa gli offre, in particolare dell’accompagnamento formativo, della direzione spirituale, del sacramento della Penitenza, del confronto e del discernimento comunitario. Mantiene un rapporto di apertura e di fiducia con il Superiore della comunità, cui è affidato il compito dell’accompagnamento formativo, in modo da assicuragli la conoscenza necessaria per orientare, discernere e decidere.

Mezzi diretti raccolta sistematica e valutazione delle informazioni sulle condizioni esterne e passate, rilevanti ed indicative osservazione ordinata e continua della vita del giovane/della giovane mentre se ne condivide la vita la guida del giovane/della giovane all’auto-osservazione e alla conoscenza di sé colloquio conoscitivo e formativo Mezzi di discernimento Premesse Mezzi indiretti: aiutano ed integrano l’osservazione diretta la verifica della salute fisica con l’intervento specifico del medico la verifica delle attitudini psichiche (rispetto della persona; chiarezza dei ruoli tra quello dello psicologo e del “responsabile della formazione”).

La valutazione delle informazioni Definizione e tipi Positivi o requisiti (doti fisiche, intellettuali, morali sia di natura sia di grazia) Non specifici: si riferiscono a elementi fondamentali per la vocazione ma la sola loro presenza non da un significato univoco della chiamata di Dio. Specifici: qualificano la vocazione, si riferiscono alla “retta intenzione” e alla missione dell’Istituto Negativi o controindicazioni Negano l’idoneità vocazionale ed escludono la possibilità della vita consacrata dell’istituto. Controindicazioni assolute: escludono radicalmente l’idoneità vocazionale Controindicazioni relative. Presentano una certa possibilità di variazione e di ripresa Norme di tipo giuridico. Norme prudenziali. Quali aspetti della realtà di questa persona, - che mi sta davanti -, sono significativi dal punto di vista vocazionale?

Applicazione dei criteri di discernimento: I requisiti e le controindicazioni vanno valutate: nell'insieme della personalità All'interno di un processo formativo nel quale il progredire del cammino ed i momenti di discernimento "riassuntivo", - le ammissioni -, esigono la distinzione tra criteri di base, criteri di crescita e di maturità e l’applicazione degli stessi in funzione della fese formativa in cui ci si trova. Assicurando responsabilmente le condizioni per un’esperienza vocazionale autentica e positiva, senza illudersi e senza illudere, e non dimenticando che possono essere molteplici le forme di realizzazione della vocazione anche all’interno della realtà di ogni istituto. L’idoneità deve essere fondata su elementi positivi comprovanti la sua verità. L’assenza di controindicazioni non è sufficiente per concludere per l'idoneità. La valutazione delle informazioni

Aree di osservazione per il discernimento: Dimensione umana (salute fisica, contesto familiare, equilibrio emotivo, capacità di scelte libere, apertura agli altri sia nell’aspetto comunicativo sia nell’aspetto dell’amore alla persona dell’altro, maturità affettivo- sessuale). Dimensione spirituale (vita cristiana, vita comunitaria, consigli evangelici, vocazione specifica [presbiterale o laicale], retta intenzione [qualificazione delle motivazioni]. Dimensione intellettuale (in relazione alla personalità, al tipo di impegno che la congregazione chiede [qualificazione necessaria]. Dimensione pastorale. La valutazione delle informazioni

La problematica 1.Criteri comuni e condivisi tra i responsabili delle varie fasi formative. (La scheda di accompagnamento). 2.Il passaggio delle informazioni. [Norme CEI 1999 “buona fama”- il consenso dell’interessato]­ 3.Il coinvolgimento attivo del soggetto nel discernimento secondo i criteri che guidano i responsabili. 4.I ricorso alle indagini di carattere psicologico. Un aiuto pedagogico per accompagnare la persona. [Il consenso previo, esplicito, informato, assolutamente libero C. 220; 642] 5. La valutazione dell'idoneità potenziale particolarmente per quanto riguarda la maturità affettiva. 6.Il vaglio delle attitudini e comportamenti particolari (vita comunitaria, preghiera, ubbidienza, povertà) nel con­testo dello stile di vita dei giovani di oggi.

Capacità di scelte libere12345 Libertà dalle pressioni ambientali □□□□□ Iniziativa nelle scelte □□□□□ Creatività □□□□□ Ottimismo □□□□□ Fortezza e fermezza d’animo □□□□□ Dominio di sé □□□□□ Sicurezza □□□□□ Capacità di dar fiducia □□□□□ Percezione di sé □□□□□ Capacità di inserimento □□□□□ Capacità di rinuncia □□□□□ Temperanza □□□□□ Sincerità □□□□□ Esperienza umana I numeri esprimono “il peso” – su una scala da 1(minimo) a % (massimo) – di una caratteristica osservata

21012 Si sente capace di fare tutto X Incerto nel prendere decisioni Sicuro di sé anche se sbaglia X Ha sempre paura di sbagliare Sentimento di essere superiore agli altri X Ha poca fiducia in se stesso Indipendente – dominante - scontroso X Si sottomette facilmente – si lascia influenzare Sentimento di sé La colonna 0indica equilibrio La colonna1verso destra o verso sinistra indica la presenza della caratteristica in grado non elevato La colonna 2verso destra o verso sinistra indica la presenza della caratteristica in grado elevato

1.Sono momenti di sintesi e di particolare responsabilità decisionale 2.Offrono un valido aiuto pedagogico per l’accompagnamento del candidato verso una risposta più matura e convinta. 3.Un cammino nel quale distinguere:  il processo di maturazione dalla non attitudine alla vita consacrata  i criteri di base dai criteri di scelta 4.Devono essere fatte sulla base di elementi positivi (in riferimento all’idoneità, nelle situazioni dubbie “è meglio non ammettere” e studiare soluzioni adeguate). Le AMMISSIONI il/la provinciale sentito il parere della comunità in cui vive il/la candidato/a con il consensodel Consiglio provinciale Responsabili delle ammissioni: Criterio formale: conoscenza e verifica dei documenti e del processo formativo, confronto con il responsabile della comunità di formazione Criterio sostanziale: equivalenza tra la propria vita consacrata e quanto descritto della vita del candidato]