Presentazione allegata al testo: “Scienza degli Alimenti” LE ABITUDINI ALIMENTARI Presentazione allegata al testo: “Scienza degli Alimenti” A Machado Poseidonia Scuola Rielaborazione a cura della prof.ssa Gabriella Delmastro
Abitudini alimentari nella preistoria Nel Paleolitico (2 milioni-10.000 anni fa) l’uomo primitivo si cibava soltanto di quello che poteva reperire in natura: erbe, radici, frutti e insetti La scoperta e l’utilizzo del fuoco, circa 400.000 anni fa, modificò radicalmente le abitudini alimentari (nasce “l’arrosto”) Nel Neolitico (circa 10.000-5000 anni fa), l’uomo passò da una vita nomade a una vita stazionaria da cacciatore ad allevatore (capre e pecore) da raccoglitore ad agricoltore (prima rivoluzione agricola) Asia – riso; Europa – grano; Africa – sorgo i liquidi si scaldano con pietre incandescenti (nasce il brodo) Affumicatura e salagione risalgono alla preistoria
Abitudini alim.: Mesopotamia e Egitto Le più importanti civiltà agricole dell’antichità fiorirono in: Mesopotamia (III millennio a.C.) si coltivavano orzo, miglio, grano, ceci, lenticchie, fave, aglio, cipolle, cetrioli e vari altri ortaggi si allevavano capre e maiali si preparavano birra, vino, burro, formaggi Egitto (III millennio a.C.) si coltivavano orzo, grano, farro, miglio, ceci, lenticchie, fave, aglio, cipolle, porri e vari altri ortaggi si inventò la panificazione si preparavano birra e vino Le tecniche di affumicatura e salagione si raffinano e nasce “l’essicamento”
Abitudini alim. nel mondo classico L’alimentazione dei Greci e dei Romani era basata essenzialmente sul consumo di tre alimenti: pane, vino, olio di oliva Chi mangiava questi cibi era considerato uomo civile, in opposizione ai “barbari”, ovvero i popoli dell’Europa centrale, che consumano soprattutto carne e latte Mangiare era un atto conviviale con regole precise (x esempio venivano assegnati i posti), per i Greci il vino era sacro e veniva consumato dopo il banchetto diluito con acqua, per i Romani il vino era una bevanda Greci e Romani amavano trasformare il cibo per sentirsi superiori alla natura Nel mondo classico nasce il cuoco professionale , il ristorante e il mercato alimentare
Abitudini alim. nel mondo classico I greci mischiavano dolce, acido, spezie e piante odorose, formaggi, verdure e frutta erano accompagnati da gallette d’orzo L’alimentazione della Roma repubblicana era semplice quella della Roma Imperiale era molto varia e raffinata, con gran predilezione verso le salse come il garum e alimenti profumati come i tartufi I Romani mangiavano faraone, conigli e pavoni ma solo provenienti da riserve controllate. Altre carni venivano consumate solo durante i sacrifici per gli Dei. Le pecore venivano allevate ma solo per il latte, i bovini (rari) per il lavoro Ai Romani si deve il primo libro di cucina, scritto da Apicio nel I secolo d.C.
Abitudini alimentari nel Medioevo In Europa, nel Medioevo si verificò un cambio di valori alimentari: il ruolo centrale viene assegnato alla carne (suini, ovini e bovini). La caccia era considerata una preparazione alla guerra. I Signori mangiavano in abbondanza e arrostivano la carne, il popolo bolliva la carne Uno “status symbol” medievale fu il consumo di spezie Gli alimenti basilari per i contadini erano i cereali, i legumi e il pane nero, ma spesso questi erano insufficienti per coprire i bisogni nutrizionali e la malnutrizione era un fenomeno diffuso per gli abitanti della città, di solito, le autorità assicuravano sul mercato pane bianco e carne
Abitudini alimentari nel Medioevo Cucina del Castello: si mangia e beve molto; molta carne e poche verdure; in Sicilia influenza araba (pasticceria elaborata, nasce la pasta di mandorle) Cucina del monastero: minestre e primi asciutti, appaiono i piatti e si preparano le tavole (la tavola viene preparata da una sola parte ripiegandovi sopra la tovaglia, da qui “coperto”) Cucina del popolo: legumi, cereali e ortaggi (malnutrizione, scarsa igiene preparano la peste che nel XIV uccide ¼ della popolazione
Abitudini alimentari nell’età moderna La ricerca di nuove vie per effettuare il trasporto delle spezie portò nel 1492 alla scoperta dell’America e permise di introdurre in Europa molti alimenti: cacao, mais, peperoni, fagioli, arachidi, patate, pomodori, tacchino (l’unico che si diffuse velocemente) Fagiani e pernici per i gentiluomini, animali da cortile per il ceto medio, pesce per i più poveri Nel Rinascimento si afferma la cucina italiana Dal 1600 in poi si afferma la moderna cultura gastronomica e il pranzo è un’occasione per riunirsi Nel 1700 in Francia nasce il primo ristorante
Abitudini alim. nell’età contemporanea Secolo XIX Nuove coltivazioni Rivoluzione agraria Rivoluzione industriale Rivoluzione dei trasporti forte sviluppo demografico, forti differenze sociali Primi alimenti in scatola (1810) primo frigorifero (1859) pastorizzazione (1862) Determinazione del FET e del metabolismo Secolo XX Le due Guerre Mondiali Rivoluzione verde (selezione, ibridazione e mutagenesi), nascono le industrie sementiere Primi surgelati (1920) Liofilizzazione, micronde (1920) Sottovuoto (1970) In Italia anni ’60 boom economico, nascono i primi supermercati, nascono i cibi già pronti 1990 la Cina produce tabacco OGM 1994 USA produce pomodoro OGM
Nuove tendenze alimentari Il fenomeno della globalizzazione è rappresentato da: sviluppo di nuove tecnologie miglioramento dei trasporti penetrazione dei mass-media Simboli alimentari della globalizzazione Coca-Cola fast-food all’americana Alcune conseguenze: Sulla salute: nei PS ipernutrizione, nei PVS iponutrizione Sull’ambiente: inquinamento e consumo di risorse naturali non rinnovabili, non è garantita a tutti la sovranità alimentare
Nuove tendenze alimentari I prodotti del Terzo millennio: funzionali (es. probiotici) dietetici (es. alimenti per diabetici) fortificati (o arricchiti) (es. cereali per la prima colazione) di qualità (es. DOP, IGP, STG e biologici) convenience o con comodità d’uso
Fattori che influenzano le abit. alim. Ambientali condizioni geografiche e climatiche Socio-culturali sviluppo economico del Paese, scelte politiche, pubblicità, tradizioni gastronomiche, ecc. Individuali ambiente familiare, grado di istruzione, credenze religiose, ecc.