PERCHE’ LO FACCIAMO, PERCHE’ SIAMO QUI Come genitori siamo spesso accusati di essere troppo concentrati su nostro figlio, di non vedere oltre il ns naso,

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PERCHE’ LO FACCIAMO, PERCHE’ SIAMO QUI Come genitori siamo spesso accusati di essere troppo concentrati su nostro figlio, di non vedere oltre il ns naso, di essere sindacalisti di ns figlio, di viziarlo, casomai chiedendo un aiutino in prima superiore per farlo promuovere Tutto questo ci può stare ma noi siamo qui anche per un altro motivo che esplicito con parole di persone più brave e più efficaci di me nello scrivere:

Cittadini tornate protagonisti Mario Calabresi 31/07/2015 … bisogna essere cittadini protagonisti e partecipi, bisogna fare fatica e smettere di chiudere gli occhi aspettando che per miracolo qualcuno risolva tutti i nostri problemi.” Don Lorenzo Milani Lettera a una professoressa Ho imparato che il problema degli altri e uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l'avarizia

DA DOVE SIAMO PARTITI ALESSANDRO “Io son preoccupato del fatto che mia figlia in prima media ha una preparazione culturale per la sua età scoraggia nte.” ANDREA “Mia figlia è uscita quest'anno dalle medie (tra l'altro con 10 e lode) ed ha una preparazione che, indicazioni di curricolo alla mano, non è certo soddisfacente” PAOLO “Mi rattrista pensare come molti genitori non si preoccupano del fatto che i loro figli finiranno le medie senza conoscere la capitale della Francia o sapere chi era Anna Frank o Primo Levi”

Matematica: I risultati medi ottenuti in matematica dai quindicenni in Italia sono inferiori alla media OCSE, tuttavia l’Italia è uno dei Paesi che ha registrato i maggiori progressi nei risultati di matematica. Lettura: I risultati medi in lettura ottenuti dai quindicenni in Italia sono inferiori alla media OCSE e sono rimasti stabili tra il 2000 e il 2012.

Cristina Contri N. 2 “Cooperazione Educativa” aprile 2015 Racconta una presentazione della scuola ai genitori di 1. elementare: “…Ciò che viene mostrato ai genitori è quel pezzo di scuola, che la scuola delega ad altri Progetti su educazione alimentare, musica, sport, storia locale, educazione alimentare, ecc. Della scuola, l’istituzione che è delegata dalla società ad occuparsi dello sviluppo e dell’educazione dei suoi cittadini, non viene detto nulla…” Continua Cristina “…Perché non riusciamo a dire quello che facciamo a scuola? Perché per raccontarci parliamo degli esperti che vengono a fare lezione al posto nostro? Noi che insegnamo loro a leggere, scrivere e fare i calcoli. Noi che insegnamo loro come si sta insieme, giorno dopo giorno…”

Legge 107/2015: La logica della legge: Raggiungere un Obiettivo : innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti Con Nuovi Strumenti Con Nuove Verifiche e controlli

La modalità di lavoro della mattinata:. Trattiamo un singolo argomento alla volta con lettura o riassunto dei commi della legge che riguardano quel tema. commento alla legge. eventuali domande dei genitori presenti

PORTALE UNICO DELLA SCUOLA In questi anni come genitori abbiamo lamentato spesso l’impossibilità a raccogliere informazioni complete ed esaustive direttamente dai siti delle scuole, siti dove imperava l’anarchia oppure una certa opacità. Ci pare di capire che con queste indicazioni della nuova legge si dovrebbe arrivare finalmente ad una comunicazione trasparente tra scuola ed utenza superando la necessità di quelle trafile burocratiche quali “l’accesso agli atti”

Il piano nazionale per la scuola digitale (commi 56/62) Per anni i genitori, attraverso i Comitati Genitori, hanno organizzato feste e lotterie o raccolte fondi nelle scuole, soprattutto elementari e medie, per acquistare computer e LIM Sognando una SCUOLA DIGITALE per i loro figli

IL P.O.F. TRIENNALE (commi 5/27)

Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti

Percorso formativo degli studenti (commi 28-32)

Percorsi di alternanza scuola-lavoro (commi 33-44)

Edilizia scolastica Commi (153 – 179)

Il comitato di valutazione dei docenti (commi 126/130)

(comma 129) Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale

Erogazioni liberali (commi 145 – 152)

Decretazione delegata al Governo (comma 180)

Comma 16 Educazione alle pari opportunit à 16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunita' promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parita' tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.

2. Il Piano, con l'obiettivo di garantire azioni omogenee nel territorio nazionale, persegue le seguenti finalita': a) prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione della collettivita', rafforzando la consapevolezza degli uomini e dei ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne e nella soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali; b) sensibilizzare gli operatori dei settori dei media per la realizzazione di una comunicazione e informazione, anche commerciale, rispettosa della rappresentazione di genere e, in particolare, della figura femminile anche attraverso l'adozione di codici di autoregolamentazione da parte degli operatori medesimi; c) promuovere un'adeguata formazione del personale della scuola alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere e promuovere, nell'ambito delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, delle indicazioni nazionali per i licei e delle linee guida per gli istituti tecnici e professionali, nella programmazione didattica curricolare ed extracurricolare delle scuole di ogni ordine e grado, la sensibilizzazione, l'informazione e la formazione degli studenti al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo; d) potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso modalita' omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza; e) garantire la formazione di tutte le professionalita' che entrano in contatto con fatti di violenza di genere o di stalking; f) accrescere la protezione delle vittime attraverso il rafforzamento della collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte; g) promuovere lo sviluppo e l'attivazione, in tutto il territorio nazionale, di azioni, basate su metodologie consolidate e coerenti con linee guida appositamente predisposte, di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva; h) prevedere una raccolta strutturata e periodicamente aggiornata, con cadenza almeno annuale, dei dati del fenomeno, ivi compreso il censimento dei centri antiviolenza, anche attraverso il coordinamento delle banche di dati gia' esistenti; i)prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto delle competenze delle amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di genere e di stalking e delle esperienze delle associazioni che svolgono assistenza nel settore; l) definire un sistema strutturato di governance tra tutti i livelli di governo, che si basi anche sulle diverse esperienze e sulle buone pratiche gia' realizzate nelle reti locali e sul territorio. « Art. 5 (Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale di genere

Rapporto di Autovalutazione - RAV

1.a. AUTOVALUTAZIONE Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono chiamate a sviluppare - nel corrente anno scolastico – un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV). Il RAV è da elaborare, entro il primo semestre 2015, esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria. 1.b. VALUTAZIONE ESTERNA Nel corso del prossimo anno scolastico è prevista l’attivazione della fase di valutazione esterna attraverso le visite alle scuole dei nuclei. Saranno coinvolte circa 800 istituzioni scolastiche, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014. Quest’ultime in parte (3%) saranno scelte casualmente, in parte (7%) saranno individuate sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia. MIUR: Scuola in Chiaro

1.c. AZIONI DI MIGLIORAMENTO – AGGIORNAMENTO RAV A partire dal prossimo anno scolastico, in coerenza con quanto previsto nel RAV, tutte le scuole pianificano e avviano le azioni di miglioramento, avvalendosi eventualmente del supporto dell’INDIRE o di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali). Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un’eventuale ritaratura degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio d. Valutazione esterna - Azioni di miglioramento – Azioni di rendicontazione sociale Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di miglioramento, le scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento. MIUR: Scuola in Chiaro