MATRICE PROCESSI V incoli ambientali: Aree soggette a specifiche norme di protezione: Aree archeologiche marine; Aree Marine Protette (AMP); Aree naturali marine protette (oasi blu); Aree protette territoriali costiere (parchi e riserve naturali); Aree Specialmente Protette del Mediterraneo (ASPIM); Parchi archeologici sommersi; Siti Natura 2000 (SIC e ZPS); IBA; Zone marine di ripopolamento e di tutela biologica; Zone protette ai sensi della convenzione di Ramsar; Praterie di Posidonia oceanica (habitat prioritario); Aree di particolare attenzione: Biocenosi sensibili (coralligeno pugliese) Aree di nursery delle principali specie demersali DPSIR Tendenze socio-economiche evolutive del tessuto urbano pericostiero (es. fruizione per scopi turistici, aumento di sversamenti di carico antropico a mare, attività di pesca e acquicoltura) Pressioni antropiche costiere e previsioni urbanistiche (es. urbanizzazione di aree pericostiere, infrastrutturazioni pesanti); Relazioni esistenti tra mare ed entroterra, es. reciproche relazioni planovolumetriche Impatto acustico, Impatto visivo; impatto del cavidotto sulla piattaforma marino-costiera Controllo della qualità delle acque e da sversamenti accidentali Trend evolutivi dei traffici portuali e eventuale intensificazione delle rotte. Aumento dell’assortimento di frazioni merceologiche dei rifiuti legate alla retroportualità Conseguenze ambientali derivanti dalle attività di balneazione e turistiche in generale Parametri indicatori di contaminazione antropica delle acque e concentrazione nutrienti Riduzione globale di emissioni di gas serra ai fini della produzione energetica Gestione integrata ambientale dei cicli produttivi delle attività off-shore sin dalla fase di cantiere Trend di sfruttamento delle risorse energetiche da fonti fossili Alterazioni indotte dalle attività di pesca nei periodi riproduttivi della fauna ittica Presenza di aree protette e/o di rilevanza comunitaria. Aree di pertinenza e buffer di protezione. Perdita di Habitat, cambiamenti nella distribuzione e nell’abbondanza di specie e distruzione del fondo marino. Depauperamento della biodiversità marina. Vulnerabilità delle specie faunistiche alle sorgenti di rumore Rispetto di criteri orientati ai principi di sostenibilità e compensazione ambientale Dinamiche di insediamento di attività turistico-ricreative (policy orientate al turismo). Interferenze della attività off-shore sulle altre attività pre-esistenti Stato geomorfologico delle coste Aumento costi sociali derivanti dall’erosione costiera. Necessità di trattamento di Rifiuti Speciali per i quali l’area non è attrezzata Predisposizione di best-practices nelle nuove attività insediate. Movimenti migratori interessanti le aree di litorale da parte della avifauna. Alterazioni della dinamica dei litorali Stato di qualità delle acque e integrità dei fondali Restrizione delle attività economiche legate alla pesca Riduzione del rischio tecnologico Ing Alessandra Arrivo Avv. Giorgia Barbieri Avv. Ambra Bucciero Ing. Adolfo Camposarcone Avv. Maurizio Gadaleta Ing. Francesco Corvace Ing. Rocco Labellarte Geol. Elena Laghezza Ing. Stefania Melis Nat. Vincenzo Moretti Agr. Antonella Sasso Nat. Serena Scorrano Servizio Ecologia Task force VIA-VAS Presso il Servizio Ecologia della Regione Puglia, autorità competente al rilascio di pareri di compatibilità ambientale di Piani, Programmi e Progetti secondo le previsioni del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., è incardinato l’Ufficio Valutazione di Impatto Ambientale, Programmazione e Politiche Energetiche, in cui opera la Task Force VIA-VAS che provvede all’espletamento delle istruttorie tecniche relative alle procedure ambientali. Nell’ultimo quinquennio la Regione Puglia ha legiferato in maniera significativa, al fine di incentivare l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, quali impianti eolici, fotovoltaici e biomasse. Attualmente l’ufficio è impegnato nella gestione di un numero particolarmente elevato di procedure inerenti la realizzazione di impianti eolici on - shore (a terra) e di diverse istanze per la realizzazione di parchi eolici off-shore, questi ultimi per una potenza massima complessiva di circa 2 GW. Il cruscotto di indicatori utilizzati riprende il metodo suggerito dalla letteratura tecnica sul tema dell’ Environmental Assessment, in particolare, il framework DPSIR (Driving Forces, Pressures, State, Impacts and Responses).