La desomorfina è una sostanza oppiacea inventata nel 1932 negli Stati Uniti derivante dalla morfina, nella cui molecola è stato rimosso il gruppo 6-idrossido ed il doppio legame 7,8 è stato saturato. La desomorfina
Il nome utilizzato in Russia per la "droga di strada" con desomorfina fatta in casa è "Krokodil" (coccodrillo), con riferimento all'effetto dato dalla sostanza e dalle impurità in essa contenute che rendono rapidamente la pelle squamosa.
Quindi,la desomorfina e la droga krokodil non sono la stessa cosa. Quest'ultima è una sostanza che ti mangia letteralmente vivo, attaccando le ossa, la pelle si ricopre di piaghe, motivo per cui molto spesso si è costretti a ricorrere all’amputazione degli arti. È composta da Codeina (elemento che si trova nei più comuni analgesici), benzina, olio, detersivo industriale e iodio. L’ingrediente principale di questo mix letale è la codeina, in Italia considerata uno stupefacente da oltre vent’anni.
Bastano le prime due iniezioni in endovena di Krokodil per creare dipendenza. Sin dal primo contatto con i tessuti interni genera danni irreparabili. Il tessuto osseo viene dissoluto, sciolto. La pelle si squarcia a tal punto da formare enormi piaghe a volte così grandi da costringere all’amputazione degli arti. In Russia è molto diffusa, ma anche in Ucraina e Bielorussia, il consumo è aumentato. La speranza di vita di chi assume Krokodil in modo continuativo è bassissima: da 1 a 3 anni. Solo 1 tossicodipendente su 100 riesce a disintossicarsi.
è molto spesso fatta in casa.
è importante sottolineare che gli effetti non sono solo quelli visibili sul corpo, ma colpisce il sistema nervoso e anche gli organi interni vitali come fegato e reni.
RED KROKODIL Russia, in un appartamento di una qualsiasi città devastata un uomo, dipendente dalla droga krokodil, rimesta tra allucinazioni e martoriazione della propria carne. Senza mai uscire dalla casa ma viaggiando all'interno di se stesso, vede scontrarsi il desiderio di libertà con i demoni della droga e la scarnificazione effettiva che produce lentamente sul suo corpo.
Lontanissimo da qualsiasi denuncia sociale il film di Domiziano Cristopharo è interessato alla droga non tanto per il problema che pone quanto per la maniera in cui interviene nella testa umana, piegando la carne e distruggendola. Come una sostanza esterna si insinui nell'organismo a tutti i livelli, influendo nella chimica del cervello al pari di quella dell'epidermide.