Relazione della prof.ssa Manuela Bocco Ghibaudi Il web per scoprire le origini e andare oltre i confini CCIAA AT – 7-11-2015 “Ali e Radici: il web ci aiuta a prendere il volo e le radici astigiane accompagnano il nostro viaggio oltre qualsiasi confine”
“Asti Ali e Radici – Astigiani nel Mondo” è nata nel 2013 ad Asti “Asti Ali e Radici – Astigiani nel Mondo” è nata nel 2013 ad Asti. “Ali e Radici” (andata e ritorno) richiama il significato di partire, volare in altri mondi in cui trovare la personale realizzazione, per poi tornare alle radici, alla propria terra. “Asti Ali e Radici” si pone come sviluppo concreto, attivo e operativo del “Comitato Papa Francesco”, che si occupa di diffondere e valorizzare con opere di servizio sul territorio il messaggio apostolico di Papa Francesco. Obiettivo dell’Associazione è cercare, contattare, conoscere quanti più Astigiani o piemontesi che vivono all’estero e desiderano ritrovare tracce della loro storia familiare per riavviare rapporti o consolidare quelli già esistenti
Finalità: non sono solo “incontrarsi”. Si intendono costruire percorsi di avvicinamento, progetti specifici di scambi culturali, soggiorni-studio per giovani interessati ad apprendere lingue straniere, creare possibili opportunità professionali e di sviluppo economico.
Il web con tutte le sue declinazioni (portali istituzionali sulla migrazione, social network/facebook/twitter, circuiti virtuali delle Associazioni di Italiani residenti all’estero, registri italiani sull’emigrazione all’estero, etc) rappresentano la nostra principale fonte di contatto, in modo da poter accogliere “amici”, dialogare a livello interattivo. www. nacque al Cern di Ginevra e da lì fu lanciato, senza royalties alcuna, mentre ci fosse stata un’azienda della silicon valley a diffondere il World Wide Web probabilmente lo avrebbe fatto con scopo di lucro. Il web nella tracciabilità delle origini di famiglie, culture e tradizioni locali consente anche la condivisione del risultato, porta dunque vantaggi multidirezionali un tempo impensabili con la carta stampata e neanche con i media di seconda generazione (radio e televisione).
Nostre iniziative dal 2013: “Centro Studi e Ricerche sulla Migrazione Astigiana Giovanni Angelo Bergoglio”, PORTACOMARO STAZIONE (ASTI). Gli oggetti e i pannelli ripercorrono attraverso testi e immagini la storia di cinque famiglie dell’astigiano che nei primi anni del Novecento hanno lasciato la propria terra di origine per iniziare una nuova vita in Argentina e in Sud America. Punto di riferimento dei nostri studi è stata la famiglia Bergoglio che, proprio da Bricco Marmorito, è partita per Buenos Aires il 1° febbraio del 1929. incontro con astigiani residenti in Australia, Argentina, Stati Uniti, Nuova Zelanda momenti di solidarietà e dialogo con comunità di immigrati stranieri ora astigiani, tra cui Ucraini e Rumeni. visite operative presso comunità di profughi Africani, Siriani e Palestinesi ospitati nelle strutture astigiane. Preziosa la collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Filosofia, a cui è stata dedicata una tesi di Laurea al progetto seguente:
Il nostro prossimo impegno insieme a Provincia, Comune, Camera di Commercio, Uni-Astiss, Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, Unione Industriale, Diocesi ha come data Lunedì 28 dicembre 2015 h 11.30, Palazzo della Provincia In questo giorno, infatti, un’eccellenza di origine astigiana, Fabiola Gianotti Direttrice Generale del Cern (Consiglio Europeo pe la Ricerca Nucleare) di Ginevra, riceverà la Cittadinanza Onoraria Astigiana.
Le nostre proposte: VITE D’EMIGRANTI: DAL PIEMONTE AL RESTO DEL MONDO E RITORNO La viva voce dei protagonisti o dei loro discendenti raccontano storie di emigrazione. Famiglie illustri piemontesi che hanno reso grandi i Paesi di adozione come ad esempio i Gallo, che dalla California sono diventati leader del mercato enologico americano; o gli Stradella e i Bianchi che dal Sud America portano la loro testimonianza sulle viti di origine piemontese. Vino oggi in Piemonte è anche al centro di un fenomeno di immigrazione: sono migliaia i lavoratori stranieri occupati nelle nostre aziende vitivinicole: albanesi, macedoni, rumeni. Una storia di integrazione e di rinascita nel nostro territorio. Coloro che hanno portato le loro “radici”/vite all’estero e coloro che qui nell’astigiano hanno trovato una nuova vita e una realizzazione personale, coltivando e valorizzando i beni del nostro territorio. TURISMO DI RITORNO. Visitare la terra di origine dei propri genitori, nonni, andare a riscoprire le tradizioni e i luoghi geografici familiari che hanno accompagnato i racconti e la crescita dei figli, nipoti, costituisce un’opportunità di “ricchezza” sia per chi visita sia per chi accoglie.
Un nostro prossimo appuntamento sarà infatti a Torino il 17 ed il 18 dicembre, date in cui l’ufficio per l’internazionalizzazione della CCIAA di Torino, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Unione Industriale, ha invitato imprenditori e manager affermatisi all’estero, ma di origine piemontese, ad incontrare imprenditori, artigiani e imprenditori agricoli, piemontesi a loro volta, ma residenti in Piemonte e interessati, loro tramite, ad internazionalizzare la propria attività. MEET@ASTI L’idea nostra è di proporre all’interno del museo sulla migrazione astigiana una serie di quadri di approfondimento sugli tutti gli astigiani emigrati da Asti già presenti nei ns. database, ma tutt’ora viventi. Essi sono infatti in grado di arricchire l’astigiano ed incontrare gl’interessati in una “due gironi” che intendiamo organizzare, una Meet@Asti di taglio imprenditoriale e culturale. Grazie.