GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO Manuale per l’operatore Rosalma Gaddi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PSICOLOGIA CLINICA Teoria e tecnica del colloquio clinico e Laboratorio Prof. Daniela Cantone a.a. 2012/2013.
Advertisements

Dott.ssa Carmelina Calabrese
Teaching communication skills
didattica orientativa
La metodologia dellorientamento narrativo febbraio 2008.
COMPETENZE: CERTIFICAZIONE e...
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Cosa vi portate a casa da queste due giornate? La consapevolezza che lavorare congiuntamente in rete facilita lacquisizione di competenze La crescita nel.
La prevenzione del burnout
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C.CAURGA CHIAVENNA ORIENTARSI ED OPERARE NEL MONDO DEL LAVORO.
Prevenzione, Diagnosi e Trattamento delle Dipendenze Comportamentali
SPAZIO DAZIONEPROGETTO STRUTTURALEATTEGGIAMENTOSENSO In prima approssimazione possiamo dire che un setting, in contesto scolastico, sia un ambiente intenzionalmente.
L’apprendimento trasformativo
Dalla struttura della materia alle sue trasformazioni … al corpo
A scuola di sicurezza Giuliana Rocca ASL Bergamo
1- Progettazione didattica (con o senza tecnologie) 2- Collocare le tecnologie nellambiente di apprendimento (tecnologie come mezzo per apprendere) A.Calvani.
Informare le famiglie: quali messaggi e quali strumenti
Meno alcol…libera mente Classi 1 e 3 Istituto Blaise Pascal ASL TO 3 - Dipartimento Patologia delle dipendenze sede Giaveno ACAT ValSangone.
Prof.ssa Dina Guglielmi SdF
I counselor realizzano il proprio ruolo professionale,
Progetto di formazione, consulenza ed elaborazione materiali e procedure per lo staff di professionisti che realizzeranno interventi formativi / informativi.
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
PROBLEM SOLVING O SYSTEMS ENGINEERING
A.N.DI.S Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici Sezione Regionale della Toscana 18 ottobre 2013 I Bisogni Educativi Speciali nella Scuola di Tutti.
1. Analisi dei problemi Definizione degli obiettivi Interventi Gli obiettivi presuppongono lanalisi del problema e orientano gli interventi, che consistono.
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
I “Comportamenti Problema” delle persone con autismo
Dott. Roberto Costanzo SIAN ASL 21
LA CLASSE Percorso di formazione per docenti sulle modalità e strategie da attivare per il miglioramento di comportamenti – atteggiamenti relazionali.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
CONTENZIONE E ASSISTENZA
COSTRUZIONE DI UN PROGETTO FORMATIVO
Commenti all’esempio del treno Nell’esempio del treno si è iniziato dalle attività generiche che tipicamente servono per portare a termine i compiti iniziali.
Commenti all’esempio del treno Nell’esempio del treno si è iniziato dalle attività generiche e/o attività operative che tipicamente costituiscono i passi.
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
RE - START SPUNTI PER UNA RIPARTENZA TRAVOLGENTE.
DIDATTICA IN RETE APPLICABILE ALLA DIDATTICA SCOLASTICA - Didattica in rete (in senso stretto) e didattica “mista” (blended) - Didattica in aula potenziata.
Perchè il role playing in questo progetto
Prova di nota. Tanto per vedere come funziona.
L’intervento cognitivo -comportamentale
Il progetto di vita: la funzione del docente
Programmazione attività di comprensione nel secondo ciclo della scuola primaria classe quarta Dalle indicazioni Obiettivi di apprendimento al termine.
Limiti e possibilità delle competenze psicologiche nella consulenza di patologia ereditaria Giovanni Guerra Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche.
Unita' di apprendimento
LE TRE FASI IDEALI 1. PROIETTIVA O DI ESPRESSIONE IL GRUPPO ESPRIME LE PROPRIE PRECOMPRENSIONI DEL TEMA 2. ANALISI O APPROFONDIMENTO STABILIRE DISTANZA.
prof.ssa Giovanna Mirra
Dai PROCESSI alle COMPENTENZE
GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI (PDTA – PCA – PAI) STRUMENTI E METODI PER PROGETTARE, GESTIRE E MONITORARE UN PERCORSO 30 OTTOBRE 2014 Caterina E. Amoddeo Direttore.
Proporzionalità e miscugli di colori Un approccio sperimentale a cura di Paola Bevilacqua Seminario sul curricolo verticale Roma, 23/05/2014.
Carmela Cristallo Assessorato alle Politiche di Promozione
Progetto GAP-NET - 2 nd Wave Graziano Bellio. Obiettivi 1.sviluppo o rafforzamento di ambulatori locali (ulss n. 3, 8 e 15), garanzia di accoglienza,
Un sito web per i giovani giocatori e la famiglia Francesca Amato.
Analfabetismo Vs alfabetismo?
Formazione per i Coordinatori Distrettuali del Centenario 0.
PER VIVERE UNA RELAZIONE PROFONDA BISOGNA ESSERE MATURI transizione manuale.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Dall’idea al progetto perché progettare?. non partiamo da zero valorizziamo l’esperienza in ogni organizzazione esiste una attività di progettazione inconsapevole.
Strumenti del mestiere RYS &. Sono strumenti del metodo che servono ad aiutare i rover e le scolte a migliorare la conoscenza di se stessi e del loro.
Corso di comunicazione efficace Carlo Bosna
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
Seminario di studi “Reuven Feuerstein: i bambini del mondo ti aspettano” Firenze, 22 ottobre 2014 Istituto per la Ricerca e la Sperimentazione Metodologica.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA Alcune indicazioni per la progettazione degli interventi 24 febbraio 2006 Laboratorio.
L’intervista motivazionale  Una volta identificato il rischio (o rischi alla salute) si pone il problema di come intavolare la discussione senza sollevare.
Tirocinio Indiretto 13 novembre 2015 Prof. Ivan Di Pierro Pedagogista Clinico e Giuridico UNIVERSITÀ DEGLI.
JOURNAL CLUB PROMOZIONE DELLA SALUTE DoRS, 9 giugno 2005 Togliersi il fumo dagli occhi. Una ricerca con il Mac/T sulla motivazione a smettere di fumare.
L’intervento di rete. mamma Bimbo Assistente sociale scuola Compiti : Trasporto scolastico Conciliare tempi di cura e tempi di lavoro Assistente sociale.
Transcript della presentazione:

GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO Manuale per l’operatore Rosalma Gaddi

Il progetto di una Guida pratica per operatori è nato già con la prima stesura del «Manuale di autoaiuto per il giocatore che vuole smettere» redatto all’interno del Progetto Jackpot nel 2010 dall’Ambulatorio per il gioco d’azzardo problematico di Castelfranco. I 5 anni trascorsi hanno dato modo, attraverso esperienze e pensieri, di confermare numerosi aspetti clinici e metodologici ed arricchire e approfondire tecniche e strumenti. La matrice teorica di riferimento è quella cognitivo-comportamentale.

LETTERATURA INTERNAZIONALE Australia Raylu, Po Oei«A Cognitive Behavioural Therapy Programme for Problem Gambling» Terapist Manual Canada Ladouceur, Lachance «Overcoming Pathological Gambling» Fields «Motivational Enhacement Therapy for Problem and Pathological Gamblers» Herie Watkin-Merek, «Structured Relapse Prevention» an outpatient Counselling approach

La GUIDA PRATICA D’INTERVENTO Manuale per Operatori è stata costruita per essere uno strumento concreto ed è pensata affinché le diverse figure professionali, presenti nei Servizi per le Dipendenze, possano usufruirne in modo agevole. Nel Manuale si trovano: - possibili linee d’intervento - esemplificazioni cliniche - tecniche e strategie da seguire passo a passo per costruire un trattamento - spunti per un intervento focale Ma quando l’operatore può usare il Manuale?

Pensando agli operatori, il Manuale può essere sempre utilizzato. Gli scenari che l’operatore osserva accogliendo giocatori problematici sono vari, e il Manuale può essere una guida nel trattamento o può offrire uno spunto per orientarsi, anche per un’applicazione più creativa e adatta alla situazione specifica.

Quando applicare le sessioni del Manuale? 1.Quando l’operatore nota nel giocatore elementi che evidenziano la presenza di un aspetto motivazionale, anche se da sviluppare, e l’operatore può ricercare una linea operativa 2.Quando l’operatore rileva che le variabili familiari, economiche, psicopatologiche che caratterizzano la situazione presa in carico non intralciano il flusso dell’intervento 3.Quando il comportamento di gioco ha caratteristiche medio-lievi che lo rendono aggredibile, e l’operatore può trovare nel manuale una guida per il trattamento

Quando non applicare le sessioni del Manuale? Quando l’operatore nota che il giocatore è demotivato e che non interrompe il comportamento di gioco, o quando le ricadute sono frequenti, quando l’operatore evidenzia la necessità di un lavoro sulla relazione per l’aggancio con il giocatore, allora è meglio aspettare che arrivi il momento opportuno…

Quindi il Manuale può essere molto utile quando l’operatore rileva che il giocatore è autonomo sul piano terapeutico, cioè: Motivazione presente Ricadute occasionali, focali Capacità di tendere verso un obiettivo Possibilità di lavorare con più setting: le schede, gli homework, la relazione

Le 3 aree d'intervento Motivazione Sessione 1: motivazione e psicoeducazione Sessione 2: assessment Intervento Comportamentale Sessione 3: il gioco è un problema. Consapevolezza sulle conseguenze del gioco Sessione 4: automonitoraggio e autocontrollo del comportamento di gioco Sessione 5: riorganizzazione del tempo Ristrutturazione Cognitiva Sessione 6: riconoscere e distinguere il craving Sessione 7: gli errori di pensiero del giocatore Sessione 7: prevenire le ricadute

Ogni sessione viene presentata con una struttura fissa che evidenzia un elenco di obiettivi e, a seguire, gli strumenti da utilizzare per raggiungerli. Ad esempio la sessione sull’Automonitoraggio e autocontrollo del comportamento di gioco si struttura su due obiettivi e, per ognuno di questi obiettivi, sono presentati alcuni Strumenti utilizzabili con il giocatore. Obiettivo 2: Definire che percezione ha il giocatore della propria autoefficacia nella gestione delle situazioni a rischio e del senso di controllo sui suoi comportamenti di gioco. Strumento1*La scheda Scopri cosa attiva il tuo gioco d’azzardo Strumento 2Progettare la costruzione di comportamenti protettivi Strumento 3La scheda Questionario di Auto-efficacia

Nell’Appendice si trovano tutte le schede che vengono presentate con esemplificazioni nelle sessioni.

ESEMPIO DI UN PERCORSO TERAPEUTICO Giorgio, 62 anni Elementi rilevanti:  gioco Slot (percepito come problematico)  lunga storia di gioco  autonomia nella gestione del denaro  motivazione al gioco: evitamento e socializzazione

QUALE PRIORITÀ PORTA GIORGIO RISPETTO AL TRATTAMENTO? Giorgio necessita di ridurre le perdite economiche e di programmare la gestione economica per il futuro. «Su una scala da 0 a 10 come valuta il bisogno di diminuire o rendere controllata la perdita di denaro al gioco?» «Come pensa sia possibile per Lei controllare la dipendenza dalle slot?» a)BASSA MOTIVAZIONE Tecniche d’intervento: Lavoro motivazionale per chiarire gli obiettivi del giocatore e risolvere le ambivalenze

a)Sessione 1 Motivazione e psicoeducazione Obiettivo 2: Aumentare la motivazione intrinseca al cambiamento analizzando e risolvendo le ambivalenze Strumenti: Bilancia decisionale CONTINUO A GIOCARE: PROCONTINUO A GIOCARE: CONTRO 1. posso vincere e chiudere tutti i debiti1.ho più debiti 2.le relazioni a casa sono tese SMETTO DI GIOCARE: PRO SMETTO DI GIOCARE: CONTRO 1. non spendo soldi 2. i familiari sono più tranquilli 1.non ho più possibilità di vincere 2.non ho più possibilità di pagare i debiti 3.penso sempre al gioco e sto male 4. Sono teso e agitato

QUALE PRIORITÀ PORTA GIORGIO RISPETTO AL TRATTAMENTO? Giorgio necessita di ridurre le perdite economiche e di programmare la gestione economica per il futuro. «Su una scala da 0 a 10 come valuta il bisogno di diminuire o rendere controllata la perdita di denaro al gioco?» «Come pensa sia possibile per Lei controllare la dipendenza dalle slot?» a)BASSA MOTIVAZIONE Tecniche d’intervento: Lavoro motivazionale per chiarire gli obiettivi del giocatore e risolvere le ambivalenze b) ALTA MOTIVAZIONE Tecniche d’intervento: Assessment delle sessioni di gioco Intervento sulle Distorsioni cognitive Prevenzione delle ricadute

b) Sessione 7 Gli errori di pensiero del giocatore Obiettivo 1: Conoscere cosa sono e come funzionano le distorsioni cognitive Strumenti:  Tabella sulle distorsioni cognitive associate alle euristiche Durante l’analisi dei contenuti dei racconti di Giorgio, l’operatore ha evidenziato la seguente distorsione cognitiva: «Per decidere quanti soldi mettere nella slot, osservo le vincite delle macchine vicine.»

Inserisci tabella euristiche

L’operatore lavora, in primis, sul riconoscimento da parte di Giorgio di questa sua distorsione cognitiva, per poi passare alla ristrutturazione cognitiva vera e propria, la fase centrale del trattamento.

Obiettivo 2: Fornire strumenti per aiutare il giocatore a modificare le proprie distorsioni cognitive Strumenti:  Analisi funzionale del comportamento di gioco  Pensiero a voce alta  Pensieri nuovi che permettono di controllare il comportamento di gioco  Insinuare dei dubbi nella mente  Messa in discussione delle idee che sostengono il gioco e preparazione di un nuovo dialogo interno  Tecnica della freccia discendente

Tecnica Della Freccia Discendente Analisi funzionale Pensieri nuovi che permettono di controllare il comportamento di gioco

Quali sono le criticità che l’operatore può incontrare nell’applicazione della Guida pratica?  L’operatore può non avere l’abitudine a seguire un timing molto scandito, o ad usare i compiti come setting terapeutico  I giocatori possono presentare una certa resistenza nella compilazione delle schede, soprattutto se la prescrizione richiede un lavoro in autonomia  Il Manuale è una guida pratica che non esaurisce, né sostituisce, l’intervento terapeutico nel suo complesso e nella sua completezza

GRAZIE PER L’ASCOLTO