LA LIRICA MONODICA.

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Transcript della presentazione:

LA LIRICA MONODICA

La lirica monodica La culla della lirica monodica è probabilmente l’Asia Minore. Ecco le coordinate che permettono di inquadrare la lirica monodica nel sistema della comunicazione nella Grecia arcaica: elementi della comunicazione definizione mittente un aristocratico o un poeta di professione destinatario l’eteria aristocratica, il tiaso femminile, la corte di un tiranno occasione il simposio codice dialetti ionico ed eolico con elementi epici canale canto affidato a una voce solista accompagnata da strumento a corda temi politica, riflessioni esistenziali, considerazioni etiche, amore La lirica monodica > La lirica monodica

Banchetto di dei (tempio di Atena ad Assòs) I rappresentanti della lirica monodica Ecco i rappresentanti della lirica monodica inclusi nel canone alessandrino dei lirici: lirici cronologia ambiti tematici Alceo VII sec. a.C. politica, amore, simposio Saffo religione (invocazioni agli dèi) e vita del tiaso (amore, carmi di congedo ecc.) Anacreonte VI sec. a.C. politica, amore, simposio, ritratti ironici Banchetto di dei (tempio di Atena ad Assòs) La lirica monodica > I rappresentanti della lirica monodica

John William Waterhouse, Ninfe trovano la testa di Orfeo (1900) La tradizione poetico-musicale di Lesbo Alceo e Saffo sono originari dell’isola di Lesbo, da sempre considerata la culla della poesia e del canto. L’eccellenza della tradizione locale trova spiegazione in un aition: alle sue sponde sarebbero approdate la testa e la lira del mitico cantore Orfeo, ucciso dai Traci.   A Lesbo avrebbero operato: Terpandro, iniziatore della citarodia, inventore dell’eptacordo, del barbiton e dello scolio simposiale, nonché organizzatore di alcune forme liriche e fondatore della scuola citarodica di Lesbo; Arione, innovatore del ditirambo (vi avrebbe introdotto un coro di satiri). John William Waterhouse, Ninfe trovano la testa di Orfeo (1900) La lirica monodica > La tradizione poetico-musicale di Lesbo

Peculiarità della lirica eolica La tradizione lirica in cui si inscrivono Alceo e Saffo è caratterizzata da due importanti elementi: il dialetto eolico, molto più vicino al dialetto locale di quanto non lo siano lo ionico letterario o il dorico della lirica corale; la metrica eolica, che: è regolata dal principio dell’isosillabismo, per cui versi dello stesso tipo hanno lo stesso numero di sillabe, e non dal principio dell’isocronia (versi dello stesso tipo hanno lo stesso numero di unità di tempo); presenta sistemi strofici ignoti alle altre lingue letterarie, soprattutto la strofe alcaica e saffica. Alceo e Saffo La lirica monodica > Peculiarità della lirica eolica

Alceo: il nemico dei tiranni La poesia di Alceo ci riporta alle lotte politiche che tra VII e VI secolo a.C. conducono all’instaurazione della tirannide a Lesbo; i suoi versi toccano spesso l’ambito politico, per cementare l’identità dell’eteria di appartenenza e denigrare gli avversari. Alceo nasce a Mitilene e vive a cavallo tra VII e VI secolo a.C. Nei sui frammenti si allude alla tirannide di Melancro (612-609 a.C.), Mirsilo, Pittaco (590-580 a.C.). Alceo si allontana da Mitilene in almeno due occasioni: l’esilio a Pirra sotto Mirsilo e la partecipazione alla guerra contro Atene per il controllo del Sigeo. Pittaco di Mitilene La lirica monodica > Alceo: il nemico dei tiranni

Le tematiche: la politica I frammenti di Alceo rispecchiano soprattutto due tra i principali filoni tematici della poesia simposiale: la politica e il metasimposio. All’ambito della politica sono riconducibili i seguenti spunti: invettive contro i rivali politici (Mirsilo e Pittaco); esortazioni al combattimento (p. es. il cosiddetto frammento della sala d’armi); l’allegoria della nave, una serie di frammenti di argomento politico che costituiscono una sorta di scrittura a chiave comprensibile ai membri dell’eteria; la nostalgia per Mitilene durante l’esilio; l’abbandono dello scudo. Una nave greca La lirica monodica > Le tematiche: la politica

Le tematiche: il simposio In parecchi frammenti troviamo spunti tematici riconducibili ai vari momenti e aspetti del simposio: gli inni di apertura; la stigmatizzazione delle infrazioni al codice simposiale, attribuite ai nemici; l’eros, anche se poco rappresentato, probabilmente a causa di una selezione operata dalla tradizione manoscritta; la tematica mitologica (Elena, Aiace d’Oileo); intense descrizioni della natura, per le quali è difficile ipotizzare una collocazione. Scena di simposio La lirica monodica > Le tematiche: il simposio

Lingua e stile L’eolico di Alceo è abbastanza vicino al dialetto locale, anche se non mancano debiti nei confronti della lingua omerica: composti, stilemi epici, elementi lessicali dell’epica con morfologia eolica. La prossimità dell’eolico di Alceo alla lingua parlata si può forse spiegare con la spiccata funzione conativa dei carmi, destinati all’eteria riunita a simposio. La struttura metrica delle strofe, estremamente semplice, induce a ipotizzare una musica facile da memorizzare per chi doveva cantarla durante il simposio. Frustulo di papiro La lirica monodica > Lingua e stile

Saffo (affresco pompeiano) Saffo: la prima voce femminile Saffo rappresenta per noi la prima voce femminile del mondo greco e non è casuale che sia originaria di Lesbo: nell’isola infatti il mondo delle donne trova ambiti e forme di espressione ignoti alla Grecia continentale.   Saffo nasce a Ereso, nell’isola di Lesbo, intorno al 630 a.C. Deve essere di elevata condizione sociale: lo si deduce dal fatto che il marito Cercila è molto ricco e che lei stessa viene esiliata in Sicilia (tra 604/603 e 596/595). Secondo una leggenda, Saffo, innamoratasi di Faone senza esserne corrisposta, sarebbe morta suicida gettandosi in mare dalla rupe di Leucade. Saffo (affresco pompeiano) La lirica monodica > Saffo: la prima voce femminile

Lawrence Alma-Tadema, Saffo e Alceo (1881) Il tiaso Saffo non è poetessa di professione, ma esercita la funzione di educatrice in uno dei tiasi dell’isola di Lesbo. Il tiaso è un’associazione religiosa che prepara le giovani dell’aristocrazia alla vita coniugale, coltivandone il senso dell’eleganza, della raffinatezza, ma anche la religiosità. Nel tiaso occupa un posto importante l’amore omosessuale: si tratta però non di una libera manifestazione della sessualità, ma di una forma di educazione delle giovani all’intimità del rapporto coniugale. Lawrence Alma-Tadema, Saffo e Alceo (1881) La lirica monodica > Il tiaso

La produzione poetica L’ambito tematico privilegiato è costituito dall’eros, calato nel contesto della funzione paideutica e della cornice religiosa del tiaso. Possiamo classificare i frammenti in base ai contenuti e alla funzione: tipo di componimento definizione e contenuti carmi di invocazione invocazioni alle divinità, come quella ad Afrodite, in cui secondo i moduli dell’inno cletico si invoca l’aiuto divino in materia d’amore carmi di congedo e di lontananza si prende congedo dalle fanciulle che lasciano il tiaso per sposarsi o si ricordano antiche educande epitalami canti corali da eseguire durante le nozze, destinati ad ambiti sociali diversi e comunque di livello stilistico vario: contengono scherzi, immagini maliziose, apostrofi poetiche, strofette popolari e riecheggiano talvolta moduli stilistici omerici La lirica monodica > La produzione poetica

Anacreonte: leggerezza e grazia Anacreonte nasce a Teo in Asia Minore intorno al 570 a.C. Lasciata la sua città nel 545, a causa dell’attacco del generale persiano Arpago, partecipa alla fondazione della colonia di Abdera. Soggiorna alla corte dei tiranni Policrate a Samo e Ipparco ad Atene. Muore verosimilmente intorno al 485 a.C.   Le attese degli ambienti in cui il poeta opera sono probabilmente alla base della leggerezza tematica e della grazia stilistica tipiche di tanti suoi frammenti. Una coppa La lirica monodica > Anacreonte: leggerezza e grazia

Cortigiana e simposiasta Le tematiche Anacreonte nasce a Teo in Asia Minore intorno al 570 a.C. Lasciata la sua città nel 545, a causa dell’attacco del generale persiano Arpago, partecipa alla fondazione della colonia di Abdera. Soggiorna alla corte dei tiranni Policrate a Samo e Ipparco ad Atene. Muore verosimilmente intorno al 485 a.C.   Le attese degli ambienti in cui il poeta opera sono probabilmente alla base della leggerezza tematica e della grazia stilistica tipiche di tanti suoi frammenti. Cortigiana e simposiasta La lirica monodica > Le tematiche

Lingua e metrica La lingua di Anacreonte è lo ionico, con alcuni eolismi che secondo i filologi sarebbero dovuti alle vicende della tradizione.   Lo stile è improntato a chiarezza e semplicità, funzionale alla trasmissione dei contenuti. La metrica è allo stesso tempo personale e semplice, vicina a forme diffuse nella poesia popolare; il nome del poeta è legato in particolare a brevi strofe in dimetri ionici detti anacreontici. Libagione simposiale La lirica monodica > Lingua e metrica