IL SOGNO DI UN IMPERATORE Carlo V d’Asburgo
La genealogia
Carlo d’Asburgo re di Spagna Nacque a Gand, città delle Fiandre, nel 1500. Le Fiandre erano uno dei territori più ricchi d’Europa (fiere, agricoltura e allevamento fiorente, porto di Anversa) e facevano parte dei Ducato di Borgogna, uno stato vassallo del Regno di Francia. Carlo aveva come nonni le personalità più potenti d’Europa. Nel 1516, quando era già duca di Borgogna,ereditò il regno di Spagna (al posto della madre, considerata malata di mente).
Carlo V imperatore Inizialmente i sudditi non lo accettarono perché lo consideravano straniero, ma Carlo si trasferì per qualche anno in Spagna e governò con saggezza. Nel 1519 morì il nonno Massimiliano e Carlo fu eletto imperatore al suo posto, battendo la concorrenza di Francesco I di Valois, Re di Francia. Regnò fino al 1556 sull’impero su cui “non tramontava mai il sole”.
L’impero di Carlo V
Il sogno di un impero universale Due uomini fondamentali per l’educazione di Carlo V: Adriano di Utrecht (futuro papa Adriano VI, morto solo un anno dopo l’elezione a pontefice) e l’umanista Mercurino Gattinara. Su loro consiglio, Carlo V matura un progetto: ristabilire l’impero universale del Medioevo, unito dalla fede cristiana.
Grandi problemi Tenere unito un Impero così vasto e composito Difendersi dal pericolo di una invasione turca Contrastare il rivale Francesco I di Valois Arginare la Riforma Protestante e le sue conseguenze politiche Scarsa collaborazione di papa Clemente VII Medici, più interessato ai suoi territori che al bene della Chiesa.
Un Impero vasto e composito Le dimensioni erano enormi: Spagna, Napoli, Sicilia, Sardegna; terre familiari degli Asburgo in Boemia e in Austria; Fiandre, Paesi Bassi e territori imperiali; territori delle colonie spagnole in America. Per tenere tutto sotto controllo Carlo si sposta spesso e nomina persone fidate come reggenti. Un impero cristiano: la fede della tradizione cattolica doveva essere il cemento tra tutti questi popoli.
Lo scontro con Francesco I Diverse fasi di una lotta che dura più di 20 anni, con alterne vicende, ma senza risolversi in maniera decisiva Si combatte soprattutto in Italia per il possesso del Ducato di Milano. Episodi più drammatici: 1525 Battaglia di Pavia (Francesco I prigioniero) 1527 sacco di Roma
I due rivali Carlo V Francesco I
Il sacco di Roma Per contrastare la Lega di Cognac, alleata con Francesco I e a cui ha aderito anche il papa, Carlo V invia i Italia i mercenari lanzichenecchi, per lo più protestanti. Esasperati per il mancato pagamento e mossi dall’odio verso la Chiesa, essi saccheggiano Roma per 8 giorni.
La lotta coi Turchi È il periodo di Solimano il Magnifico (1520-1566) e della sua espansione In Europa attacca l’Ungheria. Nel 1529 i Turchi erano a Vienna, che resiste all’assedio. Carlo V cerca di cessare le ostilità con Francesco I per coalizzarsi insieme contro i Turchi, ma il re di Francia si allea con loro contro l’imperatore.
La moschea di Solimano, ad Istanbul
I pirati saraceni Nel frattempo i pirati musulmani infestano il Mediterraneo, capeggiati dal Barbarossa. Nel 1535 Carlo V conquista Tunisi, la loro roccaforte principale. L’imperatore stesso partecipa in prima linea. Nel 1541 Carlo V tenta di conquistare Algeri, ma viene sconfitto. I Turchi riprendono molto potere nel Mediterraneo.
La battaglia di Tunisi
La Riforma Protestante Mina la stabilità e l’unità dell’Impero sotto il profilo culturale, religioso e politico. Carlo V condanna Lutero nella Dieta di Worms (1521) ma molti principi tedeschi aderiscono al protestantesimo. Guerra tra l’imperatore e la Lega di Smalcalda. Vittoria imperiale a Mühlberg. Ma i principi si alleano con il nuovo re di Francia Enrico II, figlio di Francesco I, e sconfiggono l’imperatore nel 1552. Si arriva alla Pace di Augusta (1555): cuius regio, eius religio.
L’opera venne commissionata Ritratto di Carlo V Tiziano Vecellio 1548 L’opera venne commissionata Da Maria d’Ungheria, sorella dell’imperatore, per celebrare la vittoria a Mühlberg
L’abdicazione L’ideale di un impero universale e cattolico era irrealizzabile. Nel Cinquecento ormai gli stati nazionali erano una realtà consolidata e la religiosità dei re era un fatto privato (es. Francesco I alleato coi Turchi). La sconfitta coi protestanti è la goccia che fa traboccare il vaso. Nel 1556 Carlo V abdica e divide il suo Impero: al figlio Filippo la Spagna e le colonie, Paesi Bassi, domini italiani; al fratello Ferdinando il titolo imperiale e i territori tedeschi, boemi e austriaci.
Il monastero di San Gerolamo a Yuste, dove Carlo si ritirò dopo aver abdicato. Qui visse gli ultimi due anni della sua vita in preghiera e qui morì nel 1558.