Michele A. Cortelazzo Competenza orale e scritta
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale repertorio: un esempio concreto
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale prima variabile non affatto vs non mica vs mica Opera sia sull'asse diafasico che sull'asse diastratico: non... affatto è forma colta e di registro alto non... mica è forma di registro medio o basso o popolare mica è popolare in diastratia e secondariamente di registro molto informale e trascurato in diafasia
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale seconda variabile non sono a conoscenza vs non so Variabile lessicale, che opera fondamentalmente sull'asse diafasico: essere a conoscenza è di registro molto formale o di sottocodice burocratico, sapere è standard.
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale terza variabile che cosa vs cosa Variabile morfosintattica che opera contemporaneamente sull'asse diafasico e diastratico. che cosa è dello standard cosa è normale in registri informali ed è la forma tipica dell'italiano popolare cosa che compare in una varietà più marcata di italiano popolare (fatto di interferenza dialettale).
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale quarta variabile sia stato detto vs abbiano detto La variabile sintattica tipicamente diafasica La costruzione passiva senza agente appare solo in registri (molto) formali. La forma non marcata corrispondente è la costruzione con terza persona plurale indefinita che si trova in tutti gli altri registri.
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale quinta variabile abbian vs abbiano La forma tronca contrassegna registri veloci e/o meno sorvegliati.
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale sesta variabile abbian(o) vs hanno Variabile sintattica che opera primariamente sull'asse diafasico, dove il congiuntivo contrassegna un registro più accurato, e secondariamente sull'asse diastratico, dove l'indicativo sembra lievemente marcato in senso 'basso'.
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale settima variabile loro vs gli Variabile morfologica che opera primariamente sull'asse diafasico e secondariamente sull'asse diastratico. loro è forma sostenuta e dello standard tradizionele gli è la forma colloquiale e media ci è tipico dell'italiano popolare basso. Infine, la variabile fonologica h, della cui natura e distribuzione già abbiamo detto, rappresenta un'eventuale marcatezza in termini di carattere regionale dell'enunciato e va considerata preminentemente agire sull'asse diastratico.
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale ottava variabile detto vs deto Variabile fonologica rappresenta una traccia di carattere regionale dell'enunciato e agisce preminentemente sull'asse diastratico.
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale ascrizione alle varietà 1.italiano aulico formale 2.italiano aulico formale 3.italiano standard tradizionale 4.italiano standard tradizionale 5.italiano neostandard 6.italiano neostandard 7.italiano parlato colloquiale 8.italiano parlato colloquiale 9.italiano informale trascurato 10.italiano popolare 11.italiano popolare
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale i parlanti un parlante colto ben competente può realizzare le varianti da 1 a 9 (anche se la formulazione 9 andrà forse esclusa per non pochi parlanti colti) un parlante incolto può realizzare da 9 a 11 un parlante medio può realizzare da 3 a 9
Michele Cortelazzo Competenza scritta e orale fonte Gaetano Berruto, Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, Roma, NIS, 1987