IL MERCATO DEL LAVORO.

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Transcript della presentazione:

IL MERCATO DEL LAVORO

VARIAZIONI DELLA DOMANDA AGGREGATA PRODUZIONE PREZZI OCCUPAZIONE SALARI

INSIEME DELLE RELAZIONI TRA … MERCATO DEL LAVORO INSIEME DELLE RELAZIONI TRA … LAVORATORI  OFFERTA DI LAVORO IMPRESE  DOMANDA DI LAVORO

MEZZO DI SOSTENTAMENTO STRUMENTO DI PARTECIPAZIONE SOCIALE LAVORO COME … MEZZO DI SOSTENTAMENTO STRUMENTO DI PARTECIPAZIONE SOCIALE

ISTAT OCCUPATI  persone con almeno 16 anni che nella settimana abbiano lavorato un’ora PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE  persone che si dichiarano alla ricerca di un lavoro POPOLAZIONE NON ATTIVA  persone con meno di 16 anni, casalinghe, pensionati

TASSO DI DISOCCUPAZIONE TASSO DI PARTECIPAZIONE FORZA LAVORO: insieme delle persone occupate e delle persone in cerca di occupazione. TASSO DI DISOCCUPAZIONE Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e il totale delle forze lavoro. u = U / L TASSO DI PARTECIPAZIONE Rapporto tra la forza lavoro e la popolazione attiva (persone di età compresa tra i 14 e i 65 anni) = L / Pop

IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE ART. 1 ART. 4 ARTT. 35 - 40

IL SALARIO E’ la remunerazione del lavoratore e quindi il prezzo del lavoro. Il salario è il risultato di una contrattazione tra lavoratori e imprenditori. DOMANDA DI LAVORO IMPRESE OFFERTA DI LAVORO LAVORATORI

IL CONTRATTO COLLETTIVO Il contratto collettivo di lavoro è un contratto sottoscritto dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dalle corrispondenti associazioni dei datori di lavoro. Il CCNL contiene le regole cui sono tenuti a uniformarsi i singoli contratti individuali dei lavoratori di una certa categoria. DISCIPLINA “MINIMA” VALIDA PER TUTTI I CONTRATTI INDIVIDUALI. IL CONTRATTO INDIVIDUALE O SI ADEGUA AL CCNL O PREVEDE CONDIZIONI MIGLIORI PER IL LAVORATORE.

CONTRATTAZIONE INDIVIDUALE LAVORATORI ALTAMENTE QUALIFICATI MERCATO DEL LAVORO NERO

MERCATO DEL LAVORO SECONDO I PRINCIPI DELLA CONCORRENZA - SCUOLA NEOCLASSICA - SALARIO NOMINALE (W) Retribuzione monetaria offerta al lavoratore in cambio della sua attività. SALARIO REALE (W/P) Quantità di beni o di servizi che si può acquistare con il salario nominale. Indica il potere d’acquisto del salario nominale.

L’OFFERTA DI LAVORO W/P Offerta di lavoro N All’aumentare del salario reale, aumenta il numero di persone disposte a lavorare Offerta di lavoro N

LA DOMANDA DI LAVORO W/P Offerta di lavoro N Al diminuire del salario reale, aumenta il numero di lavoratori che le imprese sono disposte ad assumere. Offerta di lavoro N

LA DOMANDA DI LAVORO Per le imprese il lavoro è un fattore produttivo e il salario rappresenta un costo. Si confronta il salario reale con il ricavo che si può ottenere da ogni singolo lavoratore (produttività). La produttività del lavoro diminuisce all’aumentare della manodopera assunta. L’impresa assume lavoratori fino a quando la loro produttività è superiore o uguale al salario reale.

L’EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO IN CONCORRENZA PERFETTA W/P E W* N* N

L’EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO IN CONCORRENZA PERFETTA Nel punto E, in corrispondenza del salario w*, la domanda di lavoro è uguale all’offerta di lavoro. Il valore del salario di equilibrio è uguale alla produttività marginale del lavoro (curva di domanda) e al sacrificio che l’attività lavorativa comporta (disutilità marginale del lavoro - curva di offerta). In concorrenza perfetta, domanda e offerta di lavoro si equivalgono e non esiste disoccupazione involontaria.

Qualsiasi situazione di squilibrio viene rapidamente corretta dall’operare delle forze di mercato. Se ad esempio il salario è superiore a quello di equilibrio, vi sarà un eccesso di offerta di lavoro. Il salario diminuirà e si tornerà rapidamente in corrispondenza del punto di equilibrio.

LA DISOCCUPAZIONE W/P A B W1 N1 N2 N

Il segmento AB indica dunque la disoccupazione involontaria. L’EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO IN UNA SITUAZIONE DIVERSA DALLA CONCORRENZA PERFETTA In una situazione diversa dalla concorrenza perfetta, il salario reale non è quello di equilibrio, ma è uguale a w1. L’offerta di lavoro è pari a N2 e la domanda di lavoro è pari ad N1. Il segmento AB indica dunque la disoccupazione involontaria.

TIPI DI DISOCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE VOLONTARIA  E’ costituita da persone che decidono di non lavorare (ad esempio perché il salario è troppo basso), o di lasciare un lavoro per cercarne un altro. DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA  E’ costituita da persone che cercano un’occupazione e non la trovano. DISOCCUPAZIONE TECNOLOGICA  Deriva dalla sostituzione dei lavoratori con impianti e macchinari.

TIPI DI DISOCCUPAZIONE DISOCCUPAZIONE CICLICA  Deriva dall’andamento ciclico dell’economia ed è la disoccupazione che si verifica in una situazione di recessione. DISOCCUPAZIONE FRIZIONALE  E’ compatibile con il pieno impiego ed è dovuta alla mancanza di competenze dei lavoratori, alla distanza eccessiva tra lavoratori e imprese disposte ad assumere, al fatto che alcune persone hanno perso da poco un’occupazione. DISOCCUPAZIONE STRUTTURALE  E’ compatibile con il pieno impiego ed è causata dalla struttura particolare del mercato del lavoro (sindacati forti, legislazione del lavoro che concede tutele ai lavoratori ecc.).

IL QUADRO NORMATIVO IN ITALIA Fonti interne Costituzione (1948) Codice civile (1942) L. 300 / 1970 (Statuto dei lavoratori) Riforma Biagi (L. 30 / 2003 e D. Lgs. 276 / 2003) Jobs Act (2015) Contrattazione – 2 livelli Contratto collettivo (CCNL) Contratto aziendale o territoriale

IL QUADRO NORMATIVO IN ITALIA Meccanismo della “scala mobile”  adeguava automaticamente i salari al tasso di inflazione  “spirale inflazionistica”  abolizione della scala mobile Concertazione  intervento del Governo per trovare un accordo tra sindacati dei lavoratori e associazioni degli imprenditori, in modo che la crescita dei salari sia contenuta e non favorisca un aumento dell’inflazione Politica dei redditi: insieme degli interventi che mirano a contenere la crescita del salario reale entro i limiti determinati dalla produttività dei lavoratori.

IL COSTO DEL LAVORO COSTO DEL LAVORO = SALARIO LORDO PAGATO AL LAVORATORE + CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI CUNEO FISCALE = COSTO DEL LAVORO - SALARIO NETTO PERCEPITO DAL LAVORATORE

RETRIBUZIONE SALARIO LORDO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI MINIMO CONTRATTUALE (CCNL) SALARIO LORDO INDENNITA’ INTEGRATIVA (RECUPERO INFLAZIONE) SCATTI DI ANZIANITA’ RETRIBUZIONE ALTRE VOCI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI

Nuove tipologie contrattuali Maggiore flessibilità LA RIFORMA BIAGI (L. 30 / 2003 e D. Lgs. 276 / 2003) Nuove tipologie contrattuali Maggiore flessibilità Interventi sul mercato del lavoro e sul collocamento (agenzie private del lavoro) Obiettivi: aumentare l’occupazione, soddisfare le esigenze delle imprese, favorire l’inserimento nel mercato del lavoro di categorie svantaggiate.

IL TERZETTO INCOMPATIBILE RIGIDITÀ DEL MERCATO DEL LAVORO BASSO TASSO DI DISOCCUPAZIONE LIVELLI SALARIALI STABILI

+ = RIGIDITÀ DEL MERCATO DEL LAVORO BASSO TASSO DI DISOCCUPAZIONE AUMENTI SALARIALI E INFLAZIONE DA COSTI

RIGIDITÀ DEL MERCATO DEL LAVORO ED ELEVATA PROTEZIONE DEI LAVORATORI DISOCCUPAZIONE

UN BILANCIO DELLA RIFORMA MAGGIORE FLESSIBILITA’ AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE (FINO AL 2009) DUALISMO DEL MERCATO DEL LAVORO: LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO E LAVORATORI PRECARI  AUMENTO DELLA PRECARIZZAZIONE  LA PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO E’ DIMINUITA (RIDUZIONI DEGLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE NELLA FORMAZIONE, SOPRATTUTTO IN CASO DI POSIZIONI PRECARIE + RIDUZIONE DEGLI INCENTIVI DEI LAVORATORI AD ACQUISIRE COMPETENZE SPECIFICHE DELL’IMPRESA IN CUI SONO INSERITI)

QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUENZANO IL SALARIO DOMANDATO? ECONOMISTI KEYNESIANI  STUDIO DEI MERCATI REGOLAMENTATI  LA CONTRATTAZIONE AVVIENE TRA SINDACATI DEI LAVORATORI E ORGANIZZAZIONI DEGLI IMPRENDITORI QUALI SONO I FATTORI CHE INFLUENZANO IL SALARIO DOMANDATO?

1 – IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE – TANTO PIU’ BASSO E’ IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE, TANTO PIU’ ALTO E’ IL SALARIO DOMANDATO 2 – IL LIVELLO DEI PREZZI - I LAVORATORI SONO INTERESSATI PIU’ CHE AL SALARIO NOMINALE, AL SALARIO REALE, O MEGLIO AL SALARIO REALE ATTESO – LE CONTRATTAZIONI AVVENGONO IN BASE AI PREZZI ATTESI. 3 – PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO: E’ LA QUANTITA’ DI BENI CHE OGNI LAVORATORE E’ IN GRADO DI PRODURRE IN UN’UNITA’ DI TEMPO E CORRISPONDE AL RAPPORTO TRA IL PRODOTTO E IL NUMERO DI LAVORATORI IMPIEGATI. ALL’AUMENTARE DELLA PRODUTTIVITA’ I LAVORATORI CHIEDONO UN AUMENTO DEL SALARIO. 4 – CONDIZIONI STRUTTURALI DEL MERCATO DEL LAVORO – SISTEMA DI PROTEZIONE SOCIALE (SE L’INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE E’ ELEVATA, I LAVORATORI DIFFICILMENTE ACCETTERANNO UN SALARIO MODESTO; SINDACATI FORTI RIESCONO AD OTTENERE SALARI PIU’ ELEVATI).