Progetto Regionale “Audit Civico” ASL RM E 1° Edizione Azienda Unità Sanitaria Locale AUDIT CIVICO LAZIO.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto Audit civico.
Advertisements

RE.SE.T. IMPRESA Rete di servizi per il trasferimento dimpresa.
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA RELAZIONI CON IL PUBBLICO
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Progetto Regionale Tabagismo
La “Carta Etica degli Operatori Sanitari” La “Carta Etica degli
Incontro dei referenti e coordinatori Passi Roma, 13 Febbraio 2008 Aggiornamenti su Passi Valutare insieme il sistema e progettare la messa a regime S.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
Obiettivi PASSI Networking Mantenere un elevato grado di scambio di esperienze, aiuto reciproco e comunicazione interna Organizzare gli incontri.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
16/17 Novembre 2007 Hotel de Ville,Avellino Il Governo clinico nel paziente cardiopatico cronico Franco Ingrillì Centro di riferimento Regionale per lo.
MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
Il sistema ECM approvato per il Piemonte
1 Il progetto nazionale di promozione dellattività fisica: aspetti operativi dott.ssa Lucia De Noni Responsabile del progetto Incontro con i referenti.
Piano Strategico pagina 1 PIANO STRATEGICO : PERCORSO E PRIME PROPOSTE Piacenza, 3 giugno 2008.
I soggetti dell'Inclusione
PIANO INTEGRATO DI SALUTE SALUTE MENTALE E INTERVENTO DOMICILIARE
UN SERVIZIO SOCIALE UNICO IN OGNI ZONA SOCIOSANITARIA
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
ASSISTENZA, DIDATTICA E RICERCA: TRE ANNI DI INTEGRAZIONE
Monitoraggio attivo sulle reazioni avverse da farmaci e sulle interazioni, sulla comprensione dei contenuti del Foglio Informativo da parte del paziente.
Presidio ospedaliero di Mondovì
Programma di AUDIT CIVICO ciclo regionale Umbria 2010 I risultati e le azioni finali nella Azienda USL 2.
La metodologia della valutazione civica Grottaferrata, 16 gennaio 2009 Alessio Terzi In collaborazione con AstraZeneca.
LESPERIENZA DEL PIT Frascati, 22 novembre 2008 Giulia Mannella.
Il rapporto di valutazione Grottaferrata, 27 febbraio 2009 Alessio Terzi In collaborazione con AstraZeneca.
RESTITUZIONE delle esercitazioni a distanza sui dati Grottaferrata, 27 Febbraio 09.
Audit civico La formazione per i cittadini e gli operatori a cura di Alessandro Lamanna, Michela Liberti, Alessio Terzi con la collaborazione di.
AUDIT CIVICO EX ASL FG3 FORMAZIONE AUDITORS FOGGIA 8 FEBBRAIO 2007 ASL FG AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA.
Audit Civico. La partecipazione dei cittadini nel sistema sanitario Partecipazione Co-gestionale Partecipazione consultiva e negoziale Anni Anni.
“TWENTY TWENTY EUROPEAN POLICIES FOR MENTAL HEALTH
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
DEAL Course 14/16 novembre 2011 La difesa del diritto alla salute: la Carta Europea dei Diritti del Malato e il Manifesto dei Diritti del Paziente Diabetico.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Percorsi di partecipazione attiva Alessandro Bazzoni DEAL Course 14/16 novembre 2011.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Progetto per il servizio triennale
Terza Giornata Europea per i Diritti del Malato 24 aprile, evento-cerimonia, La Carta Europea dei Diritti del Malato entra nella ASL ROMA E Azienda Unità
Modulo 3 Diritti & Doveri Diritti & Doveri Art. 118 Impegno Civico Movimento Cittadinanzattiva Movimento Cittadinanzattiva Perché si diventa cittadini.
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
I° RIUNIONE GRUPPI DI LAVORO I temi di approfondimento, i prodotti attesi, l’organizzazione del lavoro Roma, 24 Maggio 2007.
Dott. Giorgio Martiny Direttore Generale ASL4 Chiavarese Regione Liguria ForumPa 2004 Roma, 12/05/2004.
Assistente Sociale Dirigente dott.ssa Donatella Meletti Varese – 9 ottobre DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO SVILUPPO E SUSSIDIARIETA’ A.S.S.I. UNITA’
Il Servizio e la comunicazione ai cittadini
Componenti essenziali del servizio sanitario regionale. Legge Regionale 29/2004 e Delibera di Giunta Regionale 86/ Funzione di assistenza 2. Funzione.
Capitolo 9 Elementi per un percorso interpretativo
Piano di Formazione Nazionale L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO E IL RAV
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Autovalutazione strategica e diffusione di buone prassi con l’Osservatorio Sociale della Contrattazione Territoriale Dipartimento Politiche sociali, della.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Gangi - 30 gennaio 2014 Il progetto: obiettivi e caratteristiche del percorso in collaborazione.
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI (PDTA – PCA – PAI) STRUMENTI E METODI PER PROGETTARE, GESTIRE E MONITORARE UN PERCORSO 30 OTTOBRE 2014 Caterina E. Amoddeo Direttore.
S CUOLA DI M EDICINA E C HIRURGIA Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria COORDINATORE DEL CORSO DI LAUREA Prof.ssa Maria Pia Fantini RESPONSABILE DELLE.
Strumento per la presa in carico integrata: UVM
Dai RAV al Piano di Miglioramento
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A/6 - Regione Campania 1 Costruire l'Integrazione Socio-Sanitaria Il Consorzio dei Servizi Sociali dell’Ambito A/6—Regione.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
A.M. Vanti: " I CCM e il CCRQ " Modena 20 ottobre I Comitati Consultivi Misti e il C.C.R.Q. in Emilia-Romagna Anna-Maria Vanti Direzione generale.
Elementi costitutivi di un Sistema Qualità Corso di Formazione Residenziale “Il Manuale di Accreditamento della funzione specialistica Nefrologica” Aprile.
1 La Carta dei Servizi nell’ Azienda USL di Modena Maurizia Gherardi - Sistema Comunicazione e Marketing - URP aziendale - Modena 26 Ottobre 2005 La riedizione.
Progetto regionale “CONOSCERE PER PREVENIRE” Prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e delle mutilazione genitali femminili (MGF)
Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri.
Dott.ssa Dotti Monica Modena, 27 Settembre ° giornata corso formazione CCM L’ orientamento alla qualità e alla valutazione nell’ Azienda Sanitaria.
Prof.ssa Cecilia Silvestri - A.A. 2014/2015. Punti Norma ISO 9001 Prof.ssa Cecilia Silvestri - A.A. 2014/2015.
La rete di servizi Perché parliamo di rete? Cos’è una “rete organizzativa”? Chi sono gli attori della rete? Come funziona una rete?
“Alimentazione, movimento, stili di vita: istruzioni per l’uso” Progetto nazionale Assessorato alla Sanità.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
MONITORAGGIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO «ANDIAMO A SCUOLA: ANALISI DEI CONTESTI EDUCATIVI» CLASSI TERZE SEZIONI B e C LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO OSPITANTE:
Audit civico Analisi critica e sistematica dell'azione delle aziende sanitarie promossa dalle organizzazioni civiche Strumento a disposizione dei cittadini.
Transcript della presentazione:

Progetto Regionale “Audit Civico” ASL RM E 1° Edizione Azienda Unità Sanitaria Locale AUDIT CIVICO LAZIO

L’Audit Civico nasce nel 2000 per iniziativa di Cittadinanzattiva sulla base dell’esperienza del Tribunale per i diritti del malato; Consiste in una valutazione dell’azione delle aziende sanitarie che ha come protagonisti i cittadini, e come quadro di riferimento la collaborazione tra organizzazioni civiche e aziende sanitarie;

la sperimentazione è iniziata nel 2001 ed è proseguita nel 2002 con la collaborazione di 25 Aziende Sanitarie; nel 2003 si è passati dalla sperimentazione alla diffusione su tutto il territorio nazionale, con la partecipazione di 50 aziende; nel 2003 è stato redatto il 1° Rapporto Nazionale;

Tra il 2000 e il 2005 all’interno dell’Audit civico sono stati osservati 156 ospedali, 136 sedi di distretto sanitario, 137 poliambulatorii, 134 tra Centri di salute mentale e servizi per le tossicodipendenze; Nella Regione Lazio la metodologia dell’Audit è stata riconosciuta nell’ambito di un protocollo d’intesa e adottata con la Legge Regionale n° 4/06 (legge finanziaria regionale per l’esercizio 2006); Protocollo d’intesa Regione Lazio- Cittadinanzatti va-TDM Protocollo d’intesa Regione Lazio- Cittadinanzatti va-TDM

La stessa metodologia è stata applicata in 14 stati membri dell’ U.E. per la realizzazione del 1° monitoraggio sull’applicazione della “Carta europea dei diritti del malato”(promulgata a Nizza, 2000, presentata a Bruxelles 15/11/2002); Il rapporto finale con i risultati sullo stato dei Diritti del malato in Europa è stato presentato in Italia il 20 febbraio 2007 presso la sede della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati;

La “Carta europea dei diritti del malato” è stata approvata in via definitiva dal Parlamento della UE il 15 marzo del c. a., per favorire l’armonizzazione dei diversi Sistemi Sanitari Nazionali nei confronti dei 14 diritti dei cittadini individuati da un network comprendente Cittadinanzattiva-TDM e Associazioni Civiche presenti nei paesi UE (Active Citizenship Network); Il 29 marzo p. v., per la Giornata per i diritti del malato, il rapporto finale verrà presentato a Bruxelles;

La “valutazione civica” si fonda su: Le Carte dei diritti del malato (redatte dal 1980, sull’esperienza e sull’analisi ed interpretazione dei dati dei TDM ), Sull’insieme delle informazioni acquisite dai cittadini sulla loro percezione del funzionamento dei servizi delle Aziende Sanitarie da parte dei TDM presenti su tutto il territorio nazionale, Carta dei diritti del malato

Il primo Rapporto sullo stato dei diritti dei cittadini nel Servizio sanitario nazionale (Ministero della Sanità, ) Le Carte dei Servizi, (definizione impegni, programmi e standard di Qualità in collaborazione con i cittadini, e verifica diretta da parte degli utenti) Stato attuazione Carte dei Servizi

L’analisi e la valutazione civica si avvale di criteri, indicatori e standard provenienti dall’elaborazione e interpretazione dei dati ottenuti in gran parte con le esperienze fondative; Nel 2003, l’Audit Civico è stato riconosciuto dal Dipartimento della Funzione Pubblica della PDCM come “strumento” per la valutazione dei servizi sanitari dal punto di vista dei cittadini;

Strumento in grado di dare forma concreta al principio normativo (etico e deontologico)della “centralità dal punto di vista dei cittadini”;

Questo principio non viene soddisfatto con le semplici indagini sulla qualità percepita, ma nel considerare il cittadino “partner attivo” nella pianificazione e progettazione dei servizi e nel miglioramento della Q. delle prestazioni (al pari degli altri attori, quali direttori aziendali, di UOC, amministrativi,operatori sanitari …)

Con la modifica del Titolo V della Costituzione, Il passaggio dallo Stato alle Regioni di importanti funzioni di politica sanitaria ha avvicinato gli amministratori e i responsabili dei servizi ai cittadini, costringendo le Regioni a fronteggiare il problema del rapporto con i cittadini in termini radicalmente nuovi …

Infatti da semplice “paziente”, il cittadino ha assunto il ruolo centrale di “utente – cliente”… per assurgere progressivamente al ruolo di “partner” nella soluzione di problemi sanitari; Lo sviluppo e l’evoluzione del rapporto di partnership rappresenta la vera sfida del prossimo futuro, sfida concretizzata da Cittadinanzattiva-TDM attraverso l’Audit Civico;

Le “ragioni” dell’audit civico: dare risposte concrete a 3 ordini di problemi dare risposte concrete a 3 ordini di problemi Primo problema: dare una forma concreta alla “centralità del punto di vista dei cittadini; Secondo problema: rendere trasparente e verificabile l’azione delle aziende sanitarie; Terzo problema: prevenire il rischio che il processo di federalizzazione si traduca in una frammentazione del servizio sanitario;

la metodologia dell’Audit Civico ha come finalità la valutazione dell’A.S. in riferimento a 4 aspetti centrali: 1.l’orientamento ai cittadini, 2. L’ impegno dell’Azienda nel promuovere politiche di rilievo sociale e sanitario e di promozione della salute, 3. Il coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali, 4. La capacità di dare risposte a problemi concreti e vissuti come “urgenti” dalla comunità locale;

E’ una metodologia che ha l’obiettivo di promuovere la valutazione della qualità delle prestazioni delle aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere (“Ospedale Sicuro”) da parte dei cittadini; La metodologia prevede un’analisi critica e sistematica effettuata da una “equipe mista”, operatori aziendali e cittadini, attraverso strumenti di valutazione predefiniti;

Il ruolo dei cittadini Partecipazione attiva e concreta, nell’ambito dell’equipe mista relativamente alla: raccolta dei dati, alla loro elaborazione ed interpretazione, individuazione delle azioni di miglioramento;

Il sistema di valutazione E’ una “architettura” che permette di congiungere ed integrare il livello di analiticità necessario per ottenere dati aderenti e coerenti con la realtà esaminata, insieme alla necessità di pervenire ad un numero limitato e “gestibile” di giudizi.

Il sistema di valutazione riguarda: Le politiche aziendali Le cure ospedaliere Le cure primarie

La struttura di valutazione stabilisce una gerarchia tra: Componenti articolate in Fattori di valutazione, associati a Indicatori

4 componenti 19 fattori di valutazione 350 indicatori (Questionari e check list per osservazione diretta)

Le 3 componenti dell’azione delle aziende sanitarie ( valutazione standardizzata ) 1.L’orientamento ai cittadini 2. Impegno della azienda sanitaria nel promuovere alcune “politiche” di particolare rilievo sociale e sanitario 3. Il coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali

La quarta componente (valutazione da individuare a livello locale) Come risponde l’Azienda a problemi sociosanitari rilevanti che insorgono e/o vengono rilevati nella comunità locale? (es. le informazioni e dati particolarmente rilevanti sullo stato di salute della popolazione, aree critiche rilevate dal TDM …)

Sul piano operativo, la quarta componente viene affrontata con il c.d. “incontro di audit”, in cui i soggetti coinvolti nel problema interagiscono per: -individuare le cause, -individuare le possibili soluzioni, -progettare un possibile percorso operativo, - fare relazione sugli esiti dell’incontro;

I fattori da valutare per la prima componente, l’orientamento ai cittadini: I fattori da valutare per la prima componente, l’orientamento ai cittadini: Comfort – Prestazioni alberghiere Supporto ai degenti e alle loro famiglie Documentazione sanitaria e comunicazione tra medici curanti e medico-paziente Tutela dei diritti Programmi di miglioramento della qualità

Accesso alle prestazioni sanitarie Rispetto dell’identità personale, culturale e sociale dei cittadini – Personalizzazione delle cure Relazioni sociali Informazione, comunicazione ed educazione Assistenza alla persona - rapporti cittadini/operatori

I fattori della seconda componente: l’impegno dell’azienda nel promuovere alcune “politiche” di particolare rilievo sociale e sanitario: Gestione del rischio clinico La sicurezza delle strutture e degli impianti Le malattie croniche e l’oncologia La medicina del dolore

I fattori della terza componente: il coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali: Attuazione e funzionamento degli istituti di partecipazione degli utenti nel SSN previsti dalla legislazione vigente; Altre forme di partecipazione dei cittadini e di interlocuzione cittadini/azienda sanitaria;

Gli indicatori Ogni fattore di valutazione è quindi collegato ad un insieme di indicatori; Questi sono stati individuati sulla base delle prime esperienze fondative e sperimentali di Cittadinanzattiva-TDM, dai dati provenienti dalle società scientifiche, dalle fonti normative, da documenti prodotti dalle associazioni civiche... ; La “matrice” degli indicatori, in quanto variabili quantitative o parametri qualitativi che consentono di esprimere un giudizio sui fattori osservati, sono circa 350;

La raccolta dei dati avviene attraverso: L’osservazione diretta delle strutture attraverso l’uso di una specifica griglia; Intervista effettuata ai responsabili aziendali delle strutture individuate attraverso uno specifico questionario

I dati raccolti dalle equipe miste di auditors vengono letti, validati ed elaborati all’interno delle attività del gruppo di lavoro aziendale; Successivamente, la cabina di regia regionale, effettuerà il confronto con i risultati provenienti dalle altre aziende sanitarie (benchmarking) e redigerà il 1° Rapporto regionale sui diritti del malato

Le Fasi dell’Audit PREPARAZIONE ESECUZIONE AZIONI FINALI

La preparazione Definizione del Programma Operativo con descrizione “piano locale”: Dettaglia le strutture, i tempi, le attività e le persone che si dovranno rendere disponibili

Notifica alle funzioni interessate l’oggetto dell’audit, la data di esecuzione, le aree interessate, la durata, i componenti del gruppo di verifica, il personale di cui è stata concordata la presenza

L’esecuzione ESECUZIONE Eventuale Relazione CONDUZIONE AUDIT MONITORAGGIO Interviste e visione delle evidenze (a giudizio del Gruppo) Osservazione e talvolta richiesta di informazioni Ringraziamenti Annotazione dei punti rimasti in sospeso Restituzione verbale

Direzione Generale Direzione Ospedale Direzione Distretto Questionari utilizzati Q. per la Direzione generale e per la Direzione sanitaria aziendale (livello 1) Q. per la Direzione sanitaria di Presidio (livello 2) Q. per la Direzione sanitaria di distretto (livello 3 modulo A) Q. per la Direzione sanitaria di distretto (livello 3 modulo B) Q. per la Direzione sanitaria e resp. CSM e SERT (livello 3 modulo C) NO AZIENDA OSPEDALIERA OPPURE

Direzione Generale Direzione Ospedale leggono in anticipo i rispettivi questionari Direzione Distretto li compilano con il Gruppo Audit con eventuale visione delle evidenze documentali Eventuale relazione con punti in sospeso NO AZIENDA OSPEDALIERA

Ospedale Cure Primarie Distretto Le Guide al Monitoraggio Livello 2 modulo A – Ospedale Livello 3 modulo A (sede di distretto) Livello 3 modulo B (poliambulatorio) Livello 3 modulo C (Centro salute mentale, Servizio Tossicodipendenze) Livello 2 modulo B – Unità Operativa di Degenza

Ospedale 2-3 persono si recano presso la struttura Utilizzano il “MODULO A” per effettuare le osservazioni sull’intera struttura Utilizzano i “MODULO B” per effettuare le osservazioni sulle singole Unità Operative (1 modulo per ciascuna U.O.) Direttore Ospedale o suo delegato INTERLOCUTORI Primari, Capo Sale, ecc.

EQUIPE LOCALE MISTA ASL RM E  Alessandro Bazzoni, referente aziendale,  Fiore Bruno, a.s.  Mirella Del Cannuto, TDM, responsabile RSA Villa Verde-Santa Lucia,  Maria De Roberto, responsabile TDM, S.Spirito e responsabile equipe operativa locale,  Enrico Di Rosa, Dip. Prevenzione,  Salvatore Di Maria, AVO,

 Giandomenico Mortara, resp. AVO, S.Spirito,  Laura Porri, a.s.  Matteo Roberti, area comunicazione,  Amelia Sona, TDM  Maddalena Quintili, risk manager,  Mario Papa, ing. area tecnico- patrimoniale,  Bruno Cursi, segreteria equipe operativa locale

EQUIPE LOCALE FUNZIONI OPERATORI AZIENDALI Matteo Roberti e Bruno Fiore: gestione dei dati (inserimento,elaborazione e presentazione degli stessi all’equipe mista per loro validazione); Laura Porri: costituzione fascicolo per UOC (valutazioni dell’osservazione diretta con check list, questionari compilati, evidenze documentali quali delibere, determinazioni..; Bazzoni, Quintili, Papa, Di Rosa: individuazione criticità e proposizione obiettivi di miglioramento; I Cittadini oltre alle visite di audit, parteciperanno a tutte queste attività;

Le Equipe di audit e le Direzioni Maria De Roberto Giandomenico Amelia Sona Mortara DIREZIONE GENERALE Questionari

Le Equipe di audit e le Direzioni Alessandro Bazzoni Maria Amelia Sona De Roberto Questionari DIREZIONE SANITARIA S. SPIRITO

Le Equipe e le Direzioni Fiore Bruno Alessandro Amelia Sona Bazzoni DIREZIONE DISTRETTO XVII e XVIII Questionari

MINI-EQUIPE Fiore Bruno e Amelia Sona Villa Betania / S. Spirito strutture coinvolte Equipe A

MINI-EQUIPE Giandomenico Mortara e Laura Porri Poliambulatorio Delle Vittorie Sert di Via Fornovo strutture coinvolte Equipe B

MINI-EQUIPE Matteo Roberti e Maria De Roberto S. Spirito, Sert S. Maria della Pietà, CSM di Via Ventura Equipe C strutture coinvolte

MINI-EQUIPE Alessandro Bazzoni e Salvatore Di Maria Villa Betania, CSM di Via Innocenzo IV Equipe D Strutture coinvolte

Modalità operative delle visite di audit Ogni visita sarà preceduta da una telefonata effettuata almeno 24 ore prima da un componente della mini equipe dedicata (se la data non è accettata si prega di concordare in quella sede la nuova data, possibilmente la più vicina possibile a quella proposta) ; La mini equipe dedicata per la UOC sarà sempre la stessa per facilitare la raccolta dati e delle evidenze;

Alla visita e per la compilazione del questionario è necessaria la presenza del Direttore della UOC e/o referente individuato per l’audit, più gli operatori (es. caposala)che il direttore riterrà opportuno; Il questionario verrà compilato insieme, e verranno richieste eventuali evidenze documentali che, se non immediatamente disponibili, potranno essere esibite in un’altra visita la cui data verrà concordata in quella stessa sede;

Ogni visita avrà una durata media di circa due ore, Per ogni visita verrà effettuata una relazione/verbale che sarà eventualmente consegnato alla struttura;

La Fase finale AZIONI FINALI ELABORAZIONE DEI DATI LETTURA RISULTATI e I VERBALE DI VALUTAZIONE BENCHMARKING II LETTURA DEI RISULTATI E II VERBALE CON IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO PRESENTAZIONE PUBBLICA Valutazion e Civica ASL RM E Valutazion e Civica ASL RM E

Il benchmarking e l’Audit Civico È prevista una valutazione comparativa delle aziende, al fine di confrontare le performance aziendali. Nel concreto, questa comparazione avviene attraverso l’elaborazione di un Indice di adeguatezza agli standard (IAS).

Gli standard di riferimento Quasi tutti gli indicatori sono associati ad uno standard ricavato da: Le Carte dei diritti del malato; Dalle normative; Da raccomandazioni, LG, e regole di buona prassi;

Gli indici di adeguamento agli standard Si ricavano: Confrontando i singoli indicatori con i rispettivi standard, Attribuendo il valore 100 agli standard rispettati e zero a quelli ignorati (possibili stati intermedi), Facendo la media;

Grazie per l’attenzione