GESU’ NELLA STORIA
L’esistenza storica di Gesù di Nazaret è attestata da: - VANGELI - FONTI EXTRABIBLICHE (cristiane e non cristiane)
FONTI NON CRISTIANE: suddivise in giudaiche (per esempio, lo storico ebreo Giuseppe Flavio narra la storia della sua nazione nel periodo della dominazione romana, riportando alcune informazioni in merito a Gesù e ai cristiani); romane (per esempio, Plinio il Giovane, governatore della Bitinia in Asia Minore, nel 112 d.C. scrive all’imperatore Traiano, chiedendo istruzioni su come agire nei confronti dei cristiani).
Le FONTI NON CRISTIANE, a proposito di Gesù e dei cristiani, ci dicono che: il termine “cristiani” risale a Cristo (appellativo attribuito a Gesù dai suoi seguaci); Gesù visse in Palestina, fu condannato a morte dal procuratore Ponzio Pilato (sotto l’imperatore Tiberio) e fu crocifisso; - i cristiani erano presenti in vari territori dell’Impero e non solo a Roma, erano distinti dagli ebrei e si radunavano in giorni stabiliti.
FONTI CRISTIANE: suddivise in canoniche (quelle che corrispondono ai libri del Nuovo Testamento); - non canoniche (quelle non entrate a far parte del Nuovo Testamento, definite anche apocrife).
CANONE: il termine deriva dal greco kànon, che significa misura CANONE: il termine deriva dal greco kànon, che significa misura. Con esso intendiamo l’elenco dei libri che sono stati riconosciuti dai credenti come autentica Parola di Dio, cioè ispirati.
Fonti cristiane CANONICHE: hanno lo scopo di annunciare la fede cristiana, ma forniscono dati importanti sulla persona di Gesù. Per i cristiani Gesù di Nazaret è vero Dio, ma anche vero uomo (vissuto in un momento storico preciso e in una regione precisa del mondo).
Alcuni DATI STORICI ricavabili dal NT: - Gesù era ebreo; le sue origini erano in Nazaret (in Galilea), ma nacque a Betlemme (in Giudea); l’anno di nascita è tra il 7 e il 5 a.C.; i nomi dei suoi genitori erano Giuseppe (padre “legale”) e Maria; la lingua madre di Gesù era l’aramaico della Galilea; - Gesù iniziò la sua attività pubblica all’età di 30 anni (circa). Tale attività si concentrò nella Galilea e durò pochi anni (2-3 circa).
Fonti cristiane NON CANONICHE: appartengono a epoche differenti (dopo il I sec. d.C.) e raccontano episodi della vita di Gesù di cui si dice poco o nulla nei Vangeli. Alcuni di questi scritti presentano tratti leggendari e si soffermano su aspetti prodigiosi; altri, invece, sono molto complessi e oscuri nel linguaggio. Sono testi non attendibili dal punto di vista storico, ma confermano indirettamente l’esistenza di Gesù.
L’AMBIENTE di Gesù: è quello della Palestina L’AMBIENTE di Gesù: è quello della Palestina. Il mondo palestinese descritto dai Vangeli corrisponde alla realtà di quel tempo, quando la regione divenne una provincia periferica dell’Impero romano (63 a.C.).
LA PALESTINA: fa parte del continente asiatico e congiunge la Mesopotamia con l’Egitto. Da nord a sud scorre il fiume Giordano, formando il lago di Tiberiade e sfociando nel Mar Morto. La Palestina comprende da nord a sud tre regioni diverse la GALILEA (a nord): fu il centro principale dell’attività missionaria di Gesù; la SAMARIA (al centro); la GIUDEA (a sud): qui si trova Gerusalemme, la città più importante, tra le cui mura era presente il Tempio, centro religioso di tutto il paese.
CITTA’ PRINCIPALI: Gerusalemme, Betlemme, Emmaus, Gerico, Betania (in Giudea); Nazaret, Cana, Tiberiade, Cafarnao (in Galilea); - Samaria (in Samaria).
SITUAZIONE POLITICA: quando nacque Gesù, la Palestina era sotto il dominio romano (in cui era caduta nel 63 a.C.). I romani portarono un governo stabile; un sistema di strade organizzato; la costruzione di grandi opere pubbliche; - forti tasse e un malcontento generale.
Erode il Grande: re della Palestina, il cui regno durò dal 37 a. C Erode il Grande: re della Palestina, il cui regno durò dal 37 a.C. al 4 a.C. Alla sua morte la Palestina fu suddivisa tra i suoi tre figli. Erode Antipa: figlio di Erode il Grande. Alla morte del padre, governò la Galilea fino al 39 d.C.
LE ISTITUZIONI: al tempo di Gesù la più importante istituzione della Palestina era il Sinedrio, che aveva a capo il Sommo Sacerdote. Esso - era formato da 71 membri (scelti tra i sommi sacerdoti destituiti e tra gli anziani più abbienti di Gerusalemme); - aveva il compito di amministrare la vita religiosa, giuridica ed economica degli ebrei; aveva alle sue dipendenze un proprio corpo di polizia; - poteva emettere sentenze di morte (che dovevano essere comunque approvate dai romani).
MESSIA: all’epoca di Gesù era molto forte l’attesa della liberazione da parte di un Messia, cioè di un liberatore politico. Gli ebrei pensavano che ogniqualvolta vi fosse stata una situazione di pericolo, JHWH (Dio) avrebbe inviato un Messia con il compito di salvare il suo popolo. Gesù affermò di fronte al Sommo Sacerdote di essere il Messia, ma rifiutò di attribuirsi una missione politica.
LA SOCIETA’ GIUDAICA: al tempo di Gesù era composta da - moltissime persone che vivevano in condizione modeste; - ricchi commercianti, proprietari terrieri, usurai, pubblicani (esattori delle tasse per conto dei romani); - numerosi poveri, mendicanti, malati, portatori di handicap (tutti disprezzati ed emarginati in quanto ritenuti peccatori e impuri); - donne, il cui ruolo era di gran lunga inferiore a quello dell’uomo.
I GRUPPI RELIGIOSI E POLITICI: essi, pur accomunati dalla fede in JHWH, davano interpretazioni diverse della tradizione e della Legge (Torah), ed avevano differenti idee politiche. Possiamo distinguere: - I farisei: il termine deriva dall’ebraico e significa “separato”. Fu utilizzato per identificare il gruppo di uomini che, durante la persecuzione macedone, si erano distinti dagli altri per la loro fedeltà alla Torah. Erano laici appartenenti alla classe media (mercanti, artigiani, contadini). Custodivano la Torah e la interpretavano adattandola alle situazioni nuove. Rispettavano anche la tradizione dei padri. Erano molto religiosi e credevano nella risurrezione dei morti e nel premio o castigo delle anime. Adempivano a tutte le norme religiose che riguardavano l’alimentazione, la vita sessuale, la malattia.
- I sadducei: erano persone ricche (patrizi e sacerdoti) che collaboravano con i romani. Erano conservatori (tradizionalisti) sia nell’ambito religioso sia in quello politico, seguivano la Torah alla lettera, rifiutavano le tradizioni orali, davano grande importanza al culto nel Tempio e non credevano alla risurrezione dei morti e alla sopravvivenza nell’aldilà. Buona parte del Sinedrio (anche il Sommo Sacerdote) era costituito da sadducei.
- Gli scribi: erano gli esperti della Torah, i dottori della Legge o rabbi. Loro compito era interpretare e spiegare le Sacre Scritture. Poiché la Scrittura regolava tutti i settori della vita, gli scribi non si occupavano soltanto di questioni dottrinali, ma anche giuridiche. Godevano della stima della popolazione e molti di loro appartenevano al Sinedrio.
- I sacerdoti: essi, insieme ai leviti (gli appartenenti alla tribù di Levi che avevano l’incarico di immolare gli animali offerti in sacrificio), erano i soli che potessero celebrare al Tempio. Erano divisi in gruppi e servivano nel Tempio per una settimana l’anno e durante le feste annuali. Potevano svolgere altri lavori (non quelli agricoli). Capo dei sacerdoti era il Sommo sacerdote, la più alta autorità religiosa, l’unico a poter entrare nel Santo dei Santi (la parte più interna e segreta del Tempio di Gerusalemme). La sua funzione religiosa consisteva principalmente nel compiere l’espiazione dei peccati nella festa dello Yom Kippur.
- Gli esseni: costituivano la setta dei “puri” - Gli esseni: costituivano la setta dei “puri”. Avevano abbandonato Gerusalemme e il Tempio, a loro giudizio contaminati da comportamenti impuri, e si erano rifugiati nel deserto di Giuda (a ovest del Mar Morto) dove vivevano in povertà e in comunità, con uno stile di vita ascetico, attendendo il Messia e osservando scrupolosamente la Legge.
- Gli zeloti: erano raggruppati in organizzazioni clandestine e venivano chiamati così per via del loro zelo nel difendere la Torah. Erano grandi oppositori dei romani e per questo riscuotevano la simpatia del popolo. I romani li chiamavano sicari perché portavano sotto il mantello la sica, un pugnale corto ma molto affilato. Loro grande obiettivo era la costruzione del regno di Dio sulla terra, attraverso una rivoluzione violenta.
- Gli erodiani: erano i sostenitori della dinastia monarchica di Erode il Grande. - I samaritani: erano gli abitanti della Samaria. Per loro il luogo della presenza di Dio non era il Tempio di Gerusalemme, ma il monte Garizim (in Samaria) e per questo erano in costante polemica con i Giudei. Consideravano Parola di Dio solo la Torah (i primi 5 libri della Bibbia) e attendevano la venuta di un nuovo Mosè.
- I proseliti: erano i pagani che desideravano diventare Ebrei - I proseliti: erano i pagani che desideravano diventare Ebrei. A loro era riservato un settore del Tempio e potevano partecipare alle grandi feste ebraiche. Erano tenuti all’osservanza del riposo del sabato.