Gli angoli Prof.ssa Laura Salvagno.

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Transcript della presentazione:

Gli angoli Prof.ssa Laura Salvagno

Definizione di angolo Consideriamo un piano α e due semirette a e b aventi un’origine in comune B Si definisce angolo ciascuna delle parti in cui il piano risulta suddiviso dalle due semirette

Elementi di un angolo Consideriamo l’angolo mostrato in figura Definiamo vertice il punto di origine delle due semirette a e b sono i lati dell’angolo α è l’ampiezza dell’angolo ed è l’unica dimensione che lo caratterizza

Angoli concavi e convessi Dalla definizione di piano emerge chiaramente che 2 semirette aventi un origine in comune formano 2 angoli perché il piano viene diviso in due parti

Angoli concavi e convessi Definiamo convesso l’angolo che non contiene il prolungamento dei sui lati cioè l’angolo a Definiamo concavo l’angolo che contiene il prolungamento dei sui lati cioè l’angolo b

Angoli consecutivi L’italiano ci dovrebbe venire in soccorso quando parliamo di angoli consecutivi Cosa significa consecutivo? Una cosa è consecutiva ad un’altra quando la segue, quando viene dopo, quando abbiamo elementi che si susseguono l'un l'altro Da ciò si deduce che anche gli angoli debbono susseguirsi; ma come può avvenire questo? Due angoli sono consecutivi quando hanno un vertice ed un lato in comune

Angoli adiacenti Si dicono adiacenti due angoli consecutivi e i cui lati non comuni giacciono sulla stessa retta

Angoli opposti al vertice Analizziamo le parole opposti al vertice Opposto è ciò che sta dall’altra parte rispetto a qualche cosa; questo qualche cosa si comporta come uno specchio Vertice indica che questo qualche cosa è il vertice di un angolo Da ciò si capisce che due angoli opposti al vertice hanno il vertice in comune …. Ma ciò non basta Questi due angoli hanno il vertice in comune ma non sono opposti al vertice perché il vertice, in questo caso, non si comporta come uno specchio

Angoli opposti al vertice Due angoli si dicono opposti al vertice se hanno il vertice in comune e se i suoi lati si trovano uno sul prolungamento dell’altro Due angoli opposti al vertice sono congruenti a = b

Bisettrice Consideriamo l’angolo AOA’1 Tracciamo una semiretta che ha origine nel suo vertice e che lo divide a metà bisettrice A O Tale retta prende il nome di bisettrice

Bisettrice Definiamo bisettrice la semiretta che partendo dal suo vertice O divide l’angolo in due parti uguali

Confronto di angoli Per confrontare due angoli basta far coincidere un vertice e il lato omologo e vedere cosa succede Vediamo cosa dice il vocabolario alla parola omologo: che è simile, che corrisponde a un altro, che ha caratteristiche identiche Quindi i lati omologhi sono lati che hanno la stessa funzione come si può vedere nelle due immagini qui a fianco in cui i lati omologhi hanno lo stesso colore

Confronto di angoli Se sposto il lato O’A’ e lo faccio coincidere con OA posso confrontare i due angoli Col confronto vedo se uno è maggiore, minore od uguale all’altro

Angolo maggiore di un altro Consideriamo le due figure precedenti Com’è l’angolo AOB rispetto all’angolo A’O’B’? Quando li sovrappongo vedo che il lato c cade all’interno dell’angolo AOB In questo caso avremmo che l’angolo AOB > A’O’C

Angolo maggiore di un altro Diciamo quindi che: Un angolo è maggiore di un altro quando sovrapponendoli si ha che l’altro lato del secondo angolo cade all’interno del primo

Angolo minore di un altro Consideriamo i seguenti due angoli AOB e A’O’C Se li sovrapponiamo possiamo facilmente costatare che il lato c cade all’esterno del lato AOB In questo caso avremmo che AOB < A’O’C

Angolo minore di un altro Diciamo quindi che: Un angolo è minore di un altro quando sovrapponendoli si ha che l’altro lato del secondo angolo cade all’esterno del primo

Angoli congruenti Consideriamo i seguenti due angoli AOB e A’O’C Se li sovrapponiamo possiamo facilmente costatare che il lato c coincide col lato b Perciò si ha che AOB = A’O’C

Angoli congruenti Diciamo quindi che: Un angolo è congruente ( cioè ha la stessa ampiezza) di un altro quando sovrapponendoli si ha che l’altro lato del secondo angolo coincide col suo omologo del primo

Tipi di angoli Angolo giro Angolo piatto Angolo retto Angolo acuto Possiamo individuare 5 tipi di angoli di cui 3 notevoli (una cosa è notevole quando ha qualcosa di speciale o particolare) Angolo giro Angolo piatto Angolo retto Angolo acuto Angolo ottuso

Angolo giro Cosa succede se i due lati dell’angolo coincidono? L’angolo convesso sarà nullo e quello concavo avrà ampiezza massima Chiamiamo questo angolo angolo giro

Angolo piatto Definiamo Piatto l’angolo formato da due semirette che sono una il prolungamento dell’altra cioè che giacciono sulla stessa retta La sua ampiezza è la metà dell’angolo giro

Angolo Retto Prendiamo un angolo piatto e tracciamo la sua bisettrice Tale bisettrice divide l’angolo in due parti uguali Definiamo retto ciascuno di questi angoli aventi ampiezza pari alla metà dell’angolo piatto

Angolo acuto Un angolo si dice acuto se la sua ampiezza è minore di quella di un angolo retto

Angolo ottuso Un angolo si dice ottuso se la sua ampiezza è maggiore di un angolo retto

Somma di angoli AOD è la somma fra l’angolo AOB e l’angolo CKD Sono dati due angoli AOB e CKD Facciamone la somma: per fare la somma di due angoli faccio coincidere i lati non omologhi e i due vertici Lati non omologhi: sono lati che non occupano la stessa posizione (colore diverso) AOD è la somma fra l’angolo AOB e l’angolo CKD A O B C K D C K D A O B

Somma di angoli aOc è la somma fra l’angolo aOb e l’angolo bOc aOb + bOc = aOc γ = α + β

Differenza di angoli Sono dati due angoli AOB e CKD Facciamone la differenza: per fare la differenza di due angoli faccio coincidere i lati omologhi e i due vertici Lati omologhi: sono lati che occupano la stessa posizione (stesso colore nella figura) DOB è la differenza fra l’angolo AOB e l’angolo CKD C K D A O B C K D

Differenza di angoli COB è la differenza fra l’angolo AOB e l’angolo AOC AOB – AOC = COB γ = α - β

Sottomultipli di angoli Prendiamo l’angolo AOB e dividiamolo in tre parti uguali Com’è l’angolo AOC rispetto all’angolo AOB? Osserviamo che l’angolo AOC è contenuto 3 volte in AOB; allora come sarà questo angolo? Se AOC è contenuto 3 volte in AOB si dice che è un suo sottomultiplo Quando allora diciamo che un angolo è sottomultiplo di un altro? Un angolo è sottomultiplo di un altro quando vi è contenuto un numero intero di volte

Multipli di un angolo Quante volte AOB contiene AOC? Tre volte perché ho fatto l’operazione di dividere l’angolo in tre parti uguali e quindi l’ho definito in partenza Come sarà AOB rispetto ad AOC? Sarà un suo multiplo Allora quando un angolo è multiplo di un altro? Un angolo è multiplo di un altro quando lo contiene un numero intero di volte

Multipli di un angolo β α α è multiplo di β perché lo contiene n volte β è sottomultiplo di α è contenuto n volte in α :n β α x n

Angoli complementari Consideriamo due angoli AOB e CKD e proviamo a sommare questi due angoli Cosa risulta la somma dei due angoli?

Angoli complementari La somma risulta un angolo retto Due angoli si dicono complementari quando la loro somma è un angolo retto

Angoli supplementari Consideriamo due angoli AOB e CKD e proviamo a sommare questi due angoli Cosa risulta la somma dei due angoli?

Angoli supplementari La somma risulta un angolo piatto Due angoli si dicono supplementari quando la loro somma è un angolo piatto

Angoli esplementari Consideriamo due angoli AOB e CKD e proviamo a sommare questi due angoli Cosa risulta la somma dei due angoli?

Angoli esplementari La somma risulta un angolo giro Due angoli si dicono esplementari quando la loro somma è un angolo giro