L’ITALIA ALLA FINE DELL’OTTOCENTO

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Transcript della presentazione:

L’ITALIA ALLA FINE DELL’OTTOCENTO LA SINISTRA STORICA

IL PASSAGGIO AI GOVERNI DI SINISTRA Dal 1876, in Italia lo schieramento di Sinistra subentrò a quello di Destra nel governo del Paese. Il cambio della maggioranza di governo era dovuto a: bisogno di una nuova politica e di di riforme che favorissero: la nascita e lo sviluppo delle industrie la partecipazione più ampia della popolazione alla vita politica Il miglioramento delle condizioni sociali dei contadini e dei lavoratori L’aumento del prestigio dell’Italia in campo internazionale

L’origine dello stato italiano L’Italia, dalla caduta dell’Impero romano in poi, fu sempre divisa in piccoli stati e subì il dominio di diversi Paesi stranieri. 1815 Congresso di Vienna (ridisegnò i confini dell’Europa dopo la caduta di Napoleone) Prima metà ‘800, il Romanticismo esaltò l’ideale della nazione: ogni popolo, con le sue caratteristiche uniche, ha il diritto di essere libero e di costituire uno Stato. Molti per questo ideale (garantire la libertà alla propria nazione, molti erano pronti a sacrificare la propria vita) L’Ottocento fu infatti un secolo di rivoluzioni e di guerre per l’indipendenza

Il Risorgimento Anche in Italia si affermarono le idee del Romanticismo e molti cominciarono a battersi per la libertà del Paese. Sotto la guida del Piemonte, sotto i Savoia, l’Italia divenne uno Stato indipendente e unitario nel 1861

LO STATUTO ALBERTINO L‘Ottocento fu un secolo di rivoluzioni: in tutta Europa le popolazioni si ribellarono ai sovrani e chiesero una Costituzione. Successe anche in Italia Il 4 MARZO 1848, re CARLO ALBERTO di SAVOIA CONCESSE ai propri SUDDITI una carta costituzionale, chiamata STATUTO ALBERTINO

Carlo Alberto firma lo Statuto Albertino

La prima pagina dello Statuto Albertino, 4 marzo 1848

Cos’è una Costituzione? Oggi diciamo che un Paese ha una Costituzione quando esiste un documento che protegge i diritti dei cittadini dello Stato separando i tre poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario)

Lo Statuto diventa la Costituzione italiana La monarchia sabauda diventò in questo modo una MONARCHIA COSTITUZIONALE Lo Statuto divenne, con l’Unità d’Italia (1861), la Costituzione italiana Rimase in vigore, in tutto 100 anni (fino al 1948)

CARATTERISTICHE DELLO STATUTO ALBERTINO I tre poteri erano distribuiti tra organi diversi, ma il re manteneva un’influenza su tutti e tre Il re era il capo del governo Condivideva con il Parlamento il potere legislativo I giudici amministravano in suo nome la giustizia Novità: concedeva la libertà religiosa (Ebrei e protestanti furono liberi di professare la propria fede).

Schema dello Statuto albertino

TIPI DI COSTITUZIONI Le Costituzioni possono essere: FLESSIBILI: cioè modificabili con una semplice legge approvata dal Parlamento RIGIDE: per modificarle occorre seguire una procedura più complessa. Protegge meglio l’organizzazione e i principi dello stato. Lo Statuto Albertino era una COSTITUZIONE FLESSIBILE (il fascismo lo utilizzerà a suo piacimento e trasformerà l’Italia in una dittatura)

LE INTERPRETAZIONI DELLO STATUTO ALBERTINO Lo Statuto Albertino venne in parte modificato, già prima dell’unità Italia: Il Parlamento acquistò molto potere il governo diventò autonomo rispetto al re, che doveva invece esserne il capo Il vero capo del governo divenne il Presidente del Consiglio: questa figura, non prevista dallo Statuto venne resa forte da Cavour, uno dei principali protagonisti dell’unificazione italiana

I CRITERI PER LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ITALIA Il primo atto del nuovo governo italiano fu quello di estendere a tutta la nazione lo Statuto Albertino che garantiva le libertà civili fondamentali

PROBLEMA: Secondo la legge elettorale piemontese, estesa a tutta la penisola, aveva diritto di voto solo chi pagava una certa somma di tasse, sapeva leggere e scrivere, aveva compiuto 25 anni DOMANDA: Coloro che votavano, che avrebbero cioè scelto attraverso il voto i rappresentanti del Parlamento, rappresentavano tutti gli Italiani?

NO! SOLO IL 2% DELLA POPOLAZIONE POTE’ ELEGGERE I PROPRI RAPPRESENTANTI AL PARLAMENTO ESSI APPARTENEVANO ALL’ARISTOCRAZIA, ALLA BORGHESIA MERCANTILE E INDUSTRIALE, AI GRANDI PROPRIETARI TERRIERI. IL PAESE LEGALE (quello dei politici eletti) RAPPRESENTAVA IL PAESE REALE (cioè la stragrande maggioranza del popolo italiano fatto di contadini analfabeti e poveri)? Ci vorrà ancora molto tempo per arrivare alla sovranità popolare NO!

Il Parlamento italiano dell’anno 1861

Il nuovo Parlamento italiano Nel Parlamento del nuovo stato italiano il gruppo di maggioranza (80% dei seggi) era costituito dal esponenti della DESTRA L’opposizione (20%)era costituita dalla SINISTRA e comprendeva democratici (dal movimento di Mazzini e Garibaldi), ma che avevano accettato la soluzione della monarchia sabauda

Destra e sinistra Denominazione dei gruppi politici della Rivoluzione francese Indicava la loro posizione in Parlamento

DESTRA Il termine indica l’insieme degli schieramenti politici i cui rappresentanti, in Parlamento, siedono alla destra del Presidente dell’assemblea. Per tradizione questo posto viene occupato dalle forze moderate e conservatrici

SINISTRA Il termine indica l’insieme degli schieramenti politici, i cui rappresentanti in Parlamento, siedono alle sinistra del presidente dell’assemblea. Questo posto viene occupato dalle forze politiche democratiche e progressiste

MAGGIORANZA PARLAMENTARE E’ l’insieme dei deputati che appartengono al partito o al gruppo (coalizione) di partiti che hanno ottenuto, in seguito alle elezioni il maggior numero di rappresentanti. Siccome ha un numero maggiore di deputati, la maggioranza parlamentare, se si mantiene compatta, può prevalere nelle votazioni che si tengono in aula.

OPPOSIZIONE È costituita dai deputati della minoranza. Nei lavori parlamentari cercano di modificare le proposte della maggioranza su cui non concordano. Se non riescono a modificarle esprimono un voto contrario opponendosi all’approvazione del provvedimento.

Il governo italiano