MASTER DELLE PROFESSIONI CONTABILI Teramo ,30-13,30

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Bilancio sociale e rendiconti
Advertisements

Economia dei gruppi delle imprese turistiche
Che cos’è il bilancio? 1. E’ il documento sul quale confluiscono le rilevazioni sistemiche effettuate tramite la CO.GE. 2. E’ il documento attraverso il.
Contabilità e bilancio 2
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA
Il bilancio di esercizio: profili civilistici e tributari 6 dicembre 2006 Avv. Alberto Bianco Università degli Studi di Trento a.a. 2006/2007.
6. Il Capitale Il calcolo del Reddito
Il bilancio d’esercizio
Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/ Il Bilancio e i Principi Internazionali IAS-IFRS parte II.
Il bilancio di esercizio
OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE
Lo stato patrimoniale previsto dal codice civile
Le informazioni economico-finanziarie
Il bilancio Società per azioni Prof. Mario Campobasso
1 Ambito di applicazione Il presente Principio deve essere applicato nella contabilizzazione dei ricavi che derivano dalle seguenti operazioni e fatti:
Principi generali - CHIAREZZA
IL BILANCIO DI ESERCIZIO
La nota integrativa.
IL MODELLO DI BILANCIO SECONDO I PRINCIPI IAS/IFRS:
e delle organizzazioni culturali (2)
Contabilità aziendale (1)
Le novità in tema di operazioni in valuta
Tecnica Amministrativa
Riduzione aliquota IRES e IRAP
1 Le operazioni in valuta estera Commissione di Studio Fiscalità Interna 5 Aprile 2005 Patrizia Gorini.
1 CREDITI, LIQUIDITA, POSTE IN VALUTA ver.1.0 Ragioneria generale a.a. 2008/09.
Guida pratica alla lettura del bilancio di esercizio
PATRIMONIO/REDDITO 17 slide per capire gli elementi fondamentali del Bilancio aziendale.
Struttura del bilancio d’esercizio
del revisore contabile
L’ABC DELL’ECONOMIA AZIENDALE
SCHEMI E PRINCIPI DI VALUTAZIONE
Riclassificazione e indici di bilancio
Programmazione e controllo a cura del Prof. Giovanni Melis
Dott. De Renzio Elena Fano, 5 Marzo 2010.
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
L'analisi di bilancio per flussi
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Il bilancio d’esercizio nella normativa civilistica
Struttura e principi di formazione
Il bilancio di esercizio
Il Rendiconto finanziario (IAS 7) (1) Definizioni Disponibilità liquide: comprendono la cassa e i depositi a vista. Disponibilità liquide: comprendono.
NOTE SUL RENDICONTO FINANZIARIO
Il patrimonio e il reddito
Nota integrativa: contenuto minimo (art c.c.) (1)
Bilancio in forma abbreviata e Bilancio per le microimprese
I collegamenti contabilità-bilancio ai fini civilistici gestionali (par – ) Lezione 19.
Università degli Studi di Parma
Nota integrativa. NOTA INTEGRATIVA Supporto tecnico ai prospetti contabili Contenuto obbligatorio: -art cod. civ. -altre disposizioni del codice.
1 A.A Università degli Studi di L’Aquila Facoltà di Biotecnologie Corso di Economia Aziendale Prof.ssa A. Rita Cioni La RILEVAZIONE.
OIC 13 Rimanenze. OIC 13 – R IMANENZE Sono beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività della Società Definizioni.
1 IL BILANCIO È un modello, ossia una rappresentazione semplificata, della dinamica gestionale dei valori economico, finanziari e patrimoniali, verificatasi.
Il Bilancio d’esercizio
Le modifiche al Codice Civile
1 CONTO ECONOMICO. A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
L’analisi per indici: analisi patrimoniale, finanziaria ed efficienza
Nota integrativa: contenuto minimo (art c.c.) (1) Criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella.
COMPOSIZIONE E SCHEMI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO
OIC 14 DISPONIBILITA’ LIQUIDE. OIC 14 – DISPONIBILITA’ LIQUIDE DEFINIZIONI fornite dal OIC 14 Le disponibilità liquide, come previsto dall’articolo 2424.
Il bilancio Prof. Mario Campobasso anno accademico 2015/2016
OIC 16 Immobilizzazioni materiali. OIC 16 – I MMOBILIZZAZIONI MATERIALI Sono beni ad uso durevole costituenti parte dell’organizzazione interna della.
OIC 22 CONTI D’ORDINE. OIC 22 CONTI D’ORDINE AMBITO DI APPLICAZIONE Il principio non affronta la trattazione degli aspetti connessi a: patrimoni e finanziamenti.
L’AMMORTAMENTO. Ammortamenti Le immobilizzazioni sono fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo e concorrono a formare il reddito per la quota parte.
OIC 18 RATEI E RISCONTI. OIC 18 – RATEI E RISCONTI AMBITO DI APPLICAZIONE Il principio non affronta la trattazione degli aspetti connessi a: disaggi e.
Modulo 5 Michele Pisani Il Conto economico per le analisi di gestione Bilancio e analisi di bilancio delle PMI.
Università di Pisa il rendiconto finanziario. 2 Il modello concettuale stato patrimoniale “N-1” stato patrimoniale “N” valore stock al 1/1 valore stock.
RENDICONTO FINANZIARIO
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale
STATO PATRIMONIALE: art. 2424
Transcript della presentazione:

MASTER DELLE PROFESSIONI CONTABILI Teramo 24.03.2007 11,30-13,30 LO STATO PATRIMONIALE MASTER DELLE PROFESSIONI CONTABILI Teramo 24.03.2007 11,30-13,30 favamarco1@yahoo.it

Lo schema dello Stato Patrimoniale La vecchia formulazione della IV DIRETTIVA CEE consentiva agli Stati membri di scegliere tra due diverse strutture di Stato Patrimoniale: Sezione contrapposte Forma scalare Il Legislatore nazionale ha optato per le sezioni contrapposte favamarco1@yahoo.it

Struttura a poste correnti e non Direttiva CE n.51/2003 La direttiva CE n.51 del 2003 prevede un’ulteriore struttura. È concesso infatti agli stati membri di autorizzare o imporre la presentazione dello SP attraverso la distinzione tra “poste correnti e non correnti” Questa Struttura si affianca in modo alternativo alle precedenti Qual è la finalità di questa Disposizione? favamarco1@yahoo.it

Finalità della direttiva CE 51/2003 La finalità di questa disposizione è quella di armonizzare le disposizioni in tema di bilancio a prescindere dal fatto che esse applichino o meno gli IAS. favamarco1@yahoo.it

Finalità della direttiva CE 51/2003 Infatti proprio lo IAS 1 stabilisce che ciascuna impresa deve determinare se esporre separatamente o meno nello SP le attività correnti e non correnti. La determinazione deve essere fatta in base alla natura delle operazioni aziendali A tal riguardo è utile ricordare che… favamarco1@yahoo.it

Le attività e passività sono distinte tra correnti e non dagli IAS in base a due criteri: 1. Ciclo operativo dell’impresa 2. Dodici mesi successivi alla data di bilancio Per capire meglio andiamo alla slide successiva favamarco1@yahoo.it

Un’attività si considera corrente se: Si può supporre che essa sia realizzata, o se posseduta per la vendita o per il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo dell’impresa; È posseduta principalmente : per essere negoziata per breve termine e si suppone debba essere realizzata entro 12 mesi dalla data di bilancio È sotto forma di denaro o altra forma equivalente non vincolante per quanto riguarda l’utilizzo favamarco1@yahoo.it

Una passività si considera corrente se: Si può supporre che essa sia estinta nel normale svolgimento del ciclo operativo dell’impresa; L’estinzione è dovuta entro 12 mesi dalla data di bilancio favamarco1@yahoo.it

alcune caratteristiche che sono proprie sia dello Stato Patrimoniale Ricordiamo ora alcune caratteristiche che sono proprie sia dello Stato Patrimoniale che del Conto Economico contenute nell’art.2423 ter favamarco1@yahoo.it

III) IMMOBILIZZAZIONI a) In imprese controllate Caratteristiche comuni allo SP e al CE: le poste indicate in tali documenti sono raggruppate in: B) IMMOBILIZZAZIONI Macrocategorie indicate da lettere maiuscole Categorie indicate da numeri romani III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Voci indicate con Numeri arabi 1) Partecipazioni In alcuni casi, le voci possono essere ulteriormente ripartite in sotto voci indicate da lettere minuscole a) In imprese controllate favamarco1@yahoo.it

Inoltre le voci possono essere raggruppate: Nel caso in cui la voce è suddivisa in sotto-voci la voce complessiva e il relativo importo non devono essere eliminati Suddivisione delle voci Inoltre le voci possono essere raggruppate: tale possibilità sussiste solamente nell’ipotesi in cui il loro importo è irrilevante per cui il raggruppamento non incide sulla rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda o quando il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio Raggruppamento di voci favamarco1@yahoo.it

Oltre alle voci previste dallo schema di SP e di CE disciplinati dagli articoli 2424 e 2425 ne possono, e anzi, ne devono essere aggiunte delle altre se il loro contenuto non è compreso nelle voci previste da tali schemi Aggiunta di altre voci Va poi ricordato che le voci precedute da numeri arabi vanno adattate quando lo esiga la natura dell’attività esercitata Adattamento delle voci favamarco1@yahoo.it

Perché i dati di due esercizi potrebbero essere non comparabili? Lo SP ed il CE di un esercizio devono anche riportare i dati relativi all’esercizio precedente. Questa disposizione può creare dei problemi qualora le voci dei due esercizi non siano comparabili: in questi casi si devono adattare le voci relativi all’esercizio precedente Perché i dati di due esercizi potrebbero essere non comparabili? favamarco1@yahoo.it

I casi più ricorrenti che si possono presentare sono 4 In queste due prime ipotesi, gli amministratori che aggiustano il bilancio non dovrebbero incontrare particolari problemi ad aggiustare i dati dell’esercizio precedente Modifiche al Piano dei conti 1 Modifiche delle divisioni, dei raggruppamenti e delle voci iscritte nel bilancio 2 Vediamo le altre 2 ipotesi favamarco1@yahoo.it

Processi di ristrutturazione Durata dei 2 esercizi diversa 3 In questi casi è opportuno che la Nota Integrativa esponga tali fatti anche se questa non è un’informazione richiesta dalla legge (art.2427) La non comparabilità dei dati relativi ai due esercizi E il loro adattamento o l’impossibilità di tale adattamento devono essere indicate e commentate nella Nota Integrativa Durata dei 2 esercizi diversa 4 Ciò può verificarsi nei casi di inizio o cessazione dell’attività favamarco1@yahoo.it

Le voci che presentano un importo pari a zero sia nell’esercizio cui si riferisce il bilancio che in quello precedente, possono essere omesse Voci che possono essere omesse Si rammenta infine che la legge vieta i compensi di partite salvo quelli espressamente previsti dalla stessa . Ricordiamo a tale proposito che le attività devono essere indicate al netto di eventuali fondi rettificativi (immobilizzazioni al netto dei fondi di ammortamento, credito al netto dei relativi fondi svalutazione, ecc.) favamarco1@yahoo.it

Vediamo ora quali sono le macrocategorie dello Stato Patrimoniale Attività Crediti v/soci Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti Passività e Patrimonio netto Patrimonio netto Fondi per rischi ed oneri Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti favamarco1@yahoo.it

L’esame di queste voci permette di comprendere che le attività aziendali sono classificate secondo il criterio della destinazione economica ovvero tenendo conto della diversa funzione che gli elementi del patrimonio hanno nel processo produttivo. La prevalenza di questo criterio nella classificazione delle attività è sottolineata anche dall’art.2424 bis il quale espressamente stabilisce che devono essere iscritti tra le immobilizzazioni tutti gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati favamarco1@yahoo.it

Possiamo osservare che le attività aziendali sono classificate secondo il criterio della destinazione economica cioè tenendo conto della diversa funzione che gli elementi del patrimonio hanno nel processo produttivo. Tant’è vero che favamarco1@yahoo.it

destinazione economica …La prevalenza di questo criterio della destinazione economica nella classificazione delle attività è sottolineata anche dall’art.2424 bis il quale espressamente stabilisce che devono essere iscritti tra le immobilizzazioni tutti gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente. favamarco1@yahoo.it

Anche il criterio finanziario non è del tutto trascurato nella classificazione delle attività aziendali Infatti ... favamarco1@yahoo.it

…lo schema previsto dalla legge richiede per i crediti iscritti tra le immobilizzazioni, la separata indicazione degli importi esigibili entro l’esercizio successivo in modo da evidenziarne la maggiore liquidità e, per i crediti iscritti nell’attivo circolante, la separata indicazione degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo in modo da evidenziarne la minore liquidità favamarco1@yahoo.it

Crediti di finanziamento Crediti di funzionamento Analizziamo ora la differenza tra Crediti di finanziamento e Crediti di funzionamento favamarco1@yahoo.it

Crediti di finanziamento I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie rappresentano dei veri e propri crediti di finanziamento: dal punto di vista della destinazione economica essi sono caratterizzati, in linea generale, dal fatto di essere destinati a restare a lungo all’interno dell’impresa. Rappresentano dei finanziamenti concessi dall’impresa a terzi e conseguentemente generano ricavi determinati dagli interessi attivi favamarco1@yahoo.it

Crediti di funzionamento Per contro i crediti iscritti tra le attività correnti rappresentano, di norma, dei crediti di funzionamento: essi dal punto di vista della destinazione economica sono caratterizzati, in linea generale, dal fatto di essere destinati a restare per brevi periodi all’interno dell’impresa. Hanno la caratteristica di sostituire pro-tempore le entrate di denaro relative ad operazioni relative alla gestione caratteristica dell’impresa. favamarco1@yahoo.it

Natura delle fonti di finanziamento Passività e capitale netto sono classificati, invece in modo da evidenziare la natura delle fonti di finanziamento. Per questa ragione si distingue innanzitutto il capitale proprio dal capitale di terzi. Il criterio finanziario non è del tutto trascurato nella classificazione del capitale di terzi. Infatti … vedi slide successiva favamarco1@yahoo.it

Natura delle fonti di finanziamento Infatti per i debiti, è richiesta la separata indicazione degli importi da pagare oltre l’esercizio successivo che rappresentano quindi, da un punto di vista finanziario , delle passività consolidate favamarco1@yahoo.it

È evidente che le informazioni di carattere finanziario previste dall’attuale SP sono comunque modeste e frammentarie. Anche per questa ragione il principio contabile n.12 relativo alla composizione e agli schemi di bilancio, ha affermato l’opportunità di redigere anche il rendiconto finanziario in grado di evidenziare con maggiore chiarezza la situazione finanziaria dell’impresa favamarco1@yahoo.it

In assenza del rendiconto finanziario il principio contabile n In assenza del rendiconto finanziario il principio contabile n.12 indica la lettore del bilancio, un sistema che permette di ottenere informazioni sulla situazione finanziaria dell’impresa seppure tali informazioni sono solo indicative E qual è questo sistema? favamarco1@yahoo.it

Capitale circolante netto Il sistema consiste nel determinare le attività a breve e nel procedere al calcolo del capitale circolante netto dato dalla differenza tra attività a breve e passività a breve Vediamo operativamente come si procede favamarco1@yahoo.it

Ratei e Risconti, esclusi quelli con scadenza oltre l’anno Il sistema suggerito dal principio contabile n.12 consiste nel determinare le attività a breve nel modo seguente ATTIVITÀ A BREVE = Crediti v/soci + III 2 Crediti considerati immobilizzazioni finanziarie limitatamente alla parte esigibile entro l’esercizio successivo Attivo Circolante, con esclusione dei crediti esigili oltre l’esercizio successivo Ratei e Risconti, esclusi quelli con scadenza oltre l’anno favamarco1@yahoo.it

Debiti, limitatamente a quelli esigibili nell’esercizio successivo In modo analogo le passività a breve possono essere determinate con il seguente calcolo: PASSIVITÀ A BREVE: Debiti, limitatamente a quelli esigibili nell’esercizio successivo Ratei e Risconti, con esclusione di quelli con scadenza oltre l’anno Il CCN sarà dunque dato dalla differenza … Capitale circolante netto = Attività a breve – Passività a breve favamarco1@yahoo.it

Ricordo infine che … In calce allo SP, devono essere riportate le garanzie prestate direttamente o indirettamente, distinguendo tra fideiussioni, avalli, garanzie personali e reali, ed indicando, per ciascun tipo, le garanzie prestate a favore di imprese controllate e collegate, nonché di controllanti e di imprese sottoposte al controllo di queste ultime; devono inoltre risultare gli altri conti d’ordine (art.2424) favamarco1@yahoo.it

Vediamo ora quali sono le novità introdotte dalla riforma del Diritto Societario (d.Lgs. N. 6 del 17 gennaio 2003) favamarco1@yahoo.it

Nella macro-categoria B dell’attivo relativa alle immobilizzazioni, la nuova formulazione dell’art.2424 prevede che debbano essere indicate le immobilizzazioni concesse in locazione finanziaria Questa disposizione riveste scarso interesse perché riguarda soltanto le società di leasing favamarco1@yahoo.it

Novità importantissima Previsione, alla macro-categoria C dell’attivo delle seguenti voci: C.II.4-bis CREDITI RIBUTARI C.II.4-ter IMPOSTE ANTICIPATE RICORDIAMO CHE NEL PASSIVO… favamarco1@yahoo.it

Segue…Novità importantissima Tra le passività la voce D.12 DEBITI TRBUTARI era già prevista, come pure era previsto, tra i FONDI PER RISCHI ED ONERI (B.2), il FONDO IMPOSTE. Tuttavia la riforma ha aggiunto a tale voce le parole “ANCHE DIFFERITE” favamarco1@yahoo.it

Segue … Novità importantissima Queste modifiche si inquadrano nella più ampia operazione di abrogazione delle interferenze fiscali sul bilancio Stiamo parlando del famigerato disinquinamento fiscale del bilancio favamarco1@yahoo.it

Disinquinamento del bilancio che termine poco elegante !!! Con le nuove disposizioni non si posso più fare rettifiche di valore ed accantonamenti esclusivamente in applicazioni di norme di carattere tributario favamarco1@yahoo.it

Bilancio solo civilistico In conseguenza di quanto detto nella precedente slide, il bilancio dovrà essere redatto applicando esclusivamente le norme di carattere civilistico Allora quali sono, secondo il legislatore le informazioni che lo SP deve fornire in tema di rapporto con il fisco? favamarco1@yahoo.it

La lettura della relazione ministeriale al d La lettura della relazione ministeriale al d.lgs 6/2003 precisa che sono da considerare : CREDITI TRIBUTARI: le imposte versate in eccedenza dall’impresa che rappresentano un credito effettivamente riscuotibile da parte della stessa IMPOSTE ANTICIPATE: le minori imposte da pagare in futuro favamarco1@yahoo.it

Altra novità D. 3) Debiti v/soci per finanziamenti Nella passivo è stata inserita la voce sopra indicata. È chiaro che l’esposizione debitoria di una società non può considerarsi analoga nel caso in cui si tratti di debiti v/terzi esterni all’impresa rispetto al caso in cui si tratti di debiti verso soci. In nota integrativa devo indicare qualcosa? favamarco1@yahoo.it

D. 3) Debiti v/soci per finanziamenti Nella Nota Integrativa dobbiamo indicare i finanziamenti effettuati dai soci alla società, ripartiti per scadenze e con separata indicazione di quelli con clausola di postergazione rispetto agli altri creditori (punto 19-bis) favamarco1@yahoo.it

Altra novità LE OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE Concludiamo l’esame delle novità con le OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE Disciplinate per la prima volta agli artt. 2424 bis e 2425 bis favamarco1@yahoo.it

OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE ? Si ma che cavolo sono le OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE ? favamarco1@yahoo.it

LE OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE (artt.2424 bis e 2425 bis) Queste operazioni possono assumere varie forme tecniche, ma sempre caratterizzate dall’accordo tra le parti in base al quale il venditore si obbliga al riacquisto del bene ad una certa data e ad un certo prezzo Vediamo che dice l’art.2424 bis favamarco1@yahoo.it

LE OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE l’art.2424 bis precisa che… le attività oggetto di compravendita con obbligo di retrocessione a termine devono essere iscritte nello SP patrimoniale del venditore in base al principio della prevalenza della sostanza sulla forma. Infatti nel caso in esame … favamarco1@yahoo.it

prevalenza della sostanza sulla forma Infatti nel caso in esame non siamo di fronte ad una vera e propria cessione, bensì ad una perdita temporanea della titolarità del bene da parte del venditore favamarco1@yahoo.it

Per completezza di esposizione si ricorda che per le operazioni in esame, nel CE, i proventi e gli oneri devono essere rilevati in base al principio della competenza economica, Inoltre la Nota integrativa deve riportare l’indicazione analitica dei crediti e dei debiti da essi derivati favamarco1@yahoo.it

Pronti contro termine Nelle operazioni di pronti contro termine, abbiamo delle attività che, dal punto di vista formale, sono oggetto di un contratto di acquisto a pronti con obbligo di rivendita a termine ma, sotto il profilo della sostanza, tali attività non costituiscono altro che una forma di garanzia dell’operazione favamarco1@yahoo.it

Pronti contro termine infatti, il pronti contro termine si configura come un prestito di danaro da un’impresa ad una banca che si assume l’impegno di restituire quella somma, maggiorata di uno spread. A garanzia di tale impegno, la banca pone dei titoli, la cui proprietà passerebbe all’impresa mutuante solo in caso di inadempimento da parte della banca mutuata. favamarco1@yahoo.it

Pronti contro termine disposizioni sullo SP 2424 bis Di conseguenza, avendo sostanzialmente una esclusiva funzione di garanzia, le attività oggetto del contratto devono continuare ad essere iscritte nello stato patrimoniale del venditore a pronti/acquirente a termine mentre la controparte, acquirente a pronti/venditore a termine, contabilizzerà dei crediti, per la somma impegnata nell’operazione. favamarco1@yahoo.it

Pronti contro termine disposizioni sul CE 2425 bis Questa norma ha un effetto moralizzatore, in questo senso. Il profitto di un’operazione pronti contro termine è sempre costituito da due elementi, in proporzione variabile a seconda dei titoli sottostanti al contratto: da una parte ci sono interessi attivi, vale a dire quelli che maturano sul titolo per il periodo di durata dell’operazione; dall’altra parte plusvalenza o minusvalenza su titoli, vale a dire la differenza prezzo sul titolo, che può essere positiva o negativa a seconda del tipo di titolo. favamarco1@yahoo.it

imputare interamente le minusvalenze titoli all’esercizio successivo. può accadere che il redattore del bilancio non sappia resistere alla tentazione di: contabilizzare gli interessi attivi nell’esercizio in chiusura, in ragione del trascorrere del tempo; imputare interamente le minusvalenze titoli all’esercizio successivo. favamarco1@yahoo.it

Proprio per evitare comportamenti scorretti come quello sopra descritto, viene stabilito da questa modifica all’articolo 2425-bis c.c. che l’operazione deve essere valutata e rappresentata unitariamente e, dunque, che tutti i proventi e gli oneri relativi ad operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione a termine, compresa la differenza tra il prezzo a pronti e quello a termine, devono essere iscritti nel conto economico per le quote di competenza dell’esercizio. favamarco1@yahoo.it

Facciamo un esempio FAVA srl ha liquidità pari a 100.000 euro che pensa possa essere mantenuta per circa 1 anno. Ritiene pertanto utile stipulare un Pronti contro Termine con la Banca Popolare della durata di 1 anno Periodo 1 gennaio 2005- 1 gennaio 2006 favamarco1@yahoo.it

Segue esempio Acquisto BTP valore nominale 100.000 Tasso d’interesse 2,50% semestrale Corso di acquisto a pronti :95 Corso di acquisto a termine : 96 Prezzo di acquisto (95x100.000/100=95.000) Prezzo di vendita (96x100.000/100=96.000) Alla data di acquisto dei titoli occorre calcolare gli interessi maturati per la cedola in scadenza 1/1- 1/7 in corso dal 1° al 15 gennaio favamarco1@yahoo.it

La scrittura di acquisto al 15/01/2005 sarà: Segue esempio Calcolo degli interessi maturati: 2,5% x 100.000 x 15 giorni /180 giorni = 208,33 La scrittura di acquisto al 15/01/2005 sarà: Credito v/Banca c/titoli a termine 95.000,00 cedola in corso di maturazione 208,33 Banca c/c 95.208,33 favamarco1@yahoo.it

La scrittura per l’incasso della cedola al 01/07/2005 sarà: Segue esempio In data 1°luglio 2005 matura la cedola Calcolo degli interessi maturati: 2,5% x 100.000 = 2.500,00 La scrittura per l’incasso della cedola al 01/07/2005 sarà: Banca c/c 2.500,00 Proventi finanziari 2.291,67 cedola in corso di maturazione 208,33 favamarco1@yahoo.it

Al 31/12/2005 FAVA srl dovrà rilevare: gli interessi maturati e di competenza dell’esercizio Il provento dell’operazione di competenza dell’esercizio Interessi maturati al 31/12/2005 ( 100.000 x 2,5%) = 2.500,00 Provento dell’operazione 96000-95000 = 1000 Rateo = 1000/365 x 350 giorni = 958,90 La scrittura al 31/12/2005 sarà: Ratei attivi (per la cedola in scadenza il 31/12 ma che sarà incassata il 01/01/2006 2.500,00 Proventi finanziari Ratei attivi (per i proventi dell’operazione Di PCT) 958,90 Proventi finanziari favamarco1@yahoo.it

Al 01.01.2006 all’incasso della cedola Banca c/c 2.500,00 Ratei attivi favamarco1@yahoo.it

Al 15/01/2006 al momento della retrocessione La scrittura al 15/01/2006 sarà: Banca c/c 96.208,33 Credito v/Banca c/titoli a termine 95.000,00 Ratei attivi (su proventi da operazioni PCT) 958,90 Proventi finanziari (su operazioni PCT 1000-958,90 = 41,10) 41,10 Proventi finanziari (su cedola maturata dal 01/01/06 al 15/01/06) 208,33 favamarco1@yahoo.it

Grazie per l'attenzione favamarco1@yahoo.it