Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO Psicologia Generale Linguaggio Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO
PENSIERO E LINGUAGGIO SOMMARIO IL LINGUAGGIO: La struttura Le fasi di sviluppo e le teorie Il linguaggio degli animali: le api, le scimmie L’influenza del linguaggio sul pensiero È possibile un pensiero senza linguaggio? Parlare ed imparare
Fonemi italiani IL LINGUAGGIO «Quando studiamo il linguaggio umano ci avviciniamo a quella che potremmo definire l’essenza umana, alle qualità distintive della mente che appartengono, per quanto ne sappiamo, soltanto alla nostra specie» (Noam Chomsky). LA STRUTTURA Fonemi: suoni che corrispondono grosso modo alle lettere dell’alfabeto. Quelli fondamentali sono 30, di cui 7 sono vocalici la cui successione naturale è: i, é, è, a, ò, ó, u Fonemi italiani tri/digrammi CH CI GH GI GL(I) GN(I) SC(I) Fonemi italiani: /a/ /b/ /k/ /ʧ/ /d/ /e/ /ɛ/ /f/ /g/ /ʤ/ /i/ /j/ /l/ /ʎ/ /m/ /n/ /ɲ/ /o/ /ɔ/ /p/ /r/ /s/ /z/ /ʃ/ /t/ /u/ /w/ /v/ /ʦ/ /ʣ/ Lettere A B (Q) C D E F G I L M N O P R S T U V Z
LA STRUTTURA Morfemi: unità di linguaggio dotate di significato (parole, prefissi, suffissi, connettivi vari). Grammatica: sistema di regole che organizzano una lingua. Si compone di: ortoepia e ortografia: sistema di regole che concernono la giusta pronuncia, accentazione e scrittura delle parole, semantica, sistema di regole che determinano il significato dei morfemi, morfologia: sistema di regole che concernono le forme di: sostantivi, aggettivi, verbi, articoli, preposizioni, ecc., sintassi, sistema di regole che uniscono le parole e le proposizioni tra di loro in modo coerente e logico.
IL LINGUAGGIO LO SVILUPPO Stadio del balbettio: a 3, 4 mesi i bambini, anche quelli sordi, emettono spontaneamente tutti i tipi di suono possibili, che poi adatta-no a quelli della lingua materna. Stadio della parola-frase: a 12 mesi circa il bambino, avendo imparato che ad ogni suono corrisponde un significato, comincia ad usarlo per comunicare dei significati. Le prime parole, però, non si limitano a indicare un solo significato, ma spesso significano una intera proposizione, per cui con la parola pappa il bambino può voler dire la pappa è buona, oppure voglio la pappa. Stadio del linguaggio telegrafico: tra i 15 e i 20 mesi i bambini cominciano a comporre le parole come in un telegramma, prima con due parole (pappa buona) poi con tre (mamma butta palla), rispettando le regole sintattiche: soggetto, verbo, oggetto (grammatica universale [Noam Chomsky]).
TEORIE SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO TEORIE SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO TEORIA COMPORTAMENTISTA DI SKINNER (Susquehanna, 20 marzo 1904 – Cambridge, 18 agosto 1990) Secondo lo psicologo, per spiegare lo sviluppo del linguaggio nel bambino basta far riferimento ai principi dell’apprendimento: Associazione Imitazione Rinforzo
TEORIE SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO TEORIE SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO TEORIA DELLA GRAMMATICA GENERATIVO-TRASFORMAZIONALE DI NOAM CHOMSKY (Filadelfia, 7 dicembre 1928) Secondo il linguista Chomsky la teoria comportamentista sullo svi- luppo del linguaggio è parziale perché non chiarisce la com- plessità dell’intero processo. I bambini, ad es., creano forme linguistiche che non hanno mai sentito semplicemente applicando le regole grammaticali intuite (ipergrammaticismo). Chomsky sostiene che gli esseri umani sono biologicamente predisposti ad imparare a parlare e che esiste una grammatica universale che è presente in tutte le lingue umane. Essa si esprime secondo la sequenza SOGGETTO-VERBO-OGGETTO
IL LINGUAGGIO DEGLI ANIMALI Non ci sono dubbi sul fatto che gli animali in vario modo comunicano tra loro. Quel che ci si chiede è quale somiglianza abbia il loro linguaggio con quello umano. IL CASO DELLE API Nel 1974 l’etologo Karl von Frisch ricevette il premio Nobel per aver scoperto che le api esploratrici comunicano con le operaie, tramite una danza complessa, informandole sulla direzione, distanza e qualità della fonte del cibo. La danza delle api Si può ritenere che questa complessa comunicazione possa essere paragonata al linguaggio umano?
IL LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO DEGLI ANIMALI IL CASO DELLE SCIMMIE Diverso è il caso delle scimmie antropomorfe. Fin dagli anni ’30 i coniugi Allen e Beatrice Gardner hanno tentato di insegnare agli scimpanzé prima il linguaggio parlato, senza successo, poi quello gestuale dei sordomuti con notevoli risultati. Altri successi si sono ottenuti a incominciare dagli anni ’70 con scimpanzé e gorilla (famoso il caso della gorilla Koko) Scimmie e apprendimento del linguaggio I coniugi Gardner festeggiano il loro 70 anniversario di matrimonio io 28 dic. 2009
“È il linguaggio che modella le idee di base di una persona” CONCLUSIONI INFLUENZA DEL LINGUAGGIO SUL PENSIERO E’ evidente che tra pensiero e linguaggio ci sia una stretta correlazione. Difficile, tuttavia, è stabilire se venga prima l’uno o l’altro: sicuramente c’è un reciproco influsso. Nella prima metà del ‘900 il linguista Benjamin Lee Whorf (1897-1941) ha sostenuto la tesi del modellamento del pensiero da parte del linguaggio, per cui “È il linguaggio che modella le idee di base di una persona” Ciò significa che le categorie e i concetti mediante i quali viene organizzato il flusso dei fenomeni differiscono da cultura a cultura, essendo linguisticamente condizionati e conseguentemente condizionando la codificazione della realtà che ci è di fronte.
IL LINGUAGGIO CONCLUSIONI INFLUENZA DELLA SOCIETÀ SUL LINGUAGGIO SUL PENSIERO Sempre nei primi decenni del XX sec. lo psicologo russo Vygotskij (1896-1934) sostenne la tesi secondo cui i processi psichici superiori (pensiero, linguaggio, memoria) non hanno un'origine naturale, ma sociale e li si può comprendere solo prendendo in considerazione la storia della società cui gli individui appartengono . David Premack (1925) sostiene che un buon addestramento linguistico migliora le capacità del pensiero e del ragionamento.
IL LINGUAGGIO CONCLUSIONI PENSIERO SENZA LINGUAGGIO Si può pensare senza linguaggio? La vita ci offre molti esempi in cui il pensiero precede le parole. Le azioni possono essere compiute senza accompagnamento di parole, per es., quelle degli sportivi. Gli artisti, i poeti (in parte) pensano spesso per immagini; i musicisti secondo sequenze musicali. Albert Einstein diceva che le sue intuizioni più geniali gli si presentavano in forma di immagini e solo in un secondo momento le traduceva in parole.