N ATIVI ED IMMIGRATI La scuola alla prova del digital divide
U NA RIVOLUZIONE
N ATIVI - IMMIGRATI Specie in via di apparizione a. NATIVI DIGITALI PURI (tra 0 e 12 anni); b. MILLENNIALS (tra 14 e 18 anni); c. NATIVI DIGITALI SPURI (tra 18 e 25 anni). Spuri: studenti universitari, web 1.0 Millennials: sono nati allalba del millennio a cavallo tra web 1.0 e 2.0 Nativi: non cliccano, premono schermi cultura partecipativa informale i soggetti sono convinti dellimportanza del loro contributo e si sentono in qualche modo connessi gli uni con gli altri
A NTROPOLOGIA 2.0 Esposizione: blog You Tube, facebook per esprimersi, per apparire, per comunicare e per stabilire relazioni sociali e affettive. Il modo in cui vedono e costruiscono il mondo è differente. il web, i blog, liPod, MSN Messenger, il telefono cellulare, le chat, laula virtuale, Wikipedia, Myspace... Il comportamento di apprendimento più originale dei nativi è il multitasking: studiano mentre ascoltano musica, e nello stesso tempo si mantengono in contatto con gli amici attraverso MSN, mentre il televisore è acceso con il suo sottofondo di immagini e parole. Il problema del sovraccarico cognitivo è risolto attraverso il continuo passaggio da un media a un altro, tramite uno zapping consapevole tra le differenti fonti di apprendimento e di comunicazione. I digital native, infatti, stanno imparando a navigare tra i media in maniera non lineare e creativa. Noi adulti cerchiamo sempre un manuale o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un oggetto di studio prima di dedicarci a esso. I nativi apprendono per esperienza e per approssimazioni successive.
R EALTÀ VIRTUALE O ESTESA Spazio antropologico interconnesso, non una realtà parallela I media digitali non sono porte di uscita dalla realtà, ma estensioni capaci di arricchire la nostra capacità di vivere le relazioni e scambiare informazioni La sfida, dunque, non deve essere quella di come usare bene la Rete, come spesso si crede, ma come vivere bene al tempo della Rete Mondo ibrido
D INAMICHE NUOVE E PROPRIE le dinamiche proprie dei social network mostrano che una persona è sempre coinvolta in ciò che comunica. Quando le persone si scambiano informazioni, stanno già condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le loro speranze, i loro ideali – Benedetto XVI Gutenberg e Zuckerberg La cultura partecipativa dà un forte sostegno alle attività di produzione e condivisione delle creazioni digitali e prevede una qualche forma di mentorship informale, secondo la quale i partecipanti più esperti condividono conoscenza con i principianti. Allinterno di una cultura partecipativa, i soggetti sono convinti dellimportanza del loro contributo e si sentono in qualche modo connessi gli uni con gli altri, scrive Jenkins. I bambini tra gli 0 e 12 anni, sono, infatti, il primo gruppo veramente digitale. È ai loro comportamenti che dobbiamo guardare, più che ai comportamenti dei nativi digitali spuri, per capire il nostro futuro e per costruire un mondo che sia più accogliente per i nostri figli.
D UE DOMANDE gli insegnanti i genitori e i decisori nel mondo della formazione sono consapevoli e attrezzati a gestire questa rivoluzione antropologica e cognitiva in corso? I politici e i decisori istituzionali sono consapevoli della distanza sempre più grande che separa gli stili di produzione e progettazione dei prodotti dellindustria culturale dai nuovi stili di fruizione dei nativi digitali?
N ASCERE DIGITALI E ANDARE A SCUOLA
I MPLICAZIONI DIDATTICHE Utilizzano una logica che è più vicina a quella abduttiva di Peirce, che non a quella induttiva/deduttiva di Galileo. Procedono attraverso una scoperta multi prospettica e multicodicale del senso delloggetto culturale o di apprendimenti che esplorano costruendosi man mano gli strumenti e le strategie adatte. Imparano dagli errori e attraverso lesplorazione, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico. Un approccio open source e cooperativo alle fonti del sapere che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani condividono la musica, il sapere e le esperienze online attraverso i più diversi strumenti di comunicazione digitale sul web.
I L PENSIERO DIVERGENTE