Fabrizio Bottini La dispersione urbana: costi collettivi e risposte della pianificazione (parte seconda: le risposte della pianificazione)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA PROGETTAZIONE URBANISTICA NEL DRAG PUE (DGR n. 2751,
Advertisements

Sistema-città.
Il PRU di Acilia a Roma.
Le politiche urbane nellUnione Europea Consiglio Comunale Bolzano, 11 ottobre 2007.
Presenza di gruppi di persone culturalmente eterogenei Presenza di ruppi di persone appartenenti a classi/ceti diverse/i Area non agricola dove le materie.
Le strategie per lo sviluppo locale della provincia di Firenze A cura di: Mirko Dormentoni 14 dicembre 2007 Provincia di Firenze Direzione Generale Sviluppo.
RIORDINO delle PROVINCE e Progetto di Legge sulle FUNZIONI La proposta del Partito Democratico del Veneto.
1 La prima Centrale di Mobilità italiana AGENZIA VIAGGI MULTIMODALI DI EXPO 2015.
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
1 Levoluzione dei territori rurali solo parzialmente può essere ricondotta alla riorganizzazione di sistemi produttivi vitali –Sviluppo delle strutture.
LA FORMA ORGANIZZATIVA DECENTRATA
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
La parabola dell’urbanistica italiana dal 1942 a oggi
I Risultati. Gli Obiettivi Generali Trasporti 1. Adeguare o innovare le politiche pubbliche, la pianificazione, luso del suolo e lo sviluppo economico.
PIANO STRUTTURALE In accordo con i principi di sussidiarietà e di cooperazione: E attivato allinterno di una procedura di confronto tra Comune proponente.
Il Piano Regolatore Generale: nozioni ed elementi tecnici
The European Learning Network: una rete per la condivisione di nuovi modelli volti a rivitalizzare le aree urbane svantaggiate 11 febbraio 2005 Milano.
UN DISTRETTO CULTURALE SEBINO – FRANCIACORTA? Palazzolo s/O, 13 maggio 2008 UN DISTRETTO CULTURALE SEBINO – FRANCIACORTA? Palazzolo s/O, 13 maggio 2008.
Arch. Gian Angelo Bravo – Ing
Pianificazione della mobilità nel Comune di Grosseto.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Urbano, inconcentrato sulla città, Rurale: incentrato sulla campagna;
PIANO DI AZIONE PER LINCLUSIONE SOCIALE dott. Francesco Maiorano Azioni e Interventi Resoconto dei Cantieri.
Fabrizio Bottini La dispersione urbana: costi collettivi e risposte della pianificazione (parte prima: descrizione del fenomeno)
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
LAVORO e ECONOMIA. LE PREMESSE: DOVERE DI DECIDERE DA PARTE DELLA POLITICA ETICA DEL LAVORO - VALORIZZARE COMPETENZE E CAPACITA' – EQUITA' SEMPLIFICARE.
La popolazione non cresce: la superficie urbanizzata si
Comune di Sassari Settimana strategica I progetti di sviluppo Sassari, Settembre 2006 Fil. n. 7 Cagliari Ag. G.R.S. Cagliari Fil. n. 1 Cagliari Fil.
Geografia degli spazi rurali Il fenomeno della seconda casa
Fabrizio Bottini Sprawl in Europa
Fabrizio Bottini Il consumo di suolo e le politiche di contenimento (parte seconda: il caso tedesco e quello inglese)
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Convegno Genova, Palazzo Doria Spinola, sala del Consiglio Provinciale 6 aprile 2009 LA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE strumenti e agende strategiche per gli.
1 incontro con il consiglio comunale F a b r i a n o 26 _ottobre_ 2006 Area:definizione del contesto.
PTCP, territorio e ambiente: una lettura geografica a scala provinciale Stefano Malatesta : Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione Riccardo Massa,
Programma mozione Casadei Emilia Romagna AMBIENTE.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 _Ambito Ricerca sul Contesto L E I D E E.
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA COMUNITARIA
PROVINCIA DI GENOVA Strumenti e agende strategiche della pianificazione provinciale per gli ambiti territoriali di area vasta Genova, lunedì 6 aprile 2009.
Spazio, Territorio, Città
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
P.F. POLITICHE COMUNITARIE LA RIFORMA DEI FONDI STRUTTURALI U.E Le priorità della riforma nelle Regioni dell’attuale Ob.2 (FESR)
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Università degli Studi di Pisa Valerio Cutini insegnamento di Tecnica Urbanistica Corso di laurea triennale in Ing. Edile Ingegneria del Territorio Corso.
PIMMS CAPITAL: Best Practices europee nell’ambito della Mobilità Sostenibile Verso un piano d’azione regionale:le prospettive del progetto PIMMS Capital.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
SStrategie europee per lo Sviluppo Sostenibile:
Laboratorio Intercomunale di Serracapriola e Chieuti Per la pianificazione partecipata del processo di rigenerazione territoriale e di rivitalizzazione.
DIVERSE DEFINIZIONI DI DECENTRAMENTO. BANCA MONDIALE
Norme e procedure per la gestione del territorio
AMBIENTE E DISSESTO IDROGEOLIGICO. ACQUA, MENO SPRECHI Sevizi idrici più efficienti. Unirò gli attuali ATO in un'unica autorità regionale, con risparmi.
Due leggi, due modi di concepire i piani
LINEE GUIDA PER LE PROCEDURE OPERATIVE. DA SEGUIRE. NELL’ESPLETAMENTO
Il lavoro di Giuseppe Campos Venuti. Da “Amministrare l’urbanistica” di Campos Venuti, 1967 Problemi legati alla mancata riforma urbanistica e all’incompiuta.
1 La centralità del Territorio nelle ripartizioni territoriali Sergio Zucchetti Anno Accademico Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici.
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
I NOSTRI VALORI TRASPARENZA MERITOCRAZIA CONFRONTO.
Territorio e Urbanistica
Tecniche di valutazione e programmazione urbanistica Introduzione al corso Trasformazione urbana e strumenti di attuazione del piano urbanistico.
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
IL TERRITORIO: città e campagna
La prossima Roma deve tornare a muoversi Anna Donati La Prossima Roma | 28 novembre 2015 |
L’urbanizzazione nel mondo. Il fenomeno dell’urbanizzazione Il grafico mostra l’evoluzione della percentuale di popolazione urbana nelle varie regioni.
L’urbanizzazione nel mondo. Il fenomeno dell’urbanizzazione Il grafico mostra l’evoluzione della percentuale di popolazione urbana nelle varie regioni.
“Città metropolitane: nuovo livello istituzionale e realtà urbana e territoriale da governare” Bari, 05 Dicembre 2014.
Consumo di suolo: nuovo testo C.2039 /1 Il nuovo testo si presenta come provvedimento finalmente ORGANICO Primo merito della proposta di legge è certamente.
PIANO URBANISTICO COMUNALE WORKSHOP Ambiente – Mobilità sostenibile - Energia Ing. Gianfranco Tozza Caserta 17 febbraio 2015.
Fondamenti di Geografia Modulo B A.a. 2015/2016 Dottoressa Lydia Postiglione.
Azioni per lo sviluppo e la riconversione industriale di Porto Marghera Venezia, 25 gennaio 2011.
Transcript della presentazione:

Fabrizio Bottini La dispersione urbana: costi collettivi e risposte della pianificazione (parte seconda: le risposte della pianificazione)

Alcune strategie emerse nel contesto americano del secondo Novecento

“Smart Growth”: insediamenti compatti Incoraggiare una forma compatta di insediamento attraverso gli UGB, Urban Growth Boundaries, che a scala territoriale (meno efficaci a scsala urbana) definiscono i margini dell’edificato, e all’interno dei quali va pianificata tutta la crescita insediativa.

Area regionale di Seattle: UGB Margini dello sviluppo urbano contro lo sprawl

“Smart Growth”: meno dipendenza dall’auto Anche attraverso un aumento dei prezzi dei carburanti, i cui proventi vengono utilizzati per realizzare sistemi di trasporto collettivo. La progettazione degli insediamenti urbani deve poi seguire i criteri dettati dalle nuove forma di mobilità, anziché ripetere quelli del sistema diffuso

Prince George’s County (MD) Transit Oriented Development: progettazione urbana per ridurre l’uso dell’automobile

“Smart Growth”: economie locali meno dipendenti Nel caso americano l’autonomia impositiva degli enti locali li rende dipendenti dalle tasse commerciali (sulle vendite dei supermarket ecc.) e degli abitanti. Da qui la tendenza ad attirare residenti e attività, che non solo garantiscono posti di lavoro, ma finanziano direttamente servizi e attrezzature. In cambio, si insediano però secondo la propria convenienza, nelle forme casuali dello sprawl. Mettere in comune la base fiscale di varie amministrazioni consente un migliore coordinamento

“Smart Growth”: evitare la segregazione per reddito Il cosiddetto “exclusionary zoning” tende a formare ampi quartieri omogenei dal punto di vista sociale, emarginando così i condomini dalle case unifamiliari, le lottizazioni dai grandi spazi da quelle su lotti piccoli, ed esasperando ulteriormente la specializzazione funzionale, anche all’interno delle aree residenziali. L’assenza o il degrado di spazi pubblici determinato dall’uso continuo dell’auto impedisce ulteriormente i rapporti e gli scambi

Quartieri con abitazioni a vario prezzo Crawford Square, Pittsburgh

“Smart Growth”: qualità progettuale locale Aspetto che in generale non viene considerato di grande efficacia (perché si limita, appunto, ad azioni circoscritte nello spazio alla dimensione del progetto). La cultura cosiddetta del “New Urbanism” basa la propria legittimazione soprattutto su questi aspetti, che comunque garantiscono un dibattito più ampio anche al di fuori del mondo professionale. Ad esempio fra politici e amministratori, che possono mostrare al pubblico appunto gli spazi ad alta qualità come risultato di una buona urbanistica

Gli spazi del “New Urbanism” College Homes, Knoxville, Tennessee Intervento su un ambiente suburbano

“Smart Growth”: rivitalizzazione urbana Una delle origini della suburbanizzazione, sta nella crisi socioeconomica e di qualità dello spazio (degrado, rischio, carenza di servizi) residenziale nei nuclei centrali. Fra gli strumenti di lotta allo sprawl entra così anche la rivitalizzazione delle zone centrali, che ha però come ostacolo principale le difficoltà di rapporto (dati gli altissimi investimenti necessari) fra pubblica amministrazione, investimento privato, società locale

Rivitalizzazione attraverso “infill development” Hartford Road Corridor, Baltimora (studio DPZ)

“Smart Growth”: coordinamento sovracomunale La debolezza delle singole amministrazioni locali si può superare attraverso “agenzie metropolitane”, specie con autorità legale e/o elettiva, in grado di redigere e controllare piani urbanistici sovracomunali e in generale coordinare le politiche territoriali, ambientali, infrastrutturali

Pianificazione regionale dei fabbisogno abitativo Regional Plan Association, New York 2006

La dispersione urbana e la pianificazione in Europa

I due percorsi del coordinamento territoriale La pianificazione territoriale a scala vasta europea, per contrastare lo sprawl e le diseconomie dell’urbanizzazione dispersa, tende a unire due percorsi: 1 – di governo centrale (top-down), con leggi urbanistiche, direttive nazionali, incentivi fiscali 2 - di associazione dei governi locali (bottom-up) per iniziative comuni a scala metropolitana

Gran Bretagna Top-down: è stato ricostituita dal governo la Greater London Authority, elettiva, che raggruppa e coordina tutte le grandi municipalità della regione metroplitana Bottom-up: nelle grandi conurbazioni (Birmingham, Manchester, Liverpool ecc.) si promuove da basso sia l’associazione inter-amministrativa, sia l’eventuale partecipazione di soggetti privati ai grandi progetti, in modo coordinato

Sistema regionale dei centri di servizio per rango London Plan (GLA) Sistema regionale dei centri di servizio per rango

Tavola “Rinascimento Urbano” Regione West Midlands La conurbazione metropolitana di Birmingham nella “regional spatial strategy” Tavola “Rinascimento Urbano”

London Thames Gateway Development Authority Il sistema insediativo per il Giochi Olimpici 2012 nella Lower Lea Valley

Olanda La politica nazionale di organizzazione spaziale contro lo spreco di suolo favorisce la cooperazione fra le amministrazioni comunali e provinciali, a organizzare l’insediamento in 6 aree metropolitane policentriche, anche attraverso “progetti chiave di visione spaziale”.

Olanda: Randstad Holland Megacittà di 6.900.000 abitanti, amministrativamente articolata su molti governi locali associati volontariamente nella Deltametropolis Association. Gli obiettivi territoriali: una rete di 25 sub-centri differenziati, separati, autonomi ma coordinati; tutela ambientale e protezione delle superfici agricole (margini di sviluppo urbano); un sistema di trasporti integrati

Articolazione territoriale del paese per grandi aree Olanda Articolazione territoriale del paese per grandi aree

Marchio del sistema territoriale e diagramma politico-programmatico La Metropoli del Delta Marchio del sistema territoriale e diagramma politico-programmatico

Il consumo di suolo per insediamenti urbani La Metropoli del Delta Il consumo di suolo per insediamenti urbani

Fotomontaggio di un progetto di densificazione La Metropoli del Delta Fotomontaggio di un progetto di densificazione

La Metropoli del Delta Il sistema dei centri e dei ruoli specializzati nel quadro metropolitano

Calthorpe Associates: ripristino insediativo ambientale nel Delta a sud di Rotterdam Il sistema ambientale (a sud) e quello degli insediamenti urbani e delle reti di comunicazione

Calthorpe Associates: ripristino insediativo ambientale nel Delta a sud di Rotterdam Le zone agricole e i centri abitati nella rete delle strade e dei corsi d’acqua

Calthorpe Associates: ripristino insediativo ambientale nel Delta a sud di Rotterdam Introduzione di nuove vie d’acqua e sentieri pedonali per rivitalizzare l’insediamento dei centri rurali favorendo lo sviluppo di attività anche turistiche e la riqualificazione delle sponde

Calthorpe Associates: ripristino insediativo ambientale nel Delta a sud di Rotterdam Densificazione e ricucitura del tessuto urbano anche attraverso il riuso di zone produttive non più utilizzate come magazzini e attracchi, da recuperare anche a densità medio-alte