1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI Roma 19 novembre 2015 Avviso:l’esonero di Mintzberg si terrà in questa aula il 14 dicembre alle Dopo un ora quello relativo al Laboratorio Date esami 13 e 27 gennaio 18 febbraio Stanza B12 Via Salaria113, tel.: ricevimento giovedì
2 Configuraz organizzati va Meccanism o coor- dinamento Parte fon- damentale organizz. Tipo decentra mento Struttura semplice Supervision e diretta Vertice strategico Accentra- mento Burocrazia meccanica Standardiz processi Tecnostrut tura Decentrame nto orizzon- tale limitato Burocrazia profession Standard. Capacità Nucleo operativo Dec. vert. e orizz. Soluzione divisionale Standard. Output Linea intermedia Dec. Vert. limitato Adhocrazia Reciproco adattamento Staff supporto Dec. selettivo
3 Oltre la magia del 5 5 è il numero magico della progettazione organizzativa? Come andare oltre la magia del 5? Le 5 configurazioni esistono veramente?
4 Le configurazioni rappresentano una teoria E ogni teoria necessariamente semplifica e quindi distorce la realtà
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6 Le configurazioni come spinte dai 5 vertici del pentagono Se prevale una spinta il modello si avvicina a 1 configurazione Se prevalgono 2 spinte è ibrido: All’incrocio tra 2 tipologie Con 2 tipologie compresenti Le configurazioni sono tipi ideali, utili anche per descrivere le transizioni organizzative
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8 Oltre le 5 configurazioni Il pentagono 5 configurazioni ai vertici del pentagono 5 principali configurazioni Ibride sui lati: 1.burocrazia semplice, 2. bur. prof. semplice, 3.adhocrazia/burocrazia prof., 4. adhocrazia divisionale, 5.bur.copia carbone 2 principali conf. ibride con l’adhocrazia a)Struttura semplicissima/adhocrazia imprend b)Soluzione divisionale personalizzata
9 Il pentagono: le 5 configurazioni come un sistema unico Ogni configurazione è un idealtipo che estremizza e/o semplifica la realtà Ai 5 vertici ci sono le 5 configurazioni: ogni realtà organizzativa si colloca al suo interno All’interno del pentagono si possono cogliere anche le transizioni da una situazione (organizzazione) a un’altra
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12 Il pentagono: un sistema per descrivere le transizioni organizzative In ambiente semplice ↓ Lato sinistro → dalla struttura semplice alla burocrazia meccanica, alla soluzione divisionale In ambiente dinamico o complesso ↓ Lato destro →dall’adhocrazia alla burocrazia professionale (o meccanica) NB nessuna delle configurazioni e neppure il loro sistema coglie pienamente la realtà, ma è utile per descriverla o modificarla
13 Oltre le 5 configurazioni C’è un’altra configurazione in linea con la teoria elaborata? e dunque Con un proprio meccanismo di coordinamento In cui è centrale una sesta parte dell’organizzazione
14 Ideologia e cultura aziendale Ideologia → non in senso politico-sociale ma come sistema di convinzioni relative all’azienda → la missione → è sempre presente e la possiamo rappresentare come ↓ Alone attorno al diagramma La missione è particolarmente forte nelle associazioni volontarie ( e anche nell’impresa giapponese) → 6° configurazione
15 Identikit configurazione missionaria Di moda? forse lo sarà in futuro nell’era post- adhocratica Meccanismo cooordinamento Parte fondamen- tale organizz. Tipo decen- tramento Socializzazio- ne, indottri- namento o standardizza- zione delle norme Ideologia e Leadership carismatic a decentrata
16 La configurazione missionaria È poco strutturata Dato che la lealtà è basata sulla profonda identificazione con la missione aziendale, non c’è bisogno di controlli La configurazione missionaria pura non ha bisogno di esperti, né di divisione del lavoro È molto democratica, e/o basata su una forte leadership Esempi: organizzazioni no profit, kibbutzim israeliani, movimenti e sette religiose, movimenti politici
17 Il terzo settore è una configurazione missionaria? Sapete che cos’è? Chi ne fa parte?
18 Terzo settore (Impresa sociale – volontariato) Secondo legge delega 118/2005 e succ. decreti L'impresa sociale non può essere diretta da imprese private con finalità lucrative e da amministrazioni pubbliche; divieto di ridistribuire utili deve erogare beni e servizi di rilievo etico e sociale per la collettività, ad es. per le categorie svantaggiate Gestione democratica: coinvolgimento di stakeholder esterni ed interni; Partecipazione degli utenti alla valutazione dei risultati;Rendicontazione sociale.
19 Esempi di imprese sociali Forme non imprenditoriali (associazioni, fondazioni); Forme imprenditoriali: chi lavora è retribuito, ma non si producono profitti Cooperative sociali di tipo A ( servizi socio-sanitari ed educativi) e di tipo B (inserimento lavorativo di categorie svantaggiate).
20 Imprese sociali e volontariato: quali forme organizzative? Configurazione missionaria? Burocrazia professionale? Adhocrazia?
21 Ipotesi di creazione La progettazione organizzativa richiede talvolta la creazione di una nuova con- figurazione che combini in modo originale parametri di progettazione e fattori situazionali → la vera magia è pensare oltre il 5 Aneddoto Sig.ra Raku scivolò nel fango → dalla rabbia per essersi sporcata, passò alla nostalgia per il contatto perso con la terra → cambiò per l’ultima volta la sua impresa industriale in una di produzione a mano di vasi artistici → i vasai della terra