U . A. IL NOME Dalla riflessione linguistica alla conoscenza di se’ Indagine sull’origine del nome proprio Le differenze di genere Lab. Informatica
U.A. Riflessione linguistica Genere e numero del nome IL NOME Obiettivi specifici LINGUA Usare correttamente i nomi comuni e nomi propri Numero e genere del nome IMMAGINE Esprimersi e comunicare mediante tecnologie multimediali CONVIVENZA Attivare atteggiamenti di ascolto e conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri Informatica Utilizzare la video scrittura per inserire immagini nei testi
Obiettivi formativi: ricercare la propria identità attraverso: Il nome proprio Il genere maschile e femminile dei nomi Contenuti Regole grammaticali sul genere dei nomi Indagine sull’origine del proprio nome Commenti e discussioni sulle differenze di genere tra maschi e femmine Verifica :elaborare un documento su somiglianze , differenze di genere e pari opportunità
CLASSI primaria TIPO DI LABORATORIO gruppi di alunni TEMPI due ore alla settimana FREQUENZA una volta alla settimana DURATA due mesi
IL GENERE DEL NOME: MASCHILE E FEMMINILE Tutti i nomi hanno un genere grammaticale che, in italiano, può essere maschile o femminile. Per i nomi che indicano esseri animati (uomo, donna, ragazzo, ragazza, gatto, gatta…) il genere grammaticale coincide con il genere naturale, cioè con il sesso: sono di genere maschile i nomi di persone e di animali di sesso maschile e sono femminili i nomi di persone e animali di sesso femminile(con delle eccezioni, come il soprano, la sentinella…). Per i nomi di cosa ( città, libro, lavoro, euro, pane, idea, problema, scuola …) la distinzione tra genere maschile e femminile è convenzionale, è fissato dall'uso.
Regole da rispettare nell’uso del nome riguardo al genere:femminile e maschile 1. Il femminile dei nomi mobili maschili che terminano in -O si forma sostituendo la vocale finale con una -A 2. Alcuni nomi mobili maschili formano il femminile con il suffisso -ESSA 3. I nomi mobili maschili che finiscono in -TORE generalmente formano il femminile con il suffisso -TRICE. 4. Alcuni nomi mobili maschili formano il femminile con il suffisso -INA. Alcuni nomi di persona e di animale sono completamente diversi al maschile e al femminile. 5. Nomi di genere comune riferiti a persone. Questi nomi hanno una forma comune e il genere viene indicato dall'articolo: 6. Nomi di genere promiscuo
Identità del nome proprio ricerca di alcuni nomi propri Adriano = originario da Adria (latino) - 8 settembre Alessandro = che difende gli uomini (greco) - 26 febbraio (ma ci sono più di 39 sant’Alessandro!) Chiara = Chiara, famosa (latino) - 11 agosto, 17 agosto Francesco = libero (poi: appartenente ai Franchi)(germanico) - 7 maggio, 5 giugno, 20 agosto Gabriele = fortezza di Dio o Dio è forte (ebraico) - 26 gennaio, 27 febbraio, 16 marzo, 29 settembre Giada = donna integra e bella (spagnolo) Letizia = felicità, allegria (latino) - 9 luglio, 21 ottobre Marco = sacro a Marte (latino) - 25 aprile (ma ci sono circa 20 San Marco!) Martina = consacrato a Marte (latino) - 1° e 30 gennaio Michele = chi è come Dio? (ebraico) - 10 aprile, 8 e 14 maggio, 29 settembre Raffaele = Dio guarisce (ebraico) - 29 settembre Sara = principessa (ebraico) - 13 luglio, 10 dicembre
Densità di un nome proprio
Mi presento sono Letizia Identità di sè Mi presento sono Letizia
Mi presento sono Francesco
Le cose che mi piace fare con gli altri sono Queste frasi ti permettono di arrivare a una maggiore conoscenza di te stesso se le completi con la prima cosa che ti salta in mente I miei hobby sono.. Le cose che mi piace fare con gli altri sono Le cose che faccio per divertirmi sono Le cose che faccio per rilassarmi sono
Sono al massimo della felicità quando La cosa migliore di me e’ La cosa peggiore di me e’ Se potessi realizzare un desiderio vorrei
Indagine sul genere Maschile e femminile Bambine e bambini
Un giorno durante una visita alla biblioteca… abbiamo trovato un libro che parlava dei maschi e siccome lo abbiamo trovato molto divertente abbiamo deciso di farlo leggere ai nostri compagni di classe…volevamo commentarlo insieme … Chissa’ come reagiranno- ci siamo chieste ( un gruppo di bambine)
I maschi non mi piacciono perche’…
I maschi sono spesso un po’ sporchi e spettinati CHE DISORDINATI…
I maschi hanno sempre le orecchie rosse I maschi hanno sempre le orecchie rosse ! Spesso sono strane, buffe e proprio grosse
I maschi spesso si mettono le dita nel naso
I maschi si macchiano spesso con il cibo
I maschi fanno pure delle gare di pipì fanno a chi riesce a farla più lontano di così…
I maschi poi litigano sempre per le figurine e spesso –che scemi-si fanno pure gli occhi neri
I maschi come vedi fanno tante cose ma sono proprio i più bravi a far le buffe facce ..per questo per finire ti dico in confidenza “ consegno ai maschi un premio di riconoscenza perche’ in lor compagnia e’ assicurata l’allegria
Dopo avere letto il libro … I maschi hanno descritto cosi’ le bambine …
Le bambine sono molto viziate
Le femmine non mi piacciono perche’… sono vanitose e si credono belle come il sole..
Sono anche molto paurose
Ma allora che cosa ci accomuna?
Manifesto sui diritti naturali di bimbe e bimbi Ritornare bambino o bambina Un invito, o meglio, un appello rivolto ai grandi genitori, insegnanti, amministratori…. di Gianfranco Zavalloni (dirigente scolastico, autore del sito www.scuolacreativa.it Il diritto all'ozio a vivere momenti di tempo non programmati dagli adulti. Il diritto all'uso delle mani a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco. Il diritto agli odori a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura. Il diritto al dialogo ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare. Il diritto a sporcarsi a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti. Il diritto ad un buon inizio a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura. Il diritto alla strada a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade. Il diritto al selvaggioa costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi. Il diritto al silenzio ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua. Il diritto alle sfumature a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte la luna e le stelle. la cosa più importante nella vita è vedere con gli occhi di un bambino" Einstein
Abbiamo deciso di ricordare sempre ed in ogni momento che in un gruppo classe ci sono bambini e bambine che hanno gli stessi diritti ; quindi e’ bene rispettare le caratteristiche di ciascuno:i loro carattere,le loro virtù e difetti, cominciando proprio dal linguaggio e dal modo di parlare , scegliendo vocaboli che comprendano tutti o che rispettino le differenze di genere