di un modello gaussiano ibrido caratterizzato da orografia complessa.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
GREEN-CARB Un'applicazione dimostrativa su alcuni agroecositemi della Pianura Padana Lombarda G. Martignon G. 1, Sormani L. 2, Sala F. 1 1 CESI SpA - Via.
Advertisements

Nel lavoro effettuato da ARPA sono valutati i risultati relativi alla campagna di misura condotta con Laboratorio Mobile tra il tra il 24 febbraio ed.
CAPI04 - 8^ Workshop: Calcolo ad Alte Prestazioni in Italia, Milano 24-25/11/2004 CESI Problemi operativi di un modello fluidodinamico di atmosfera Paolo.
Conferenza stampa ARPAV 6 Febbraio Febbraio 2007 Avv. Andrea Drago Direttore Generale ARPAV.
Il modulo delle emissioni diffuse
I fattori di attrattività del comprensorio sud della Provincia di Caltanissetta Piano di marketing ed analisi di posizionamento Realizzato da Sviluppo.
PROGETTO PILOTA PROVINCIA DI FERRARA
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A Lanalisi di settore (2) Capitolo 4 Lanalisi di settore (2)
Costruzione di una base dati storica dei campi di vento sulla Provincia di Torino Realizzazione del progetto S. Finardi.
1 Un anno di vento in Provincia di Torino, dati meteorologici utilizzati e scelta di un periodo rappresentativo Settore Meteoidrografico e Reti di Monitoraggio.
AREA AMBIENTE, PARCHI, RISORSE IDRICHE E TUTELA DELLA FAUNA
Torino, 26 settembre 2005 G.V. Fracastoro, A. Poggio Politecnico di Torino - Dipartimento di Energetica G.V. Fracastoro, A. Poggio Politecnico di Torino.
La propagazione del calore
Massimo D’Isidoro, Sandro Finardi, Giandomenico Pace, Celina Vitali
Run di supporto alla procedura di deroga NO 2 G. Calori, G. Briganti, A. Cappelletti, P. Radice, L. Mauri, M. Costa Plenaria MINNI, Bologna 24 Marzo 2011.
Qualità dell’aria: modelli
SISTEMI PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE CENTRALI TERMOELETTRICHE UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO - LIUC FACOLTA’ DI INGEGNERIA.
Copyright 2004 © Rodolfo Soncini Sessa.
Valutazione dellinquinamento atmosferico da traffico in una zona critica della rete stradale urbana genovese.
Breve storia della Registration Authority Italiana, curiosità ed alcune statistiche Franco Denoth
Relazione Annuale della qualità dell'aria del Comune di Roma
Scenari di diffusione di veicoli elettrici Valutazione preliminare C. Caruso, G. Pirovano, M. Riva ERSE Roma 29 Aprile 2010.
Corso di Politica ed Economia Agroalimentare – prof.Fanfani 1 ANALISI COMPARATA DEI SISTEMI AGROALIMENTARI DEI PAESI EUROPEI CARATTERISTICHE STRUTTURALI,
LA TUTELA DEL SUOLO fra sviluppo abitativo e riduzione del suolo agricolo.
Demografia delle Imprese In tutto il periodo aumenta il numero delle imprese registrate La curva rallenta la propria inclinazione nellultimo anno Nel.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO: SI PUO’ PREVEDERE E MITIGARE?
LO STRATO DI EKMAN Corso: Idrodinamica delle Grandi Masse
Diluizione di inquinanti in atmosfera
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
Impianti di combustione a scarti di legno – seminario tecnico Venerdì 9 Marzo 2012 Impianti di combustione a scarti di legno Controllo tecnico analitico.
Inquinamento atmosferico: inquinanti secondari, sorgenti di emissione
Corso di Impatto Ambientale Modulo A: Pianificazione Energetica
Roma, 17 Dicembre LA PARTNERSHIP CON ENEL Una collaborazione che guarda al futuro Rag. Loris Rui Coordinatore Caem Roma, 17 dicembre 2003.
Le serie agronomiche di lungo termine per la valutazione della vocazionalità e dei rischi climatici. Università di Udine Dipartimento Produzione Vegetale.
LE FONTI DI ENERGIA.
LINTESA GIS Obiettivi Realizzare una Infrastruttura Geografica Nazionale individuando i dati geografici di comune interesse attraverso: la definizione.
FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE.
Fenomeni di trasporto Sedimentazione e risospensione
I l Consumo energetico Larchitetto FRANCESCO CHIRICO nel settore della sanità presenta.
Le emissioni di IPA nell’area di Taranto
Software per la valutazione dellinquinamento atmosferico Viganò Giulia A.A 2009/2010.
UTILIZZAZIONE DI APPLICAZIONI GIS NELLA REDAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA REGIONE LIGURIA D.ssa Tiziana Pollero 18 Novembre 2004.
Analisi di procedure tecnico-normative
Università degli Studi di Udine
Scuola elementare “Jole Orsini”
Relazione Emissioni IPA dell’area di Taranto
Alice RINALDI*, Vanessa CARDIN*, Miroslav GAČIĆ*
Saint-Vincent mai 2000 FORUM PERMANENT TRANSFRONTALIER DE L'EUROREGION DU MONT - BLANC.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
Lo strato limite planetario
1) ammontare radiazione solare incidente
Slide 1 Workshop – 29 Settembre 2003 Costi ed impatto sul territorio dello sfruttamento della biomassa a scopi energetici: unanalisi GIS based Ing. L.
WORKSHOP WORKSHOP QUALITÀ DELL’ARIA E DINTORNI QUALITÀ DELL’ARIA E DINTORNI Realtà e prospettive nella Provincia di Livorno Livorno 27 Giugno 2008 Livorno.
Valutazioni ambientali strategiche (Cap
ENERGIA GEOTERMICA.
L'Energia Geotermica Che Cos'è ? LA GEOTERMIA E' LA SCIENZA CHE
Aria-impact 1.7 Presentazione modello
Atmosfera = involucro gassoso che avvolge la Terra.
Aspetti progettuali e localizzativi delle costruzioni per l’industria agroalimentare.
1 Principali caratteristiche/finalità Schema degli input Parametri del modello Applicazione a un caso.
Fabrizia Capuano Direttore ARPA – Sezione di Reggio Emilia
PROGETTO di MONITORAGGIO AMBIENTALE
INTRODUZIONE ALLA DISPERSIONE DEGLI INQUINANTI IN ARIA
RELAZIONE DI VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO
AMBIENTE.
Il Cielo Sopra di Noi Servizio Meteo 51° Stormo.
Valutazione di scenari alternativi di gestione dei rifiuti urbani per un territorio provinciale Antonio Scipioni Tania Boatto
Modelli di dispersione degli inquinanti in atmosfera 1.Modelli Euleriani 2.Modelli Lagrangiani 3.Modelli Gaussiani.
CARATTERIZZAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E DELLE SUE SORGENTI NELL’AREA DI LECCE Daniele Contini Istituto di Scienze dell’Atmosfera.
Modello gaussiano non stazionario di tipo puff POLITECNICO DI MILANO Corso di Laurea Triennale A.A. 2014/2015 Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.
Transcript della presentazione:

di un modello gaussiano ibrido caratterizzato da orografia complessa. Applicazione di un modello gaussiano ibrido ad un sito industriale caratterizzato da orografia complessa. Bruno Bove, Lucilla Ticconi, Lucia Mangiamele, Mario Scarciolla, Roberto Sozzi Un particolare ringraziamento all’ing. Anna Maria Crisci

Metodologia di approccio all’applicazione modellistica L’applicazione di un modello di trasporto e diffusione degli inquinanti in atmosfera è solo uno degli step dello studio sistemico sull’area in esame e richiede l’utilizzo di metodi e strumenti integrati.

Dati: tipologia e strumenti DataBase Aria Emissioni Altri strati informativi Uso del Suolo Digital Terrain Model G I S Orografia Rete Agrobios Rete del Servizio Idrografico - ARPAB Dati meteo Rete ARPAB Rete Fenice Dati QA

Metodologia di approccio all’applicazione modellistica

Dati sulle sorgenti puntuali di emissione Anagrafica dell’azienda: - nome - ubicazione - tipologia produttiva (con riferimento a codice CORINAIR) DataBase Aria Caratterizzazione delle sorgenti: - descrizione geometrica del camino, - caratteristiche chimico-fisiche delle emissioni. Altri dati di interesse: - consumi dell’impianto di produzione di calore per riscaldamento - descrizione sommaria del ciclo produttivo

Metodologia di approccio all’applicazione modellistica

Popolazione Totale superiore a 610.000 abitanti (ISTAT 1995) Numero Totale di Comuni pari a 131, di cui solo 11 con popolazione superiore a 10.000 abitanti Superficie Totale circa pari a 10.000 kmq

Aree industriali presenti: 9 nella provincia di Potenza Superficie [ha] Addetti Atella 34,72 458 Balvano 14,72 456 Baragiano 47,24 266 Melfi 517,94 9.600 Potenza 115,96 2.389 Satriano 12,6 234 Senise 30,54 319 Tito 181,33 2.366 Viggiano 93,21 1.402 Totale 1.048,26 17.490 Aree industriali presenti: 9 nella provincia di Potenza 5 nella provincia di Matera FONTE: Consorzio ASI L’area industriale di Melfi ha una estensione pari a ~ il 50% del totale ed un numero di addetti pari a ~ il 55% del totale.

L’area di studio: Zona industriale di San Nicola (Vulture –Melfese)   Aziende Addetti Consorzio ASI (anno 2002) 44* 9.600 DPR 203/88 (anno 1997, in corso di aggiornamento) 22+ 7.900 * E' il numero delle aziende in attività; se si considerano quelle in programma si contano 97 aziende. + In prima analisi, si può affermare che la crescita dell'apparato produttivo melfese dal 1997 ad oggi è stata del 20% circa. Considerando la rappresentatività dei dati derivanti dall’archivio relativo alle autorizzazioni regionali rilasciate ai sensi del DPR 203/88, possiamo assumere lo stesso archivio quale fonte significativa di informazioni inerenti le emissioni da sorgenti industriali nell’area industriale di San Nicola di Melfi.

Metodologia di approccio all’applicazione modellistica

Aree industriali presenti: 9 nella provincia di Potenza 5 nella provincia di Matera Orografia mista: pianeggiante ad nord e sud-est, complessa ad ovest e sud

L’area di studio: Zona industriale di San Nicola (Vulture –Melfese) Dominio: 30 km x 30 km (estensione pari ad 1/10 della superficie regionale) L’area in esame comprende 8 comuni con una popolazione pari a ~ l’11% del totale Area in espansione demografica rispetto al trend regionale La rete di monitoraggio dell’area è costituita da: 7 centraline di qualità dell’aria (a gestione pubblica e privata) 2 centraline meteo (è in programmazione l’installazione di ulteriori 2 stazioni meteo).

L’area di studio: Zona industriale di San Nicola (Vulture –Melfese) Preponderanza di zone utilizzate (Fonte INEA) per Seminativi in aree non irrigue; Zone boscate Colture erbacee a pieno campo; Oliveti; Vigneti.

CTDM PLUS Complex Terrain Dispersion Model Plus Algorithms for Unstable Situations E’ un codice EPA con soluzione gaussiana dell’equazione di diffusione per emissioni stazionarie da sorgenti puntuali. Permette di trattare situazioni stabili ed instabili in presenza di terreno complesso. E’ un sistema modellistico è costituito dal modello di trasporto e diffusione, il pre-processore orografico e il pre-processore meteorologico. La trattazione della dispersione in presenza di ostacoli in condizioni stabili e neutre si basa sul concetto della Dividing Streamline.

Concetto di Dividing StreamLine Nella modellazione stazionaria della dispersione di inquinanti in orografia complessa e situazioni stabili, elemento prioritario è il concetto della Dividing Streamline Hc. Essa divide il plume in: un flusso al di sotto di Hc che non possiede energia cinetica sufficiente a salire sopra la montagna e tenderà a muoversi attorno ad essa un flusso al di sopra di Hc che può scavalcare la montagna è la parte di plume che sale lungo la montagna subendo una convergenza verticale delle linee di flusso (sz diminuisce) ed una divergenza orizzontale (sy aumenta) è la parte di plume che permane orizzontale e si muove attorno all’ostacolo tridimensionale.

Sistema Modellistico

Metodologia di approccio all’applicazione modellistica

Pre-processore Meteorologico ARPA_PBL Dotarsi di uno strumento che consenta: Supporto ai modellisti; Approccio semplificato; Elaborazione immediata di dati derivanti da misure mediante strumentazione tradizionale OBIETTIVI Il pre-processore è predisposto per produrre file meteorologici ai seguenti modelli: ISC3 MOCAR_3 MOCAR_4 CTDM Plus APPLICABILITA’ Fase di Calibrazione

Pre-processore Meteorologico ARPA_PBL INPUT Formato univoco Anno Mese Giorno Ora Velocità vento [m/s] Direzione vento [°] Temperatura aria [°C] Radiazione globale [W/mq] OUTPUT da modello selezionato Formato dipendente Anno Mese Giorno Ora Temperatura aria [°C] Velocità vento [m/s] Direzione vento [°] Radiazione globale [W/mq] Radiazione netta [W/mq] Flusso di calore sensibile [W/mq] Velocità di frizione [m/s] Temperatura di scala [K] Inverso della L di Monin-Obukhov [m-1] Altezza di rimescolamento [m] Velocità convettiva di scala [m/s]

Ipotesi principali di lavoro Sorgenti puntuali: 4 camini industriali Run orari in condizioni di stabilità atmosferica Sostanza rilasciata: Inquinante primario - NOx Analisi di sensibilità sulla componente orografica. Variabilità considerata: Orografia Piana, Orografia Semplificata, Orografia Complessa.

Caratterizzazione delle sorgenti Caratterizzazione Geografica DTM Caratterizzazione Geometrica e Chimico-Fisica Diametro [m] Altezza [m] Velocità [m/s] Temperatura [°C] Portata [mc/h] Rateo NOx [g/s] Sorgente 1 1,4 50 10 170 69.000 2,4 1,2 17 56.000 Sorgente 2 3 30 18 114 457.800 22,0

Profilo NE-SO Orografia Semplificata Orografia Complessa Orografia Origine nella sorgente Orografia Semplificata Orografia Complessa Orografia Reale

CONCLUSIONI ASPETTI RILEVANTI DELL’APPLICAZIONE PRESENTATA In condizioni stabili, l’analisi della rosa dei venti consente una prima individuazione dell’area a maggiore impatto. Nel contesto territoriale descritto, inoltre, l’intensità del vento gioca un ruolo preponderante nella determinazione delle concentrazioni a terra. L’ipotesi di assenza di orografia in territori complessi determina una sottostima dell’area interessata dalla ricaduta di inquinanti. Rispetto agli obiettivi a breve e medio termine fissati a Luglio in sede MED (Predisposizione del data input ed Applicazione del CTDM Plus) possiamo ritenere che lo stato dell’arte sia confortante e soddisfacente.

Applicazione del CTDM Plus (in condizioni instabili); CONCLUSIONI PROSPETTIVE A MEDIO E LUNGO TERMINE Predisposizione del data input inerente l’intero sistema produttivo dell’area del Vulture - Melfese; Applicazione del CTDM Plus (in condizioni instabili); Confronto dei risultati con le misure e quindi validazione del modello; Redazione delle mappe di impatto; Impiego del data input realizzato per alimentare modelli gaussiani, con e senza orografia, finalizzando l’analisi alla scelta di modelli efficaci ed user friendly (Libreria di modelli applicabili in contesti emissivi, meteorologici ed orografici anche profondamente differenti).