Comando Generale della Guardia di Finanza

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Comando Generale della Guardia di Finanza Forum P.A. 09.05.2005 Comando Generale della Guardia di Finanza Ufficio Aereo

della Guardia di Finanza Un volo lungo più di cinquant'anni: mezzi e potenzialità del Servizio Aereo della Guardia di Finanza

Uno dei pionieri dell’aviazione militare italiana fu il capitano della Guardia di Finanza Luca Bongiovanni (foto) il quale, conseguito nel 1912 il brevetto di pilota militare, si distinse negli studi aeronautici. A lui si deve il primo dispositivo di “contromarcia” per invertire il senso di rotazione dell’elica. Già nella Grande Guerra diversi “finanzieri” si accostarono all’aviazione, mentre negli anni Venti alcuni ufficiali del Corpo diventarono “osservatori dall’aeroplano”; ma, per quanto significative, queste furono solo esperienze individuali. Il Servizio Aereo della Guardia di Finanza ha da poco compiuto 50 anni eppure il primo legame tra il Corpo ed il mondo aeronautico è rappresentato dal capitano Luca Bongiovanni che nel 1912 conseguì il brevetto di pilota militare e successivamente condusse, distinguendosi per l’originalità di alcune soluzioni costruttive, studi di aerodinamica. In epoca successiva altre Fiamme Gialle si dedicarono all’attività di volo, come piloti o come “osservatori dall’eroplano”, ma occorrerà attendere gli Anni Cinquanta perché l’esigenza di sfruttare il “nuovo mezzo di trasporto” sia sentita come direttamente connessa ai fini istituzionali del Corpo.

Agli inizi degli anni 50, per fronteggiare la minaccia costituita da organizzazioni criminali dedite ai traffici illeciti via mare, la Guardia di Finanza decise, oltre al potenziamento del Servizio Navale, di costituire, grazie al mezzo aereo, una linea di interdizione in profondità, a distanza dal litorale. La scelta ricadde sugli elicotteri Agusta-Bell (foto) con gestione dell’impiego operativo da parte del Corpo ed organizzazione tecnica (piloti e specialisti) a cura dell’Aeronautica Militare. Era stato dato avvio ad un processo di sviluppo dello specifico settore di servizio che avrebbe, da quel momento, conosciuto una crescita tanto ampia, quanto rapida, in accordo con la veloce espansione ed evoluzione del mondo aeronautico. È infatti all’inizio degli Anni Cinquanta che, per fronteggiare la minaccia costituita da alcune organizzazioni criminali internazionali, che fecero del Mediterraneo il teatro delle proprie scorribande, ma soprattutto dei propri traffici illegali, spesso con destinazione finale le coste italiane, che la Guardia di Finanza decise di passare da un dispositivo di contrasto basato su piccoli presidi distribuiti lungo i numerosi chilometri di costa e lungo la frontiera alpina, ad un’organizzazione in grado di “avanzare” la linea di interdizione e contrasto dei traffici illeciti, con proiezione verso il mare, a distanza dal litorale: tale obiettivo doveva essere perseguito certamente mediante il potenziamento del Servizio Navale, ma fu preso in considerazione anche l’impiego del mezzo aereo. Propizio risultò anche il connubio italo-americano Agusta-Bell, nato da un accordo commerciale per la costruzione nel nostro Stato, su licenza della società statunitense, degli omonimi elicotteri modello, di cui fu proposto l’acquisto alla Guardia di Finanza. La gestione dei profili operativi fu naturalmente demandata al Corpo, mentre l’organizzazione tecnica – per gli aspetti concernenti formazione ed impiego di piloti e specialisti, nonché assistenza manutentivo/logistica – fu a cura dell’Aeronautica Militare: era stato dato avvio ad un processo di sviluppo dello specifico settore di servizio che avrebbe, da quel momento, conosciuto una crescita tanto ampia, quanto rapida, in accordo con la veloce espansione ed evoluzione del mondo aeronautico.

della Guardia di Finanza Il 1° febbraio 1954 nasceva il Servizio Aereo della Guardia di Finanza Fu così costituito il primo reparto di volo presso l’aeroporto di Napoli Capodichino, dotato di due elicotteri AB 47G; il secondo fu insediato a Palermo Boccadifalco, sino a giungere ad istituire complessivamente 16 Sezioni Aeree dotate di elicotteri ed un Gruppo volo con aeroplani. Una tale struttura non poteva prescindere dalla predisposizione di un’adeguata organizzazione che garantisse il necessario supporto in termini di uomini, strutture, mezzi, logistica e risorse economiche. Il 1° febbraio 1954 nasceva il Servizio Aereo della Guardia di Finanza. Dapprima fu costituito un reparto di volo presso l’aeroporto di Napoli Capodichino, dotato dei primi due elicotteri AB 47G, con competenza sul litorale campano-laziale; il secondo fu insediato presso quello di Palermo Boccadifalco. Nel corso dei primi anni attività furono conseguiti i primi significativi risultati sui teatri operativi, grazie alla collaborazione tra gli elicotteri ed i mezzi navali, in particolare con la scoperta di navi contrabbandiere, sorprese al largo a trasbordare l’illecito carico. In epoca successiva, al fine di garantire un adeguato controllo e rapidità di intervento, vengono istituiti progressivamente nuovi reparti di volo, sino a giungere a presidiare, con le Sezioni Aeree, l’intera estensione costiera del Paese, nonché le frontiere alpine. Le successive tappe evolutive videro, pertanto, il Corpo raggiungere, nello specifico comparto, una sempre maggior autonomia gestionale ed una propria peculiare fisionomia.

Attualmente la componente aerea del Corpo è organizzata su tre differenti livelli di profondità d’intervento, in virtù di un dispositivo articolato su componente costiera (elicotteri NH 500 ed A109II) e componente alturiera a medio (elicotteri AB 412 HP e velivoli P166 DL3) e largo raggio (velivolo ATR42 MP). Finalità istituzionale è la tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato e la sua attività si sostanzia, in via prioritaria, in missioni volte al contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare (narcotraffico, contrabbando, immigrazione clandestina). Notevole è il contributo in materia di tutela ambientale e numerose sono le missioni di soccorso, sia sul mare, sia in montagna in collaborazione con il personale del Soccorso Alpino del Corpo (S.A.G.F.). Grazie alla versatilità nell’impiego e la rapidità nei trasferimenti, il mezzo aereo si rivela, inoltre, prezioso per garantire il veloce rischieramento di uomini e mezzi sui differenti teatri operativi. Attualmente la componente aerea del Corpo è organizzata su tre differenti livelli di profondità d’intervento, in virtù di un dispositivo articolato su componente costiera (elicotteri NH 500 ed A109II) e componente alturiera a medio (elicotteri AB 412 HP e velivoli P166 DL3) e largo raggio (velivolo ATR42 MP). Sua finalità istituzionale è la tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato e la sua attività si sostanzia, in via prioritaria, in missioni volte al contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare, vale a dire contro il narcotraffico, il contrabbando, l’immigrazione clandestina. Notevole è il contributo in materia di tutela ambientale e numerose sono le missioni di soccorso, sia sul mare, sia in montagna in collaborazione con il personale del Soccorso Alpino del Corpo (S.A.G.F.). Grazie alla versatilità nell’impiego e la rapidità nei trasferimenti, il mezzo aereo si rivela prezioso per garantire il veloce rischieramento di uomini e mezzi sui differenti teatri operativi.

Attuale dislocazione dei reparti di volo del Corpo sul territorio 12 Sezioni Aeree 1 Centro di Aviazione Bolzano Sezioni Aeree di Manovra Venegono Venezia Genova 2 Sez. di Montagna Rimini 1 Gr. Esplorazione Aeromarittima Pisa Pescara Pratica di Mare Bari Napoli Grottaglie I reparti di volo del Corpo sono attualmente 17, in particolare sul territorio sono dislocate: 12 reparti aerei – le Sezioni Aree costiere – hanno sostanzialmente competenza sulle circoscrizioni di servizio dei rispettivi Comandi Regionali nel cui ambito sono inseriti ed hanno, pertanto, prevalente proiezione sul territorio di una o più Regioni, nonché sulla fascia costiera entro le 24 miglia, a tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato; ciascuna Sezione dispone di mezzi ad ala rotante, variabili in numero (da 2 a 4) e tipologia (NH500, A109 II, AB 412 HP) in relazione agli specifici scenari operativi d’impiego; 2 Sezioni Aeree di Manovra, con competenza su tutto il territorio nazionale e con proiezione operativa sull’alto mare; 2 Sezioni Aeree di Montagna; 1 Gruppo Esplorazione Aeromarittima, unico reparto di volo del Corpo dotato di aeromobili ad ala fissa, costituenti, per le caratteristiche prestazionali e di autonomia, il dispositivo di contrasto per il pattugliamento in profondità, con possibilità di rapidi rischieramenti sui differenti teatri operativi nazionali e, sempre più di frequente, esteri. Cagliari Lamezia T. Attuale dislocazione dei reparti di volo del Corpo sul territorio Palermo Catania

LA FLOTTA

NH 500 nr. 47 unità Equipaggio 2+2 Elicottero NH 500 MC/MD Elicottero monomotore a struttura metallica dalla caratteristica forma a “uovo”. Esso costituisce, in numero variabile da 2 a 3 esemplari, dotazione di tutte le Sezioni Aeree del Corpo, talvolta unitamente ad 1 o più elicotteri bimotore A109 II o AB412 HP in relazione alla tipologia di attività operativa prevalentemente svolta dal reparto di volo. Il suo impiego è limitato all’arco diurno. Per tale elicottero è stato avviato un programma di radiazione, da completarsi entro il 2010. Per la progressiva sostituzione degli elicotteri NH 500 a partire dal 2007, è stata avviata la fase di acquisizione di un elicottero bimotore leggero, di ultima generazione, idoneo al volo notturno e strumentale, dotato dei più moderni sensori per la ricerca e la detezione di obiettivi navali, con moderna avionica ed adeguato ai più attuali standard di sicurezza. Dall’entrata in linea di volo di tale mezzo tutti i reparti aerei del Corpo saranno in grado di garantire una capacità di azione/reazione H24. Equipaggio 2+2 Periodo immissione in linea: 1977 / 1986 Interventi: radiazione entro il 2010

Il suo impiego è limitato all’arco diurno. Elicottero NH 500 MC/MD Elicottero monomotore che costituisce, in numero variabile da 2 a 3 esemplari, dotazione di tutte le Sezioni Aeree del Corpo, talvolta unitamente ad 1 o più elicotteri bimotore A109 II o AB412 HP in relazione alla tipologia di attività operativa prevalentemente svolta dal reparto di volo. Il suo impiego è limitato all’arco diurno. Per tale elicottero è stato avviato un programma di radiazione, da completarsi entro il 2010.

A109 A II nr. 21 unità Equipaggio 2+1 Elicottero A109 AII Si tratta di elicottero bimotore concepito per assolvere compiti di trasporto, supporto aereo, ricerca e salvataggio, potendo essere equipaggiato con differenti installazioni di missione, tra cui un radar meteo e di ricerca. Può essere equipaggiato con impianti idonei al volo IFR (navigazione strumentale) e può imbarcare fino a 7 passeggeri più il pilota. Il carrello triciclo retrattile conferisce al mezzo una caratteristica linea molto aerodinamica e filante. La cabina passeggeri/carico è provvista di due porte scorrevoli che permettono l’agevole imbarco di persone e/o materiali. L’elicottero è in forza al Corpo in differenti versioni: elicottero A109AII IFR (con T/M Allison 250 C20B); elicottero A109AII/GF (con T/M Allison 250 C20B); elicottero A109AII/GF (con T/M Allison 250 C20R1); elicottero A109C (con T/M Allison 250 C20R1). Esso garantisce la copertura operativa con attività di volo nell’arco delle 24 ore. Equipaggio 2+1 Periodo immissione in linea: 1985 / 1996 Interventi:radiazione 10 unità entro il 2010

Elicottero A109 AII Elicottero bimotore concepito per assolvere compiti di trasporto, supporto aereo, ricerca e salvataggio, potendo essere equipaggiato con differenti installazioni di missione, tra cui un radar meteo e di ricerca. Idoneo al volo IFR (navigazione strumentale), può imbarcare fino a 7 passeggeri più il pilota. La cabina passeggeri/carico è provvista di due porte scorrevoli che permettono l’agevole imbarco di persone e/o materiali. L’elicottero è in forza al Corpo in differenti versioni: elicottero A109AII IFR (con T/M Allison 250 C20B); elicottero A109AII/GF (con T/M Allison 250 C20B); elicottero A109AII/GF (con T/M Allison 250 C20R1); elicottero A109C (con T/M Allison 250 C20R1). Esso garantisce la copertura operativa con attività di volo nell’arco delle 24 ore.

Periodo immissione in linea: 1994 / 2004 AB 412 HP nr. 22 unità Elicottero AB412 HP È un biturbina interamente metallico, con carrello fisso a pattini, munito di due portelloni scorrevoli, apribili in volo, che consentono un’ampia possibilità di carico del vano cabina, ove è possibile installare, tra l’altro, due serbatoi ausiliari al fine di aumentare l’autonomia di volo. Due sono le versioni in dotazione al Corpo, la prima marittima per il pattugliamento d’altura (Sezioni Aeree di Napoli, Bari, Catania, Grottaglie) e la seconda da montagna (Venegono Superiore e Bolzano). L’elicottero possiede notevoli capacità di carico e dispone di un completo equipaggiamento avionico e di missione. In particolare, l’allestimento operativo marittimo prevede l’installazione di una consolle per la gestione, da parte di un operatore di sistema, degli apparati e sensori imbarcati. La versione da montagna prevede l’installazione di un verricello per il recupero, ad opera di personale del Corpo qualificato aerosoccorritore, in collaborazione con il personale del S.A.G.F., di infortunati e traumatizzati; analoga dotazione sarà prossimamente disponibile anche sugli altri esemplari, per attività di ricerca e soccorso in mare. La considerevole autonomia (5 ore) e la possibilità d’impiego per il volo strumentale e notturno ne fanno uno strumento altamente versatile per il contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare, nonché per il trasporto di personale e/o materiale così da consentirne il rischieramento direttamente sul teatro operativo. Equipaggio 2+2 Periodo immissione in linea: 1994 / 2004

Elicottero AB 412 HP Elicottero biturbina che dispone di un moderno equipaggiamento avionico e di missione, con ampia possibilità di carico del vano cabina, ove è possibile installare, tra l’altro, due serbatoi ausiliari al fine di aumentare l’autonomia di volo. Due sono le versioni in dotazione al Corpo, la prima marittima, dotata di apparati e sensori per il pattugliamento d’altura (Sezioni Aeree di Napoli, Bari, Catania, Grottaglie), la seconda da montagna (Venegono Superiore e Bolzano), che prevede l’installazione di un verricello per il recupero, ad opera di personale del Corpo qualificato aerosoccorritore, in collaborazione con il personale del S.A.G.F. (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), di infortunati e traumatizzati. La considerevole autonomia e la possibilità d’impiego per il volo strumentale e notturno ne fanno uno strumento altamente versatile per il contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare, nonché per il trasporto di personale e/o materiale così da consentirne il rischieramento direttamente sul teatro operativo.

P166 DL3 nr. 12 unità Equipaggio 2+2 Aereo P166 DL3 Velivolo triciclo, monoplano con ala alta a “gabbiano”, capace di alloggiare varie configurazioni in funzione della missione a cui è destinato: trasporto passeggeri (6), vigilanza marittima ed anticontrabbando, ricerca e soccorso, trasporto sanitario, trasporto logistico, vigilanza preventiva antinquinamento mediante l’utilizzo dell’apparato di telerilevamento DAEDALUS. È dotato di ampie finestrature per l’osservazione e di una botola sul pavimento per il lancio di battelli di soccorso e/o altri mezzi di segnalazione. Alle estremità delle ali sono installati due serbatoi ausiliari fissi che contribuiscono ad aumentare l’autonomia del velivolo (fino ad un massimo di 5 ore). I 12 esemplari sono in dotazione al Gruppo Esplorazione Aeromarittima, di stanza presso l’aeroporto di Pratica di Mare (Roma). Due di essi, al termine di un programma di aggiornamento ed ammodernamento nella motorizzazione e nell’avionica, saranno a breve reimmessi in linea di volo nella versione DP1, che darà ulteriore impulso all’attività operativa svolta dal citato reparto di volo. L’impiego prevalente prevede missioni di pattugliamento a medio e lungo raggio, volte al contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare, con frequenti rischieramenti su basi direttamente ubicate a ridosso del teatro operativo d’interesse, spesso anche in territorio estero, nell’ambito di protocolli di collaborazione con i limitrofi Paesi del Mediterraneo. Equipaggio 2+2 Periodo immissione in linea: 1990 / 1996 Interventi: Mid Life Update versione DP1 (2 unità)

Aereo P166 DL3 Velivolo con ala alta a “gabbiano”, capace di alloggiare varie configurazioni in funzione della missione a cui è destinato: trasporto passeggeri (6), vigilanza marittima ed anticontrabbando, ricerca e soccorso, trasporto sanitario, trasporto logistico, vigilanza preventiva antinquinamento mediante l’utilizzo dell’apparato di telerilevamento DAEDALUS. Alle estremità delle ali sono installati due serbatoi ausiliari fissi che contribuiscono ad aumentare l’autonomia del velivolo. In dotazione al Gruppo Esplorazione Aeromarittima, di stanza presso l’aeroporto di Pratica di Mare (Roma). L’impiego prevalente prevede missioni di pattugliamento a medio e largo raggio, volte al contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare, con frequenti rischieramenti su basi direttamente ubicate a ridosso del teatro operativo d’interesse, spesso anche in territorio estero, nell’ambito di protocolli di collaborazione con i limitrofi Paesi del Mediterraneo.

ATR 42 MP nr. 2 unità Equipaggio 2+4 Aereo ATR 42 MP Aeroplano di moderna concezione, con ampia capacità di carico e notevole versatilità, costituente la massima espressione tecnologica del comparto aereo del Corpo. È un biturbina ad elica, con ampia fusoliera ed ala alta che consente un’ottima visibilità verso il basso e grande stabilità. La rilevante dotazione avionica è costituita da sistemi, apparati e sensori di modernissima generazione, che fanno del velivolo, allestito nella versione MP su “Specifica Tecnica” elaborata appositamente dall’Ufficio Aereo sulla base delle esigenze del Corpo, una piattaforma estremamente flessibile, primo esempio di vettore ad ampia diffusione mondiale, nato per uso prettamente civile, riconfigurato per l’impiego di polizia. Esso, in virtù delle differenti configurazioni in cui è agevolmente allestibile, consente l’effettuazione di una vasta gamma di missioni operative: pattugliamento marittimo, aviolancio paracadutisti, evacuazione sanitaria, trasporto passeggeri/truppa, trasporto merci/materiali. I due esemplari sono in dotazione al Gruppo Esplorazione Aeromarittima, con base presso l’aeroporto di Pratica di Mare. Un terzo sarà in linea all’inizio del 2006, con motorizzazione più potente ed aggiornamenti nell’allestimento. La considerevole autonomia, le prestazioni elevate e la moderna dotazione avionico-sensoristica consentono un impiego multiruolo, con possibilità di rapidi trasferimenti dalla base di stanza alle differenti aree operative, ovvero con rischieramenti, spesso anche in territorio estero, in contesti di collaborazione con i Paesi rivieraschi limitrofi. Equipaggio 2+4 Periodo immissione in linea: 1996 / 2006 Interventi:consegna 3° velivolo entro 1° semestre 2006

Aereo ATR 42 MP Aeroplano biturbina ad elica di moderna concezione, con ampia capacità di carico e notevole versatilità, costituente la massima espressione tecnologica del comparto aereo del Corpo. La rilevante dotazione avionica è costituita da sistemi, apparati e sensori di modernissima generazione, che fanno del velivolo, allestito nella versione MP su “Specifica Tecnica” elaborata appositamente dall’Ufficio Aereo sulla base delle esigenze del Corpo, una piattaforma estremamente flessibile, primo esempio di vettore ad ampia diffusione mondiale, nato per uso prettamente civile, riconfigurato per l’impiego di polizia. Le sue differenti configurazioni consentono un impiego multiruolo: pattugliamento marittimo, aviolancio paracadutisti, evacuazione sanitaria, trasporto passeggeri/truppa, trasporto merci/materiali, con possibilità di rapidi trasferimenti dalla base di stanza alle differenti aree operative, ovvero con rischieramenti, spesso anche in territorio estero, in contesti di collaborazione con i Paesi rivieraschi limitrofi. In dotazione al Gruppo Esplorazione Aeromarittima, con base presso l’aeroporto di Pratica di Mare. Un terzo sarà in linea all’inizio del 2006, con motorizzazione più potente ed aggiornamenti nell’allestimento.

LE POTENZIALITÀ

RUOLI OPERATIVI ESPLORAZIONE MARITTIMA DI TIPO ELETTRONICO ED ELETTRO - OTTICO AL FINE DI SCOPRIRE, LOCALIZZARE, CLASSIFICARE, IDENTIFICARE E TRACCIARE NAVI E NATANTI DI SUPERFICIE MISSIONI DI RICERCA E SOCCORSO CON POSSIBILITA’ DI LANCIO DI MEZZI DI SEGNALAZIONE E SALVATAGGIO PER I NAUFRAGHI IN ACQUA E I DISPERSI SU TERRA MISSIONI DI SUPPORTO LOGISTICO CON TRASPORTO DI MATERIALI MISSIONI DI TRASPORTO PERSONALE

TEMPI DI CONFIGURAZIONE

CARATTERISTICHE

Schema in pianta Flare launcher Search light Front Cargo Area Bubble window Galley Rear Cargo Area Toilet B A Life raft Radar Coordination and Rest Area In flight openable door Mission rack Multi purpose pod SAR package Work Area

Sensori di missione Radar Raytheon TI SV 2022 Sistema elettro-ottico Eost-23 Search light

Door openable in flight Gun pod Bubble window Search light pod Radar radome FLIR turret installation

Main Sensors Radar di ricerca Raytheon TI SV 2022 FUNZIONI SORVEGLIANZA MARITTIMA DETEZIONE OBIETTIVI DI RIDOTTE DIMENSIONI CAPACITÀ DETEZIONE A GRANDE DISTANZA (da 0,5 a 250 Nm) SU 360° DETEZIONE CONTESTUALE DI PIÙ OBIETTIVI CON POSSIBILITÀ DI AUTOTRACCIAMENTO SIMULTANEO DI 32 TARGETS ISAR/SAR INVERSE APERTURE RADAR Raytheon TI SV 2022

Gruppo Elettro-ottico Main Sensors Gruppo Elettro-ottico Funzioni Identificazione di obiettivi di superficie Scoperta e classificazione di obiettivi di superficie in operazioni notturne Capacità Disponibilità triplice sensore Camera infrarossi ad alta risoluzione (scoperta 5 nm, riconoscimento 2 nm, identificazione 1,5 nm - 2,3 x 2,3 m target) Telecamera a colori di acquisizione ad alta risoluzione Telecamera monocromatica B/N ad alta sensibilità (visibile e infrarosso vicino) (carattere 20 cm / 1,5 nm / 2000 ft) Capacità di scansione continua su 360° Stabilizzazione sui tre assi Funzione auto-tracciamento Torretta multi-sensori Galileo Avionica EOST-23

FUNZIONI DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA MISSIONE RICOGNIZIONE IN CAMPO VISIBILE ED INFRAROSSO SORVEGLIANZA ELETTRONICA ATTIVA (RADAR) SORVEGLIANZA ELETTRONICA PASSIVA CON DF COMUNICAZIONI OPERATIVE GESTIONE DEL DATA BASE DI MISSIONE PRESENTAZIONE DELLA SITUAZIONE TATTICA PIANIFICAZIONE MISSIONE PRESENTAZIONE PARAMETRI DI VOLO CALCOLO DEL PUNTO DI AVIOLANCIO OTTIMALE (CARP) SUPERVISIONE SISTEMA

Display polifunzionale Monitor sensori e Data Link Gestione faro di ricerca Consolle gestione Data Link Stampante a colori Pannello controllo comunicazioni Controllo manuale multifunzione (joystick) Gestione registrazione immagini

Postazione comando tattico Consolle Multifunzione nr.1 (gestione radar e situazione tattica) Consolle Multifunzione nr.2 (gestione sensori elettro-ottici e registrazione dati)

Il display multifunzione consente la rappresentazione di: cartografia nautica dati di volo rotta pianificata rotta effettuata punti noti della costa e località punti di riporto aeronautici simbologia definita dall’operatore triplice orientamento (ground – bearing – north) La gestione delle funzioni è rapida ed intuitiva, grazie a menù a tendina ed utilizzo di tasti-funzione attivabili mediante track-ball e joystick

Cabina piloti Consolle nr. 1 (radar e pianificazione) Consolle nr. 2 (sensori elettro-ottici)

ATR 42 MP RISCONTRI OPERATIVI Elevato raggio di azione

Volo di trasferimento 1 h Area Operativa 5 hh

ATR 42 MP RISCONTRI OPERATIVI Elevato raggio di azione Capacità di pianificare per tempo la strategia di intervento

copertura ATR42 MP

ATR 42 MP RISCONTRI OPERATIVI Elevato raggio di azione Capacità di pianificare per tempo la strategia di intervento Elevato tempo di pattugliamento ed ampia copertura aerea

ATR 42 MP RISCONTRI OPERATIVI Elevato raggio di azione Capacità di pianificare per tempo la strategia di intervento Elevato tempo di pattugliamento e copertura aerea Sensori ad alte prestazioni

Acquisition TV: Visione panoramica e puntamento torretta Zoom 40°  2,3° Long Range TV: Ad alta sensibilità per operare nel visibile e nell’IR vicino FOV: 0,6°- 0,3°- 0,2° - 0,1° Camera IR: Operativa in 7 minuti dal decollo FOV: 28° - 8,2° - 2,5°

ATR 42 MP RISCONTRI OPERATIVI Elevato raggio di azione Capacità di pianificare per tempo la strategia di intervento Elevato tempo di pattugliamento e copertura aerea Sensori ad alte prestazioni. Registrazioni utilizzabili dall’A.G. Possibilità di ottimizzare la ricerca con la funzione Track-Scan del radar

LE PROSPETTIVE

Fattori condizionanti: Prospettive future Fattori condizionanti: trend decrescente risorse disponibili allargamento dello scenario operativo ai confini dell’Unione Europea nuove forme di criminalità minaccia terroristica

Prospettive future Soluzioni possibili: Riduzione consistenza numerica flotta Comunalità logistica tra differenti FF.PP. Interoperabilità tra differenti FF.PP. Ammodernamento tecnologico della flotta Adozione di mezzi multiruolo

Operativo (confini UE) Prospettive future Comunalità logistica tra differenti FF.PP. Interoperabilità tra differenti FF.PP. Programma di immissione in linea di volo di un nuovo elicottero bimotore leggero Ammodernamento tecnologico Mezzi multiruolo ATR42 MP Ampliamento scenario Operativo (confini UE)

Forum P.A. 09.05.2005 Forum P.A. 09.05.2005 Fine Grazie per l'attenzione Comando Generale della Guardia di Finanza